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La gestione delle aziende

Nel documento Per una moderna politica antimafia (pagine 65-68)

3. I dati

4.2.1. La gestione delle aziende

La disciplina della gestione delle aziende è stata

inse-rita nell’art. 2-sexies GHOOD OHJJH Q  GDOOD OHJJH

OXJOLRQHGLVHJXLWRPRGLÀFDWDGDOODOHJ-JHLVWLWXLYDGHOO·$JHQ]LD1D]LRQDOH OHJJHQ 

2JJL OD UHJROD]LRQH FRPH VL RVVHUYHUj QHL SDUDJUDÀ

FKHVHJXRQRqDIÀGDWDDO&RGLFHDQWLPDÀDFKHKDLQ

sostanza mutuato la normativa previgente, regolando,

altresì, diversi aspetti dell’amministrazione delle aziende

interessate dalle misure di natura patrimoniale.

$PELWRDSSOLFDWLYR

Il legislatore rinvia alla nozione di azienda fornita

GDOO·DUW  FF HVSUHVVDPHQWH ULFKLDPDWR GDOO·DUW

 FR  GHO &RGLFH  /D GRWWULQD

46

 KD IRUQLWR

SUHFL-sazioni ulteriori, muovendo dal coordinamento tra le

GLVSRVL]LRQLFLYLOLVWLFKHHTXHOOHGHOODSUHYHQ]LRQHFRQ

riferimento, in particolare, all’oggetto del sequestro,

di-

YHUVLÀFDWRDVHFRQGDFKHVLWUDWWLGLLPSUHVDLQGLYLGXD-OHR FROOHWWLYD1HOSULPR FDVRVLqHYLGHQ]LDWRFKHLO

sequestro riguarda l’azienda, con sostituzione

dell’am-ministratore all’imprenditore; nel secondo caso, invece,

la misura cautelare si riferisce alle quote sociali

(rap-presentative della proprietà del proposto o del

forma-www.governo.it



48 Ai sensi dell’art. 41, co. 2, del Codice, il giudice delegato, tenuto conto dell’attività economica svolta dall’azienda, della forza lavoro da essa occupata, della sua capacità produttiva e del suo mercato di riferimento, può indicare il limite di valore entro il quale gli atti si ritengono di ordinaria amministrazione. La GLVSRVL]LRQHSUHFLVDDOWUHVuFKHO·DPPLQLVWUDWRUHJLXGL]LDULRQRQSXzIUD]LRQDUHDUWDWDPHQWHOHRSHUD]LRQLHFRQRPLFKHDOÀQHGLHYLWDUHLOVXSHUDPHQWR di detta soglia.

49 Le prassi in materia non sono uniformi.

VXPHQGR L FRQVHJXHQWL REEOLJKL GHOO·LPSUHQGLWRUH DG

esempio, effettuando i pagamenti, stipulando i

con-WUDWWL VHEEHQHVRWWRODGLUH]LRQHGHOJLXGLFHGHOHJDWR

e secondo le direttive impartite dal tribunale.

L’ammi-nistratore giudiziario provvede agli atti di ordinaria

am-ministrazione, funzionali ad assicurare lo svolgimento

dell’attività economica dell’azienda

48

.

6XOSLDQRÀQDQ]LDULRO·DUWFRGHO&RGLFHHVFOXGH

HVSUHVVDPHQWHFKHOHVRPPHDSSUHVHULVFRVVHRULFHYX-te a qualsiasi titolo dall’amministratore giudiziario,

deri-YDQWLGDOODJHVWLRQHGLD]LHQGHFRQÁXLVFDQRQHO)RQGR

unico giustizia. Tali somme, infatti, contribuiscono al

pagamento delle spese necessarie o utili per la

conser-vazione e l’amministrazione dei beni.

Il subentro dello Stato, attraverso l’intervento

dell’auto-rità giudiziaria, nella prosecuzione dell’attività d’impresa

comporta immediate conseguenze per i soggetti

prota-gonisti della precedente conduzione dell’azienda.

Anzitutto, si determina l’estromissione del proposto

dalla gestione e da ogni altra attività connessa, in

ragio-ne della funzioragio-ne propria del provvedimento cautelare

di sequestro, segnato dal duplice scopo di prevenire la

manifestazione di pericolosità del soggetto e, al

con-tempo, di inserire il bene inciso nel circuito

dell’econo-mia legale.

3HU DQDORJKH UDJLRQL DQFKH LO IRUPDOH LQWHVWDWDULR GHL

beni sequestrati andrebbe estromesso dall’ambito

azien-GDOHSURSULRSHUFKpWLWRODUHDSSDUHQWHGHOO·LPSUHVD

49

.

