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GIORGIO CALZA-BINI

Nel documento 2 8 S 1 998 (pagine 24-27)

Stazione genovese della Camionale Genova-Serravalle Scrivia.

GIORGIO CALZA-BINI, di Livorno, nacque nel 1908. Addotto-ratosi presso la R. Scuola Sup. di Architettura di Roma nel 1933, è stato abilitato all'esercizio della professione di Archi-tetto presso il R. Politecnico di Milano.

È assistente presso la Scuola Sup. di Architettura di Roma.

A partecipato, in collaborazione, a vari concorsi nazionali;

ricordiamo: il concorso per la Casa dello Studente in Roma (I premio); quello per le chiese della diocesi di Messina (II pre-mio); quello per la sede del Cons. Prov. dell'Economia di Cosenza (l premio); e quelli per i piani· regola tori di Aprilia (lli premio) e di Savona.

O p ere n o t e v o l i . Stazione genovese della Camionale Ge-nova Serravalle -Palazzine d'abitazione nei quartieri Monte-verde e S. Giovanni a Roma - Casa dello Studente nella cirtà universitaria di Roma (in collaborazione) - Palazzo del Con-siglio Prov. dell'Economia Corporativa a Cosenza (in collabo-razione) ; - Arredamento e decorazione interna del « Grande Albergo delle Nazioni » di Bari - Piano regolatore di Guidonia (in collaborazione).

GIORGIO CALZA-BINI. - STAZIONE GENOVESE DELLA CA-MIONALE GENOVA-SERRA V ALLE SCRIVIA. 111. 120-21

La stazione è sorta, in soli cinque mesi di lavoro, dal giugno all'ottobre 1935, in un vasto spazio immediatamente a monte

della via di Francia, che unisce Genova a Sampierdarena.

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piazzale della stazione è collegato, mediante un sistema di rampe sovrapassanti la via di Francia e gli impianti ferroviari, al porto e, mediante la via Carducci, al centro.

L'edificio è costituito da due corpi di fabbrica: un corpo prin-cipale e uno secondario. Nel corpo prinprin-cipale, disposto pa-rallelamente all'andamento del traffico veicolare, si susseguono, al piano terreno, le biglietterie, la direzione, vari uffici e am-bienti per i servizi pÒstali, telegrafici e sanitari, per i rifor-nimenti e per la Milizia stradale; nei due piani superiori trova posto un albergo dotato di 32 camere per il personale; nel piano seminterrato sono sistemati l'albergo diurno e i vari servizi.

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corpo minore, staccatosi ortogonalmente dal prin-cipale, valica la pista di traffico; esso contiene un vano unico adibito a ristorante: vi si accede, oltre che dall'interno, da ana scala esterna.

Le strutture sono di cemento armato.

Come materiali di rivestimento si sono usati intonaco « Terra-

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nova» color paglierino per tutto l'esterno, vernici a smalto per i pilastri e le strutture portanti del piano inferiore.

Alcuni dei pavimenti sono di lastre di marmo di Trani e di Grigio reale, altri di comuni marmette.

Si è fatto largo uso di vetrate a telaio metallico (circa 800 mq.), che fasciano completamente la parte inferiore del fabbricato e il corpo del ristorante. La cubatura dell'edificio si aggira sui 13.000 mc. e il costo complessivo intorno al milione e mezzo.

Indicazioni bibliografiche.

MARIO LABÒ • <<L'architettura dell'autocamionabile Genova-Valle del Po », in: Rassegna di Architettura. Milano, gennaio 1936, pag. 25.

ARMANDO SILVESTRI - <<L'autostrade Genes-Vallée du Pò >>, in:

La Technique des travaux. Parigi, marzo 1936, pag. 133.

SAVERIO MURATORI - <<La stazione di Genova dell'autocamio-nale Genova-Valle del Po», in: Architettura. Roma, aprile 1936, pag. 183.

20 PARTE SECONDA - L'UNIVERSITÀ DI ROMA

MARCELLO PIACENTINI

Sistemazione generale della Università di Roma -Palazzo del Rettorato e della Biblioteca alessandrina.

Per M. Piacentini v. pag. 15.

MARCELLO PIACENTINI. - SISTEMAZIONE DELLA

UNIVER-SITA DI ROMA. 111. 125-27

La sede tradizionale dell'Università romana, l'antica « Sa-pienza », risultava, da tempo, insufficiente di fronte alle nuove necessità dell'insegnamento superiore. Si era così dovuto ri-correre al frazionamento degli istituti, dislocandoli in vari edifici.

Nel 1930, per diretto interessamento del Duce, lo Stato desti-nava alla erezione della nuova sede dell'Università romana un'area di 220 mila mq., situata a oriente della città, in una delle zone di espansione moderna. Nel 1932 s'iniziava il progetto, che in tre anni di lavoro avrebbe dovuto essere tradotto in realtà.

