Capitolo 3 – Green design e mobili in legno 38
2. Il green design e lo sviluppo di mobili eco-‐compatibili 39
L’attuale situazione ambientale ha indotto un maggior numero d’imprese d’arredi ad attivarsi per la protezione dell’ecosistema e a partecipare attivamente allo sviluppo del settore, attraverso l’introduzione di tecnologie avanzate che permettano di risolvere i problemi legati all’alto consumo e all’inquinamento. (Huang, 2013, p.3) La stessa azienda Scavolini ha notato come rispetto a dieci anni fa l’approccio al tema della protezione ambientale abbia subito un profondo cambiamento. Se fino a qualche anno fa la Cina era orientata a una crescita forsennata e attribuiva poca rilevanza agli aspetti ecologici, oggi la situazione si è trasformata e la veloce accelerazione del paese sta portando a cambiamenti positivi nel settore. (Intervista con Scavolini in appendice)
Ponendosi come obbiettivo uno sviluppo positivo, l’industria del mobile cinese ha sveltito la revisione degli standard dei suoi prodotti sotto vari aspetti quali qualità, sicurezza e protezione ambientale. (Zhu C. 2013, p.2) Inoltre, grazie all’impegno delle imprese cinesi, mirato al contenimento dei consumi energetici e alla diminuzione delle emissioni nocive, oggi esse sono considerate spesso come modello d’industrie ecologiche. (Wu, 2013, p. 2)
Durante i processi di produzione dei mobili moderni le imprese cinesi sono sempre più propense ad applicare metodi di green design. Questo “progetto ecologico” è un concetto che è stato proposto alla fine degli anni Quaranta sulla base di un’etica di protezione ambientale e che ha avuto un veloce sviluppo dagli anni Sessanta. Partendo dallo studio della conservazione delle risorse naturali e della relazione esistente tra le azioni umane con la natura e la società, il concetto ha oggi assunto un senso più ampio. (Xu, Zhang, 2010, p. 151)
Il green o ecological design è attualmente applicato a diverse aree di produzione, ma con riferimento al settore dell’arredo lo studio mira a incorporare fattori ambientali nella progettazione di mobili moderni, in modo da equilibrare il loro valore utilitario al beneficio ecologico. (Ivi, pp. 150-151)
Già nel 1991 l’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite parlava di “Sostenibilità Ecologica di Sviluppo Industriale” (生态可持续性工业发展 Shēngtài kěchíxùxìng
gōngyè fāzhǎn) in riferimento a un nuovo modello di sviluppo industriale a lungo termine che
risultasse inoffensivo per l’ambiente e l’ecosistema, promuovendo al contempo l’idea di “mobili ecologici” (green furniture) (Xing, Ma, Song, 2002, p.13)
Nel presente, le strategie di protezione ambientale proposte dalle imprese del settore dell’arredamento hanno raggiunto un nuovo livello, con particolari accorgimenti sul miglioramento delle strutture industriali al fine di produrre mobili più “verdi”. (Ivi, p.11)
Nel processo tradizionale di produzione di mobili di solito sono presi in considerazione solo gli elementi base del prodotto, quale la sua funzione, la qualità, il costo e il ciclo di vita, senza considerare importanti fattori che riguardano l’ambiente, la qualità della vita delle persone o la sostenibilità della produzione e portando i prodotti di tali processi a diventare alla fine del loro ciclo di vita rifiuti abbandonati, senza la possibilità di riutilizzo. La creazione d’indicatori ambientali del
green design ha rappresentato una soluzione a questo problema. (Ivi, p.14) Infatti, se si confronta il
vecchio processo semplicistico con i nuovi metodi di produzione, legati al concetto di “sistema industriale ecologico” (工业生态系统 Gōngyè shēngtài xìtǒng), gli ultimi rappresentano un nuovo approccio, basato su una maggiore consapevolezza ambientale. Sono metodi che nella progettazione di un mobile danno priorità alla salvaguardia dell’ambiente, dell’energia e delle risorse naturali, in modo da creare prodotti d’arredo riciclabili o riutilizzabili, fatti di materiali non inquinanti, con un’alta efficienza, ma in grado di risparmiare energia e ridurre le emissioni. Una progettazione ecologica che si rispetti, infatti, deve tenere in considerazione tutti gli elementi, dalla selezione del materiale alla manifattura, dall’utilizzo del prodotto al suo riutilizzo e smaltimento. (Xu, Zhang, 2010, pp. 150-151)
Già nella progettazione dei mobili le aziende devono lavorare per ottenere un prodotto finale con una struttura più semplice possibile, evitando lo spreco di materiali e tenendo in considerazione la possibilità di recupero dei pezzi di ricambio, raggiungendo così l’obbiettivo proprio del design ecologico, ossia quello di riciclo e riutilizzo delle componenti. (Hu, 2002, p. 13)
In particolare la scelta dei materiali è un passaggio fondamentale per ottenere un prodotto finale in linea con gli standard ecologici. Le aziende basano la produzione su materiali che non solo sono in grado di soddisfare la funzione finale del bene, ma soprattutto che abbiano un basso impatto ambientale. Il green design richiede che le materie prime utilizzate, definite “materiale verde” (绿 色材料 Lǜsè cáiliào), non siano tossiche e inquinanti, ma facili da riciclare e biodegradabili una volta che il prodotto finale non è più utilizzato. (Ivi, p. 12)
