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Gli interventi adiacenti precedenti di edilizia residenziale pubblica

Il documento programmatico della Giunta Comunale di Venezia, dell'ottobre 1978, per le isole minori della laguna prevedeva che gli interventi di nuova edificazione fossero sottoposti ad un rigoroso controllo pubblico, con la finalità di "frenare l'esodo da Murano a Burano, soddisfare il fabbisogno arretrato, avviare un processo di rientro nelle due isole di popolazione emigrata".

A sua volta la variante del PGR di Murano specifica che uno degli obiettivi a cui arrivare era intervenire sulla struttura della Residenza con il miglioramento del parco alloggi esistente e la costruzione di un certo numero di alloggi nuovi.

Nella Variante al PGR l'area di intervento è posta a diretto contatto con un’ area destinata ad attrezzature sportive pubbliche, localizzata più a nord e separata da esse da un canale. La normativa vigente consente di realizzare all'interno di tali piani sia interventi di edilizia fruente di contributo pubblico che iniziative libere, purché convenzionate. Per evitare disomogeneità di vari interventi viene prescritto che la realizzazione del Piano deve essere subordinata alla redazione di un progetto planivolumetrico di iniziativa comunale. Questo fatto ha, nell’intenzioni del legislatore, il doppio vantaggio di poter controllare a priori la qualità dell'insediamento e di accorciare i tempi di attuazione. D'altra parte, però, c'è il rischio di realizzare delle forme rigidamente standardizzate che creano una frattura col tessuto urbano circostante.

Bisogna badare, infatti, che le scelte tipologiche siano tali, laddove è possibile, da essere state valutate in un repertorio sufficientemente ricco di schemi progettuali preliminari che di volta in volta possano avvenire alle condizioni specifiche di ogni intervento.

Il programma edilizio comunale prevede per Murano - località Angeli, la realizzazione di 40 alloggi.

Oltre a questo intervento, il piano assegna all'Istituto Autonomo Case Popolari la realizzazione di un complesso di 25 alloggi.

Un ulteriore lotto residenziale posto a sud dell'area, è riservato a un successivo intervento pubblico.

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Figura 40: Planivolumetria generale. In alto l'intervento IACP; al centro l'intervento comunale; in basso l'intervento pubblico previsto successivamente.

L'area degli Angeli viene considerata nel progetto planivolumetrico come estremità fisica del contesto urbano di Murano, e come tale viene messa in evidenza la sua particolare connotazione "a punta": le aree poste più a nord, con la destinazione d'uso ad attrezzature collettive (verde e sport), costituiscono imbonimenti successivi di data recente, tali da escludere per esse la previsione di elementi fisici emergenti dal piano di campagna. L'organizzazione morfologica dell'intervento è riconducibile ai modelli tradizionali di occupazione del suolo dell'isola di Murano. Rispetto a tali modelli, l'intervento proposto, più che alla urbanizzazione generalizzata fronte canale (priva di gerarchia), assume come riferimento le urbanizzazioni più particolari e puntuali, costituite dai nuclei religiosi periferici (con corti interne), o quelle degli insediamenti lineari organizzate lungo strade-corti, perpendicolari ai canali (e alle fondamenta) e quindi indipendenti da essi.

92  L'intervento IACP

Figura 41:Vista assonometrica dell'intervento IACP

Nell’intervento IACP uno dei pericoli in cui sarebbe stato facile incorrere progettando un complesso residenziale, consisteva nel creare delle situazioni in cui il singolo alloggio si trovasse isolato pur senza essere autonomo, o realizzare spazi nei quali si generava della promiscuità senza peraltro intessere relazioni sociali. È stata pertanto posta attenzione ad assicurare un'effettiva fruibilità dello spazio abitabile attraverso la minimizzazione dello spazio impegnato dai percorsi o da attività estranee al singolo ambiente determinato dalla compresenza di attività poco compatibili o potenzialmente contemporanee.

