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Gli strumenti finanziari per lo sviluppo degli aeroporti

1 INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA: IL SISTEMA D

1.7 Gli strumenti finanziari per lo sviluppo degli aeroporti

SVILUPPODEGLIAEROPORTI

Tipologie di finanziamenti pubblici (www.enac.gov.it)

Una parte degli interventi infrastrutturali realizzati nella rete aeroportuale italiana viene disposta dallo Stato: i finanziamenti pubblici provengono da diverse fonti, che si distinguono tra l’altro anche per le modalità d’accesso. Possiamo individuare essenzialmente due tipologie di finanziamenti: quelli che consentono l’accensione di mutui con onere a carico dello Stato e quelli disponibili nel bilancio dell’Enac, direttamente utilizzabili nel rapporto con i destinatari delle risorse.

Alla prima tipologia appartengono le fonti di finanziamento disposte dalle leggi 135/1997, 194/1998 e 166/2002 (dalle quali sono successivamente scaturite le disposizioni attuative e le relative ripartizioni mediante il decreto ministeriale 68T/99 e le delibere 6/2001, 19/2002 e 30/2003 del Consiglio di Amministrazione dell’Enac).

Alla seconda tipologia appartengono i fondi costituiti da: finanziamenti erogati dall’Unione Europea, afferenti alla Misura III.2 del PON Trasporti 2000/2006; finanziamenti previsti dall’articolo 1 della legge 194/1998, destinati agli aeroporti di Salerno e Perugia; finanziamenti previsti dalla Legge Finanziaria 2004 per l’aeroporto di Perugia; deliberazioni del Cipe;

Leggi di finanziamento 449/1985, 67/1988, 139/1992; stanziamenti annualmente disposti dall’Enac sul proprio bilancio per gli aeroporti a gestione diretta.

convenzioni stipulate dalla Direzione Generale dell’Aviazione Civile prima dell’istituzione dell’Enac, e destinati alla realizzazione di opere di notevole entità negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia e Napoli; vanno poi considerati ulteriori interventi su altri scali, che comportano ancora oggi una notevole attività dell’Enac in termine di erogazione di finanziamenti, oltre che di controllo e monitoraggio della realizzazione in corso d’opera. I beneficiari finali dei finanziamenti sono di norma le società di gestione degli aeroporti interessati alla realizzazione degli interventi, o gli enti territoriali competenti qualora non siano presenti società di gestione. Costituiscono eccezione gli aeroporti a gestione diretta dell’Enac. Il rapporto tra l’Enac e i gestori aeroportuali interessati è regolamentato da specifiche convenzioni di finanziamento, il cui schema generale è stato a suo tempo sottoposto all’approvazione del Consiglio di Stato, o dalla Commissione Europea. Come sono strutturati i finanziamenti.

Esistono varie modalità di finanziamento, che sono espressione di direttive di Autorità sovranazionali, nazionali e regionali. Le principali fonti di finanziamento sono regolate da dispositivi ad hoc (Documenti di Programmazione Strategica) e da progetti e piani emanati da organi centrali e locali con specifici periodi di riferimento (Programmi Operativi).

La Direttiva del Ministero dei Trasporti disciplina la materia dei trasporti in Italia secondo il principio di una mobilità efficiente, sicura e sostenibile. La Direttiva prevede interventi di vario tipo sulle strutture già esistenti o di nuova istituzione per il miglioramento della “mobilità delle persone” e della “mobilità delle merci”.

Nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) si evidenzia lo stato di avanzamento di interventi già previsti e finanziati nel settore delle infrastrutture e si inserisce la programmazione delle opere incluse nel 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche, articolato in due gruppi principali di interventi ovvero sulle infrastrutture strategiche e sulle infrastrutture di completamento. Nel Dpef si definiscono, inoltre, i fabbisogni economico-finanziari e la eventuali formule di finanziamento a partire da stanziamenti locali o comunitari.

Il Programma Operativo Nazionale (PON) “Reti e Mobilità” 2007-2013 è un canale di finanziamento che assegna le risorse per lo sviluppo delle reti di trasporto secondo priorità ed obiettivi. Tra le principali priorità di tale strumento finanziario c’è l’attivazione di politiche per il trasporto e la

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logistica orientate al superamento del divario tra le aree avanzate e le aree disagiate del Paese ed allo sviluppo economico delle Aree Convergenza. La caratteristica di tali aree è quella di presentare criticità nella logistica e nell’accessibilità, che a loro volta si traducono in minore opportunità di sviluppo.

I Programmi Operativi Regionali (POR) 2007-2013, sono strutturati in Assi, Obiettivi e Sotto-Obiettivi, tali strumenti tendono a realizzare quanto previsto a livello centrale nel Quadro Strategico Nazionale (QSN) ed utilizzano fonti di finanziamento misto tra Comunità Europea, Stato e Regione.

In conformità con quanto previsto nel QSN, i vari POR agiscono in relazione agli obiettivi che in sede centrale sono stati valutati come “di valenza regionale”.

Gli interventi di interesse regionale sono di solito finalizzati al miglioramento del trasporto pubblico locale ed allo sviluppo delle reti di comunicazione urbane ed extraurbane sicure ed accessibili.

Piano Nazionale degli Aeroporti

Nel corso del 2011 l’ENAC ha redatto una proposta di Piano Nazionale degli Aeroporti che rappresenta un documento programmatico su base tecnica ed economica in relazione agli assetti infrastrutturali per la rete aeroportuale del Paese rispetto alle altre infrastrutture per l’accessibilità ed intermodalità programmate a scala nazionale e regionale (ENAC rapporto 2011).

In questo documento sono riportate le scelte strategiche di programmazione e gestione razionale delle risorse finanziarie delle società di gestione aeroportuale al fine di disporre di strumenti aggiornati per lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali del Paese.

Gli investimenti nel settore, devono infatti essere rispondenti alle funzioni specifiche di ogni singolo scalo, sia in un ottica di programmazione nazionale sia nel contesto europeo per le reti TEN. Obiettivi prioritari del Piano Nazionale sono quelli di garantire un incremento delle capacità infrastrutturali e commerciali degli aeroporti, fornendo agli utenti un elevato livello di servizio in un quadro di accresciuta sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.

I contratti di programma

validità quadriennale e definiscono regole per la determinazione delle tariffe aeroportuali. Tali strumenti normativi sono concordati tra le parti con un coinvolgimento di vari soggetti e associazioni coinvolti nelle attività connesse all’aeroporto, l’approvazione definitiva avviene con Decreto Interministeriale.

Il documento finale dovrà prevedere la pianificazione sulle seguenti questioni rilevanti:

- qualità che il gestore si impegna a realizzare nel periodo contrattuale,

- investimenti nel periodo contrattuale, - previsioni sull’andamento del traffico, - tariffe applicate e impatto sull’utenza.

A valle della stipula del contratto, l’Enac procede al monitoraggio dei risultati conseguiti e dispone, in caso di inadempienza delle società di gestione, l’applicazione di sanzioni di vario importo.

Il controllo sull’ottemperanza degli obblighi sottoscritti dal gestore riguarda in particolare:

- gli investimenti da realizzare nel periodo contrattuale; - il raggiungimento degli obiettivi di qualità,

- il rispetto dei parametri di tutela ambientale,

- la verifica del traffico registrato e le differenze con il traffico previsto.