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Dai ghetti neri alla Palestina: temi comuni e peculiarità dell’Hip-hop

4. Tematiche e analisi critica

4.1. Dai ghetti neri alla Palestina: temi comuni e peculiarità dell’Hip-hop

Come affermato in precedenza, l’ambiente in cui si è sviluppato il rap palestinese presenta numerosi tratti in comune con la realtà in cui nacque il genere negli USA. Il rap, nella comunità afro-americana prima e latina poi, nasceva come risposta ad una serie di problematiche che possono essere facilmente ritrovate nella seppur eterogenea realtà palestinese. I tratti in comune riscontrati in contesto afro-americano e palestinese possono essere suddivisi nelle categorie di discriminazione, povertà, droga, violenza e misoginia, analizzate di seguito:

− Discriminazione, razzismo e classismo: la discriminazione all’interno della società statunitense continuava a essere una realtà anche dopo l’acquisizione, negli anni ’60, di maggiori diritti da parte della popolazione nera84, come pure il razzismo, fenomeno che per essere estirpato richiede tempo e lavoro sulla mentalità della gente più che la sola istituzione di leggi. I palestinesi, in particolare i palestinesi- israeliani, vivono quotidianamente esperienze di emarginazione e discriminazione da parte della componente ebraica (sia dal punto di vista sociale che strettamente legale) che li accomunano agli afro-americani, tanto da auto-definirsi “i neri di Israele”.

− Povertà e degrado urbano: i palestinesi condividono con la comunità afro-americana anche le condizioni economiche disagiate, i problemi di disoccupazione e la situazione di marginalizzazione e degrado urbani. Sebbene queste siano problematiche comuni a tutte le componenti della realtà palestinese (eccetto forse il caso della diaspora in occidente, i cui membri possono aver avuto migliori possibilità) sono ancora una volta i palestinesi-israeliani a percepirle in maniera più netta, avendo davanti agli occhi il confronto con la differente situazione dei loro connazionali ebrei.

− Droga: la dipendenza, soprattutto giovanile, da sostanze stupefacenti è un altro dei riferimenti comuni all’Hip-hop nero. Sebbene il filone del gangsta-rap85 negli USA spesso elogi il consumo di droga, molti artisti del cosiddetto “rap impegnato” hanno

84 Tra le conquiste dal punto di vista legislativo troviamo l’approvazione del Civil Rights Act (1964),

Voting Rights Act (1965) e Fair Housing Act (1968)

messo in guardia la gioventù dai pericoli degli stupefacenti, visti spesso come forma di controllo sociale e intorpidimento delle coscienze. Condividono questa posizione gli artisti rap palestinesi che vedono nella droga, largamente utilizzata da una gioventù senza molte prospettive, uno dei maggiori problemi della loro società, sebbene sia spesso ignorato dalle autorità e dalla società in generale.

− Violenza: si presenta in diverse forme che colpiscono la comunità. La violenza della polizia o l’accanimento repressivo nei confronti della minoranza afro-americana si riscontra fin dagli anni ’60 ed è tuttora denunciato86, sebbene il fenomeno oggigiorno sia molto meno impattante del periodo del movimento per i diritti civili. In Israele, nella West Bank e in diverso modo anche a Gaza, la violenza fisica e psicologica da parte della polizia è una realtà quotidiana che viene denunciata dalla quasi totalità degli artisti della scena rap palestinese. Un’altra forma di violenza è quella intra-razziale, ovvero commessa da membri di una comunità verso membri della stessa; così come la violenza tra afro-americani, quella tra palestinesi, spesso legata indissolubilmente a povertà e droga, viene raccontata e denunciata in molti brani hip-hop.

− Misoginia: sebbene il rap afro-americano (in particolare il sottogenere gangsta-rap) abbia spesso prodotto testi intrisi di immagini stereotipate e degradanti della donna che riflettono il machismo ancora prevalente nel genere, vi sono numerosi artisti che hanno deciso di contrastare questo fenomeno. Tra gli artisti del rap impegnato, uomini e donne, troviamo diversi brani che invitano al rispetto verso le donne e trattano problematiche sociali che colpiscono la componente femminile della comunità87. Nel rap palestinese il sottogenere gangsta è inesistente, e la tendenza generale verso il tema del femminile è quello di sovvertire le consuetudini della cultura patriarcale araba attraverso una critica dall’interno, volta a produrre un cambiamento nella situazione della donna. Sempre più giovani donne si cimentano in questo genere musicale anche allo scopo di far riflettere sulla loro situazione, sebbene ritroviamo brani sul tema anche ad opera di band composte da uomini88.

