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Gruppo di incontro sulla micro finanza e l’eradicazione della povertà

in Africa: un gruppo di esperti ha incontrato i soggetti interessati ad

avviare progetti di micro credito in Africa, al fine di condividere le esperienze e consigliarli.

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Dal novembre del 2001, l’UNDP-Africa offre agli studenti di questa università la possibilità di lavorare per sei mesi come tirocinio su questo modello.

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Questo modello base ha lo scopo di dare alcuni principi chiave alle istituzioni di micro finanza al fine di renderle più ideologicamente e istituzionalmente sostenibili, permettendo così di rendere un servizio migliore alla popolazione povera.

Come già ripetuto, non c’è una soluzione unica. Ogni progetto si deve adattare alle specificità delle realtà locali nel quale opera a livello culturale, politico ed economico.

In ogni caso, dopo lo studio di diversi progetti già attuati, le istituzioni internazionali sono giunte alla conclusione che alcuni principi base del micro credito sono adattabili e compatibili con la realtà africana.

Questi sono principalmente:

I gruppi – il credito di gruppo è uno dei capisaldi del micro credito. Il gruppo

può consolidarsi sia a livello locale (nella comunità di appartenenza) che a livello regionale o nazionale (tramite un rete di gruppi). L’organizzazione collettiva porta notevoli vantaggi nei progetti di micro credito, in primo luogo dovuti alla possibilità di unire le risorse umane e materiali. In Africa, l’organizzazione di gruppo è particolarmente efficace. Basandosi già su una cultura tradizionale dove la comunità è al centro di tutto, lavorare per gruppi diventa una possibilità facile ed efficace per la realtà africana. I gruppi risultano particolarmente efficaci nelle zone rurali, dove l’80% della popolazione risiede: il relativo isolamento, le piccole dimensioni e le risorse comuni del villaggio, generano una mentalità dove si pensa prima alla comunità e poi all’individuo.

La micro finanza può supportare questi gruppi tramite incontri regolari per rafforzarne la solidarietà, la disciplina e i pagamenti. I gruppi risultano particolarmente efficaci per l’educazione dei partecipanti e il loro training, aumentando la rete di informazione e la conoscenza.

Un metodo per ridurre i costi amministrativi può essere inoltre quello di dare certe responsabilità ai membri stessi del gruppo, come il monitoraggio dei prestiti.

Solitamente si preferiscono i gruppi di piccole dimensioni, al fine di una migliore conoscenza e fiducia reciproca, che agevola anche la possibilità di restituzione del credito. Il supporto e la forza del gruppo, inoltre, creano una

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struttura in grado di fronteggiare eventuali problemi comuni o personali, mettendo insieme le proprie risorse e conoscenze. I membri del gruppo si supportano l’un l’altro non solo finanziariamente, ma anche emotivamente. Questa consapevolezza è particolarmente importante, soprattutto durante le crisi individuali o collettive.

Dare priorità alle conoscenza locali e alla partecipazione attiva – i progetti

di micro credito che si costruiscono intorno alle conoscenze locali e tradizionali sono più “culturalmente” compatibili e sostenibili con le comunità. Le persone si sentono più sicure, più “a casa”, con un concetto che proviene dalle loro tradizioni, portando così l’istituzione di micro credito ad ottenere non solo più fiducia ma anche migliori risultati. Radicandosi nel territorio, le persone tendono a riconoscersi e ad accettare l’istituzione, migliorando così le loro prestazioni. Come risultato di ciò, i gruppi destinatari si sentono più motivati e più collaborativi con i progetti avviati. Lavoreranno secondo le loro conoscenze e i loro metodi, con i loro tempi anche, e quello che dovrebbe fare l’istituzione o il progetto sarebbe la legittimazione di questo stile di lavoro.

Ovviamente, spesso i metodi tradizionali non si adattano ai contesti moderni ma tendenzialmente, quando non sono dannosi per il progetto stesso, l’istituzione non dovrebbe ostacolarli.

