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I.C.I.B. S.r.l

Nel documento Città di Treviglio (BG) (pagine 66-81)

Si riportano le principali informazioni trasmesse dalla I.C.I.B. s.r.l., contenute in particolare nei seguenti documenti:

- Notifica (ex art 13 e 23 D.Lgs. 105/2015 + allegati) del maggio 2016;

- Rapporto di sicurezza (ex art.15 D.Lgs. 105/2015) del maggio 20162, stralci.

documentazione integrale disponibile presso gli uffici comunali.

5.4.1 Dati Identificativi dell’Azienda

Azienda: I.C.I.B. s.r.l.

Sede legale: Milano – Via Flavio Vegezio 12

Stabilimento: Treviglio (BG) – Via Casirate Vecchia 4

Telefono: 0363 47828

Fax: 0363 47829

Settore attività: fabbricazione di sostanze chimiche

Gestore dello stabilimento: Sergio Locatelli

Portavoce società Fabrizio Dognini

Codice MATTM IT\ND061

5.4.2 Struttura aziendale

Lo stabilimento ICIB è situato nella porzione di territorio a sud del centro abitato di Treviglio nelle vicinanze della SP 136 Treviglio – Caravaggio, della stazione ferroviaria e della SS 472; occupa due zone distinte situate rispettivamente a nord ed a sud di via Casirate Vecchia.

Lo stabilimento, in attività dal 1955, impegna una forza lavoro di circa 20 persone.

Complessivamente lo stabilimento occupa un’area di circa 2ha di cui circa 8000 m2 coperti.

Nell’elenco che segue si riporta la suddivisione in reparti presenti all’interno dello stabilimento:

 A Impianti di Produzione HF 40%

 B Impianto di Produzione Criolite

 C Essiccamento Fluorina Forno di essiccamento

 D Parco serbatoi di stoccaggio Acidi (HF 40%, Miscele, H2SO4)

 E Stoccaggio Alluminato Sodico

 F Stoccaggio prodotti finiti confezionati (Criolite e Fluorina)

 G Stoccaggio Fluorina N°1 area di stoccaggio sotto tettoia

 H Impianto di confezionamento HF 40%

 I Stoccaggio imballi HF 40% N°1 area di stoccaggio fusti e cisternette

 L Stoccaggio prodotti finiti alla rinfusa (Solfato di Calcio)

 M Impianto macinazione (Solfato di Calcio)

 N Stoccaggio/ carico Solfato di Calcio

 Trattamento acque reflue

5.4.3 Natura dei rischi di incidente rilevante

Nelle tabelle che seguono, estratte dalla notifica inviata dal gestore, si riportano le categorie e l’elenco delle sostanze pericolose presenti nello stabilimento.

Tabella – Sostanze pericolose presenti nello stabilimento (da Notifica ICIB maggio 2016)

L’esito della verifica condotta dal gestore conferma l’assoggettamento all’art.13 e 15 del D.Lgs 105/2015 (vedi all.1); il Rapporto di sicurezza nell’edizione più recente risale al maggio 2016.

5.4.4 Descrizione del territorio circostante lo stabilimento

Lo stabilimento si colloca nella porzione sud del territorio comunale al margine del centro abitato.

Le coordinate geografiche del sito sono:

 latitudine (N) 45°31’00”

 longitudine (E) 09°32’00”

Lo stabilimento è confinante:

 ad est e a sud con un ambito produttivo;

 ad ovest con area a verde e oltre con ambito produttivo;

 a nord con il sedime della ferrovia Milano-Venezia e oltre con il centro abitato di Treviglio.

Gli elementi territoriali rilevanti presenti nei dintorni dell’insediamento industriale sono riferiti sostanzialmente ai Centri abitati di: Treviglio 100 m a nord e con nuclei abitati quali Calvenzano a 2200 m in direzione sud-est, Casirate d’Adda a 2200 m in direzione sud-ovest e le case sparse di Treviglio in adiacenza in direzione s-e/n-o.

