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Gli indicatori per i siti contaminati (tema 21)

5. RASSEGNA DEI PRINCIPALI INDICATORI

5.4 Gli indicatori per i siti contaminati (tema 21)

L’inquinamento del suolo da fonti puntuali e quindi la presenza di siti contaminati o di siti inquinati, secondo la terminologia ufficiale della legislazione italiana, rappresenta un altro aspetto dell’utilizzo e della qualità del suolo che ha assunto una particolare rilevanza negli ultimi anni.

Le indagini analitiche condotte su molti siti industriali, attivi e dismessi, su aree interessate da sversamenti ed incidenti ambientalmente rilevanti e su aree interessate da smaltimenti abusivi o non ambientalmente corretti di rifiuti hanno evidenziato come questi siti e queste aree rilevino una compromissione della qualità del suolo tale da impedire lo sviluppo, spesso totale, delle funzioni che il suolo stesso dovrebbe svolgere. Le stesse operazioni di bonifica e di ripristino ambientale portano solo in alcuni casi ad un recupero totale della funzionalità del suolo; spesso infatti gli interventi servono a ridurre il danno ambientale eliminando i pericoli di contaminazione delle altre matrici, ma permettono solamente un recupero parziale della funzionalità del suolo, ad esempio per una determinata destinazione d’uso. L’estensione del fenomeno a livello europeo è messa ben in evidenza dal documento “Contaminated Sites” predisposto dall’ETC Soil nel 1998; pur in presenza di sistemi di indagine difformi nei vari paesi e di una copertura incompleta del territorio e della popolazione, i siti potenzialmente contaminati sono alcune centinaia di migliaia, mentre quelli sicuramente contaminati sono almeno alcune decine di migliaia.

La situazione a livello nazionale, così come risulta dal documento ETC/S e da molti altri analoghi documenti degli ultimi anni, rivela anche qui una conoscenza incompleta ed acquisita con criteri non omogenei. I siti individuati come potenzialmente contaminati dalle Regioni che hanno predisposto gli appositi Piani sono 8.873, e diventano circa 10.000 con una estensione stimata a tutto il territorio nazionale. E’ bene mettere in evidenza la poca chiarezza esistente, allo stato attuale, nella definizione di “sito potenzialmente inquinato”; probabilmente nelle stime riportate molti dei siti potenzialmente inquinati lo erano veramente, mentre in una accezione più attuale del termine l’identificazione dei siti potenzialmente inquinati riguarda un numero elevato di attività produttive e di servizio che solo in parte limitata hanno portato ad un effettivo inquinamento.

La ricerca di indici e indicatori per questo tema parte proprio dalla individuazione delle determinanti e delle pressioni che portano alla identificazione dei siti potenzialmente contaminati; si passa poi agli indicatori di stato che possono facilitare una identificazione dei siti effettivamente contaminati ed agli indicatori di risposta che descrivono le azioni di bonifica già intraprese. Nell’ambito di quest’ultimo gruppo è stato aggiunto un nuovo indicatore di carattere economico ed in particolare il N° 94: Costo totale stimato per gli interventi di bonifica.

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario % addetti ad attività produttive Individua il livello d’industrializzazione dell’unità territoriale considerata e quindi la potenziale dimensione di fonti o attività inquinanti.

% A/B D SI

Area destinata ad attività produttive

Individua l’area destinata alle attività manifatturiera, estrazione di minerali e raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti e di acque di scarico, fornendo una prima indicazione di quanto territorio è potenzialmente esposto a rischio d’inquinamento.

km2 A D NO

Siti

potenzialmente contaminati

Individua i siti che possono presentare rischi per la salute umana o per l’ambiente. Per l’identificazione di tali aree è necessaria la ricostruzione storica delle attività che si sono

susseguite negli stessi, a partire dal loro insediamento ad oggi. L’indicatore consente innanzitutto una valutazione preliminare del numero di siti che necessitano di un controllo specifico delle diverse matrici ambientali. La ricostruzione storica degli insediamenti inoltre, ed eventualmente una prima

caratterizzazione della qualità del sito, permette una stima delle potenziali criticità ambientali riscontrabili nelle aree in oggetto.

