CORSO DI LAUREA IN
INGEGNERIA
MECCANICA
~iECCA ICA 373 CORSO DI LAUREA I I·GECNtRIA MECCA ICA
Non è certo affermazione di parte asserire che la laurea in Ingegneria Meccanica èsempre stata un polo di attrazione e di riferimento per moltissimi stu denti, e ciò non solo per implicazioni di carattere locale, ma anche per
il
vas to campo di lavoro e ricerca che essa ha offerto e offre tuttora iii tlitto il mòndo .Corsodi Laurea di lungatradizio ne dunque,chesi articola in una sed e di disci- pline che da sempre hanno costituitol'ossaturaportante degli studi di ingegner ia ; ma anche Corsoaperto alle innovazioniche Scienza e Tecnicaimpongono di mette- re a disposizione dei futliri ingegneri.
Tramontata infatti la figura dell'ingegnere «Co lo mbo e regolo»(ma è mal esisti= ta? ), è parso opportuno attivare materie con compiti certamente formativi, ma an- che informativi sulle moderne tecniche oggi in uso, in modo da facilitare l'in serimento dei neolaureati nel mondo del lavoro.
Lo testimoniano i quattordici Indirizzi in cui si articola il Corso, indirizziche a loro volta sono talora suddivisi in sottoindirizzi in modo da consentirele più artico- late ma organiche spécializzazioni.
Al neo-studente iion sfuggirà la presenza di discipline che forse non pensava di vedere inserite nel Corso di laurea«meccanico » (quelle cioè che trattano argomenti elettrici ed elettronici),così come forse gli sembreranno alquanto avveniristici titoli che lasciano intravedere tecniche di controllo e tecnologie d'avanguardia.
L'Introduzionedi tali corsi
e
stata irìvero effettuata oculatamente e con pondera- tezza bilanciando per quanto possibile«claSSICO» e«modern o» ben conscidella re- spo nsa bilità di suggetire un piano di studio che tenga conto non solo del lodevole giova nile interesse per tutto ciò che è novità ma anche dellefuture possib ilitàdi im- piego del neolaureato.Per questo non è fuori luogo suggerire agli studenti di presentare piani di studio individuali che poco si discòstìrìo da quelli suggétiti e consigliati.
= -
MECCANICA 375
PROGRAMMI
Seguono in ordine alfabetico, i programmi degli insegnamenti ufficiali del Corso di Laurea.
Degli insegnamenti ufficiali di altro Corso di Laurea, ma previsti nei piani indi- viduali, è riportato il solo elenco alfabetico con i relativi riferimenti.
IN032 INon IN489 IN518 IN210 IN216 IN235 IN308 IN394
Automazione
vedi Corso di laurea in Ingegneria Elettronica Complementi di matematica
vedi Corso di laurea in Ingegneria Elettrotecnica Controlli automatici
vedi Corso di laurea in Ingegneria Elettronica Illuminotecnica
vedi Corso di laurea in Ingegneria Civile Impianti chimici
vedi Corso di laurea in Chimica Impianti elettrici
vedi Corso di laurea in Elettrotecnica Ingegneria dell'anti-inquinamento vedi Corso di laurea in Chimica Motori per aeromobili
vedi Corso di laurea in Ingegneria Aeronautica Tecnica della sicurezza nelle applicazioni elettriche vedi Corso di laurea in Ingegneria Elettrotecnica.
....
~IECCA ICA 377
IN582 APPLICAZIONI DELLA MATEMATICA ALL' ECONOMIA
Prof. Luigi MONTRUCC HIO
IIIANNO
l° PERIODO DIDATTICO
I DIRIZZO: Economico -Organizza tivo
DIP.diMatem at ica Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
60 40
6 4
Lab .
Ilcorsointendecolma re lelacune presenti nei corsi dibasedi Matematica per quan- to riguarda le tecniche analiticheutilizzabili nei problemi economici e finanziari,pri- vilegiando gli aspetti connessi all'impresa nel mercatoed alla pianificazione e crescita dell'impresa. Ilcorso si articolain lezioni, esercitazioniin aula edesercitazioni al calcolarore. Sono propedeutici icorsi di Marem aricadelbiennio .
PROGRAMMA
Matematica finanziaria: capitalizzazionesemplice e composta, cash-flow ,attualizzazione ,tasso di rendi me nto interno.
Cennidi Microeconomia: utilità ordinalee teoria neo-classica del consumatore. teo ria del- l'impresa .
Cenni di calcolo delle Probabilità e Statistica : variabilistatis tiche ecas ual i, dist ribu zion ie momenti .Correlazionee teoriadellaregression e lineare.Previsioni sta tistiche ed analisidelle serie temporali. Inferen za statistica : varia bilicampiona rie, sti matorie proprietà.
Teoria delle decisioni in ambitocerto: Ottimizzazione lineare eno n lineare. Kihn-Tucker, dualità, prezzi ombra, applicazioni.
Decisioni in ambito risch ioso: utilità cardinali,propensioneal rischio.selezione di portafogli ottimi.
Decision e incerte: teoriedi min-max, teorie ba yesia ne.
Decisioni collettive:teoria dei giochi,ottimi paretiani,teorie di welfare ,cenni sull' eq uilibrio economico generale. economie competitive. concorrenza imperfetta.
Modellidina mici: simulazione e controllodi sistemi dinamici. scelteseq uenziali, alberidi de- cisioneepro gr am mazion edin am ica .
TESTI CONSIGLIATI
A.Siciliano (Ed.), Ricerca operativa, Ed. Zanichelli, 1975.
F. Hillier - G.Lieberrna n ,Intr odu zione alla Ricercaoperativa, Franco Angeli Editore. 1973.
Dispensedel Docent e.
378 MECCAN ICA
IN458 ANALISI MATEMATICA I
Prof. Giuseppe GEYMONAT(lo corso) DIP.diMatematica I ANNO
lOPERIODODIDATIICO
Corso diLaurea:ING. MECCANICA
Impegno didattico Annuale (ore)
Lez. Es.
90 84
Lab.
Finalitàdel corsoèfornireall'allievole primeconoscenzedi matema tica.Tali cono- scenzedevono permettere all'allievodi districarsineicalcoliutilizzando strume nti di calcolo numerico accessibili medianteicalcolatori tascabili. L'allievodeve inol- tre acquisire ilsenso del rigore nelle dimostrazioni.
