Nozioni propedeutiche: Fisica tecnica, Meccanica applicata , Idraulica
I N2~1 METROLOGIA GENE RALE E MISURE MECCANICHE
Prof. AnthosBRA Y 1ST . di TecnologiaMeccan ica V ANNO
IOPERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Metrologico
Impegno didattico Annuale(ore) Sett imanale (ore)
Lez. Es.
56 20
4 2
Lab.
30 3
Finalità:fornire le conoscenzesul correttoimp iego deimetodi per il collaudo delle strutture e per la determinazione delle proprietà meccanichedei materiali.Temi: f on-damenti generali della metrologia e delle misure meccaniche con particolare riguar-do ai metodidi analisi delle sollecitazioni.
Il corso comprenderàlezioni, laboratori ed esercitazioni.
Nozioni propedeutiche:sono nozionipropedeutiche Scienza dellecostruzioni, Mec-canica applicata ed Elettrotecnica generale.
PROGRA M MA
Principi di met ro logia generale.
La metrologia e gli enti metro logici.
Isistemidi unità di misura. Trasduzionee strumenti di misura.
Scelta e qualità metrologiche di un apparecchio di misura . Note di statistica. Rappresentazione ed analisidei risultati.
Analisidelle sollecitazioni.
La misura della forza. I dinamometri.
Le macchine diprova dei materiali.
La misuradella deformazione. Estens imetrimeccanici, ottici, pneumatici,acustic i.
Gli estensimetrielettrici e agli «st rai ngages»,
La misura della deformazione nel pianoe nello spazio . Le rosett e estensimetriche.
La fotoelasticità.
Il Moiré.
L'interferometriaolografica. I rivestimenti fragili. ESERCITAZIONI
Analisistatistiche dei risultati .Esam idelle relazion itecniche . LABO RATOR I
IO esercitazioni svolte in laboratorio con presentazionedi relazione.
TESTI CONSIGLIATI
A. Bray-V. Vicentini, Meccanica sperimentale, Ed. Levrotto& Bella , 1975, Torino.
A. Bray, Estensimetri elettricia resistenza, Ed. C.N.R., 1965, Roma .
MECCANI CA 431 IN303 MISURE TERMICHE E REGOLAZIONI
Pro f. Luigi CROVINI.
VANNO
Il corso è volto all'approfondimento dei principi e dei metodi della misura delle gran-dezzetermiche e della regolazione di impianti e processi termici.Lo scopo principa-leèindirizzare verso la progettazione di sistemi di misura e controllo che soddisfino condizioni stabilite di precisione e affidabilità. Temi fondamentalisono: la teoria deitrasduttorisia in regime statico,sia in quello dinamico; i compoenti elettrici ed elettronici per misure e regolazioniin impianti termici; le misure termiche;la rego-lazione di processia sia con metodi analogici, sia con metodi numerici.
Il corso è articolato in lezioni, esercitazioni e laboratori.
Siritengono propedeutiche conoscenze di Fisica, Fisica tecnica ed Elettrotecnica.
PROGRAMMA
Caratte ristiche dei trasduttori termici: classificazione;caratteri sticastatica; sistemi di trasduttori e sistemi ad anello chiuso (reazione negativa); errori accidentali e sistematici.
Comporta mento dinamico: in funzione del tempo e della frequenza;impiego della trasforma-ta diLaplace;funzione di trasfer imento.
Misure sutrasdutt oritermici ad uscitaelettrica:segnali d'u scitae loro trasmissione ; amplifi-catori operazionali e differen ziali perstru mentazione;co nversione analogico/digitalee digi-tale/analogico; voltme tr o digitale; cenni ai sistemi di acquisizione auto matica dei dati; potenzio metro e potenziometro automatico; ponti per misure diresistenze.
Fondamenti delle misure termiche: temperatura termodinamica;scale di temperatura; termo-metricampione e punti fissi; campioni di pressione e trasduttori di precisione; principi della termoele ttricità e termocoppie; termoresistenze .
Misur e sulla radiazione termica:pirometriaott ica, termometriaarad iazionenell'infrarosso, radiometria, proprietà ottiche delle superfici e emettenti.
Misurediflusso termico,conduttanzaeconducibilità termica.
Igrono metria.