93 Per questi motivi si è scelta la soluzione del percorso pensile al primo piano: infatti questa struttura costituisce un elemento capace di aggregare lo spazio privato degli alloggi con spazi semiprivati o semipubblici da usare insieme. Il percorso pensile rappresenta una forma moderna, senza artificiose limitazioni, per riproporre un luogo di incontro tra vicini di casa. Inoltre con tale soluzione si è ridotto il numero delle scale eliminando così gli androni; sono quindi utilizzabili per varie funzioni quegli spazi che in parecchi tipi edilizi non servono ad altro che a disimpegnare gli alloggi.

Per i tagli di maggior superficie l'alloggio è stato organizzato su due livelli per ridurre le interferenze tra movimenti e attività di persone che vi convivono, fatto specialmente importante quando tra i familiari vi siano sensibili differenze di età. Per la progettazione del complesso residenziale sono stati utilizzati 3 tipi base di alloggio, rispondendo per categorie e numero alle indicazioni contenute nel programma esecutivo di intervento, e successivamente adeguati alle caratteristiche del planivolumetrico di iniziativa comunale, a cui la progettazione fa riferimento, cioè a n. 12 alloggi da 46 mq (giovani coppie e anziani), n. 7 alloggi da 70 mq ( per 4 persone), e n. 6 alloggi da 95 mq (fino a 6 persone).

Nella distribuzione dell'alloggio è stata posta particolare cura nell'articolare gli ambienti in modo da ridurre percorsi e spazi morti, ottenendo una buona arredabilità ed utilizzazione delle superfici.

Caratteri tipologici

La distribuzione dei corpi di fabbrica attorno ad uno spazio organizzato ed attrezzato per una fruibilità pubblica rappresenta il punto qualificante delle scelte operate in sede di progettazione planivolumetrica.

È, come abbiamo visto anche nei precedenti paragrafi, fin troppo diffusa è riconosciuta negli insediamenti veneziani, visti nella loro proiezione storica, l'esigenza di creare, all'interno di una tessitura intensiva e spesso legata alle linee di forza rappresentate dai percorsi acquei, una pausa spaziale, un momento di improvvisa e benefica apertura, quale si identifica nel campo e nel campiello, stimolante i rapporti umani come vero e proprio teatro di vita ed aggregazione sociale.

Tale impostazione generale trova il proprio compimento realizzativo in questo caso nella più ampia visione urbanistica indicata dal planivolumetrico

94 complessivo che vede integrati con distinti caratteri distributivi gli interventi del comune e dello IACP previsti all'interno dello stesso PEEP, partendo dal presupposto comune di orientare la progettazione allo studio di aggregazione del tipo "case a schiera".

L'adozione di una tale tipologia, che peraltro trova una precisa rispondenza nella tradizione edilizia locale, ha spinto la progettazione a scelte che si sono rivelate determinati nella composizione degli alloggi, sia ai fini di una verifica architettonica di quello spazio conchiuso che qui possiamo definire "campo", sia per quella vasta problematica progettuale che è connessa con esigenze di funzionalità e corretta impostazione tecnologica che un edificio destinato all'uso residenziale deve avere oggi, anche se pensato a Murano. È sembrato innanzitutto particolarmente vantaggioso per l'utenza collocare gli alloggi di taglio minore (quelli destinati a giovani coppie e per anziani) al piano terreno, ritenendo inoltre utile dotare gli stessi di un piccolo giardino od orto privato. Tale scelta si è rivelata inoltre particolarmente opportuna se si considera la piacevole corrispondenza dei lati nord - nord ovest e sud - sud ovest dell'edificio, posti a margine di un ampio e piacevole canale, sul quale il minore impegno volumetrico è senz'altro in accordo con la piattezza della natura circostante tipicamente lagunare.

L'elemento architettonico di maggiore novità è stato introdotto al primo piano, dove gli alloggi da 70-95mq, posti in duplex verticale, sono disimpegnati da un percorso a ballatoio che si affaccia sul campo e che costituisce l'elemento di ulteriore connessione e aggregazione attorno allo spazio di uso pubblico, rafforzando la sua destinazione a luogo di incontro e di vitalità del complesso residenziale che la soluzione architettonica interpreta e valorizza.

La tendenza a voler maggiormente caratterizzare il campo con un fatto architettonico rilevante, ben differenziato, ha motivato la collocazione in margine al corpo sud est della sala riunioni e gioco bambini al coperto.

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