Il corso si svolge con lezioni, esercitazionia corso unito, esercitazioni asquadre.
Nozioni propedeutiche:nozionidiAlgebra, Trigonom etria, Geometriaanalitica,lin- guaggiodella teoria degli insiemi.
PROGRAMMA
Richiam ie complementi diteoria degliinsiemi.
I numeri reali. I numeri macchina.
Inumeri complessi.
Elementidi geom etriaanalitica piana.
Nozioni di topologia su IR esu C.
Definizionedi continuità e dilimite.
Calcolo suilimiti. Confronto di funzioni.
Derivatadi una funzi one e prim e applicazi oni.
Le funzionielementari.
Proprietàglobali delle funzioni continue.
Funzioni monotone. Funzioniconvesse.
Teoremadel valor medioeapplicazioni prim itive. Integraz ione delle funzioni elementari.
Form ula di Taylor. Polinomiooscillatore.
Trasversal ità , stabilità st rutturale.
Sviluppi asintotici . Sistemi dinami cidiscreti.
Sistem idinamici continui, equazioni differenziali ordinarie.
ESERCITAZIONI
In essevengono illustrati gli argo menti del corso.
TESTI CONSIGLIATI
G. Geymonat, Lezionidi Matematica l, Ed. Levrotto& Bella,Torino, 1981.
MECCANICA 379 IN015 ANALISI MATEMATICA II
Prof. Fulvio RICCI (locorso) D1P.di Matematica Prof. Maria MASCARELLO RODINO
(20 corso) Il ANNO
l°PERIODO DIDAlTlCO
Corso diLaur ea: ING.MECCANICA
Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
80 56
6 4
Lab.
Il corso si propone di completare la formazionematematica di base dello studente, con particolare riferimentoall'integrazione in più dimensioni,alla risoluzione delle equazione e dei sistemidifferenziali ed ai metodi di sviluppiin serie.
Il corso comprende, oltre alle ore di lezione , ore di esercitazione.
Nozionipropedeutiche:si richiedeallostudente il possessodei metodi dicalcoloe delle considerazioni di carattere teorico forniti daicorsi diAnalisi matematicaJe di Geometria.
PROGRAMMA:
Integrazionedi funzi oni di più va riabili. Nozione di misu radiun insieme e di integrale di una funzione. Formule di cambiament o di variabile. Solid idirotazion e.
Integrale di una funzione definita-su unacurv a o unasuperfi cie.Superficie di rotazion e.
Forme differenziali lineari.Nozione diforma esattae di integrale dilinea di una forma.Teo- .rema di Green.
Ca mpivett oriali nellospazio . Rotoree divergen zadiuncampo. Flussodiuncampoattraver- so unasuperficie orientata. Teoremi di Gausse Stokes.
Equazion idifferenziali. Condizioni per l'esistenzae unicità della soluzio ne del problema di Cauchy. Alcune equazioniparticolari.Equazioni esiste mi differen ziali lineari . Proprietàdel- le soluzioni. Equazioni e sistemi lineari acoeffi cientecostanti .
Serie numeriche: proprietà e criteri di convergenza .
Serie di funzioni. Diversitipi di convergenza: proprietà e criteri relativi.Serie di potenze.Raggio di convergenza.SviluppidiTaylore Mac Laurin .Applicazionialcalcolo approssimatodiin- tegra li ealla risolu zion edi equaz ioni differenziali.
Serie diFourier. Proprietà e criteri diconvergenza; esempi di analisiarmonica . ESE RCITAZ IO NI
Parallelamente agli argomentidelle lezion i vengonosvolti eserciziin aula econ applicazioni d'utilizzo di stru menti informati ci(LAIB).
TESTI CONSIGLIATI
P.Buzano,Lezion idi matematicaper allievi ingegneri,vol. 3,Levro tto& Bella , Torino, 1976.
Leschiutta- Moroni - Vacca,Esercizidi matemat ica, Levro tto & Bella, To rino, 1982.
H.B.Dwight,Tables ofintegrals and othermathematicaldata,TheMac Millan Cornpany,1961.
380 MECCANICA
I 495 ACUSTICA APPLICATA
Lab.
5 Lez. Es.
70 30
4 2
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
VA O
20 PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Termotecnico
Prof. Alfredo SACCHI DIP. diEnergetica
LABORATORI
Analisidel suono. Isolamentoacustico fra ambienti . Tempodi riverb erazione di una sala . Misur edi rumore industr iale .
ESE RC ITAZIO I
Correzioneacusticadi una sa la. Isolamentoacu stico dilocali emacchin einambienti indu- striali. Progetto dicass a acustica.
Scopo del corsoèdi forniregli elementiper la progett azione oper gli interventi di carattere acusticonellesale peraudizioni , negli stabilim enti industriali, nelleZOlle aeroportuali o soggette ad inquinamento acustico per il traffico autostradale; di mo- strare le modalitàdi misure acustiche e dosimetriche.
IIcorso si svolgeràcon lezioni , esercitazioni, laboratori e visite.
Nozioni propedeuriche:Fisica l, e per quanto possibile Elettrotecnica.
PROGRAMMA
I) Conformazione orecchio .
2) Definizioni delle grandezze acustiche pressione · freq uenza - intensità- livello-resistenza acus tica · suo ni purie composti . ottave-spett riin frequenza suoni impulsivi.
3) Rumori. CurveNe. DiagrammiZwicke r.Stevens. Kryter. Norme ISO . 4) Danni all'apparatouditivo .Diagrammi di Glorig .Warde ixon .
S) Acusticadegliambienti. Asso rbimento acustico mater iali.Defin izioni..1a teriali porosi.
Lastrevibranti pannelli fora ti. Isolamento acust ico . Definizioni. Sorgenti dirumore. Pareti omogenee e pareti multlstrati.Isolamento delle strutture.Piccoli ambienti.Il campo acustico. Modi propri di vibrazione .Lariverberazioneacustica .Tempo convenzionaledi riverberazio- ne.Tempo ottimodi riverberazione .Correzioneacusticadelle sa le. Grandi ambient i.Volt e orto fo niche per tea tri chiusi e all'aperto. Realizzazione pratiche. Modellidi ambie nti . 6) Acustica degli ambienti industr iali. Rumorievibrazion i prodottidallemacchi ne.Rumo ri a spettro continuo a componenti discrete. Rumori impulsivi.Sorgentidirumore .Font idiru- more. Riduzionedella potenza acust ica emessa. Isolam ento acustico.Isolamento acustico delle pareti. Isolamento delle macchine .Isolamentodegli impiant i.Artificiper la diminu zion edel- le potenze emesse.Soluzionitecnichee cost ru tt ive.