Dal primo ottobre 2004 è entrata in vigore una norma con le “Istruzioni per l’utilizzo di prodotti d’interesse del consumatore parte 6: Mobili”12 (消费品使用说明 第 6 部分:家具 Xiāofèipǐn
12 Un nuovo standard nazionale che afferma l’obbligo per tutti i mobili prodotti dopo la data di entrata
in vigore di questa norma, di possedere un manuale con informazioni riguardanti data di manifattura, materiali usati, modello, struttura, utilizzo, mantenimento, parametri tecnici, ecc. La norma prevede anche che i mobili già in vendita sul mercato debbano attenersi a leggi, regolamenti e standard principali sulla sicurezza, sulla salute e sul rispetto ambientale. Inoltre, devono essere registrate le informazioni riguardanti ogni sostanza pericolosa o radioattiva contenuta nei materiali o nelle lamine dei mobili prodotti. (China’s
shǐyòng shuōmíng dì 6 bùfèn: Jiājù)13, mentre ci si aspetta per i prossimi anni l’implementazione di altre serie di norme con requisiti ancora più specifici sui processi di produzione, sui regolamenti riguardanti le materie prime e ausiliari utilizzate, e soprattutto sui limiti delle sostanze nocive che possono essere contenute in mobili di legno, materassi e divani. (China’s Furniture Market, pp. 8- 9)
L’innovativo metodo del green design prevede infine che durante i cicli di produzione, le varie fasi della manifattura procedano in parallelo o che addirittura si sovrappongano al fine di minimizzare i costi e i dispendi energetici, migliorare l’utilizzo delle risorse e raggiungere la produzione di prodotti eco-compatibili. (Xu, Zhang, 2010, pp. 150-151)
Negli ultimi anni proprio la maggiore coscienza proprio nei confronti del concetto di eco- compatibilità insieme alla diffusa consapevolezza delle problematiche ambientali, hanno portato a evidenti cambiamenti del mercato e alla crescita della domanda di mobili ecologici (green
furniture). Vi è, infatti, una parte sempre più ampia di consumatori che, con l’intento di
salvaguardare la propria salute e la vita delle generazioni future, al momento dell’acquisto è attenta ai materiali contenuti nei prodotti, evitando quelli che possono risultare dannosi per la salute e per l’ambiente. (Ibid.)
Ovviamente i costi di questi mobili ecologici sono più elevati, in termini di produzione, di commercializzazione, e relativamente al loro ritiro e al trattamento. (Hu, 2002, p. 13) Ma grazie alle entrate maggiori, ai migliori standard di vita e alla maggiore coscienza in termini di protezione ambientale, la domanda di mobili “verdi” ed ecologici tende ad aumentare (Chinese real estate, p. 4) e il prezzo passa in secondo piano tra i fattori che influenzano l’acquisto, soprattutto per coloro che hanno una maggiore consapevolezza riguardo al tema della ecosostenibilità. (Wulandri et al., pp. 134-135)
Tuttavia è necessario che le aziende continuino a guidare i consumatori, affinché una percentuale sempre più alta di essi raggiunga una maggiore consapevolezza di quello che è il consumo ecologico, allontanandosi dalla loro idea di consumo tradizionale. Questo soprattutto nei confronti di quei consumatori che non nutrono interesse e non hanno coscienza del problema, ossia coloro che se acquistano prodotti ecologici non lo fanno con lo scopo di salvaguardare l’ambiente. (Ivi, pp. 129-130)
13 Zheng et al., 2014, p. 4
I marchi devono lavorare per far sì che al momento della scelta degli arredi i consumatori utilizzino il concetto di protezione ambientale come criterio di base per la scelta di prodotti di migliore qualità, passando dall’acquisto di prodotti duraturi ma economici, ad altri più costosi, ma ecologici. Da qui sorge la necessità di fondare una cultura ecologica (生态文明 Shēngtài wénmíng) che porti i consumatori a vedere nel green design una nuova tendenza, una moda “a lungo termine”. (Hu, 2002, p. 14)
L’importanza del green design è riconosciuta quindi nell’effetto che avrà nel futuro ed ha come scopo finale quello di ridurre l’impatto ambientale causato dalla produzione tradizionale di arredi. La manifattura di mobili moderni deve riuscire a enfatizzare l’idea “ecologica” di armonia tra uomo e natura, tenendo conto dello sviluppo sano e duraturo dell’ecosistema e dei cambiamenti nella domanda dei consumatori. (Xu, Zhang, 2010, p. 151)
Il tutto risulta inserito in un processo complesso, che porta non solo all’eliminazione delle sostanze nocive all’interno dei prodotti al fine di salvaguardare la salute delle persone, ma anche alla considerazione delle conseguenze che tali materiali e i processi di produzione hanno, a lungo termine, sull’ambiente. (Ivi, p. 154)
Il green design necessita quindi del sostegno tecnologico, tanto quanto della responsabilità sociale dei consumatori, e soprattutto dei produttori. (Ibid.) Questi ultimi, infatti, devono considerare la visione ecologica come principio fondamentale per lo sviluppo dell’impresa e la progettazione dei mobili, procedendo con misure effettive che non tengano conto solo degli interessi attuali dell’azienda stessa, ma soprattutto di quelli futuri che riguardano l’intera l’umanità. (Hu, 2002, p. 13)