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GIRARE ALL’ESTERO: LA NUOVA MODA DEGLI ANNI ‘

SEZIONE 3 L’AZIENDA BOLLYWOOD: STORIA E ANALISI DEL CINEMA INDIANO

3.6. GIRARE ALL’ESTERO: LA NUOVA MODA DEGLI ANNI ‘

Per rafforzare ancora di più le possibilità che derivano dall’industria di

Bollywood, ecco l’intervista61 a Bakshish Bahiya, location-hunter a Londra, colui che, per conto di una produzione indiana, è in grado di scovare i set più nuovi e fantasiosi: «Più esotica sarà la location, e più il produttore sarà sicuro di far centro al box office. Non dobbiamo dimenticare», spiega Bahiya, «che la stragrande maggioranza degli spettatori indiani non avrà mai occasione di uscire dall'India, o addirittura dal villaggio. Per loro andare al cinema è l'unico modo per vedere luoghi di cui altrimenti non immaginerebbero l'esistenza, l'unica possibilità di viaggio». Oggi, infatti, i film indiani con ambientazione occidentale fanno il pieno nelle nuove multisala dove i film di Bollywood regolarmente battono al box office quelli di Hollywood. «Girare all'estero», fa notare Bahiya, «costa, ma ha anche parecchi vantaggi: spesso è l'unico modo per assicurare alla produzione un ragionevole numero di giorni di lavorazione con i medesimi attori, che essendo delle mega-star potrebbero essere impegnati in una decina di film diversi contemporaneamente». Ecco allora che la trasferta a Londra oppure in Scozia, Italia, Svizzera, diventa il miglior argomento di persuasione, specialmente d'estate, quando l'India soffoca mentre in Europa - al confronto - si respira. Spesso sono gli stessi uffici turistici ad organizzare tutto, ad appianare qualsiasi difficoltà, stendere tappeti rossi dinnanzi a qualsiasi troupe targata

Bollywood, scommettendo sulla formidabile e gratuita pubblicità che quegli stessi luoghi potranno ricavare in seguito presso il plotone dei turisti indiani ricchi.

Alcuni esempi di film girati all’estero che hanno registrato un clamoroso successo sono Fanaa, girato nella Lapponia finnica e in Polonia, Salaam Namaste, girato in Australia, Gangster, girato in Korea, Dhoom II, girato in Brasile, Kabul Express, girato a Kabul, Don II, girato in Malesia. Ma il trend è cominciato negli anni ’90, con il primo storico film Dilwale Dulhaniya Le Jayenge, girato nel Regno Unito e in Svizzera. Gli Enti del Turismo Nazionali si muovono per raggiungere una

61 D. Bezzi, Bollywood parte,

porzione dei 1000 film prodotti: con un miliardo di biglietti venduti in più rispetto a Hollywood e con un turnover di 140 miliardi di Rupie – 2.34 miliardi di Euro -, secondo una ricerca del KPMG62, Bollywood attira sempre più investimenti per una promozione del territorio attraverso esso. Il Ministero del Turismo indiano e il Governo dello Stato del Maharashtra, all’interno del quale si trovano Mumbai e

Bollywood, sono alla ricerca di collaborazioni con enti pubblici o aziende private per promuovere il cosiddetto Bollywood Tourism, soprattutto nel Regno Unito e in Svizzera, le quali lavorano già da anni con produzioni bollywoodiane.

Il Regno Unito ha già adottato una politica di promozione di alcuni luoghi attraverso lo strumento Bollywood: Londra, la Scozia, lo Yorkshire sono location dei più famosi film bollywoodiani girati all’estero. Inoltre, insieme ad Air India, la Compagnia aerea nazionale indiana, sono in uno stato avanzato le trattative per aumentare il numero di voli diretti da Mumbai a Londra, con evidenti vantaggi per entrambi i paesi, soprattutto visto l’alto numero di immigrati indiani (NRI – Non Residents Indian) che vive nel Regno Unito. Inoltre, il Dipartimento Britannico del Turismo ha messo a punto e ha distribuito l’innovativa Bollywood Map of Britain63, insieme alla London Bollywood Map64, con decine di luoghi che sono stati set cinematografici. Alcuni dei film evidenziati sono: in Jhoom Barabar Jhoom (2007), la stazione della metropolitana di Waterloo è il punto chiave della storia, oltre ad essere la location di una sequenza di danza con la superstar Amitabh Bachchan; Southall è la zona che ospita la più grande comunità di indiani in EUropa ed è la casa di Simran nel film Dilwale Dulhania Le Jayenge (1995); infine, Hyde Park è stata una delle location per una canzone nel film Kabhi Khushi Kabhie Gham. Il Regno Unito ha anche ospitato, nel giugno del 2007, gli Oscar di Bollywood - International

Indian Film Awards – , che hanno avuto come location lo Yorkshire: la cerimonia è stata vista da 350 milioni di persone in tutto il mondo.

62 M. Gursahani, Bollywood Tourism in India, http://www.articlealley.com/article_122577_29.html,

27.08.2009.

63 British Bollywood Map, in: http://www.visitbritain.co.in/Images/tcp-bollywood-

mapFINAL_tcm62-102730.pdf, 27.08.2009.

