Per quanto riguarda la struttura, si è deciso di adottare come riferimento il sistema costruttivo ideato per la casa Loblolly di Kieran e Timberlake. Gli architetti stessi definiscono la casa un “Prototipo”, proprio perché si tratta di un progetto che getta le basi per essere ripreso e sviluppato in varie forme. Viene quindi ripreso il concetto del telaio come impalcatura su cui vengono montate le strutture orizzontali dei solai, e il concetto di parete preassemblata intelaiata (questa volta anche essa in alluminio anziché in legno) autoportante che viene appoggiata direttamente sulla struttura di fondazione.
111 Il telaio è costituito da elementi in alluminio collegati nei nodi da squadrette e piastre in acciaio con bulloni sempre in acciaio. I profili sono di tipo industriale e sono già in commercio, mentre le piastre sono fabbricate appositamente, poiché i profili non sono progettati per l’edilizia e per l’entità dei carichi coinvolti vi è la necessità di fabbricare dei giunti di tipo differente da quelli industriali.
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Nodo terminale superiore
Come illustrato nelle immagini appena mostrate, i bulloni presentano unatestasagomata che is inserisce all’interno dei canali degli elementi estrusi in alluminio in modo da permettere la connessione degli elementi. Le squadrette a L presentano delle sagomature che vanno a inserirsi nei fori praticatinel profilo in alluminio per trasmettere gli sforzi di taglio.
Le squadrette che al primo livello reggono i solai funzionano in maniera simile a quelle che connettono travi e pilastri. Vi gli elementi sagomati in cui si inserisce il bullone all’’interno dei canali, e una ulteriore sagoma rettangolare orizzontale che si inserisce all’interno di uno dei canali orizzontali.
L’attacco alla fondazione avviene tramite una piastra in acciaio imbullonata alla fondazione alla quale sono saldati due ulteriori elemento costituiti da barre in acciaio forate che si inseriscono all’interno dei canali del profilo estruso in alluminio.
115 Per quanto riguarda i materiali utilizzati, sono stati impiegati alcuni dei materiali certificati C2C contenuti nelle schede al Capitolo 1, come il legno acetilato Accoya e i pannelli isolanti Calostat di Evonik, attualmente in commercio anche in Italia, e altri non aventi tale certificazione ma comunque con una attenta scelta per quanto riguarda i criteri generali esposti. Per ulteriori dettagli si fa riferimento alla tavola in formato A1 contenente i particolari costruttivi e la stratigrafia.
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CONCLUSIONI
Il lavoro svolto si è articolato in più fasi, le quali hanno presentato ognuna delle problematiche specifiche. Sicuramente vi è stata la constatazione di alcune criticità per quanto riguarda la ricerca nel campo dei materiali. Molti prodotti sono infatti “tradizionalmente” considerati ecosostenibili, come ad esempio il legno e i vari tipi di realizzazioni che ne prevedono l’uso in forma riciclata (pannelli ecc.). Questo molto spesso può rivelarsi ingannevole a causa dei prodotti altamente tossici utilizzati per la produzione e l’incollaggio, come la formaldeide. Altro aspetto a volte problematico è costituito dalla difficoltà di reperire i materiali localmente, anche perché la certificazione C2C attualmente ricopre soprattutto prodotti tedeschi, danesi e olandesi, e risulta quindi ovvio e necessario mettere in conto la necessità di reperire materiali alternativi presenti sul nostro territorio.
L’uso dell’alluminio previsto nel progetto prende in considerazione il fatto che la reperibilità e i costi andranno a diminuire progressivamente mano a mano che aumenterà la percentuale di riciclo globale, e proietta sicuramente la tecnologia adottata in una prospettiva a lungo termine.
Alcuni aspetti positivi riscontrati durante il lavoro di ricerca sono sicuramente la facilità di reperire informazioni sui prodotti delle diverse aziende, le quali in gran parte dei casi mettono a disposizione i cataloghi e le schede tecniche direttamente sul proprio sito web. Un dato molto importante che emerge è senz’altro che le aziende stanno investendo nella ricerca e nello sviluppo di materiali che abbiano caratteristiche di ecosostenibilità, concetto che è ormai uno dei punti chiave per quanto riguarda le scelte del progettista.
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