Diversamente, ai familiari del proposto è consentito

continuare a prestare il proprio lavoro nell’impresa,

SXUFKpGHWWDFLUFRVWDQ]DQRQLQFLGDQHJDWLYDPHQWHVXOOD

HPHUVLRQHDOODOHJDOLWjGHOO·LPSUHVDHQRQÀQLVFDSHUJD-rantire al proposto di continuare ad insinuarsi, di fatto,

nell’attività imprenditoriale.

La gestione dei beni aziendali sequestrati è condotta

dall’amministratore giudiziario secondo le modalità

rite-QXWHSLLGRQHHLQFRQVLGHUD]LRQHGHLVRJJHWWLFRLQYROWL

VLWUDWWLGHOSURSRVWRRGLXQWHU]RWLWRODUHGHLEHQL H

dell’oggetto dell’attività imprenditoriale.

Nella fase successiva al sequestro assume particolare

il criterio del prosieguo dell’attività imprenditoriale.

Ulteriori criteri di gestione si ritiene siano

desumibi-li dalla discipdesumibi-lina dell’amministrazione giudiziaria, in

TXDQWRÀQDOL]]DWDWDQWRDOODFRQVHUYD]LRQHGHLEHQLVH-questrati, quanto all’incremento della relativa

redditivi-tà. In questo contesto assumono particolare rilievo le

GLYHUVHGLVSRVL]LRQLFRQWHPSODWHGDO&RGLFHDQWLPDÀD

ULIHULELOLDQFKHDOO·DWWLYLWjVYROWDGDOO·$JHQ]LD1D]LRQDOH

funzionali a garantire l’utile gestione dei beni in vista

GHOODFRQÀVFDGHÀQLWLYDHGHOODORURFRQVHJXHQWHGHVWL-nazione.

$LVHQVLGHOO·DUWFRGHO&RGLFHDQWLPDÀDLOWULEX-nale decreta la prosecuzione dell’attività imprenditoriale

ove ravvisi “concrete prospettive” in tal senso. Con lo stesso

SURYYHGLPHQWRO·DXWRULWjJLXGL]LDULDSURYYHGHDÀVVDUH

DQFRUFKpLQWHUPLQLJHQHUDOLOHPRGDOLWjFRQFXLO·DP-PLQLVWUDWRUHqFKLDPDWRDVYROJHUHODSURSULDDWWLYLWj

Diversamente, ove la decisione sia per la cessazione

dell’attività economica, il provvedimento del tribunale

dovrà contenere direttive volte a mettere in

liquidazio-ne l’impresa, secondo quanto previsto dalle norme di

diritto comune. Alla stessa determinazione il tribunale

potrebbe pervenire qualora, successivamente

all’ado-zione del provvedimento di prosecuall’ado-zione dell’attività

LPSUHQGLWRULDOHHPHUJDQRGHOOHGLIÀFROWjRYYHURTXDQ-GRYHQJDQRDPDQFDUHFRQFUHWHSRVVLELOLWjFKHO·DWWLYLWj

LPSUHQGLWRULDOHSRVVDSURVHJXLUH DUWFRGOJVQ

 

4.2.1.3. La disciplina

/·DUWFRGHOGOJVQGHOULQYLDDOOHGL-sposizioni del codice civile per la regolazione dei

rap-porti giuridici connessi all’amministrazione dell’azienda

RYH QRUPH SXQWXDOL QRQ GLVSRQJDQR GLYHUVDPHQWH 

mutuando l’orientamento precedentemente invalso

nel-la prassi giurisprudenziale.

'HWWDGLVSRVL]LRQHFRPSRUWDFKHLQSUHVHQ]DGLXQ·LP-presa individuale, l’amministratore giudiziario subentri

nella gestione dell’attività, esercitando i poteri ed

as-www.governo.it



7XWWDYLDO·DUWFROHJJHJLXJQRQ UH-cante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro

in una prospettiva di crescitaµ ODFGULIRUPD)RUQHURKD

GLVSRVWRO·DEURJD]LRQHGHOFLWDWRDUWLFRORGHOODOHJJHQ

GHODGHFRUUHUHGDOžJHQQDLR

/DGHVWLQD]LRQHGHLEHQLFRQÀVFDWL/HÀQDOLWj

VRFLDOLODSRVVLELOHUHYRFDGHOO·DVVHJQD]LRQH

Come già sopra anticipato, dietro impulso

dell’associa-

]LRQLVPRDYHQWHÀQDOLWjGLORWWDDOOHPDÀHqVWDWDDS-SURYDWDODOHJJHQGHOFKHGLVFLSOLQDODIDVH

VXFFHVVLYDDOODFRQÀVFDGHÀQLWLYDGHLEHQLGLVSRQHQGR

LOULXWLOL]]RGHJOLLPPRELOLSHUÀQLVRFLDOLFRVuGDSHU-seguire un duplice obiettivo: l’espropriazione dei beni

illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali

e la loro “restituzione” alla collettività. Il sistema

predi-sposto dal legislatore del 1996 rende dunque tangibile la

riaffermazione della legalità, rendendo, peraltro, i beni

FRQÀVFDWLXQRVWUXPHQWRGLFUHVFLWDHGLVYLOXSSRDQFKH

economico delle comunità dei territori particolarmente

VHJQDWLGDOIHQRPHQRPDÀRVR

/DIDVHGLGHVWLQD]LRQHHDVVHJQD]LRQHGHLEHQLGHÀQLWL-YDPHQWHFRQÀVFDWLqDIÀGDWDDOO·$JHQ]LDQD]LRQDOHFKH

opera attraverso il Direttore sulla base di linee guida

SUHYLDPHQWHGHOLEHUDWHGDO&RQVLJOLRGLUHWWLYR3LQHO

dettaglio, l’Agenzia - oltre a provvedere, come già sopra

evidenziato, alla programmazione della destinazione e

assegnazione dei beni sequestrati – approva i piani

ge-QHUDOLGLGHVWLQD]LRQHGHLEHQLFRQÀVFDWLULFKLHGHQGRQH

HYHQWXDOPHQWH OD PRGLÀFD DQFKH LQ GHURJD DJOL

VWUX-PHQWLXUEDQLVWLFL DUWFROHWWF HGH &RGLFH

DQWLPDÀD 

Il provvedimento di destinazione, deliberato dal

Consi-glio direttivo, è adottato entro novanta giorni dal

ricevi-

PHQWRGHOODFRPXQLFD]LRQHGHOSURYYHGLPHQWRGHÀQL-WLYRGLFRQÀVFD SURURJDELOLGLXOWHULRULQRYDQWDJLRUQL

LQFDVRGLRSHUD]LRQLSDUWLFRODUPHQWHFRPSOHVVH HGq

disposto, ai sensi dell’art. 47 del Codice, sulla base della

stima del valore del bene tratta dalla relazione

predispo-VWDLQVHGHGLVHTXHVWURHGDDOWULDWWLJLXGL]LDULVDOYRFKH

sia ritenuta necessaria dall’Agenzia una nuova stima.

rilievo la gestione dei rapporti in corso, con riguardo,

VRSUDWWXWWRDTXHOOLFKHVLULYHODQRHVVHQ]LDOLSHUOD´YL-WDOLWjµGHOO·D]LHQGD,QSURSRVLWRLOOHJLVODWRUHGHO

DOO·DUWGHO&RGLFHKDSUHYLVWRO·DXWRPDWLFDVRVSHQ-sione dei contratti ineseguiti o non compiutamente

ese-JXLWL GD HQWUDPEH OH SDUWL LQ DWWHVD FKH VRSUDJJLXQJD

ODGHFLVLRQHGHÀQLWLYDGHOO·DPPLQLVWUDWRUHJLXGL]LDULRLQ

ordine al subentro nel rapporto contrattuale o alla sua

risoluzione.

Tuttavia, proprio in ragione della importanza rivestita

da taluni rapporti per la prosecuzione dell’attività

im-

SUHQGLWRULDOHLOOHJLVODWRUHKDSUHYLVWRFKHLOJLXGLFHGH-OHJDWR HQWUR L WUHQWD JLRUQL FKH VHJXRQR LO VHTXHVWUR

possa autorizzare la provvisoria esecuzione dei contratti

in corso, ove la sospensione degli stessi possa arrecare

XQJUDYHGDQQRDOO·D]LHQGD DUWFR /·DXWRUL]]D-]LRQHSHUGHHIÀFDFLDQHOPRPHQWRLQFXLLQWHUYLHQHOD

GLFKLDUD]LRQHFRQFXLO·DPPLQLVWUDWRUHGHOLEHUDODSUR-secuzione o lo scioglimento del rapporto contrattuale.

8QXOWHULRUHSURÀORFKHDVVXPHSHFXOLDUHULOLHYRqTXHO-lo della gestione dei rapporti di lavoro dei dipendenti

dell’azienda.

L’amministratore, nel quadro del processo di

legalizza-zione dell’impresa, deve provvedere alla

regolarizzazio-ne contributiva e contrattuale dei lavoratori, optando

per il licenziamento solo in casi estremi e previa

auto-rizzazione del giudice delegato.