L'impianto generale della «città universitaria» è impostato secondo lo schema di una grande piazza, definita architetto-nicamente e volumetricamente, che riprende la concezione dell'agorà e del foro antichi e della piazza del rinascimento italiano. Attorno alla grande piazza a forma di croce immissa sorgono i nove edifici principali che sono sede del Rettorato e delle Facoltà di Lettere e Filosofia, di Giurisprudenza e Scienze politiche, dell'Istituto di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, della Scuola di Matematica, degli Istituti di Fisica, di Chimica, di Igiene e Batteriologia, della Clinica ortopedica e trauma-tologica. Ai lati del piazzale, che si apre dietro il Rettorato, sorgono la sede degli Istituti di Istologia, Fisiologia generale, Antropologia e Psicologia sperimentale, e la sede dell'Istituto di Botanica e Chimica farmaceutica. Attorno agli edifici prin-cipali trovano posto il Circolo dei professori e il Dopolavoro universitario, la caserma della Milizia universitaria, la casa dello Studente, il campo sportivo, le serre e l'orto botanico.

Così nella nuova città universitaria ànno la loro sede tutte le Facoltà, esclusion fatta soltanto per quelle di Ingegneria, di Architettura, di Scienze economiche e di Magistero. En-trano a far parte della città universitaria, data l'ubicazione e la destinazione, pure gli edifici preesistenti del Policlinico e della facoltà di Medicina. Gravitano poi, naturalmente, su questo centro di studi anche gli altri istituti di coltura che, in maggioranza, ànno le loro sedi nelle vicinanze (ricordiamo:

l'Istituto Eastman, l'Istituto di Sanità pubblica, gli Istituti Scien-tifici dell'Aeronautica, la Scuola di guerra aerea, l'Istituto delle Ricerche, ecc.).

S'è detto che l'area totale della città universitaria è di mq. 220 mila; di questi, 42 mila sono coperti dalle costruzioni, 60 mila sono destinati alle strade e ai viali, e gli altri 118 mila sono occupati da giardini e portici.

L'asse longitudinale principale, lungo le mediane della piazza e del Rettorato, fra via delle Scienze e viale della Regina, misura m. 490; l'asse trasversale, secondo le mediane del-l'istituto di Mineralogia e deldel-l'istituto di Matematica, misura metri 450.

Il viale principale di accesso, che costituisce il ramo inferiore della croce immissa, è largo m. 60; la piazza centrale davanti al Rettorato misura m. 682 x 240, avvicinandosi così alle di-mensioni e alle proporzioni dell'antico Circo agonale (piazza Navona).

Il costo complessivo delle opere ammonta a circa L. 87.000.000.

La città universitaria di Roma fu inaugurata dal Duce il 31

GIUSEPPE PAGANO - <<Architettura italiana dell'anno XIV», in:

Casabella, n. 95, novembre 1935.

AGNOLDOMENICO PICA - << Studium Urbis », in: L'Ambrosiano, 14 gennaio 1936.

AGNOLDOMENICO PICA -<<Edilizia universitaria», in: Casabella, n. 99, marzo 1936, pag. 28.

GAETANO MINNUCCI - << Studium Urbis », in: Edilizia Moderna, n. 19-20, Milano, ottobre 1935 - marzo 1936, pag. 9.

- « Studium Urbis ». Ed. Mediterranea, Roma.

NICOLA SPANO- «L'Università di Roma». Ed. Mediterranea, Roma.

- << La Città Universitaria di Roma», in: Rassegna di Architettura, stesso, l'Aula magna e la Biblioteca universitaria (Biblioteca alessandrina). Questo edificio - centro ideale ed effettivo della composizione urbanistica e architettonica della città uni-versitaria - sorge di fronte al vialone centrale e - insieme agli edifici delle Facoltà di Lettere e di Giurisprudenza -che gli si saldano ai lati, costituisce il lato maggiore della piazza trasve:rsale. Il blocco dei tre edifici costituisce un com-plesso unitario avente una fronte di circa m. 200. Il solo

pa-lazzo del Rettorato à una fronte di m. 100 e un'altezza 600.000 volumi sistemati in una scaffalatura metallica a tre piani avente uno sviluppo lineare complessivo di circa 20 km.

L'Aula Magna è situata sullo stesso asse dell'atrio monumen-tale e del successivo vestibolo. Essa copre un'area di mq. 900' ed è capace di 3000 persone. La pianta è a settore circolare

cc Edificio del Rettorato -Aula Magna e Biblioteca>>, in: La città univer-sitaria di Roma, fase. speciale di <<Architettura», Roma, 1935, pag. 8. di Lettere e Filosofia - Edificio della Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze politiche.

Nel documento 2 8 S 1 998 (pagine 24-27)

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