Regol azioni termiche criteri di analisi dei processie rappresntazione a blocchi; esempi con proce ssitermici.
Metodi anlogici di regolazione della temperatura,della portata, dellapressione e del livello;
criteri di stabilità e ottimazione.
Gli orga ni dicont ro llo:valvole;servomotori elettr ici;unitàdi cont ro llo dellapotenza elettri-ca, diod i controlla ti ,MOSFET dipotenza .
Intro duione ai metodinumerici di regolazionedei processi:descrizionedel processomediante equ azioni per differenze;sistemi di regolazione mediante calcolatore; schemia blocchi; cam-pionamento deisegnali; programmi di regolazione.
ESERCITAZ IO NI
Analisistatistica dei risul ta ticon l'impiegodell'ealboratoreelettronico ;present azionedei la-boratori; normativa per la grafica degliimpianti di regolazione termica.
432 MECCANICA
LABORATORI
Misure con termocoppiee termoresistenze;pirom etria otti ca; misur edi altepression i; igro-metria; analisistatistica deidati colcalco lator e; regolazione ditemp eratura colcalcolatore.
TESTI CONSIGLIATI
E. Doebelin, Measurement Systems, McGr awHiII.
G. Zorzini,Principi di regolazione automatica, Cleup .
MECCANICA 433
IN309 MOTORI TERMICI PER TRAZIONE
Pro f. Ca rlo Vincenzo FERRARO
VANNO
Scopo del corsoèlostudio dei diversitipi di motori termiciadatti alla trazion e.Le nozioni già acquisiteal riguardo nei precedenti corsidi Macchinevengono appro-fondite ecompletate con nozionipiùspecifiche.Il corso comprendeuna parte de-scrittiva, dedicata all'analisi della costituzione di particolari motori o di loro particolari apparati, ed una partea carattereformativodedicataallostudiosia di problemicaratteristici dei motoriterm iciper trazione, sia dellenozion idibaseper laloroprogettazione dal punto di vista term ofluidodinamico,
Ilcorsocomp rende lezioni,esercitazion inumeriche e graf icheedesercitazioni di la-boratorio.
Nozioni propedeutiche: sono propedeutiche le nozioniacquisitein MacchineIe Mac-chineIloppure in Macchine I, corso unico per meccanici.
PROGRA MMA
Richiami ditermodinami ca , termochimi ca efluidodina mica applicateai mot or itermi ci per trazione.
Studio dei diversitipidi motori adatt ialla trazione: prestaz ioni, con particolare riferimento ai consumi di energia, alleemissio ni diinquinanti , alla prontezzadi rispo staedallastabilità della caratte ristica meccanic a; criter i di massimaper la progettazion edalpuntodi vista ter-mofluidodinamico ; prospett ivefuture.
Argomentispecifici:
I) Motori alternativia combustion einterna:criteridiscelta della geometriadell'a lbero mo-tore;apparati di alimentazione, distribuzione eregolazione;combustionenormale ed anoma-liedicombustione ;emissionidiinquinantiedispositivianti-inqu inamento;dispositividi scarico, apparati ausiliari;particolaritàcostruttivee funzionali delmotorea due tempi a carter-pompa.
2) Motor i rotativi a combustion einterna:relazion icinematiche eparticolar itàdel funziona -mento; problemi di alimentazion eecombustione .
3) Tur bomotor i a combustioneinterna:schemiadatti alla trazion eterr estre,problemidi fre-natura , di raffreddamento delle palette,di limita zion i sulla potenza.
4) Cennisu motorialternativi acombustione edsterna,turbomotoriacombustioneestern a , motori ibridi.
ESE RC ITAZ IO NI
Progettodi massimadistr ibu zioneecontra ppesamento di un motor ealtern ativoa combustio-neintern a; caratt eristica meccani ca e caratteristica diregolazione diun turbomotore.
LABORATORI
Rilevamentodelle prestazion idimoto ri a combustioneintern a, valutazio ne delle caratt eristi-che indetonanti deicarburanti.
TESTI CO NSIG LIATI
A. Capetti,Motori termici,Utet ,Torino .
A.Capetti, Esercizi sulle macchine term iche, Ed.Gior gio ,Torino.
Perargomenti particolari sar annoindicati testida consultazione .