7) Misuree rilieviacustici. Apparecchi di rilievoacustico; fonometro - spett rometro - regi- strato re - generatore disegnall - analizzatore sta tistico. Misuradi; livello acustico di unsuono
• spettro di un rumore-livelloacusticodiun rumore - assorb imento acustico isolamentoacu- stico • tempo diriverberazion e. rumore di calpes tio. Sperimentaz ione su mode lli.
8) Impianti di diffu sion e.Micro fon o. Sistem idiriprod uzione (dischi,nastr imagnetici, c di- sposofotoelettrici).Amplificatori. Altoparlanti.Disposizionigenerali degli impianti.Sistemi stereofonici. Adattamento degli impianti di diffusioneagli ambienti .
TESTI CONSIGLIATI
Brunelli - Codegone,Corso di Fisica tecnica. vol. 5.
Barducci, Elettroacustica.
----
MECCA ICA 381
I 023 APPLICAZIO IIND STRIALI DELL'ELETTROTECNICA
Prof. Emilio GIUFFRlDA IV ANNO
2°PERIODODIDATTICO INDIRIZZO:Terrnotecnico -
Tecnologico-
Costruzioni meccaniche- Ferroviario-
Impiantistico
DIP.diElettr ote cnica Impegnodida ttico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
56 56
4 4
Lab.
Il corso
è
ampiamente descritti vo ediinteressepratico,particolarmenteper gli In- gegneri meccanici.Efinalizzatoallosviluppo dellenozionidiElettrotecnicanel campo delle applicazioniindustriali, trattando maggiormente le caratteristiche di funzio- namento,gli aspettitecnico-economici ela protezionedelmacchinario edegli im - piantielettrici.Ilcorsosisvolgerà mediante lezionied esercitazioni.
Nozioni propedeutiche: è da considerarepropedeutico ilcorso di Elettronicae sicon- siglia lo frequenzapreliminare dei corsi di Fisica tecnicae di Meccanicaapplicata alle Macchine.
PROG RA.MMA
Impianti diproduzione, traspo rt o edidistribu zion edi energiaelettrica. Io rmativavigen te intema di linee aeree.Costituzion e,ca ratteri sticheeinstallazione dei trasformato ri. Impiant i elettricidi sta bilimentiind ustr ia li:cabine ditrasfo rmazione, lineeprimarie e secondarie,illu- minazione,strumenti elettrici;utilizzazione. misuraetarifficazion edell' energia, rifasamen- to,pericolidi folgorazione ,impiantidi terra,normativa tecnicae antinfo rt unistica .Moto ri a corr ente alternataecontinua:costituzio ne,car atte ristiche, protezione e criteri di sceltain rapporto alle varie esigenzedella pratica. Circuitirad dr izzatori e regolatoricon diodicont ro l- lati econvertito ri di freq uenza. Cenni sulla trazioneelett rica e sui forni elettrici.
ESERCITA.ZIONI
Dimen sionamentodimassimadielettromagneti ,trasformatori emotori elettric i.Valutazio ne dell'utenza dienergia. Schemi elettrici di cabi nee di quadri.
TESTI CONSIGLIATI
E.Giuffrida, Applicazioni industrialidell'elettrotecnica, Ed. Clut,Torino .
E.Giuffrid a,Problemi e schemielettricidiApplicazioni industrialidell'elettro tecnica , Ed. Levrotto& Bella,Torino .
Materialididattico forni to agli allievi dura ntelo svolgimentodelcorso.
382 MECCANICA
IN031 ATIREZZATURE DI PRODUZIONE DIP.diTecnologiaMeccanica Prof. Augusto DE FILIPPI
VANNO
2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO: Tecnologico
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
58 52
4 4
Lab.
4
Scopo del corsoèlo studio dei problemi connessi con la produzione mediante mac- chine con automazione rigida o flessibile: sono quindianalizzati tali tipi di macchi- ne, il loro attrezzaggio e la scelta delle condizioni ottimali di taglio. Sono anche discussi gli influssi della progettazione sul costo del prodotto finito e sono illustrati alcuni metodi non convenzionali di lavorazione.
Il corso prevede: lezioni,esercitazioni di aula e di laboratorio nonché visite distabi- limenti.
Oltre al corso di Tecnologia meccanica sono da considerarsipropedeutiche: Scienza delle costruzioni e Meccanica applicata alle macchine.
PROGRAMMA
Progettazione del prodotto e organizzazione della produzione.
Critica economica del prodotto escelta dei mezzi produttivi: progetto funzionale eprogetto costruttivo;scelta del materiale e delle tolleranze di lavorazione; confronto fra metodidila- vorazione in alternativa.
Ottimazione delle condizioni di taglio: durata dell'utensile; lavorabilità del materialedel pez- zo e sua valutazione; leggi di Taylor sulla durata dell'utensile; leggi non tayloriane;criteri di ottimazione.
Attrezzature: classificazione e campi di utilizzo; elementi caratteristici e loro realizzazioneco- struttiva; dispositivi di bloccaggio meccanici, a fluido e magnetici.
Macchine utensili con automazione rigida o flessibile :torni automatici mono e plurimandri- no, macchine con teste operatrici multiple ,macchine utensilicon controllo numerico,sistemi integrati di lavorazione.
Dispositivi per il caricamento dei pezzi sulla macchina utensile:alimentatori e robots.
Metodi non convenzionali di lavorazione.
ESERCITAZIONI
Applicazioni delle procedure di ottimazione; calcoli di forze di taglio e dimensionamentodei bloccaggi; programmazione di fresatrice a CN.
LABORATORI
Esecuzione con fresatrice a CN del particolare di cuiè stata precedentemente operata la pro- grammazione.
TESTI CONSIGLIATI
G.F. Micheletti, Tecnologia meccanica, voI. 1 e 2.