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Per approfondimenti vedere Police Brutality and the Black Community,

http://thefreshxpress.com/2010/06/police-brutality-and-the-black-community/ (ultimo accesso 10/07/2012)

Bisogna chiedersi quali siano le tematiche che differenziano il rap palestinese da quello delle origini, poiché senza dubbio vi sono delle peculiarità che nonostante la straordinaria vicinanza con il rap impegnato afro-americano, caratterizzano l’hip-hop palestinese e ne rispecchiano il contesto di sviluppo. Tra i temi portanti che possiamo classificare come propri del hip-hop palestinese troviamo la guerra, il terrorismo, l’esilio, e il patrimonio culturale.

− Guerra e Resistenza: il tema del conflitto e della guerra gioca un ruolo di primaria importanza nel rap palestinese e lo distingue non solo dal rap afro-americano, ma anche dalla produzione Hip-hop di altre minoranze che vivono conflitti si, ma di altro genere. Il lungo conflitto con Israele, continua fonte di sofferenza e morti per il popolo palestinese, è evocato nei suoi episodi passati, ma soprattutto recenti: sono numerose le canzoni nate dall’urgenza degli artisti di esprimersi su attacchi ad opera dell’esercito israeliano89. Spesso narrata in maniera diretta e per esperienza personale, spesso per solidarietà ai palestinesi nelle zone di conflitto, la guerra è sempre presente nelle atmosfere del Hip-hop palestinese, e non c’è artista, da Gaza alla diaspora, che non abbia trattato nel suo repertorio questo tema. La sofferenza delle vittime civili, l’impossibilità di accettare gli accadimenti e il senso di ingiustizia sono i sentimenti che emergono da questi testi, spesso accompagnati dalla rabbia. Non mancano però i richiami alla pace e ad alternative al conflitto armato. Il rap infatti, si propone come forma alternativa di resistenza attraverso la musica e le rime90, e la sua importanza è un concetto costantemente rimarcato dagli artisti palestinesi, sia nei loro testi che nelle loro dichiarazioni.

− Terrorismo: altro riferimento onnipresente nei testi rap palestinesi è il terrorismo. Il rifiuto della narrazione sionista e della rappresentazione mediatica che propone l’immagine stereotipata dei palestinesi terroristi si esprime in numerosi versi91 che si propongono di sovvertire le logiche di rappresentazione di “vittime” e “terroristi”. Attraverso esempi e riferimenti reali gli artisti palestinesi cercano di offrire nuovi strumenti di analisi dei ruoli nel conflitto mettendo alla luce le contraddizioni della sua rappresentazione mediatica.

89 Ad esempio, in occasione dell’operazione “Piombo Fuso” nel 2009, sono state composte e pubblicate in

internet diverse canzoni in brevissimo tempo.

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− La Terra e l’Esilio: il legame con la terra, sebbene non enfatizzato come in altri generi della tradizione musicale palestinese, è comunque molto presente ed è strettamente collegato al tema dell’esilio. Soprattutto nella produzione dei membri della diaspora troviamo brani che trattano la nostalgia per la patria mai conosciuta e esprimono il senso di estraneità percepito all’interno dei paesi di adozione. Sebbene il tema dell’esilio non sia per nulla estraneo alla cultura afro-americana, pochi artisti hip-hop afro-americani lo hanno sviluppato92, mentre nel caso del rap palestinese riveste un’importanza fondamentale.

− Educazione e patrimonio culturale: gli artisti palestinesi pongono parecchia enfasi sul tema dell’educazione che trova spazio nei brani di diversi gruppi. L’educazione e l’istruzione sono visti come mezzi fondamentali di riscatto sociale che possano risollevare la gioventù palestinese da situazioni di deprivazione economica e farli ambire a un futuro migliore, lontano dalla criminalità. Un altro fattore che rende l’educazione importante è la necessità di consapevolezza e conoscenza della storia, essendo la memoria collettiva fondamentale nella comunità palestinese. La conoscenza, non necessariamente acquisita solo in ambiente scolastico, consente di preservare le redici del popolo palestinese e il suo patrimonio culturale93.