434 MECCANICA
IN311 OLEODINAMICA E PNEUMATICA
Prof. Nicola NER VEGNA V ANNO
2°PERIODO DIDATnCO
INDIRIZZO:Tecnologico -Automazione Bioingegneria
-Ferroviario
-Costruzionimeccaniche
DIP.diEnergetica Impegnodidatti co Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
78 44
6 4
Lab.
8
Il corso sipropone di fornire agli allievi le nozioni di base necessarie per l'utilizza-zione, la scelta e la progettazionedi sistemioleodinamici e pneumatici di potenza e regolazione applicati a veicoli, impianti industriali, macchine utensili, ecc.. Par-tendo da una importazione funzionale dell'analisi dei sistemi,sigiunge alla descri-zione dei singolicomp onenti.
Il corso si articola in lezioni,esercitazionie,nei limiti delle disponibilità, in labora-tori e seminari di esperti dell'industria.
Nozioni propedeutiche: Macchine I.
PROGRAMMA
Parte Ia-Analisi fu nzionale deisistemi oleodinami ci.Introduzione allasimbologi a unifica ta ISO. Gruppi di alimentazione a portatafissaevariabile. Collegamenti semplici e multiplidi motorie martinetti. Sistem ia retroazione eservosistemi.
Parte 2a-Fluidiecomponenticollegat i. Tipi di fluidie lorocara tteri stichefisicheechimiche.
Conduttori del fluido e raccorderia. Tenute e guarnizioni.Analisitermica.
Parte 3a -Distributorie valvole. Distributoria posizionamentodiscreto e continuo. Valvo le di contro llo della pressione edella portata .Car atteristiche stazi onarieedinamiche. Parte 4a-Organi operatorie motori. Pompe a ingranaggi, palette e stant uffi. Accumulatori . Motoriper alte e basse velocità. Mart inettilinearierotativi.
Parte
sa -
Analisifunzionale dei sistemi pneumatici.Gruppi dialimentazione econdizi ona-mento. Gruppi di utilizzazione con martinettie motori. Cennisui circuiti logici.Parte 4a-Componenti pneumatici.Distributori.Valvoledi pression ee portata.Ciclo di lavo-ro e prestazionidei motori. Presta zioni stazionar ie e dinami che dei martinetti.
ESERCITAZIONI
Comprensionedicircuiti appositamentepredisposti. Calcolo disistemi element ar i.Studio di realizzazioni costru ttiv e di componenti.
LABORATORI
Contatto direttoconcomponenti esistemi reali permezzodi un banco didattico e di ricerca.
TESTI CONSIGLIATI
H.Speich -A.Bucciarelli, L'oleodinamica, IV Ed. , Tecniche Nuove.
G. Rigamonti, Oleodinamica epneumatica, Hoepli.
MECCANICA 435 IN546 PROGETTO DELLE CARROZZERIE
Prof. Alberto MORELLI
Scopodel corso è fornire gli"elementi essenziali alla progettazione della carrozzeria d'automobile.Non sono trattatitemi inerenti allo stile. Sono trattatisolo con cenni alcuni problemidellarealizzazione tecnologica.
Il corso si svolgeràcon lezioni, esercitazioni, visite di istruzione.
Nozioni propedeutic he:Meccanicarazionaleed applicazione, Costruzione di mac-chine,Disegno meccanico,si consiglialo studente di frequentareCostruzioni auto-mobilistiche e Meccanica dell'autoveicolo.
PROGRAM MA
Definizioni di aut oveico lo :auto mo bili, veicolicommerciali e industriali.
Configurazioni«meccaniche» degli autoveicoli.influenzadelle configurazionimeccanichesulla forma e sulla strutturadelle carrozzerie.
Studi e analisi preliminari effettuati dal Marketing e dalla Programmazione prodotto.
Elementicaratterizzantil' impostazio ne della progettazione della carrozzeria. Diversefasi del-la progettazione edella sperimentazionedella vett ura . Resisten za aerodi namica delveicolo . Effetti aerodinamicisul comportamentodirezionale. Corpidi base.Modifiche necessarie ai corpi di base ed elementi aggiuntivi. La resistenzaper «troncatura»,Sistemadi raffredda-mentodel motore e diventilazione dell'abitacolo.Sicurezza attiva, coma ndi della vettura, sbri-namento,disappannamento,aree detersedel parabrezza ,campidi visione deglioccupanti.