Figura – inquadramento territoriale dello stabilimento e principali centri abitati (da Google maps – 2016)

Infrastrutture di trasporto.

 BRE-BE-MI (1 km a sud);

ICIB srl

Treviglio

 SP 136 (adiacente sud);

 Strada comunale S.Maurizio (adiacente ad ovest);

 Strada comunale Casirate Vecchia (attraversa lo stabilimento).

Ferrovie:

 linea Treviglio-Bergamo (al confine nord);

 stazione ferroviaria di Treviglio (al confine nord e Treviglio ovest a 1000m).

Vengono inoltre segnalate dal gestore le seguenti reti di servizi:

 rete metano SNAM posta a 220m in direzione nord;

 sottostazione elettrica posta a 500m in direzione ovest;

 elettrodotto RFI posto a 320m in direzione sud-est;

 elettrodotto Retetrasm posto a 500m in direzione sud-est;

 elettrodotto RFI posto a 500m in direzione sud-est.

Principali luoghi pubblici, scuole, ospedali ecc nell’ambito del contesto urbano di Treviglio sono riassunti nell’elenco che segue:

 centro ricreativo casa di elisa posto a 20m in direzione sud;

 poligono di tiro posto a 50m in direzione est;

 asilo nido Bimbolandia posto a 350m in direzione est;

 ospedale Treviglio-Caravaggio a 1000m in direzione nord;

 asilo nido Il boschetto magico posto a 440m in direzione nord;

 ufficio postale posto a 440m in direzione nord;

 sede INAIL posta a 500m in direzione nord-est;

 multisala Ariston posta a 480m in direzione nord;

 cinema nuovo posto a 780m in direzione nord-est;

 basilica di San Martino posta a 500m in direzione nord-est;

 museo civico posto a 1100m in direzione nord.est;

 laboratorio museo scientifico posto a 900m in direzione nord-est.

Figura – elementi territoriali limitrofi allo stabilimento

Per quanto riguarda gli elementi ambientali vulnerabili individuati dal gestore si riportano in sintesi nel seguente elenco:

 PLIS della Gera d’Adda posto a 700m in direzione nord ovest;

 pozzo potabile acquedottistico posto a 50m in direzione sud e a 450m in direzione nord-est;

 lago/stagno posto a 2km in direzione ovest;

 fiume Adda posto a 2km in direzione ovest;

 acque sotterranee: acquifero superficiale posto tra -5m e -10m da p.c.

Il sedime dello stabilimento rientra nell’area ad elevata sensibilità archeologica, è mappato come sito inquinato ex art.41 NTA PdR; è lambito dalla fascia di rispetto ferroviario, dalla fascia di rispetto stradale, dalla fascia di rispetto del reticolo idrografico e rientra nella fascia di rispetto pozzi.

Nell’intorno dello stabilimento I.C.I.B. srl si collocano servizi quali: spazi previsti per il mercato e piazze, parcheggi a raso, servizi per la mobilità, aree a verde di connessione rispetto ambientale e arredo urbano, attività sportive.

Sismicità

Il territorio comunale è classificato in “zona sismica 3” e il gestore dichiara di noon aver svolto uno studio per la verifica sismica delle strutture ed impianti.

Terremoti, inondazioni e trombe d’aria e fulmini

Secondo il gestore questo tipo di eventi non hanno mai avuto effetti ai fini della sicurezza delle installazioni. Il numero di fulminazioni a terra indicata dal gestore è pari a 1.6 fulminazioni/anno.

Figura – Elementi ambientali vulnerabili (da tavola dei vincoli Studio geologico del PGT)

ICIB srl

5.4.5 Natura dei rischi di incidente rilevante e misure di prevenzione e protezione adottate I possibili eventi incidentali ragionevolmente credibili esaminati dal gestore sono riportati in allegato 1 all’interno della notifica del maggio 2016.