Numero / km2 A P SI

Siti effettivamente contaminati

Individua le aree nelle quali è stata effettivamente documentata e/o riscontrata, a seguito di ricostruzioni storiche delle attività svolte nelle stesse, di sopralluoghi e/o accertamenti analitici, la contaminazione di almeno una matrice ambientale. Questo indicatore, individuando i siti effettivamente contaminati, fornisce immediatamente la situazione puntuale delle aree che necessitano sicuramente interventi

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario Siti industriali dismessi

Individua le aree industriali non più utilizzate a fini produttivi, bonificate e non ancora convertite ad altri usi. L’indicatore individua i siti che con molta probabilità presentano contaminazioni di una o più matrici ambientali da riconvertire, e fornisce informazioni preliminari sull’entità degli interventi di indagine per addivenire alla caratterizzazione degli stessi e quindi a fini pianificatori. Si definisce “riconversione di un sito” un suo risanamento finalizzato ad un utilizzo successivo (residenziale,

ricreativo, commerciale, agricolo).

Numero / km2 A P SI

Impianti di trattamento e smaltimento rifiuti

Individua gli impianti che trattano rifiuti al fine di avere un quadro completo del loro destino ed individua i siti più probabili di smaltimento non corretto e di definire una rete di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti in modo da ridurre il più possibile il movimento degli stessi. Lo smaltimento dei rifiuti deve essere effettuato in condizioni di massima sicurezza, ed effettuato in impianti che tengano conto delle tecnologie più perfezionate e che non comportino costi elevati.

Numero / km2 A P NO

Attività a rischio di incidente rilevante

Individua le attività a grande rischio di incidente rilevante. Valuta il rischio cui sono soggetti l'aria, il suolo, il sottosuolo, la falda e le acque superficiali per la presenza di attività a rischio di incidente rilevante.

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario Impianti di stoccaggio fuori terra o interrati

Descrive la diffusione sul territorio di potenziali focolai puntiformi di contaminazione del suolo, sottosuolo e falda a seguito di rotture accidentali o per cedimento della struttura. Calcola il rischio cui sono soggette le matrici ambientali in funzione delle caratteristiche indicate: - impianto fuori terra o interrato; - natura del materiale stoccato (fluidiforme grezzo, semilavorato e/o lavorato o rifiuti liquidi o solidi);

- età e stato di conservazione.

Numero serbatoi per tipologia impianto A P NO Diffusione e localizzazione degli impianti produttivi per tipologie potenzialmente inquinanti

Rappresenta la diffusione sul territorio delle industrie potenzialmente più inquinanti, individuando le zone dove il rischio di inquinamento del suolo è più grande. Numero / area di riferimento A P NO Consumo di sostanze tossiche organiche ed inorganiche da parte delle attività produttive

Individua il consumo di sostanze chimiche tossiche nocive nelle attività economiche (prevalentemente produttive). t/anno A P NO Siti di estrazione di minerali 1a categoria

Valuta la diffusione sul territorio di siti estrattivi e relativi impianti di servizio (per es. bacini di decantazione, discariche di scarti di lavorazione ecc.); inoltre fornisce informazioni circa l'esistenza di possibili focolai di diffusione di sostanze inquinanti la cui sorgente è da porre in relazione alla presenza di aree di discarica di materiale di scarto delle lavorazioni nonché, per i siti dismessi, alla struttura stessa dell'area coltivata (gallerie in sotterraneo etc.).

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario Siti di estrazione di minerali 2a categoria

Descrive la diffusione di siti estrattivi (cava di pianura, di versante, di monte ecc. con l'indicazione se interseca o meno la falda freatica) e relativi impianti di servizio al fine di ottenere informazioni sulla quantità di suolo che viene sottratta all'attività agricola; indirettamente, può quindi rappresentare un indicatore di perdita di suolo e, conseguentemente, di desertificazione. numero / km2 A P SI Scarichi idrici industriali e misti

Descrive la diffusione sul territorio di potenziali fonti puntuali di contaminazione o di alterazione chimico-fisica dei corpi ricettori non

impermeabilizzati ed in genere di suolo, sottosuolo e falda.

numero / km2 A P NO

Produzione di rifiuti pericolosi

Individua le quantità di rifiuti pericolosi, prodotti annualmente da tutte le attività produttive industriali e di servizi, allo scopo di stabilirne l'andamento nel tempo. Rifiuti pericolosi per i cittadini e/o l'ambiente perché tossici, velenosi, esplosivi, corrosivi, infiammabili, ecotossici o infettivi. t/anno A P NO Aree di spagliamento sul suolo di scarichi fognari