Relativamente ai rapporti di lavoro, trova

applicazio-QH O·DUW  FRPPD bis OHJJH  OXJOLR  Q 

(recante “Norme in materia di cassa integrazione, mobilità,

trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della

Co-munità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in

materia di mercato del lavoroµ FRPHLQWURGRWWRGDOODOHJJH

Q'HWWDGLVSRVL]LRQHDSSOLFDDQFKHDLODYRUD-WRULGHOOHD]LHQGHVRWWRSRVWHDVHTXHVWURRFRQÀVFDGL

FXLDOODOHJJHQ RJJLDLVHQVLGHO&RGLFHDQWL-

PDÀD ODGLVFLSOLQDGHOO·LQWHUYHQWRVWUDRUGLQDULRGLLQ-WHJUD]LRQH VDODULDOH FDVVD LQPDÀD ODGLVFLSOLQDGHOO·LQWHUYHQWRVWUDRUGLQDULRGLLQ-WHJUD]LRQH JXDGDJQL  H GL

collocamento in mobilità (come prevista per le ipotesi

GLVRWWRSRVL]LRQHGLLPSUHVHDSURFHGXUHFRQFRUVXDOL 

previo parere motivato del prefetto fondato su ragioni

di sicurezza e di ordine pubblico.

www.governo.it



1RYLWjLQWURGRWWDGDOODOHJJHGLFHPEUHQ

4.3.2. La destinazione dei beni immobili

La destinazione dei beni immobili, prodromica alla

con-segna materiale e alla loro successiva utilizzazione, è

di-VFLSOLQDWDGDOO·DUWFRPPLGDDGOJVQGHO

FKHFRQWHPSODGLYHUVHRS]LRQL

3LQHOGHWWDJOLRLEHQLLPPRELOLVRQR

D PDQWHQXWLDOSDWULPRQLRGHOOR6WDWR

SHUÀQDOLWjGLJLXVWL]LDGLRUGLQHSXEEOLFRHGL

SURWH]LRQHFLYLOHHRYHLGRQHLDQFKHSHUDOWULXVL

connessi allo svolgimento di attività istituzionali

GD SDUWH GL DPPLQLVWUD]LRQL VWDWDOL DJHQ]LH

À-scali, università statali, enti pubblici e istituzioni

culturali di rilevante interesse;

 SHU HVVHUH XWLOL]]DWL GDOO·$JHQ]LD SHU ÀQDOLWj

HFRQRPLFKHSUHYLDDXWRUL]]D]LRQHGHO0LQLVWUR

dell’interno. Al quarto comma l’art. 48

preve-GHFKHLSURYHQWLGHULYDQWLGDOO·XWLOL]]RGHLEHQL

immobili, al netto delle spese di conservazione

e amministrazione, sono destinati al

potenzia-mento dell’Agenzia;

E WUDVIHULWLLQYLDSULRULWDULDDOSDWULPRQLRGHOFRPXQH

ove l’immobile è sito, ovvero al patrimonio della

pro-YLQFLDRGHOODUHJLRQHSHUÀQDOLWjLVWLWX]LRQDOLRVRFLDOL

Gli enti territoriali destinatari possono:

DPPLQLVWUDUHLOEHQHGLUHWWDPHQWHDQFKHFRQ-sorziandosi o attraverso associazioni;

- assegnare il bene in concessione, a titolo

gra-tuito e nel rispetto dei principi di trasparenza,

adeguata pubblicità e parità di trattamento, ai

soggetti indicati dalla norma (tra gli altri,

asso-ciazioni maggiormente rappresentative degli

enti locali, organizzazioni di volontariato,

co-operative sociali, centri di recupero e cura di

tossicodipendenti, associazioni di protezione

DPELHQWDOH  /D FRQYHQ]LRQH VWLSXODWD WUD

O·HQ-/·$JHQ]LDYHULÀFDDOWUHVuODFRQIRUPLWjGHOO·XWLOL]]RGHL

beni, da parte dei privati e degli enti pubblici, ai disposti

provvedimenti di assegnazione e di destinazione,

poten-

GRDQFKHUHYRFDUHTXHVWLXOWLPLQHOFDVRLQFXLLEHQHÀ-FLDULLPSLHJKLQRLEHQLORURDWWULEXLWLLQPRGRGLIIRUPH

ULVSHWWRDOOHÀQDOLWjLQGLYLGXDWHDOPRPHQWRGHOO·DWWULEX-]LRQH DUWFROHWWJ HGK &RGLFHDQWLPDÀD 

Nel documento Per una moderna politica antimafia (pagine 65-68)

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