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Questo poeta viene paragonato a Kavafis per l’importanza che diede allo studio come base per la produzione poetica, tanto che il suo metodo prevedeva di riprendere i componimenti degli autori passati e rielaborarli. Kavafis, allo stesso modo, lesse molto e in alcuni suoi componimenti, come si è visto, sono presenti citazioni e rielaborazioni di eventi ed opere letterarie del passato. Nella presentazione che segue verranno illustrate più nel dettaglio anche le espressioni che il poeta cinese ha usato nel formulare la sua teoria.

Huang Tingjian 黄庭坚 (1045-1105), nome di cortesia (zi 字183) Luzhi 鲁直 e nomi di stile

(hao 号184 ) Shangu daoren 山谷道人 ( “Daoista dalla valle di montagna”) e Fuweng 涪翁 (Vecchio

di Fu185 ), nacque a Fenming 分宁 (Hongzhou, 洪州), attuale Xiushi 修水 (Jingxi 江西), in una

famiglia di importanti letterati186. Dopo la morte del padre Huang Shu 黃庶, poeta affermato, nel 1058, Huang Tingjian venne cresciuto dallo zio materno Li Chang. I due, che furono tra i primi a rinnovare l’interesse per Du Fu tra i Song Occidentali, gli trasmisero la passione per la poesia. Fu un poeta e letterato della dinastia Song, oltre che calligrafo e pittore. Studiò i classici confuciani, storia e letteratura, intraprese la carriera di funzionario187 e viene considerato uno dei più importanti

183 Nome che veniva dato ai maschi al raggiungimento dell’età adulta.

184 Nome che veniva scelto autonomamente con diversi criteri, quali luogo di nascita o ambizioni. 185 Fiume della provincia del Sichuan.

186 Huang Tingjian | Chinese Poet and Calligrapher | Britannica.Com. https://www.britannica.com/biography/Huang-

Tingjian.

187Nel 1067, al secondo tentativo dopo un primo fallimento nel 1062, superò gli esami imperiali, ottenendo la carica più elevata di jingshi进士 e iniziando la sua carriera come ufficiale (xian wei 县尉) nella contea di Xie (Xie xian 叶县). Nel 1072 superò gli esami indetti dall’imperatore Shenzong 神宗 per la selezione degli insegnanti all’accademia imperiale (Guozijian 国子监) e nel 1086 gli fu chiesto dallo storico Sima Guan 司马光 di entrare a far parte dei redattori della sua opera Zizhi Tongjian (Specchio per un ausilio al governo, 資治通鑑).

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esponenti della poesia dei Song Settentrionali, nonché fondatore della scuola poetica di Jianxi (Jiangxi shipai 江西诗派 )188. Morì in esilio189 a Yizhou 宜州, nel Guanxi, nel 1105190.

Huang Tingjian credeva nell’importanza della lettura e dello studio come base per la

creazione poetica e, come viene ben espresso nel primo articolo di cui ho proposto la traduzione, questo studio era mirato a trovare l’ispirazione per scrivere delle nuove poesie, arrivando ad appropriarsi del contenuto e a riscrivere con parole proprie più o meno la stessa cosa. In altre parole, ricorreva all’imitazione e viene spesso considerato l’imitatore per antonomasia.

Alla base di questa concezione l’idea che il motivo ispiratore dietro ad ogni componimento poetico sia inesauribile e che il talento dell’uomo sia, al contrario, limitato191.

Nell’esprimere la sua concezione teorica, Huang Tingjian ha formulato delle metafore, usate ancora oggi come espressioni idiomatiche. Si tratta di huan gu duotai換骨奪胎 (trad.lett. “alterare le ossa e forzare l’embrione”, usata per indicare il mantenimento del contenuto di una poesia, mentre ne viene cambiata la forma) e diantiechengjin点铁成金 (trad.lett.: “toccare il metallo e trasformarlo in oro”, usata per indicare che un componimento di mediocre qualità viene trasformato in un capolavoro). Riguardo la prima, tuttavia, l’attribuzione è dubbia. L’espressione, infatti, non appare negli scritti di Huang Tingjian, ma gli viene attribuita dal monaco e poeta Huihong 惠 洪 (1071 – 1128) e l’interpretazione dei termini usati rimane ancora controversa192.