M. Rossi, Attrezzature meccaniche e lavorazioniin serie.
MECCANI CA 383
IN033 AUTOMAZIONE A FLUIDO E FLUIDICA
Il corso ha lo scopo di far conoscere i diversi sistemi di automazionea fluido attual- mente adoperati e di fornire le nozionidi baseindispensabili per una corretta pro- gettazione e per un uso razionale degli impianti a fluido.Sono soggetto di analisi sia i sistemi pneumatici efluidici, sia i sistemi oleodinamici. Vengono inoltre fornite nozionidi analisi dei sistemi e nozionidifluidodinamica,analizzando il comporta- mento dei fluidi operativi nelle particolari condizionidi lavoro, ed insistendosugli aspetti più attinenti, quali la propagazione dei segnali, igetti.
Il corso comprende lezionied esercitazionipratiche di laboratorio perimp arare a conoscere praticamente i sistemi a fluido.
È corso propedeutico: Meccanica applicata alle macchine.
Prof. Guido BELFORTE VANNO
l° PERIODO DIDATIICO INDIRIZ ZO:Automazione-
Tecnologico- Bioingegneria- Ferroviario
DIP.di Meccanica Impegnodidatt ico Annuale (ore) Settima nale(ore)
Lez. Es.
56 4
Lab.
52 4
PROGRAMMA
Proprietà dei sistem ipneumatici, f1uidici,oleodinam ici.Proprietà dei fluidi.Unità dimisura, stru menti di misurae trasduttori. Attuatori pneumaticiedoleodinami ci:cilindri erelativere- golazioni.Valvolepneumatiche. Elementipneumaticilogiciedelementi micropneumatici.Getti e principi di fluidica. Elementi fluidi ci digitali e proporzionali. Caratteristichedifunziona- mento di valvo le pneumatiche e dielementi fluidici.Valvoleesistemi oleodinam ici.Sistem i oleopneumatici.Tecnichedicontrollo digitali : sequenziatori,contato ri, programmatori a fa- se, microprocessor i.Elementiinterfaccia, elettrovalvoleesistemi e1ettropneumatici.Sensor i ed elementi difine corsa. Elementi periferici e complementari. Comportamento dinamico dei sistemi pneumatici.Trasmissionedeisistemi pneumatici.Sistem ianalogicipneumatici.Eser- ciziodeicircuiti. Aliment azion edegliimpianti,trattamentodell'aria. Affidabilità, aspetti ener- getici, ecologici e di sicurezza. Applicazioni:sistemi digital i consequenziatori, lettoridi nastro , controllori programmabili PLC,microprocessori.
ESERCITAZIONI
Le lezioni sono affiancateda esercitazioni sperimentali da svolgersi in laboratorio.
LABORATORI
Nelle esercitazionivengono approfonditi argomenti trattati nellelezioni , vengono imparti te nozionidibasesull' uso dellastru mentazi oneadoperata nei sistemi a fluido ,evengo no esegui- teprove su componenti, circuiti esistemi in mododa acquisireuna conosc enza, per quan to possibile, pratica della materia.
TESTI CONSIGLIATI
Belforte - D'Alfio,Applicazionieprove dell'automazionea fluido,Ed.Ing.Giorg io ,Torino , 1984.
Belforte,Nuovocorso dipneumatica,Tecnichenuove.
384 MECCANICA
IN040 CA LCOLO E PROGETTO DI MACCH INE
Prof. Pasqua le Mario CALDERALE
v
ANNOIOPERIODO DIDATTICO
D1P.diMecca nica Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
60 60
4 6
Lab.
IO
Il corso ha loscopo difornire agliallievimeccanicila conoscenza deimetodiattuai- mente usati nella progettazione deisistemi meccanici.
Il corso comprende lezioni, esercitazioniteoricheesperimentali, eventuali visite di istruzione.
Nozioni propedeutiche: Meccanica applicata, Scienzadellecostru zioni.
PROGR AMMA
Metodi di calcolo.Analisi strutt uraleco n metodi matricialee agli elementi finiti.Analisidelle tension ineirotori enei dischi.Tubie recipienticilindric i.Vibrazionilibere, forzate, smo rza- te, composte.Velocità critichellessionali. Velocità critiche torsiona li.Vibrazioniassiali.Cal- colodi organidi motori alternativi. Calcolostatico e a faticadelle funi metalliche .Veri fiche speriment ali.
Metodi di progetto.Computer Aided Engineering.Progetta zione statistica. Affidab ilità e dia- gnostica industriale.Meccanicadella fratt ur a. Controlli non distru tt ivi. Progettazione di.i- sterni meccanici. Progett azione co n materiali compositi . Prospetti ve di evoluzione delle rnetodologie di progettazione meccanica .
ESERC ITAZIONI
Consistononello svolgimentodisei temiriguardantiilcalcolo delletensioni edelle deforma- zioni diun albero di un riduttore con metodi matriciali,calcolodelle tension iin IIn disco di tur bina sottoposto a un campo termico,calcolo delle velocità critiche llession alidiungruppo compressore-turbina .verifica di un albero a gomitidi un motore alterna tivo, disegno auro- matico diorga ni meccani ci semplici.
In labor ator io , fotoelas ticità a rillessione e metodi di controllo non distru tt ivi.
TESTI CONS IGLIATI
R.Giovannozzi, Costruzion edi Macchine, VoI. 2, Ed. Patr on , Bologna.
R.Ghiglia zza, Guida alla progetta zion e funzio nale dellemacchine.Tolozzi Editore . M.M .Gola - A. Gugliotta ,Introduzionealcalcolostrutt uralesistematico. Ed. Levron o&.
Bella,Torino.
G.Genta,Appunti perilcorso di Calcoloeprogettodi macchine.Dipartiment odi Meccan ica.
MECCANIC A 385
IN041 CALCOLO NUMERICO E PROGRAMMAZIONE
Prof. Giovanni MONEGATO IVAN O
2°PERIODO DIDATIICO I DIRIZZO:Trasport i -
_Metrologico - Bioingegneria- Strutturistico-
Costruzionimeccaniche - Automobilistico - Economicoorganizzativo - Ferroviario-
Tecnologico
DIP.diMatematica Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
80 50
6 4
Lab.
Ilcorso ha lo scopo di preparare gli allievi soprattutto alla risoluzionenumerica di modelli matematici con i mezzi del calcolo automatico. Gli allievi vengono inoltre addestrati alla programmazione scientifica conillinguaggio Fortran. Nel corso ven- gono affrontati i temi fondamentali del Calcolo numerico e la programmazionescien- tifica con il linguaggio Fortran.