5.4.6 Ipotesi incidentali

La tabella che segue riporta gli scenari incidentali analizzati dal gestore suscettibili di interessare il territorio circostante ed i comportamenti da seguire in caso di emergenza

Tabella – Scenari incidentali suscettibili di manifestare un impatto all’esterno dello stabilimento (da Notifica ICIB maggio 2016)

5.4.7 Stima delle distanze a cui potrebbero manifestarsi effetti per la salute e per l’ambiente La tabella che segue riassume le informazioni sugli scenari incidentali.

Tabella – Stima delle frequenze di accadimento e delle distanze di danno da RDS ICIB maggio 2016)

La tabella successiva riporta la stima delle distanze di danno per quegli eventi suscettibili di un impatto all’esterno dello stabilimento.

A questi scenari si aggiunge il TOP 2a, come dedotto dalla revisione del RDS del maggio 2016, le relative zone di danno sono riportate nella tabella di sintesi di tutti gli eventi incidentali vista sopra.

Tabella – Stima delle distanze di danno (raggio in metri dal punto sorgente) in relazione agli scenari incidentali esaminati (da Notifica ICIB maggio 2016)

In data 28 ottobre 2016 il gestore ha inviato un aggiornamento relativo alle zone di danno calcolate da cui si evince che l’ipotesi incidentale descritta nel RDS denominata TOP6 è stata riesaminata quantificando le zone di danno non più cumulativamente per la rottura di una linea ( ricomprendente sversamenti in bacino e fuori bacino, di linee di produzione e di trasferimento) ma per ciascun caso (interno, esterno bacino, produzione e trasferimento) definendo con maggior precisione le zone di danno attese (TOP6: zona I, 15m; zona II, 48m; zona III, 141m).

5.4.8 Effetto domino

Il gestore ha effettuato la valutazione dell’effetto domino interno.

5.4.9 Piani di emergenza

Riguardo il PEE (piano di emergenza esterno), è stato predisposto dalla Prefettura ed è datato Giugno 2010. Il Piano di Emergenza Interno è stato predisposto dal gestore.

5.4.10 Elementi per la valutazione della compatibilità ambientale e territoriale Compatibilità territoriale

Per motivi di sintesi e per le finalità del presente documento la rappresentazione grafica delle aree (o zone) di danno viene condotta solo per quegli scenari incidentali che comportano un potenziale coinvolgimento del territorio esterno al perimetro dello stabilimento.

Per la definizione delle categorie territoriali compatibili sono state prese a riferimento le tabelle 1 e 3a del DM 9/05/2001.

Sono disponibili specifiche valutazioni da parte del gestore in merito all’estensione della zona dei possibili disagi in caso di incidente (zona di attenzione). Per quanto riportato al capitolo 2 si assume tale grandezza (LOC) come estensione della zona di danno “lesioni reversibili”

derivante da un eventuale rilascio di sostanze tossiche.

Seguendo il principio di cautela più volte richiamato dalla normativa di riferimento la zona di danno riferita alle “lesioni reversibili” viene inserita nelle valutazioni che seguono a scopo precauzionale al fine di permettere all’amministrazione competente specifiche valutazioni in relazione alla propria pianificazione urbanistica anche in aree immediatamente limitrofe a quelle a maggior impatto che nel caso della dispersione di sostanze tossiche, come prevede il DM citato, coincidono con le zone di danno “elevata letalità” e “lesioni irreversibili”.

La valutazione di compatibilità territoriale per la zona di danno “lesioni reversibili” non assume quindi carattere cogente ma fornisce elementi utili per la pianificazione urbanistica del territorio e per l’eventuale introduzione di opportune distanze di sicurezza a tutela della popolazione e delle matrici ambientali potenzialmente coinvolte nell’evento incidentale; per questo motivo le categorie territoriali compatibili vengono rappresentate col carattere corsivo.