Dispo sitividi segnalazione e illuminazioneecc..Sicurezza passiva, sporgenze presentisia al-l'intern osia all'esternodel veicolo . Sistemi di ritenuta,collassabilità dello sterzo, paraurti, stru tt ur e diprotezione dei passagger i,prevensione, incendio. Strutturacon telaioseparabile e integratocon la scocca . Struttura portante.
Cara tt eristiche meccaniche delle lamiere. Caratteristiche dielement i scatolati.
Colla ssistatici e dinamici.Cenni sull' evoluzione di mezzi di calcolost rutt ura le.
Rumorosità dell'abitacolo. Mezzidicalcolobidimen sion ali e tridimension ali.
Schematizzazionedel corpo umano.Manichini bidimensional i etridimension ali.Punto H. El-lissoididivisibilità . Accessibili tà dei comandi.
ESERCITAZIONI
Disegno schematico di una scocca.Disegno di particolaricostru tt ivi. Schema di abitabilità di un autoveicolo.
LABO RATORI
Visita di un laboratorio per provadi scocche a fatica. Visita ad una galleria del vento. TESTI CONSIGLIA TI
J. Fenton, Vehicle body layout andanalisis, Edizione MEP, Londra, 1980.
436 MECCANICA
IN552 REGOLAZIONI AUTOMATICHE
Prof. Agostino VILLA DIP.di Automatica e informa tica VANNO
IOPERIODO DIDATnCO INDIRIZZO:Tecnologico Metrologico -Automazione
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
110 8
Lab.
L'insegnamentosi propone di introdurre lo studente all'analisi edal progetto dei sistemidicontrollo di imp ianti industriali continui,qualiimpianti siderurgici e me-tallurgicie linee diproduzione.
Nel corso, data l'impostazione del programma,leore di lezion e e di esercitazio ne non sono distinte.
Sono da considerarsipropedeuticheicorsi di Analisimatematica,Meccanicaappl i-cata, Elettrotecnica (eventualmenteapplicazioni industrialidell'elettrotecnica).
PROGRAMMA
L'insegnamentosi articola nei seguenti punti:
I) Analisidisistemi dinamici: rappresentazio ne di sistemi dinamici median temodelli mate-matici,concetto distato , equazion idi sta to efunzione ditrasferimento; simulazione dei mo-delli dinamicimedianteelabroatorinumerici; studio delle caratt eristiche dei sistemidinamici ai fini del controllo delle loro prestazioni: stabilità ,co ntro llabilit à , osservab ilità .
2) Metodi peril progetto disistemi di controllo:metod iclassici in frequenza : diagrammidi Bode e diNyqu ist, luogo delle radici;metod imoderni:posizionamentodeipolimedia nte re-golatore proporzionaleed osservatore degli stati.
3) Esempidi anali sie diprogetto.L'espo sizion edei metod idianalisi ediprogtto viene svi-luppata mediante l'applicazionead impiantiindustriali quali contro llo dimacchineutensili, di un banco-prova per motoridiautoveicoli, di un processo dilaminazione.
TESTI CONSIGLIATI
K. Ogata, Modern control engineering, Prentice Hall, 1970.
A. Villa,Comandi e regolazioni, Celid, 1977.
MECCA ICA 437
PROG RAMMA
Intr oduzione aiprocessidi decisione e modelli.
Analisimulticriterie metodi di aiuto alla decisione: relazioni disurclassamento (definito e Fuzzy);metodi electre I, II,III;metodi di segmentazione tricotomica; metodo delle pernuta-zioni;teoria del «punto di mira »;metodi UTA.
Programmazionelinearee estensioni: metod idel simplesso,simplessorevisiona to,simplesso duale; teoria della dualità; analisipost-ot tim ale; analisi parametrica.
Problemiastru tt ura speciale: metodo deltrasporto .
Programm azioneintera: metodi dei pianisecanti (Gomo ry);branchand bound;additivo di Balas.
Programmazione multi obiettivi: M.O.S.M.di Zeleny; metodi intera tti vi.
Elementidipro grammazionenon lineare.