Il corso si svolgerà con lezioni, esercitazioni elaboratorio (uso del calcolatore).
Noz ioni propedeutiche: Analisi matematica I e II, Geometria.
PROGRAMMA
Rappresentazionedeinumerie operazioni aritmetiche in un calcolatore.
Errori, condizionamento di un problema e stabilità numerica di un algoritmo.
Risoluzionedisistemi di equazioni lineari. Metodo di Gauss,fattorizzazione LU e Choleski. Metodi iterativi: Jacobi, Gauss-Seidel ,SOR.
Calcolo degli autovalorie autovettoridi matrici:metodidellepotenze e potenzeinverse, tra- sformazio ni di similitudine(H ouseholder ), caso delle mat ricitridiagon ali simmetriche.
Appross imazione di funzioni e di dati.Interpolazione polinom ialee funzioni spline. Metodo dei minimi quadrati.
Derivazione numerica.
Calcolo delle radicidiequazion i:metodi dibisezione, secanti, Newton; metodi iterativi in ge- nerale.
Alcuni metodi per la risoluzione di sistemi di equazioni non lineari.
Integrazione numerica:formule diNewton-Cortese Gaussiane. Polinomi ortogonali.
Equazioni differenziali ordinarie. Problemi con va lori iniziali: metodi one-step e multistep.
Sistemi Stiff. Problemico nvalori ai limiti:metodi alle differenze eshooting.
Equazioni differenz ialialle derivate parziali:metodi alle differenzee deiresidu ipesati; cenni sul metodidegli elementi finit i.
ESERCITAZIONI
Brevepresentazionedegli elaboratorielettronici. LinguaggioFortran.Analisi ed implementa- zione dei metodi numerici presentatinelle lezioni.Risoluzione di problemi.
LABORATORI
Un elaboratoreelettronicoèa dispo sizione (qu otidianamente) degli st udenti per la messa a punto esperiment azione dei programmi di calcolo realizzati.
TESTI CONSIGLIATI
G.Monegato, Calcolo numerico, Ed. Levrotto & Bella,Torino , 1985.
386 MECCANICA
IN464 CHIMICA
Prof. Margherita MONTaRSI D1P. di Scienza deiMaterialieIngegneria Chimica
I ANNO
IOPERIODO DIDATIICO
CorsodiLaurea:ING.MECCANICA
Impegnodidattico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
90 45
6 3
Lab.
Il corso sipropone di fornire le basiteorichenecessarie per la comprensione e l'in- terpretazione dei fenomeni chimici e didare una breverassegnadelleproprietàdegli elementi più comuni e dei loro principalicomposti. Essosi articola di conseguenza in tre parti: una di chimica generale alla quale vengono dedicatecirca 60 ore di le- zione; una di chimica inorganica(circa 20 ore dilezione) ed una di chimicaorganica (5-10 ore di lezione) .
Il corso prevede 90 ore di lezione, 40 ore di esercitazione,lO ore di proiezionididat- tiche. Per seguire con profitto il corso sono sufficienti le nozioni di base relative alle leggi generali della chimica, alla simbologia e alla nomenclatura.
PROGRAMMA
Chimicagenerale:Sistem iomogenei ed eterogenei.Concettodi fase, dicomposto,di elemento.
Leggi fondamentali della chimica.Teoria atomico-molecolare.LeggediAvogadro .Determi- nazione dei pesiatomici e molecolari. Concetto dimole. Calcoli stechiometrici .
Ilsistema periodicadeglielementi. Il modello atomico dibohr. L'atomo secondo la meccan i- ca quantista . Interpretazione elettronica del sistema periodi co .I raggi X.
Legame ionico, covalente, metallico. Legam iinterm olecolar i. Grado di ossidazione.
Isotopia .Energia dilegamedeinucleoni. Radioatt ività .Fenomenidi fissione e di fusionenu- cleare.
Leggi dei gas.Dissociazionetermica.Teoria cinetica dei gas. leggedi Graham.Calore specifi - co dei gas.
Lo stato solido. Reticolo crista llino e cella elementare. Difetti reticolar i.Solu zioni solide.
Lo stato liquido.EquazionediClausiu s-Clapeyron. Tensionedivapore delle soluzioni.Crio- scopia . Pressione osmotica.
Energia interna ed entalpia. Effetto termico delle reazioni.Entropia edenergia liberadi reazione.
Velocità di reazione.Catalisi. Legge dell'azione dimassa.Principiodell' eq uilibr io mob ile.
Regola delle fasi. Diagrammidi stato a uno e due componenti. Applicazion edellalegge delle fasiagli equilibrichimici eterogenei.
Soluzioni di elettroliti.Elettrolisi.Costantediionizzazione. Prod otto ionico dell'acqu a . Aci- di e basi.pH.Idrolisi.Prodotto disolubilità.Soluzioni tampone.Potenziale d'elett rod o.Se- rie elettrochimica. Tensioni di decomposizione . Potenzialidi ossido -ridu zione.
Chimicainorganica: Proprietà e metodidiprepara zione industriale dei seguenti elementi e deiloro princip alicomposti: idro geno , ossigeno , sodio, ram e, calcio, zinco, alluminio, carbo- nio, silicio, azoto, fosforo, cromo, uranio , zolfo, mangan ese,alogeni, ferro.
Chimica organica:Cenni su idrocarburi sat uri e insaturie derivat i alogenati; alcoli, aldeidi, chetoni, acidi organici, esteri, ammine, ammidi,nitrilli; benzene esuoi omologhi, fenoli ,ni- troderivati,ammine aromatiche.
ESERCITAZIONI
Le esercitazion isono dedicate all'ampliamentodialcuni argomenti oggetto di lezione,adesprien- ze di labroatorio e a calcoli relativiagli argomentidi chimica generale.Esse vengo no integrate dalla proiezione di film didattici.
MECCANICA 387
TEST ICO NSIG LIATI
C. Brisi - V. Cirilli, Chimica generale einorganica, Levrotto & Bella ,Tor ino . MiJ. Sienko -R.A. Piane, Chimica:principi eproprietà, Piccin , Pado va . C. Brisi,Esercitazioni diChimica, Levro tt o& Bella, Torino.
