3. Il versante del Passo della Morte: inquadramento dell’area di studio
3.2. Geologia
La successione litostratigrafica dell’area di studio include le formazioni geologiche di età Triassica elencate in Fig. 3.4 e Tabella 3.1 (Pisa, 1972; Carulli, 2006). In corrispondenza del Passo della Morte, le due sole unità litostratigrafiche affioranti sono la Dolomia dello Schlern e i Calcari Scuri (Fig. 3.5).
Fig. 3.4 La successione litostratigrafica delle formazioni rocciose che caratterizzano l’area di studio nei pressi del Passo
Tabella 3.1 Caratteristiche delle formazioni rocciose presenti nell’area di studio, dalla più recente alla più antica.
Formazione geologica Età Descrizione litologica Spessore
(m)
‘Gessi saccaroidi’ Carnico Superiore
Gessi saccaroidi chiari in strati molto sottili (2–20 cm) alternati a periodiche marne dolomitiche giallastre, argille nerastre o verdastre e calcari scuri in strati sottili
200–300
‘Argille siltose varicolori’ Carnico Medio–Superiore Argilliti sottilmente laminate e siltiti di vario colore. Sono presenti alcuni livelli di dolomia marnosa fine grigia 80–85 Dolomie cristalline
massicce Carnico Medio
Dolomie cristalline grossolane grigie (contenuto in dolomite >
95%), in strati massicci 75–80
Calcari e Dolomie
stratificati Carnico Medio
Calcari cristallini grossolani e dolomie saccaroidi fini grigio-scure
a stratificazione sottile (4–10 cm) 20–25
Calcari e marne Carnico Medio
Fitta e irregolare alternanza di calcari scuri, calcari dolomitici fini, marne, calcari marnosi e arenarie fini sottilmente stratificate (5–25 cm)
30–35
‘Arenarie violette’ Carnico Medio
Arenarie feldspatiche e quarzifere viola, rossastre e verdastre, da grossolane a fini, alternate con argilliti, dolomie e dolomie marnose. La stratificazione è sottile (5–30 cm), con alcuni livelli massicci (100–200 cm)
90–110
‘Calcari Scuri’ Carnico Inferiore
Calcari neri e grigio-scuro, spesso fossilizzati, molto fini con frequenti vene di calcite. Frequenti i noduli di selce. La stratificazione è planare o ondulata, generalmente sottile (10– 30 cm), con sporadici livelli più potenti (50–100 cm). Sono presenti occasionali interstrati marnosi (thickness: 2–30 cm)
90–100
‘Dolomia dello Schlern’ Ladinico Superiore
Dolomie e calcari dolomitici grigio-nocciola o biancastri, altamente cristallizzati, a volte laminati. Si presenta generalmente in strati massicci (100–300 cm), ma nella parte superiore della serie risulta più stratificata (40–100 cm) con livelli piano paralleli
L’area di studio risulta essere caratterizzata da un quadro tettonico alquanto complesso, risultato di numerosi disturbi tettonici associati alle diverse fasi dell’orogenesi Sudalpina. In questo complicato sistema strutturale, sono stati in precedenza riconosciuti alcuni importanti motivi tettonici, sia a carattere regionale
che locale (Pisa, 1972; Carulli, 2006; Fig. 3.5). Il rilievo geologico condotto all’interno di questo studio ha permesso di definire con maggior dettaglio il contesto strutturale nel quale si colloca il versante investigato. Nello schizzo tettonico di Fig. 3.6 sono riportati i principali lineamenti strutturali che caratterizzano l’area.
Fig. 3.6 Schizzo tettonico che illustra le principali faglie e pieghe dell’area del Passo della Morte. a: sovrascorrimento
della ‘Valle del Tagliamento’; a’: sovrascorrimento sussidiario della ‘Valle del Tagliamento’; b: faglia del ‘Monte Tinisa’; c: faglia del ‘Rio Scluses’; d: faglia sussidiaria del ‘Rio Scluses’; e: faglia del ‘Passo della Morte’; f: faglia di ‘Caprera’; g: faglia di ‘San Lorenzo’; h: faglia del ‘Clap di Lavres’; SW: ‘Sperone W’; SE: ‘Sperone E’. È indicata la traccia della sezione geologica.