La prima metafora, inoltre, rimanda ad alcune concezioni legate al Daoismo che verranno in seguito brevemente illustrate. Huan gu duotai換骨奪胎, infatti, è ripresa da un testo del III secolo a.C. dal titolo Huangting Jing 黄庭经 (trad.lett.: Classico della Corte Gialla), uno dei testi più importanti della corrente dell’alchimia interna (neidan 內丹)193, distinta dall’esterna (waidan 外丹)

188 Chang, Kang-i Sun e Stephen Owen. “Huang Tingjian and the Jianxi School of Poetry.” The Cambridge History of

Chinese Literature, Volume 1: To 1375, 2010, pp. 418–24.

189 Nel 1078 mandò dei suoi componimenti a Su Shi 苏轼, che da sempre ammirava, entrando a far parte così della sua

cerchia. La sua vicinanza e supporto a questo poeta, conosciuto anche con il nome di Su Dongpo 苏东坡, lo misero più volte al centro di forti critiche e attacchi, in quanto Su era in forte opposizione alle Xinfa ( trad.lett.: Nuove leggi, 新法)

di Wang Anshi王安石. Nel 1079, ad esempio, venne punito per questa ragione e nel 1103, quando si rifecero forti le spinte riformiste, venne esiliato a Yizhou 宜州, nel Guanxi, dove morì

190 Palumbo-Liu, David. “Appendix A: Short Biography of Huang Tingjian.” The Poetics of Appropriation: The Literary

Theory and Practice of Huang Tingjian, Stanford University Press, 1993, pp. 195–96.

191 Palumbo-Liu, David. The Poetics of Appropriation: The Literary Theory and Practice of Huang Tingjian, op.cit., pp.

173–94.

192 Cheang, Alice. “Drifting among Rivers and Lakes: Southern Song Dynasty Poetry and the Problem of Literary History.”

Journal of Chinese Studies, no. 66, 2018, pp. 229–73.

193Questa corrente, la cui denominazione può essere tradotta letteralmente con “cinabro interiore”, si sviluppò in epoca

Song e non si riferisce ad una dottrina o ad una scuola particolare, ma circoscrive una corrente piuttosto ampia e composita, cui è stata data in tempi recenti questa definizione convenzionale. Caratterizzata da un approccio più speculativo e intellettuale derivato dal buddismo, per quanto rimangano fondamentali i precetti del Laozi Daodejing e del Zhuangzi, la sua dialettica si fonda principalmente sull’esegesi dell’Yijing e il suo scopo non consiste nel raggiungimento dell’immortalità fisica, ma nel raggiungimento di una purezza dello spirito e dell’unione col dao. Ecco allora che,

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per un approccio più speculativo ed intellettuale194. D’altra parte, le sostanze trattate dagli alchimisti erano per lo più tossiche, quali l’oro, il piombo, il mercurio, la mica, la malachite e il cinabro e gli elisir preparati portavano spesso alla morte dell’adepto195. L’espressione allude a due concezioni del

daoismo e può essere, dunque, divisa in due parti.

La prima, huan gu換骨, significa, letteralmente, “cambiare le ossa mortali in immortali” e rimanda alla generale concezione daoista di arrivare all’immortalità attraverso una serie di trasformazioni.

La seconda, duotai奪胎, significa “forzare l’embrione”. In questo caso il riferimento è a una metodologia più precisa che, in virtù di una più complessa trasmutazione196, mira, attraverso pratiche di autocoltivazione e meditazione, coadiuvate da talismani e dalla sintetizzazione di elisir che raggruppino in un unico armonico varie sostanze, a nutrire le energie vitali (dette jing精, qi 氣 e shen 神) tramite il fuoco dell’intenzione (yi 意) e del pensiero (nian 念), per favorire la gestazione dell’embrione immortale (jie tai 结胎), il quale si sviluppa appena sotto l’ombelico (dantian 丹田); ciò al fine di liberarsi del bozzolo che è il corpo mortale per raggiungere l’immortalità197.

1.8 Breve presentazione di Chen Tao e alcune note esplicative sulla poesia riportata