Descrive l’esistenza di un degrado qualitativo della qualità del suolo che può essere più o meno grave a seconda del carico inquinante dei reflui e se l’azione è ancora in atto o si è conclusa per intervenute modifiche al sistema di raccolta e depurazione dei reflui.

km2 A P NO

Sostanze organiche inquinanti nel suolo

Individua e quantifica gli inquinanti organici presenti nel suolo dovuti ad inquinamenti puntuali.

mg/kg s.s. A P NO

Limitazioni d’uso del suolo

Individua le aree che a seguito di fenomeni d’inquinamento puntuale hanno perduto o presentano caratteristiche del suolo tali da non poter più essere utilizzate per certi usi, ad esempio: per insediamenti civili residenziali o agricolo.

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario Incidenti rilevanti riscontrati

Descrive il grado di impatto determinato dalla presenza di attività a grande rischio ed il verificarsi di incidenti rilevanti.

Numero/anno A I SI

Sversamenti sul suolo per eventi accidentali

Descrive il grado di impatto determinato da incidenti (riscontrati al di fuori di attività produttive, ad esempio lungo impianti lineari di trasporto quali strade o ferrovie e di servizi quali fognature od oleodotti) che determinano sversamenti di sostanze inquinanti sul suolo, nel sottosuolo o in falda.

Numero/anno A I SI

Contenuto di metalli pesanti nella falda

Descrive la presenza di metalli pesanti (es. mercurio, cadmio, piombo ecc.) nelle acque sotterranee, con particolare riguardo a quelle destinate al consumo idropotabile. Rappresenta un segnale della presenza di immissioni, da parte di sorgenti e processi differenti, di sostanze inquinanti tossiche nel suolo e da questo nelle acque sotterranee mg/l A I NO Sostanze organiche inquinanti nella falda

Individua e quantifica gli inquinanti presenti nelle falde derivanti da inquinamento puntuale mg/l A I NO Sostanze inorganiche inquinanti nella falda

Individua e quantifica gli inquinanti inorganici presenti nelle falde derivanti da inquinamento puntuale

mg/l A I NO

Piani regionali di bonifica

Descrive il livello di conoscenza del territorio da parte degli Enti preposti e fornisce un quadro delle iniziative intraprese (censimento, caratterizzazione dei siti), delle attività programmate (progetti di messa in sicurezza, progetti di bonifica) e degli ordini di priorità definiti in merito agli interventi di bonifica dei siti contaminati

Numero di piani regionali adottati sul territorio nazionale A/B R SI

Siti bonificati Individua le aree che sono state bonificate e il loro possibile

Tema 21 Indicatori e/o indici Scopo Unità di misura EEA (1) DPSIR Indicatore prioritario Numero di certificazioni che attestano un S.G.A. (Sistema di Gestione Ambientale) secondo EMAS e/o ISO 14000

Numero di certificazioni che hanno attestato un percorso di autovalutazione, autocontrollo e miglioramento delle prestazioni ambientali del sito produttivo (organizzazione). Fornisce un quadro del livello di attenzione alle problematiche ambientali (e tra esse dell’inquinamento del suolo) esistente nell’ambito delle attività e descrive

quantitativamente le iniziative in atto negli ambiti produttivi (potenziali sorgenti di

contaminazione) per limitare e prevenire gli inquinamenti

Numero / area di riferimento

A/B R SI

Costo totale stimato per gli interventi di bonifica

Fornisce una stima dei costi degli interventi di bonifica individuati dai singoli Piani Regionali di Bonifica.

Individua, assieme al numero di siti bonificati, l'attenzione e l'entità della risposta, a livello politico ed amministrativo, alle problematiche ambientali correlate al tema

dell'inquinamento puntuale e dei siti contaminati.

Milioni di lire A/B R SI

(1)

Classificazione degli indicatori ecologici utilizzata dall’European Environment Agency (EEA) come ulteriore strumento all’interno dello schema DPSIR per individuare indicatori politicamente rilevanti:

Tipo A “What is happening ?” Indicatore descrittivo

Tipo B “Does it matter ?” Indicatore di performance

Tipo C “Are we improving ?” Indicatore di efficienza