L’elemento strutturale di maggior rilevanza è il sovrascorrimento sud-vergente associato alla Linea di Sauris (a in Fig. 3.6). Esso è per lo più ricoperto dai depositi quaternari e quindi non visibile. Si tratta in realtà del ramo più meridionale appartenente al fascio di strutture che nell’insieme costituiscono la Linea di
Sauris. Sul fianco sinistro della Valle del Tagliamento e sul suo fondovalle, esso porta la più rigida sequenza del Ladinico e, localmente, del Carnico Inferiore (Dolomia dello Schlern e Calcari Scuri) a sovrascorrere sulla successione del Carnico Medio e Superiore costituita da termini complessivamente più plastici (Arenarie Violette, Calcari e marne, Calcari e Dolomie stratificati, Dolomie cristalline massicce e Argille siltose
varicolori) (Fig. 3.7). Il lembo di ricoprimento costituito dalla massa dolomitica-calcarea risulta inoltre accompagnato da un’ampia piega anticlinalica frontale con piano assiale a basso angolo (la cerniera della piega è indicata da una linea tratteggiata arancione in Fig. 3.6). L’inclinazione degli strati dolomitici-calcarei aumenta progressivamente da monte verso il fondovalle e alla base del versante i Calcari Scuri risultano rovesciati (Fig. 3.7). Oltre a ciò, l’intero motivo strutturale è verosimilmente accompagnato da scaglie
tettoniche ad andamento E–W che portano ad un raddoppiamento della successione plastica e ad uno sdoppiamento della linea di sovrascorrimento (a' in Fig. 3.6).
Fig. 3.7 Sezione geologica di riferimento che attraversa il versante del Passo della Morte. Si veda la Fig. 3.6 per la
L’area di studio è caratterizzata da due gruppi principali di faglie ad alto angolo o sub-verticali con direzioni mutuamente ortogonali tra esse. Il primo gruppo di faglie ha una direzione principale NNE–SSW (b– d in Fig. 3.6), mentre il secondo gruppo ha una direzione principale ESE–WNW (e–h in Fig. 3.6). Alcune di
queste faglie rivestono una notevole importanza strutturale poiché delimitano parzialmente il versante del Passo della Morte. La faglia del ‘Rio Scluses’ (c in Fig. 3.6) e la faglia del ‘Passo della Morte’ (e in Fig. 3.6) si intersecano mettendo a contatto i calcari sottilmente stratificati con i banchi dolomitici retrostanti e nei fatti
delimitano completamente a tergo il versante indagato. La faglia del Rio Scluses (immersione/inclinazione: 165/90) si localizza lungo la profonda incisione operata dal rio omonimo ed è accompagnata da un livello di spessore moderato (50–100 cm) di materiale intensamente fratturato e localmente ri-cementato, come rilevato al di sopra della galleria in roccia del Passo della Morte (Fig. 3.8).
Fig. 3.8 (A) La faglia del Rio Scluses che delimita verso ovest il versante del Passo della Morte. (B) Dettaglio del livello
sub-metrico di roccia frantumata associata alla faglia del Rio Scluses.
La faglia del Passo della Morte (205/80) è una faglia trascorrente destra, notevolmente continua, che è stata riconosciuta durante il rilievo geologico sia ad est che ad ovest del versante del Passo della Morte
(Fig. 3.9). Durante il rilievo in sito sono stati rinvenuti numerosi piani di taglio striati (slickensides) e brecce di frizione. A causa della loro geometria, le faglie del Passo della Morte e del Rio Scluses rappresentano delle possibili superfici di svincolo a tergo di porzioni di ammasso roccioso potenzialmente instabili appartenenti al versante indagato. La faglia di ‘Caprera’ (f in Fig. 3.6) e la faglia di ‘San Lorenzo’ (g in Fig. 3.6) sono due lineamenti sub-paralleli alla faglia del Passo della Morte. Queste tre strutture tettoniche sono tra loro
ravvicinate e si trovano in prossimità del fronte della piega anticlinale, determinando una suddivisione dell’ammasso roccioso in unità tettoniche di ridotta dimensione.
Fig. 3.9 (A) La faglia del Passo della Morte ad est del versante indagato. (B) Dettaglio del contatto tettonico tra la
Dolomia dello Schlern ed i Calcari Scuri.