Rinforzare il micro credito per avvantaggiare il settore privato africano –

La micro finanza e le micro imprese sono collegate: lo sviluppo delle micro imprese è un’estensione cruciale nello schema della micro finanza. Se il micro credito vuole veramente ottenere lo sradicamento della povertà, diventa necessario creare delle imprese private in grado di inserirsi nell’economia formale. In pratica, il micro credito dovrebbe formalizzare il settore informale. La micro finanza può dare un supporto diretto alle piccole e medie imprese, iniziando per esempio con l’avvio non di produzioni su larga scala ma magari con produzioni di nicchia, in modo da far affacciare lentamente queste imprese sul mercato. Può rivolgersi sia a imprese già esistenti, che magari cercano più spazio nell’economia locale, oppure può dare l’avvio a nuove imprese.

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Questo, ovviamente, va inserito in un contesto più generale di sviluppo, a tutti i livelli e verso tutti gli attori. Le istituzioni di micro credito possono lavorare congiuntamente con il governo e con i donatori, al fine di dare avvio a un progetto di sviluppo a livello non solo regionale ma anche nazionale.

A livello internazionale e nazionale, per esempio, possono lavorare per promuovere la legislazione, i servizi di business, e le infrastrutture per far si che le piccole imprese africane siano in grado di inserirsi pienamente nel mercato, riuscendo così a creare il settore privato.

Efficienza – se il micro credito vuole avere un impatto nella lotta contro la

povertà, deve essere efficiente, creando istituzioni finanziarie in grado di sviluppare la finanza in generale fino al livello di sostenibilità internazionale. Bisogna prestare particolare attenzione alle pratiche finanziarie: i leader del micro credito africano enfatizzano infatti l’importanza di pratiche efficienti e organizzate per arrivare all’autosviluppo. In particolare, i leader africani in questo campo si concentrano su alcuni aspetti, soprattutto: i destinatari (nel senso di rivolgersi ai “poveri tra i poveri”), lo sviluppo del risparmio, ricerche di mercato, cambiare i tassi di interesse al fine di coprire i costi operazionali, snellire e decentralizzare le operazioni, utilizzare staff volontario, rivolgersi alle donne, sviluppare strumenti per la valutazione e il monitoraggio, sviluppare i tirocini, affrontare i problemi, utilizzare schemi od organizzazioni già esistenti e soprattutto evitare la dipendenza da aiuti esteri.

Molti degli esperimenti riguardanti la domanda per il credito sono stati portati avanti da istituzioni straniere, spesso con notevoli risultati, soprattutto nel campo della solidarietà e della restituzione del debito.

Alcuni autori45 hanno anche auspicato che il micro credito possa avere nel campo

della finanza gli stessi effetti che la rivoluzione verde ha avuto in quello dell’agricoltura.

Per venire incontro alla domanda insoddisfatta di credito tipica di quest’area, numerose istituzioni di micro finanza sono nate in tutta l’Africa. Alcune si

45 Otero, Rhyne, 1994.

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concentrano solo sull’erogazione di credito, altre si occupano sia di credito che di depositi, altre infine lavorano solo con la raccolta dei depositi.

In generale, con il termine “istituzioni di micro finanza”, si considerano tipi di istituzioni che si dedicano all’assistenza delle piccole imprese, ai poveri, alle famiglie che non posso accedere al sistema finanziario, ai risparmi e ai servizi finanziari in generale.

I servizi che queste istituzioni offrono sono in genere molto diversificati: vanno dalla banca commerciale allo sviluppo delle aziende statali, fino alle poste.

L’importanza dei depositi nello sviluppo dei servizi di micro finanza nasce dalla constatazione che le persone povere valorizzano sia il credito che i depositi veri e propri. Alcuni sondaggi hanno dimostrato che i piccoli imprenditori che si rivolgono al micro credito sono relativamente pochi, rispetto alla maggioranza del target, costituito dalla popolazione povera. Questi si rivolgono alle istituzioni di microfinanza innanzitutto per il risparmio.

L’importanza del risparmio ha molte sfaccettature:

 Permette di livellare il consumo tra la stagione bassa e quella alta del raccolto, oltre che far fronte alle spese nel caso di fattori esogeni e imprevisti,

 Il risparmio da la possibilità di avviare il processo di produzione o anche di autofinanziarsi nell’eventualità di progetti futuri,

 Il risparmio permette di pagare per eventi futuri, come un matrimonio, un funerale o l’educazione dei bambini.