Graf i e reticoli di trasporto: algoritmidi percorsiottimali; flussiottimi e tensioni; dualità ; metodo del camminicritico.Analisitempi ecosti.
Ilcorso intende introdurre alla complessità dei processi reali di decisione nell'ambi-to diuna rappresenta zionedel processo che individua variabili, quali: contesto or-ganizzativo, attori e loro relazioni,azionie obiettivi,dati e informazione, vengono analizzate possibilità e margini diintervento del tecnico della R.G.attraversola di-scussione di casi reali.Siaffronta il problemadella modeiizzazion eformalee delle sue fasi, si analizzano iconcetti di: problematica, percezion edi azion ipossibili, lo-rorappresentazione e valutazione, modelizzazionedelle preferenze.Sipropongono metodi di soluzione,di modelli con diversilivelli di formalizzazione, adatti a diver-seproblematiche; scelta ottimale, cernita con o senza profilidi riferimento, classifi-cazione.
Le lezioni sono strettamente integratecon le esercitazioni.Sono proposti seminari pergrupp i di studenti interessati e conferenzedi esperti-tecnicida ambient iazienda -lieaccademici.
Nozionipropedeutiche: Corsi del biennio.
Lez. Es. Lab.
SO 42
6 4
DIP.diAutomaticaeInformatica Impegno didattico
Annuale(ore) Settimanale(ore) IN3SS RICERCA OPERATIVA
Prof. Anna Maria OST ANELLO
III-IVANNO
Complementiteorici(parte prima ).Discussion ediproblemi reali.Costru zionedimodelli. Ri-soluzione diesercizi numerici. Sono proposti seminari per gru ppi di studentiinteressati.
TESTI CONSIGLIATI
A.Ostanello,Processidecisionali e modelli, Ed . Levrotto& Bella, Torino, 1981.
A. Ostanello,Elementidi analisimulticriterieteoriadiaiuto alla decisione, Ed.Levrotto&
Bella ,Torino, 1977.
A. Ostanello, Appunti al corsodiRicerca operativa, Celid, 1983.
L. Ermini, Programmazione lineare, Ed. Isedi , 1972.
A.Siciliano (Ed.),Ricerca operativa,Ed.Zanichelli, 1975.
F.Hillier - G. Lieberman,Introd uzione alla R.G., FrancoAngeli Editore, 1973.
438 MECCANICA
IN362 SCIE ZA DELLE COSTRUZIONI DIP. di IngegneriaStruttur ale Prof. Angioia Maria SASSI-PERINO
III ANNO
IOPERIODODIDATTI CO
Impegnodidatti co Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
78 78
6 6
Lab. 8
Il corso di Scienzadelle costruzioni,propedeuticoad altri nei quali sistudia lo pro-gettazioneerealizzazionedelle strutture,pone una baserper lo studio del corpo de-formabile. Imp osta il problema del corpo elasticoe presentalo soluzione particolare data dalla teoriadiDe Saint Venent, Vengono studiate soltanto strutture unidimen-sionali(travie sistemi di travi).Si accenna infine al fenomeno dell'instabilità elasti-ca con trattazione della teoria di Eulero.
Ilcorsocomprendelezioni,esercitazioni di calcolo teorico in aula,esercitazioni spe-rimentali in laboratorio.
Nozioni propedeutiche: Statico nelpianoenello spazio, Geometriadelle aree, co-muninozioni di Analisi matematica.
PROGR A MMA
Analisi dello stato di deformazione e dello sta to di tensione.Equazionidi congruenza , eq ua-zioni diequilibrio, cerchi di Mohr.
Equazione dei lavori virtuali.
Il corpo elastico: proprietà e limiti di resistenza. La legge di Hooke.
Il problema di De Saint Venant: casi semplici esollecitazio nico mpos te.
Principio di De Saint Venant, teoria delle travi.
Trava ture piane caricate nel loro piano e caricatetrasv ersalment e. Tra va ture spaziali.
Calcolodegli sforzi e delle deformazioni in schemi iso statici ed in schemi iperstatici.
Feno menidi instabilitàelastica.Caso dell'astacaricata di punta:teoria di Eulero e suoi limiti di validità.
ESERC ITAZ IO N I
Consistono in applicazioni della teoria svolta a lezione.Gli allievi,in gruppi di non più di cinque, guidati dai docenti, risolvonoproblemiconcreti ed eseguono ela bo ra ti .