Con queste assunzioni si perviene alla seguente rappresentazione delle zone di danno; le figure che seguono riportano l’inviluppo delle zone di danno esterne in riferimento alle tabelle che

Figura – potenziali zone di danno conseguenti allo scenario incidentale TOP 2a rilascio HF in soluzione - effetti attesi e relativa probabilità di accadimento

Evento TOP 4

Rilascio di HF 40% da serbatoio (probabilità 1,30*E-3)

1^ zona (elevata letalità)

2^ zona (inizio letalità)

3^ zona (lesioni irreversibili)

4^ zona (lesioni reversibili) Distanze di danno scenario rilascio in

fase gas/vapore (metri)

17 45 125

Categorie territoriali compatibili (ex tab.3a DM 9 maggio 2001)

F EF DEF

Figura – potenziali zone di danno conseguenti allo scenario incidentale TOP 4 rilascio HF 40% da serbatoio

effetti attesi e relativa probabilità di accadimento

p.s. = punto sorgente

Evento TOP 5

Rilascio di HF 40% da cisternetta (probabilità 2,00*E-2)

1^ zona (elevata letalità)

2^ zona (inizio letalità)

3^ zona (lesioni irreversibili)

4^ zona (lesioni reversibili) Distanze di danno scenario rilascio in

fase liquida (metri)

8 25 100

Categorie territoriali compatibili (ex tab.3a DM 9 maggio 2001)

F EF DEF

Figura – potenziali zone di danno conseguenti allo scenario incidentale TOP 5 rilascio HF 40% da cisternetta

effetti attesi e relativa probabilità di accadimento

p.s. = punto sorgente

Evento TOP 6

Rilascio di HF 40% da linea (probabilità 1,50*E-4)

1^ zona (elevata letalità)

2^ zona (inizio letalità)

3^ zona (lesioni irreversibili)

4^ zona (lesioni reversibili) Distanze di danno scenario rilascio in

fase liquida (metri)

15 48 141

Categorie territoriali compatibili (ex tab.3a DM 9 maggio 2001)

F DEF CDEF

Figura – potenziali zone di danno conseguenti allo scenario incidentale TOP 6 rilascio HF 40% da linea

effetti attesi e relativa probabilità di accadimento

p.s. = punto sorgente

Per quanto riguarda gli scenari incidentali che prevedono il rischio incendio da linea gas metano alta pressione (a.p.) e bassa pressione (b.p.) con aree di danno esterne si riportano nelle tabelle che seguono.

Evento TOP 7

Incendio (Jet fire) di metano da linea a.p. Distanze di danno scenario JET FIRE

(metri)

Incendio (Jet fire) di metano da linea b.p. Distanze di danno scenario JET FIRE

(metri)

Figura – potenziali zone di danno conseguenti allo scenario incidentale TOP 7 incendio metano da linea a.p. e b.p.

effetti attesi e relativa probabilità di accadimento

Analisi delle eventuali criticità sul sistema viabilistico

Il gestore ha valutato non ragionevolmente credibili i rischi per l’ambiente e la salute derivanti dal traffico di mezzi all’interno dello stabilimento (TOP 9).

Compatibilità ambientale

In generale l’accostamento tra realtà produttiva ed elemento ambientale vulnerabile può presentare criticità nel caso di:

- rilascio di sostanze pericolose per l’ambiente presenti nell’attività;

- aumento del traffico di merci sulle infrastrutture di trasporto del comune indotto dalla presenza dell’attività.

In merito al primo aspetto è possibile nello specifico riassumere le situazioni rilevanti che emergono dalla lettura dell’ambiente circostante lo stabilimento:

- suoli caratterizzati da ghiaia sabbiosa e ghiaia con sabbia da fine a grossolana;

- la posizione dei pozzi di emungimento pubblico posti immediatamente a sud dal punto di vista idrogeologico rispetto allo stabilimento (il senso di flusso della falda è da nord a sud con andamento da nord/est a sud/ovest nel settore occidentale del territorio);

- acquifero libero, con vulnerabilità alta e soggiacenza della falda posta tra -5 e -10m da piano campagna;

- lo stabilimento è responsabile di un inquinamento della falda da sostanze chimiche ed allo stato attuale sono in corso attività di messa in sicurezza della stessa;

- presenza della rete idrografica superficiale locale.

