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Gnosticismo e correnti affin

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3.1 Lo gnosticismo

Un tratto comune che fa da background sia a Simone Weil che a Hans Jonas è sicuramente lo gnosticismo e il pensiero che questo comporta. Per indagare cosa sia questa particolare forma di pensiero mi aiuterò con il libro di Jonas che per l’appunto si intitola Lo gnosti-

cismo21 e Il risveglio della gnosi ovvero diventare Dio22 di Giovanni Filoramo.

Secondo il filosofo questo fenomeno non era solo una degenerazione delle religioni anti- che come affermavano gli studiosi dell’epoca, per lui era anzi un fenomeno religioso do- tato di profonda originalità tanto da poter dividere le varie componenti che lo animavano in unità specifiche dando loro precisi significati. Nel suo approfondito studio da allo gno- sticismo una marcata affinità con gli stati d’animo che stanno alla base delle esperienze esistenzialiste e gnostiche: il senso di alienazione per cui l’uomo si sente isolato ed estra- neo, e la ricerca da parte dell’individuo di una sorta di evasione verso la realizzazione di un io più autentico.

Il merito di una riscoperta moderna dello gnosticismo si deve proprio a Jonas, grazie a lui inizia ad avere una certa autonomia, al riparo da quello che prima si pensava, cioè come una aggregazione di antiche religioni.

È difficile parlare di gnosticismo nel susseguirsi dei secoli come di una visione unitaria, basti pensare che le prime testimonianze sono databili intorno al II e III secolo d.C. per poi ritrovarne durante il catarismo medievale, nell’Umanesimo e nel Rinascimento, una continuità di fondo è ritrovabile nei tratti principali ma il nocciolo della questione, ovvero la gnosi come risposta religiosa di salvezza sembra sia indipendente dalle epoche storiche. Si può dire che la gnosi antica era retta dalla figura di un demiurgo cattivo che governava su un mondo malvagio e quindi introduceva l’ateismo relativo a cosmo in nome di una trascendenza assoluta del Dio sconosciuto, invece la visione moderna dello gnostico è

21 H. Jonas, Lo gnosticismo, Società editrice internazionele, Torino 1973. 22 G. Filoramo, Il risveglio della gnosi ovvero diventare Dio, Laterza, Roma 1990.

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identificabile con il marxismo che cerca di guidare le anime al di fuori del mondo presente verso un mondo assolutamente perfetto.

3.2 La gnosi moderna

La gnosi moderna al suo interno ha diverse configurazioni, c’è infatti la gnosi scientifica, quella sociologica e quella letteraria.

La gnosi scientifica è quella che deriva dal dibattito intorno ad una presunta omologia strutturale tra alcuni concetti della scienza contemporanea e la visione del mondo dell’an- tica gnosi; ad esempio la fisica attuale sempre più spiega l’universo attraverso modelli totali; ci si pongono interrogativi tipici del mondo religioso più tradizionale che ruotano intorno al problema dell’origine del mondo, del rapporto tra Spirito e Natura. Addirittura esistono gli gnostici di Princeton che non accettano l’opposizione tra spirito e materia, quindi tra mente e corpo. Usano anche il termine holon che riprende apertamente il ter- mine eoni23, cioè il modo gnostico per intendere le unità viventi del pleroma gnostico designate anche come il tutto.

Nella variante sociologica della moderna gnosi si deve parlare di Bryan Wilson, sociologo della religione inglese, che per identificare i tratti principali del settarismo moderno iden- tifica tra di essi numerosi attributi tipici dello gnosticismo antico, resta comunque diverso e per questo moderno soprattutto per il suo dato cognitivo che culmina nella preparazione e designazione di una figura fondamentale per la religione moderna, ossia di un leader carismatico.

La gnosi letteraria invece è applicata quasi sempre alla letteratura romantica, e viene iden- tificata in quelle opere che indagano due temi particolari, quali il satanismo e il nichilismo che sono infatti conseguenze del tradizionale dualismo. Nella maggior parte dei casi fanno

23 Nella dottrina gnostica e neoplatonica, ciascuno dei numerosi esseri spirituali procedenti per emana- zione dal Principio supremo, e concepiti come intermediari, gerarchicamente disposti, tra il mondo della luce e il mondo della tenebra o materia. (AA. VV. Treccani 2017)

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riemergere miti e simboli che alimentano una speranza di salvezza e promuovono l’azione sociale da parte dell’individuo per un rinnovamento e un cambiamento sia individuale che collettivo.

Il ritorno alla gnosi che più mi affascina è quello che è stato individuato all’interno del movimento culturale conosciuto come New Age24. È stata identificata come l’erede anni ’80 dei movimenti religiosi che si affermarono in epoche precedenti; i contenuti di questo movimento culturale/sociale sono stati attinti dagli autori e dalle tradizioni esoteriche che nella storia dell’esoterismo occidentale hanno contribuito a mantenere vivo il ricco patri- monio di idee e simboli della gnosi antica.

La New Age è formata da una ricca rete di movimenti spirituali di provenienze diverse, da minoranze etniche e religiose, un movimento ecologico, ideologie pacifiste e femmi- niste, ma tutte collegate dalla stessa visione umanistica di fondo, secondo cui tutte le entità viventi hanno valore e questo valore discende dalla coscienza che l’uomo ne ha. Quindi compito principale di ogni adepto della New Age è quello di sviluppare al mas- simo le capacità e le potenzialità che ognuno possiede seppur ignorandolo, e di espandere il proprio sé attraverso nuove fonti di energia personale, armonia e integrazione.

È assimilabile alla gnosi per i tratti principali dell’ideologia della coscienza ecologica secondo la quale si deve superare la dicotomia mente-corpo in favore di una visione oli- stica della coscienza, che riconosce l’unità del Tutto sapendo di farne parte, ognuno pos- siede dalla nascita una scintilla divina che lo rende parte della divinità del Tutto. Costi- tuisce una forma di neognosi popolare anche per la ripresa in blocco delle tradizioni oc- culte tipiche della cultura folclorica, delle concezioni sciamaniche e della medicina alter- nativa. È definibile anche al pari dello gnosticismo come un movimento cosmopolita in

24 Movimento religioso sincretistico, sorto nella seconda metà del Novecento in ambienti teosofici bri- tannici, non caratterizzato da strutture dottrinarie unitarie, ma rappresentato da varî gruppi interessati a ricerche spirituali, terapeutiche e politiche alternative. A partire dagli anni Novanta ha subìto un certo declino negli Stati Uniti d’America, dove si era subito diffuso, espandendosi però contemporaneamente in America latina e in Europa (AA. VV. Treccani 2017)

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cui ogni adepto ha la possibilità di vedere trasformata la propria esistenza grazie all’eser- cizio spirituale fondato su un sapere fine a sé stesso.