P.Silvestroni, FondamentidiChimica, Librerie ErediVirginio Veschi , Roma.
L. Rosemb erg , Teoria e applicazion idichimica generale,CollaneSchaum , EtasKompass.
388 MECCANICA
I 048 CHIMICA APPLICATA
Prof. Giorgio PRADELLI DIP.di Scienza deiMaterialieIngegneria Chimica
II ANNO
2°PERIODO DIDATTI CO
Impegnodidatt ico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
68 20
6 3
Lab.
10
Lo scopo del corso è di far conoscereleproprietà di impiegodei materialipiù comu- ni coni quali un ingegnere meccanicodovrà, con ogni probabilità, imbattersinel corso della sua carrieraprofessionale; verrà pertantofornit o unquadro, necessaria- mente non completo,dell'ampia casistica relativaai materiali per l'ingegneria senza tuttaviatroppo addentrarsinei procedimenti industriali dellaloro produ zione . Ver- ranno trattatiiseguenti temi: acque, combustibili,refrattari,legantiidraulici,ma- teriali ferrosi, leghe di rame e alluminio.
Ilcorsosisvolgesulla basedi 80 oredi lezionee di 35 ore di esercitazionee di labo- ratorio.
Nozioni propedeutiche: èindispensabilela conoscenza della Chimicageneralee inor- ganicae dellenozioni fondamentalidella Chimica organica.
PROGRAMMA
Acqua per caldaie:durezza dell'acqua.Determinazionee calcolo della durezza. Processidi dolcificazione,deionizzazionee distillaz ione.Acque indust riali.Combustioneecombusti bili:
poterecalorifico . Aria teorica di combustione. Volume ecomposizione deifumi. Controll o della combustione. Combustib ili solidi e liqu idi:loro elaborazione industriale. Carburant i.
Potenziale termico.Combustibil igassosi.Lubrificanti : cara tterist iche.Metodidimisuradel- laviscosità . Sistemi eterogenei:regola delle fasi. Teoria deidiagrammidistat o binar ieterna - ri.Materiali refrattari: classificazione.Refrattarisilicei,silico-alluminosi, magnesiaci, cromitici, cromo-magnesiaci e grafitici. Pigiate. Dolomiti calcinate.Saggi sui refrattari. Leganti idrauli- ci: cemento Portland:materie prime e sua fabbricazione .Modulicaratt eristici. Costituzione chimico-mine ral ogicadelclinker. Reazionidi idratazione.Azionidelle.acque dilavantiesol- fatiche.Cennisulcemento pozzolanico ed' alto forno.Materiali ferrosi: produzione dellaghisa all'alto forno. Marcia dell'alto forno.Diagramma di stato ferro-carbonio. Affinazionedella ghisa.Produzionedell'acciaio:convertitore ad ossigeno .Forno Mart in,fornoelett rico . Trat- tamenti termici.Cementazione carburante e nitrurante.Acciaispeciali. Ghisedi interessemec- canico.Classificazione UNI. Alluminio: metallurgia.Leghe da getto e da bonifica.Trattamento termico del duralluminio. Rame:metallurgia. Ottonie bronzi.
ESE RCITAZI ONI
Le esercitazionisono relativead acque, combustibili, lubrifican ti,cement i, refratt arie leghe metalliche.
LABOR ATORI
Le prove inlaboratorio concernonoesperienzesu acque, combustibili, cementi e leghemetalliche.
TESTI CONSIGLI ATI
C. Brisi,Chimica applicata, Ed. Levrotto& Bella, Torino, 1981.
E. Mariani, Chim ica applciata e industriale, Utet,Torino, 1972.
A.Girelli-L. Matteoli- F. Parisi, Trattato di Chimicaapplicata e industriale, Zanichelli, Bologna, 1969.
(*) Insegnamento del triennioanticipato al biennio .
MECCANICA 389
INS04 COMPLEMENTI DI TECNICA EDECONOMIA DEITRASPORTI
Pro f. Dante MAROCCHI 1ST.di Trasporti e OrganizzazioneIndustriale VANNO
2°PERIODO DIDATIICO I DlRIZZO:Trasporti
Impegnodid attico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
4 2
Lab.
L'insegnamento diComplementidi tecnica ed Econoniadei trasporti riguardaes- senzialmente argomenti di trasporto juniviario e problemi specialirelativi ai veicoli terrestri ed alla circolazionestradale non trattati nel corso di Tecnica ed economia deitrasporti di cui è complementare.
PROGRAMMA
Gli impianti a fune. Caratteristich ee norme costruttive. Le funi metalliche:classificazione edimpiego.Configurazione dellefuni in opera.Funicolariterrestri..Funicolar iaeree per tra- sporto merci e passeggeri. Costruzione ed eserciziodegli impianti a fune.Prove non distrutt i- veed esami di laborato rio . La pianificazionedei trasporti in zonedi montagna.
Problemispecialisui veicolidi trasporto stradale.Prestazionidegli autoveicolo (richiamo principi fondamenta li). La sterzatura dei veicoli. Il traino dei rimorchi stradali. Frenatura deiveicoli singoli e con rimorchio. Cennisulla sicurezza dei veicoli e diinfortuni stica stradale.
Norme dicomportamento nella circolazione stradale.
Trasporti con sistemi non convenzionali.
Problemi relativiallaguida dei veicoli stradali.
Affidabilità e sicurezza nel trasporto di persone. ESERCITAZ IONI
Sono previste 2 ore di esercitazionisettimanali. A ciascunallievo verrà assegnatauna esercita - zione da svolgere prima dell'iscrizione all'esame.
TESTICON SIGLIATI
D. Marocchi, Trasp orti a fune, Ed. Levrotto & Bella , Torino, 1985.
D. Marocchi, Trasp orti su strada, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1982.
P. D'Armini, Elementi di progetto a fune, 198I.
390 MECCANI CA
IN090 CORROSIONE E PROTEZIONE DEI MATERIALI METALLICI
Prof. Mario MAJA DIP. diScienza dei Materia li eIngegneria Chimica
V ANNO
2°PERIODODIDATTI CO INDIRIZZO: Metallurgico
Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
70 4
5 I
Lab.