In riferimento a quanto ricostruito nel capitolo relativo allo stato delle matrici ambientali si evidenzia che dal sito si origina una contaminazione delle acque sotterranee da Fluoruri.

Presso l’area è stato attivato uno sbarramento idraulico (messa in sicurezza di emergenza) ed è in corso il monitoraggio della falda.

Il gestore nelle proprie valutazioni esclude un possibile impatto sull’ambiente derivante dal verificarsi degli eventi incidentali esaminati.

In relazione al possibile inquinamento dell’acquifero le valutazioni effettuate dal gestore fanno riferimento allo scenario incidentale TOP8 (peraltro non considerato tra gli scenari incidentali suscettibili di un impatto ragionevolmente credibile all’esterno del sito) in merito al quale è stato condotto uno studio per definire interventi mirati a prevenire e mitigare le possibili conseguenze sui recettori sensibili quali l’acquifero sottostante il sedime dello stabilimento; in particolare dalle valutazioni effettuate è risultata critica la situazione della rete fognaria interna su cui sono stati attivati nel corrente anno interventi di manutenzione straordinaria.

6 VALUTAZIONI A SINTESI

La materia degli insediamenti industriali a rischio di incidente rilevante (stabilimenti RIR) è normata a livello nazionale dal D.Lgs. n.105/2015 che ha sostituito il D.Lgs. n. 334/99 (vedi capitolo 2).

In attuazione dell’articolo 22 del D.Lgs. 105/2015, il D.M. 09/05/2001 stabilisce che si sviluppi un apposito Elaborato tecnico "Rischio di incidenti rilevanti (RIR)" (di seguito denominato ERIR) al fine di individuare e disciplinare le aree da sottoporre a specifica regolamentazione, adeguando gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale a vario livello.

Poiché sul territorio di Treviglio (BG) sono presenti tre stabilimenti (si veda l’allegato 1):

Eurogravure s.p.a., Corden Pharma Bergamo s.p.a. (ex Farchemia s.r.l.) e ICIB s.r.l. (il primo rientra nella classificazione degli stabilimenti di soglia inferiore, mentre gli altri due in quella degli stabilimenti di soglia superiore secondo la definizione di cui all’art 3 del D.Lgs 105/2015), l’Amministrazione comunale ha dato incarico di aggiornare l’elaborato ERIR (redatto nel 2008) in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente (art. 22 D.Lgs.105/2015).

Nel corso della predisposizione del presente elaborato è stata condotta un’indagine presso i Comuni limitrofi da cui si esclude l’esistenza di stabilimenti RIR che possono avere una eventuale incidenza sul territorio comunale di Treviglio.

Per quanto riguarda lo stabilimento della Eurogravure s.p.a. le valutazioni effettuate dal gestore in merito a possibili scenari incidentali escludono il superamento di soglie di pericolosità per la salute e per l’ambiente.

Per le considerazioni svolte in precedenza, il gestore non individua zone di danno (così come definite dal D.M. 9 maggio 2001) esterne al perimetro del proprio stabilimento.

Allo stato attuale delle conoscenze e stante la documentazione trasmessa dal gestore, non vi è quindi la necessità di sottoporre porzioni del territorio circostante a specifica regolamentazione.

Diversamente le valutazioni effettuate dai gestori degli stabilimenti Corden Pharma Bergamo s.p.a. e ICIB s.r.l. portano a ricostruire scenari incidentali che possono raggiungere le soglie di danno considerate nel caso di rilascio di sostanze tossiche e incendio di sostanze infiammabili con potenziali zone di danno esterne agli stabilimenti (si vedano gli allegati 2 e 3) .

Per queste aree sono state effettuate le verifiche di compatibilità tra quanto prevede il DM 9 maggio 2001 in merito alle categorie territoriali ammissibili e gli elementi territoriali presenti e le destinazioni d’uso dei suoli previste dallo strumento urbanistico vigente; analoga verifica è stata effettuata in merito alla compatibilità ambientale del potenziale impatto in caso di incidente (si veda l’allegato 4).

