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“Agli animali deve essere fornita un’alimentazione sana adatta alla loro età e specie ed in quantità sufficiente a mantenerli in buona salute ed a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Gli alimenti o i liquidi sono somministrati agli animali in modo da non causare loro inutili sofferenze o lesioni e non contengono sostanze che possano causare inutili sofferenze o lesioni.” (D. L. vo 146/2001, allegato, punto 14).

“Le esigenze nutrizionali dell’animale variano in funzione dei fabbisogni energetici di mantenimento e di produzione (crescita, aumento ponderale, gestazione, lattazione)” (EFSA, 2014).

Elemento di verifica 22

GESTIONE DEGLI ALIMENTI E DELLA RAZIONE GIORNALIERA (Categoria di non conformità: Alimentazione, abbeveraggio e somministrazione di altre

sostanze)

"Agli animali deve essere fornita un'alimentazione sana adatta alla loro età e specie e in quantità sufficiente a mantenerli in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Gli alimenti o i liquidi sono somministrati agli animali in modo da non causare loro inutili sofferenze o lesioni e non contengono sostanze che possano causare

inutili sofferenze o lesioni".

Per gruppi di base si intendono rimonta-asciutta-lattazione-becchi Si considera non adeguato:

- STALLA: presenza di una razione non adatta agli animali perché non adeguata alle loro esigenze, mai stata calcolata, non in rapporto ai fabbisogni o composta da alimenti non sani;

- PASCOLO: es. nessuna tecnica di pascolamento e assenza di integrazione aggiuntiva all'occorrenza Si considera adeguato:

- STALLA: presenza di una razione adatta agli animali, perché specifica per ogni gruppo di base (in relazione ai fabbisogni specifici) e composta da alimenti sani;

- PASCOLO: es. alimentazione basata sul pascolamento turnato e in determinati periodi è prevista un'integrazione alimentare

Si considera ottimale:

- STALLA: presenza di una razione ottimale per gli animali, perché calcolata da un alimentarista, revisionata di frequente o comunque ad ogni cambio di alimenti, e composta da alimenti sani;

- PASCOLO: gestione controllata dei tempi di pascolamento e delle essenze erbacee e adeguata integrazione calcolata da un alimentarista

Una buona alimentazione comprende due elementi o criteri: assenza di fame prolungata e assenza di sete prolungata. La fame può derivare dalla malnutrizione, dalla sotto-nutrizione o da entrambi. La malnutrizione si verifica quando le sostanze nutritive non sono equilibrate, mentre la sotto-nutrizione riflette un'offerta insufficiente. Ci sono diversi motivi per cui la fame prolungata porta a mancanza di

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benessere. In primo luogo, sia la malnutrizione che la sotto-nutrizione causano stress e, se sufficientemente prolungati o gravi, possono portare alla debilitazione, all'immunosoppressione e alla malattia. La malnutrizione si traduce in una mancata corrispondenza tra le componenti nutritive dell’alimento, e le esigenze nutrizionali di un singolo animale che sono una conseguenza del suo sesso, dell'età, dello stadio di crescita o dello stadio riproduttivo e della precedente storia nutrizionale.

I sistemi di alimentazione dovrebbero permettere ad ogni individuo di soddisfare i propri fabbisogni per quantità e qualità degli alimenti. La dieta dovrebbe fornire energia sufficiente, nutrienti e fibra alimentare tali da soddisfare i requisiti nutrizionali e rispettare la fisiologia digestiva e metabolica dei caprini. Le esigenze nutrizionali dell’animale variano in funzione dei fabbisogni energetici di mantenimento e di produzione (crescita, aumento ponderale, gestazione, lattazione).

Per questo, durante l’ispezione, è necessario riscontrare la presenza di una razione adatta e specifica almeno per ciascun gruppo di base che caratterizza l’allevamento (es. rimonta, capre adulte in lattazione o in asciutta, becchi).

Tale razione specifica, in relazione alla numerosità dei capi e del personale coinvolto, può essere scritta o registrata sulla pesa o comunque, anche se non scritta, nota all’allevatore o al personale che si occupa della preparazione degli alimenti per gli animali, ed è buona prassi che sia mantenuta il più possibile stabile nel tempo.