14 l
Il corso ha loscop o di fornire agli allievi le basiconcett uali necessarieper discutere i processi di deterioramento dei materiali metallici provocati dalla corrosionee per scegliere i metodi di prevenzionee protezioneidonei. Nel corso viene trattata lacor- rosione ad umido,la corrosioneaseccoelacorrosione per correnti impresse e ven- gono discussii criteridiscelta deimateriali metallici ed imetodi di protezione.
Il corso è integrato con esercitazionidilaboratorio riguardanti il compor tamento di vari materialiin ambienti diversi.
Nozioni propedeutiche: Chimica,Metallurgia.
PROGRAMMA
Introduzione.Proprietà ter modinamiche dellaspecie chimiche;caratteristichedellesoluzioni elettrolitiche;potenzialidielett rod o ; diagrammipH-potenziale; fenomenidipola rizzazio ne e passivazione; potenzialidiiso polarizzazion e;comportam ent o generale delle superfici meta l- liche in elettroliti.
Corrosionead umido. Principi fondamentali,reazioni caratt eristiche, fattoridi localizzazio- ne; parametriche influenzanola velocitàdicorros ione ;vari tipi dicorrosio ne: per coppiegal- vaniche, per aereazio nediffe renziale ,pitt ing , intercris tallina,tensiocorrosione,corrosione a fatica, cor rosi one microbiolo gica , corrosi oneatmosferica.
Provedi corrosione.Unific azio nee tipi diprove;appar ecchiper ilcontrollo elostudio dei fenomeni dico rrosione; came ra a nebb ia salina, potenziosta ti ecc..
Materiali e ambiente.Comportamento dimetalliinambienti diversi conpart icolare riferimento a ferro, rame,zinco, alluminio, piombo e loro leghe.
Prevenzione contro lo corrosione .Fattori influenti la progettazionedegliimpiant i;protezion e anodica e catod ica; ricopriment imetallici etrattament i prote tt ici; vern ici e loro proprietà . Corrent i vaganti.Corrosioneper cor rentivagant i, rilevament o deipotenzialidelterreno; pro- tezione di strutture nel suolo.
Corrosionea secco.Reazioni tra gase metalli;feno meni di ossidazionea caldo ; decarbur azio- ne ed alterazionesuperficiale dei metalli; formazioneed effe tt odegli stratiossidati; cinetica di accrescimentodegli stratisuperficiali; ossida zione accelerata .
ESERCITAZIONI
Tracciamentodi curvecaratteristiche, ricon oscimen todi zoneanodiche ecato diche , protezio- necato dica coa tt ae spontanea.
TESTI CONSIGLIATI
G. Bianchi -F. Mazza,Fondamentidicorrosione e protezionedeimetalli,Tamburini,Milan o. P. Pedeferri, Corrosione e protezione deimaterialimetallici, Ed .Clup, Milano.
U.R. Evans, The corrdsion and oxidation oJ metals, Arnold s, Lond ra . M.Pourbaix, Leçns encorrosionelectrochimiq ue, Cebelcor.
L.L. Shreir , Corrosion,voI. l e2, Ed. G. Newnes.
Nace, Corrosion Course, Ho usto n, Texas 77027.
MECCANICA 391 IN492 COSTRUZIO NE DI MACCHI NE
Pro f. Guido BONGIOVAN
IV A O
2°PERIODODIDATTICO
DIP.diMecca nica Impegnodidatti co Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
60 90
4 6
Lab.
Ilcorso ha loscop o di fornire i criteri per il calcolo ed il progetto degliorgani di macchina fondamentali dei quali vengono presi in esame lastrutt ura, il funziona- mento ed il dimensionamento.
Il corsosi svolgeràcon lezionied esercitazioni.
Siconsiglia lo studentedi frequenta re:Meccanicaapplicata alle macchine, Scienza delle costruzio ni, Tecnologia meccanica, Disegno meccanico.
PROG RAMMA
Resistenzadeimaterialialle sollecitaz ionialternate;effettodi int aglio;smorzamento interno dei materiali.
Ingranaggi cilind riciadent idiritt i e condentiobliqui; calco lo di resistenza degliingranaggi.
Le varie ipotesi di rotturaeil lor o imp iegoperi varicasi disollecitazione e per i vari materiali.
Collegamenti forzati a caldo e a freddo.
Chiavett elongitudinali,tangenzia lie trasversali;linguette,accoppiamenti sca nalati; dentatu- reHirt; spine.
Fillettature,viti, bulloni e loro accessori.
Molle di flessione, di torsione e di trazione-compressione.
Support i portanti e di spinta con cuscinetti di strisciamento.
Applicazione pratica della teoria della lubrificazione nei cuscinetti di spinta e portanti.
Risultati della teoria di Hertzed applicazioni relative.
Cuscinett i a rotolamento:tipi, montaggio,calcoloe criteri di scelta.
Assie alberi:determinazione delle forzee dei momenti e verifiche di resisten za . Giunt i:rigidi, assiali, trasversali, angolari e misti.
Innesti a denti, a frizione piani e a cono; innestiradiali ,con anello di espansione, a forza centrifuga , di sopravanzo.
Freniper autoveicoli,per veicoli ferroviari, per apparecchi di sollevamento; arpionismi ed arresti.
ESERCITAZIONI
Consistononellosvolgimento del progetto di massima (disegno e calcoli) di un gruppo mecca- nico che dà modo di applicare gran parte di quanto illustrato nel corso .
TEST! CONSIG LIAT!
R.Giovannozzi, Costruzionedi macchine, voI. Ie 2, Ed. Patro n, Bologna , 1965.
G. Bongiovanni - G. Roccati,Giuntiarticolati, Ed. Levrotto& Bella,Torino, 1984.
392 MECCANICA
IN096 COSTRUZIONE DI MATERIALE FERROVIARIO
Prof. Giovanni ROCCATI
VANNO
INDIRIZZO: Ferroviario -
Costruzionimeccaniche
DIP.diMeccanica Impegno didattico Annuale(ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
60 60
4 4
Lab.
Scopo del corso è quello difornire agli allievi le nozioni e le informazioni occorrenti per la corretta applicazione al settore della costruzione dei rotabili ferroviaridei con- cetti fondamentali dell'ingegneria meccanica.A tal fine verranno esaminate e con- frontate le caratteristiche tecniche dei rotabili in esercizio e,per quanto possibile,
in fase di costruzione
o
studio.Il corso si svolgerà mediante lezioni ed esercitazioni; vi è possibilità (previo benesta- re degli enti interessati) di visite ad officine di produzione o revisione di materiale mobile ferroviario.