Dall’esame della documentazione acquisita nell’ambito del presente lavoro si ritiene consigliabile richiedere al gruppo di lavoro del CTR, cui è chiamato a partecipare il comune, una serie di approfondimenti relativi ai seguenti aspetti:

 il possibile contributo all’inquinamento dell’acquifero derivante dalla dispersione di sostanze pericolose considerate negli scenari incidentali esaminati dai gestori;

 eventuale effetto domino e potenziali impatti derivanti dalle ipotesi incidentali considerate anche sulle aree non immediatamente limitrofe e le ripercussioni sulle infrastrutture stradali e ferroviarie in caso di incidente;

 per quanto riguarda lo stabilimento Corden Pharma Bergamo s.p.a. l’analisi degli scenari incidentali potrebbe essere completata anche con la determinazione del limite della zona di danno corrispondente alla soglia di attenzione (LOC);

 verifica della classificazione dello stabilimento Eurogravure ai sensi del D.Lgs 105/2015.

Nel caso di stabilimenti ubicati vicino a zone residenziali, ad edifici e zone frequentate dal pubblico, a vie di trasporto principali, ad aree ricreative e ad aree di particolare interesse naturale o particolarmente sensibili dal punto di vista naturale, la normativa nazionale prevede che il gestore adotti misure tecniche complementari per contenere i rischi per le persone e per l’ambiente, utilizzando le migliori tecniche disponibili.

Le migliori tecniche fanno riferimento sia alle procedure di gestione e controllo implementate sia alle dotazioni impiantistiche presenti presso lo stabilimento; in sede di istruttoria tecnica regionale potranno quindi essere individuate le azioni di miglioramento per il fine di cui al periodo che precede.

L’amministrazione comunale in considerazione della specificità del proprio territorio, sulla base di principi precauzionali, più volte richiamati dalla normativa di riferimento, potrà altresì:

- attivarsi con il gestore al fine di individuare soluzioni che possano contenere ulteriormente le zone di danno (spostamento delle possibili sorgenti, confinamento delle stesse, viabilità e percorsi interni, ecc.);

- porre in essere nelle zone di danno individuate vincoli territoriali più restrittivi;

- porre in essere norme specifiche di regolamentazione della materia riguardante gli stabilimenti RIR sul proprio territorio;

- individuare tracciati viari che escludano per quanto possibile in fase di approvvigionamento delle sostanze viste, elementi territoriali sensibili o arterie ad elevato traffico veicolare;

- condurre una campagna di sensibilizzazione ed informazione mirata in relazione agli elementi sensibili presenti all’interno delle zone di danno individuate e con il gestore della rete infrastrutturale;

- sollecitare l’aggiornamento del Piano di Emergenza Esterno, nell’ambito delle proprie competenze;

- mantenere aggiornato il Piano comunale di protezione civile integrandolo con le considerazioni contenute nella documentazione tecnica di supporto fornita dal gestore e dagli enti competenti.

Si rammenta inoltre che al Comune spettano i compiti di cui all’art. 23 del D.Lgs. 105/2015 in merito alla diffusione delle informazioni contenute nella documentazione consegnate dai gestori ai sensi dell’art.13 c.5 con i contenuti dell’all.5 del medesimo Decreto.

Lo sviluppo delle zone di danno in caso di possibile evento incidentale esclude nelle situazioni considerate il coinvolgimento dei territori dei comuni confinanti. Fatto salvo quanto riguarda lo scenario incidentale con dispersione di sostanze pericolose dallo stabilimento Corden Pharma Bergamo spa; le determinazioni disponibili inserite nel Piano di Emergenza Esterno Provinciale (vs giugno 2010) relative alla “zona di attenzione” indicano un possibile coinvolgimento di una porzione del territorio del confinante comune di Castel Rozzone.

Per quanto riguarda gli eventuali adempimenti di competenza il presente documento andrà trasmesso al confinante Comune di Castel Rozzone ed a Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

Milano, 2 novembre 2016 Ing. Marco Balestra

Nel documento Città di Treviglio (BG) (pagine 66-81)