LABORATORI
Misure delle costanti elastiche di materiali isotropi.
Misure di deformazioni e confronto con i risultati del calcolo. TEST I CONSIGLIAT I
P. Cicala,Scienza delle costruzioni, vol. I e 2,Ed. Levrotto& Bella,Torino, 1978.
A.Sassi-P.Bocca-G.Faraggiana,Esercitazionidi Scienza delle costruzioni, Ed. Levrotto
& Bella , Torino, 1977.
MECCANICA 439
IN363 SCIE ZA DELLE COSTRUZIONI II D1P.diIngegneria Strutturale Prof. Franco ALGOSTINO
VA NO
2°PERIODO DIDATTICO I DIRIZZO:Strutturistico
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
6 4
Lab.
Scop o delcorsoèlosviluppo diquesti argomentidella materia che, pur essenziali, non possono tro varposto nelcorsodel IIIanno .
Nozionipropedeutiche:Scienzadelle costruzioni, buona conoscenza dell'Analisima -tematica, nozionidi Calcolonum erico eprogram mazione.
PROGRAM MA
Completamenti sul calcolo delletravi. La funzionedi torsione, ingobbamento dellesezioni nella torsio ne,torsionee taglio perlasezione sottileaperta,sezionicave, condiaframmi Ion-gitudinali,travi a gra ndicurva t uree torsi oni inizia li.
Travie vergheelastiche. Caratte ri distintiviasintotic idelle trav iedelle verghe.Teoria non lineare delle verghe e delletravi. Equilibrio edefo rma zioni deiflessibili.
Travature.Latrave suappoggioelastic o . Telaipiani e spaziali, risolu zione mediante configu-razionicongrue ntio coneleme ntiibri di.
Questionidi stabilità perle travi.Fenomeni di scatto,diramazion e dei percorsidi equilibrio.
Instabilità flessoto rsio nale per travi diritteo curve sollecitate a compressione o a flessione.
Instabilità torsione delle verghe . Instabilità oltre ilimitielast ici.
Teorialinearedella paretesottile.Coordinate generali su una superficie, proprietà generali di geometri a, analisidella defor mazio ne e della tensione.1\gusto elastico isotropo. Teoriabidimensionaledei gusci.Componenti di spostamento,di deformazione e di tensione negli sviluppi in polinomi ortogonali, Comportamento asintoticodel sistema differenziale. Classi e tipi di soluzioni, approssimazionisuccessive.
Classiessenzialidi soluzioni.Soluzioni membranali e inestensionali.Soluzioni di orlo. Caso speciale del guscio di rivoluzione.Guscio sferico. Soluzioni particolari del guscio cilindrico. Combinazione di soluzioni in base alle condizioni al contorno.
La parete piana.Statiestensionali estati flessionalinella parete piana.Soluzioni analitiche. Soluzioni numeriche, per elementi finiti.
Teorialineare del guscio piatto. Equazioni fondamentali eso luzio ni analitiche e numeriche nei riferimenti cartesiano e polare.
Teorianon lineare del guscio piatto.Membrane sottili in tensione uniforme. Insta bilità per compressione o taglio. Carichi critici delle piastre piane o curve nellediversecondizionial co nto rn o.
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche su calcolatore.
TESTI CON SIG LIATI
Sar anno conco rda ticonildocente all'inizio del corso.
440 MECCANICA
IN365 SIDERURGIA
Prof. Aurelio BURDESE DIP. di ScienzadeiMateriali e Ingegneria Chimica
Il corso ha lo scopo di affinare la preparazionedell'ingegnerein campo metallurgi-co, fornendo conoscenzespecialistiche sulle leghe ferrose con particolare riferimen-to ai processi ed impianti siderurgici,senza però trascurareun più approfonditostudio delle proprietà strutturali, meccaniche e chimiche dei prodottisiderurgici e delle
Il corso ha lo scopo di affinare la preparazionedell'ingegnerein campo metallurgi-co, fornendo conoscenzespecialistiche sulle leghe ferrose con particolare riferimen-to ai processi ed impianti siderurgici,senza però trascurareun più approfonditostudio delle proprietà strutturali, meccaniche e chimiche dei prodottisiderurgici e delle