64 London Bollywood Map, in: http://www.filmlondon.org.uk/uploads/documents/doc_395.pdf

Invece, l’Hong Kong Tourism Board ha recentemente compreso la popolarità di Bollywood e sta avanzando delle politiche per la promozione di Honk Kong come destinazione per i produttori di Bollywood. Nel passato recente, Hong Kong ha registrato un aumento del 24.7% di arrivi di turisti indiani e questo ha spinto l’Ente del Turismo a promuoversi attraverso diverse strade nel Subcontinente indiano, tra cui quella di realizzare pacchetti turistici attorno ai film di Bollywood, promuovendo soprattutto gli enormi centri di produzione cinematografica di Hong Kong per i produttori indiani.

Il successo della nevosa Svizzera, analizzato nella Sezione 4, ha ora convinto la Finlandia e il Finnish Tourism Board a tentare la fortuna dell’azienda dei sogni

bollywoodiana, proponendo Educational Tour a produttori cinematografici, dando facilitazioni e sussidi locali e riducendo i permessi da richiedere per girare sulla neve finlandese. L’idea del Finnish Tourism Board è di vendere il sole di mezzanotte e condurlo sotto l’arco di luci bollywoodiano. Ma la mossa più azzeccata è stata quella di inaugurare voli diretti della Finnair, da Mumbai a Helsinki, che è diventato un importante scalo per i viaggiatori indiani diretti in Europa.

Ispirato al successo fenomenale della Svizzera , anche l’Austria ha cominciato ad attivare azioni di promozione delle location in India. Negli ultimi 10 anni 64 produzioni bollywoodiane hanno girato in Austria. Per questo motivo, il Governo Provinciale del Tirolo Austriaco e l’Ente del Turismo del Tirolo hanno creato un’azienda speciale, che ha il compito di facilitare lo shooting dei film indiani: Cine Tirol65, fondata nel 1998. Cine Tirol supporta le produzioni straniere nel decidere di girare in Tirolo, anche attraverso la facilitazione dell’applicazione del visto, che adesso è applicabile in pochissimi giorni. Cine Tirol è rimasta molto sorpresa nel sapere che le sue attività di marketing hanno portato risultati ben oltre quelli più ottimistici: la bellezza delle Alpi, i siti turistici e la disponibilità della gente locale ha già attratto 64 produzioni bollywoodiane: Chal mere Bhai di Nitin Manmohan, Raju

Chacha di Ajay Devgan, Khadgam di Krishna Vamsi e Vasantham di Venkatesh Babu. «Possiamo competere senza dubbio con la Svizzera» – dice Sabine Aigner,

Responsabile per il mercato indiano - «soprattutto per quanto riguarda i prezzi siamo molto più economici del nostro concorrente principale66».

Con oltre 1000 film all’anno prodotti, il cinema indiano ha ridefinito il settore del turismo mondiale: i film festival e gli Indian Awards mostrano che, ogni anno, sempre più Paesi offrono le loro destinazioni come set per queste grandi manifestazioni, molto pubblicizzate dai media indiani e anche sulla stampa internazionale. Ad esempio, il Governo della Malesia ha investito 2.7 milioni di Dollari – 2 milioni di Euro – per ospitare il Global Indian Film Awards (GIFA) del 2006, volendo far diventare la Malesia una delle destinazioni più appetibili per i produttori indiani. E infatti, uno dei film più importanti nel panorama bollywoodiano, Don - The Chase Begins Again, diretto da Farhan Akhtar, uscito nelle sale di tutto il mondo il 20 Ottobre 2006, con 6.18 milioni di Dollari di incassi – 4.4. milioni di Euro – solo in India, ha l’80% girato in Malesia, all’isola tropicale di Langkawi, alle Petronas Twin Towers e alla Jalan Masjid India, la little India di Kuala Lumpur. Questo enorme successo commerciale ha portato i seguenti impatti positive sul territorio: 70 giorni di riprese continuative nelle 42 location scelte, con circa 150 persone di troupe, di cui 10 star, tra produttore, regista e attori, i quali alloggiavano in resort a 5 stelle67.

Infine l’Ente del Turismo Sudafricano, con Medha Sampat, Country Manager in India, racconta l’importanza di Bollywood per la destinazione africana: «Nel 2005 ci sono stati 36.000 turisti indiani in Sud Africa, aumentati a 52.000 nel 2007, con previsioni a 57.000 per il 2008 e 62.000 nel 2009. E intorno al 30% di questi viaggiano perché influenzati dalle location viste nei film indiani. Stiamo offrendo viaggi di scouting gratuiti per i rappresentanti delle produzioni bollywoodiane. Inoltre stiamo collaborando con le Film Commission locali per dare la possibilità di dare alle produzioni indiane un unico permesso, accettabile in tutto il Paese, insieme a servizi mirati e specializzati. Nel 2007 abbiamo ospitato le produzioni dei film

Race (che ha avuto un enorme successo), Jannat e Welcome. Quest’anno sono attese

66 Cine Tirol, Bollywood and Tirol, http://homes.tiscover.com/prjt/cine-

tirol/xxl/_lang/en/_area/478239/_aid/493822/index.html, 27.08.2009.

67 Apunkachoice, When Shah Rukh Khan had a pleasant surprise in Malysia,

almeno 12 produzioni che aumenteranno il numero di turisti indiani nel nostro Paese68».

Anche Amsterdam, Zakopane in Polonia e la Nuova Zelanda si sono messe in movimento per intercettare bolly-turisti indiani: per la prima, il film Hum Tum, per la seconda Fanaa e per la Nuova Zelanda Kaho Na Pyar Hein.

68 K. R. Kanth, It’s South Africa calling for Bollywood, http://www.business-

SEZIONE 4