Le famiglie povere possono risparmiare anche singolarmente, nel senso di mettere da parte qualcosa per conto proprio, ma le istituzioni di micro finanza hanno il vantaggio della sicurezza e della liquidità, caratteristiche che le hanno rese popolari soprattutto nelle zone rurali.

I depositi di risparmio, infatti, assumono un ruolo centrale nello sviluppo della micro finanza in molti Paesi africani.

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Hirschland (2003) identifica quattro criteri chiave per valutare i fabbisogni delle famiglie basandosi sul risparmio, i quali sono: accesso, sicurezza, liquidità e rendimento.

L’espansione delle istituzioni di micro credito, è supportata quindi da una parallela estensione dei depositi. Per fare ciò, queste istituzioni hanno superato tre barriere solitamente poste dalle banche normali per l’accesso al credito e ai depositi.

Come identificato dalla Banca Mondiale nel 199746, queste barriere sono:

 Grande apertura e minimo saldo del conto corrente (high opening and minimum account balances),

 Alti costi di viaggio e di trasporto nei depositi e nei prelievi nelle filiali (high travel time and transport costs involved in making deposits and withdrawals at the bank branch),

 Scarsa famigliarità con le operazioni bancarie e le procedure (lack of familiarity with bank branch operations and procedures).

Ma come opera il micro credito in Africa?

Solitamente, il micro credito in Africa (come anche in altri luoghi) si basa soprattutto sulle comunità locali, escluse dal sistema finanziario. Si basa sui gruppi, di solito piccoli, che fanno riferimento a un villaggio o a una comunità, facendo leva quindi su rapporti di fiducia e conoscenza. Anche qui le maggiori destinatarie sono le donne: vengono considerate la fascia più debole della popolazione e con meno possibilità ma anche il target considerato più affidabile perché a livello culturale sono quelle che si occupano della famiglia e quindi, tendenzialmente, la loro ricchezza va al mantenimento dei figli.

Lo sforzo del micro credito per lavorare con uno schema di gruppo, ha anche la potenzialità di espandere il range dei benefici, portando le comunità locali africane in uno schema che ha già avuto successo in altre regioni del mondo. In Africa, il micro credito viene portato avanti soprattutto da cooperative e

associazioni47.

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A. Basu, R. Blavy, M. Yulek: “ Microfinance in Africa: Experience and Lessons from Selected African Countries” (IMF working paper, 2004)

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La prima istituzione portata sul territorio, creata sul modello della Grameen Bank,

è la “Village Banking”, introdotta in Kenya dalla K-REP48.

In questa istituzione, i programmi sono progettati dagli stessi membri anche se a volte intervengono i donatori. I prestiti vengono fatti a gruppi di dieci persone ma solamente una metà ne beneficia direttamente, mentre l’altra ne beneficia soltanto a restituzione del debito da parte dell’altra metà.

Per meglio comprendere la situazione del microcredito in Africa subsahariana, possiamo osservare di nuovo il sito del MIX. Al fine di avere una visione più generale, il MIX ha raggruppato i dati di diverse istituzioni di microfinanza,

traendo le seguenti conclusioni49:

 Le istituzioni di microfinanza mirano a raggiungere almeno 71 milioni di persone,

 Il settore provvede a 44 milioni di conti di deposito e a 20 milioni di prestiti,

 I servizi di risparmio sono offerti da centinaia di cooperative che raggiungono 18 milioni di persone ma anche da banche di risparmio, banche commerciali, banche di risparmio postale e gruppi di credito informali. La maggior parte del credito viene dalle banche e da istituti di microfinanza specializzati,

 Si contano almeno 23.000 istituzioni in tutto il continente,

 Le istituzioni sono concentrate soprattutto in Africa orientale e occidentale ma ci sono evidenti mancanze nelle zone centrali e meridionali.

47 Per una visione completa: http://fas.imf.org/misc/Explanatory_Notes.pdf

48 La K-REP è una banca commerciale keniota, appartenente alla Banca Centrale del Kenya. 49

Per leggere il rapporto completo: http://www.themix.org/publications/mix-microfinance- world/2011/09/mapping-africa-financial-inclusion-overview

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