È requisito ottimale, invece, che tali razioni siano opportunamente calcolate in base ai fabbisogni reali degli animali presenti, ad esempio grazie alla presenza di un alimentarista professionista e di specifici addetti per la preparazione e la distribuzione degli alimenti.

È un benefit, infatti, che il calcolo della razione venga eseguito da un esperto tecnico alimentarista, che valuti i fabbisogni nutritivi e la capacità di ingestione dei caprini rapportata alle differenti fasi fisiologiche, nonché la gestione controllata dei tempi di pascolamento e delle varie tipologie delle essenze erbacee al fine di evitare l’insorgere di patologie legate ad una errata alimentazione.

Una valutazione dell’idoneità dell’alimentazione degli animali può essere effettuata anche verificando il loro stato di nutrizione attraverso il Body Condition Score (BCS) che, in ogni caso, rappresenta un indicatore dello stato fisiopatologico del soggetto.

Se l’alimentazione risulta insufficiente, saranno presenti verosimilmente molti soggetti con BCS insufficiente; se invece persistessero errori nella somministrazione o nella gestione dei gruppi, potrebbero esserci animali con condizione corporea molto difforme tra loro e/o evidenza di turbe all’apparato gastro-enterico (es. diarrea, meteorismo, ecc.). È necessario, tuttavia, tenere presente possibili interferenze cliniche di origine infettiva e il fatto che animali con BCS insufficiente dovrebbero essere alloggiati in infermeria.

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Infine, ma non meno importante, la corretta alimentazione degli animali è anche collegata alla qualità degli alimenti che la compongono, che devono essere di origine conosciuta, controllati e conservati in ambienti idonei (es. silos, magazzini e fienili sottoposti ad interventi periodici di pulizia e di prevenzione delle infestazioni) per evitare alterazioni e contaminazione con sostanze tossico-nocive.

L’esame degli alimenti destinati agli animali (foraggi o mangimi sfusi o confezionati) di tipo visivo/olfattivo e l’esecuzione di esami di laboratorio a campione rappresentano un efficace intervento di prevenzione delle contaminazioni causate da muffe o batteri, che potrebbero modificare le loro proprietà organolettiche e nutrizionali, con possibile sviluppo di sostanze tossiche per la salute dell’animale.

In caso di allevamenti di tipo semi-intensivo, e semi-estensivo e estensivo dove il pascolamento è parte integrante della somministrazione della razione alimentare, occorre valutare la gestione dello stesso e la qualità dell’apporto trofico di quest’ultimo. Quindi, il veterinario valutatore dovrà sincerarsi che, qualora i foraggi forniti dal pascolo non siano sufficienti a soddisfare i fabbisogni nutrizionali degli animali, sia prevista un’integrazione della razione tramite altri alimenti (es.

mangime).

Per quanto riguarda gli animali molto giovani, è assai importante l’assunzione/somministrazione del colostro, in quanto i capretti nascono privi della copertura anticorpale materna per la tipologia di placentazione che impedisce il passaggio diretto degli anticorpi materni. Il trasferimento dell’immunità passiva, pertanto, deve avvenire necessariamente attraverso l’assunzione del colostro in adeguate quantità e qualità entro le prime ore di vita; si aggiunga il fatto che la capacità di assimilazione delle immunoglobuline da parte della mucosa intestinale del capretto diminuisce drasticamente con il passare delle ore. Successivamente, verificare che anche la preparazione e la somministrazione del latte artificiale dato ai capretti avvenga correttamente e che gli utensili utilizzati per la sua preparazione e le tettarelle usate per la sua somministrazione siano mantenute pulite. In particolare, nella preparazione del latte in polvere è necessario che lo stesso venga riscaldato a 45 °C (per consentire lo scioglimento della componente lipidica) e somministrato alla temperatura di 37 °C.

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Figura 8 - Esempio di fieno conservato in luogo asciutto.

Figura 9 – Esempi di procedure scritte, esposte o facilmente consultabili.

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