PROGRAMMA
Generalità; ferrovie normali e speciali; principali caratteristiche e criteri di classificazione del materiale rotabile.
Condizionicaratteristiche del progetto dei rotabili ferroviari: scartamento,sagoma limite, peso per asse ammesso, accoppi abilità dei veicoli e dei loro impianti.
Il collegamento meccanico dei veicoli: ganci, respingenti,accoppiatori.
I carrelli ed i loro elementi costruttivifondamentali: assi, ruote, boccoleedisposi tividiguida relativi, sospensioni primarie e secondarie.
Casse e telai; cenni sul calcolo delle strutture auto-portantiesulle tecniche costruttive.
Nozioni generali sulla frenatura dei convogli ferroviari;frenatura tradizionale,elettrica, a pattini magnetici. Gli elementi di forza degli impianti tradizionali: cilindri-freno,timonerie,dispos i- tivi di ripresa del gioco, ceppi e pattini. Freni:avuoto, direttomoderabile, automatico conti- nuo. L'impiantofrenante autocontinuo: serbatoi principali, rubinetto di comando,distributori, serbatoi ausiliari.
Gli elementi della macchina motrice.
Il cabraggio della locomotiva:conseguenza del fenomeno e accorgimentinel disegnodella lo- comotiva per limitarne l'entità.
I diversi sistemi di trazione elettricaed i corrispondenti equipaggiamentielettrici:conseguenti differenze nel progetto della locomotiva ;trasmissionidel motodai motoriallesale.Notizie sugli equipaggiamenti elettronici: vantaggi e conseguenzesul progetto della locomotiva.
I motori diesel:sistemazione edingombri ammissibili,la sovralimentazione ed ilra ffredd a- mento, la potenzaVIC,la taratura. Le trasmission imeccaniche, id romecca niche;idrauliche:
caratteristiche principali e settoridi applicazione. Tipie caratteristiche di regolazione delle trasmissioni elettriche.
Materiale ordinario e mezzi leggeri:differenze diconcezione e prospettivedi impiego.
Il comportamento dinamico del veicolo e l'interazione ruota-rotaia (cenni).
I problemi dei veicoli passeggeri: accesso,arredamento, illuminazione , riscaldamento , clima- tizzazione, insonorizzazione; metodi per valutareil comfort di marcia (cenni).
ESERCITAZIONI
Comprenderannotanto brevi richiami su argomenti di interesseferroviario non compresinel programma di lezioni (nozioni di meccanica della locomozione ferroviaria,caratteristichemec- caniche di tasselli di gomma, ecc.), quanto brevi calcoli di diversotipo(valutazione dipresta- zioni di mezzi di trazione, progetto overifica di componenti diversidelveicolo).
Tali calcoliverranno svolticon la duplice finalitàdi fornire agliallievimetodi di calcolo o studio per quanto possibile applicabilianche al difuoridelsettore del1'ingeneria ferr oviaria e di rendere famigliariagli allievi dimensioni, pesi,sollecita zioniusualineivari componenti
MECCANICA 393
dei veicoli ferroviari,nonché delle resistenza al moto e degli sforzi di trazione. Gli argomenti specifici di questi calcoli potranno variare di anno in anno. Alcuni periodi di esercitazione potranno essere dedicati ad incontri con ingegneri operanti nel settore ferroviario.
TESTI CONSIGLIATI
F. Di Majo, Costruzione di materiale ferroviario, Ed. Levrotto& Bella, Torino.
T. DiFazio,Note sulle evoluzione dei mezzi e sistemi di trazione ferroviaria, Ed.Levrotto
& Bella, Torino (di consultazione).
F. Perticaroli, Trazione elettrica,Milano (di consultazione).
394 MECCANICA
INS06 COSTRUZIONE E TECNOLOGIA DELLA GOMMA E DEL P EUMATICO
Prof. Aldo PRIOLA DIP. diScienza dei Materiali e Ingegneria Chimica
IVAN O
IOPERIODO DIDATIICO INDIRIZZO: Automobilistico
Impegnodidatt ico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
56 20
4 2
Lab.
8
Il corsosipropone di fornire le nozioni fondamentali sulla struttura,sulle caratteri- stiche e sul comportamento meccanico della gomma come materiale relativamente alle sue applicazioni più importanti (pneumatici, sistemi antivibranti, articoli tecni- ci). Sarà approfondito in particolare l'esame dei fattori che determinano le proprie- tà peculiari del materiale. Nella seconda parte saranno trattate le caratteristiche strutturali e la meccanica del pneumatico, il suo comportamento su strada e in pro- ve di laboratorio nonché le proprietà dei sistemi antivibranti a base di elastomeri.
Il corso comprende lezioni, esercitazioni, laboratori e visite di istruzione.
Nozioni propedeutiche: Chimica applicata, Meccanica applicata alle macchine, Co- struzioni automobilistiche e Meccanica dell'autoveicolo.
PROGRAMMA
Premessa. I materiali polimerici:stato vetroso estato gommoso,temperatura ditransizione vetrosa di un polimero.
Struttura e proprietà degli elastomeri più importanti. La gomma naturale.
Gli elastomeri sintetici: SBR,poli-isoprene,poli butadiene.Elastomeri saturi : elastomerioleo- resistenti; elastomerispeciali.
Natura dell'elasticità della gomma. Il reticolo elastomerico ideale. Equazionegaussiana del- l'elasticitàdella gomma ideale.Comportamento reale dellegomme. Proprietàviscoelastiche:
misure dinamo-meccaniche.
Lavu\ca nizzazione della gomma :condizioni sperimentalie andamento della reazione. I ter- moelastomeri. Principali classi di additivi e agenti rinforzanti:nerofumo, cariche, plastifi- canti. Proprietà fisico-meccaniche dei vulcanizzati e fatt ori che le influenzano: curve dinarnometriche, durezza,isteresi,resilienza ,abrasione ,attrito , fatica. Processidi invecchia - mento. Tecnologie di trasformazione degli elastomeri.
Il pneumatico:struttura, elastomeri impiegati:materiali tessili.
Processo di produzione.
Meccanica del pneumatico:parti costituentie loro funzioni. Tipi di pneumatici e campi di impiego. Caratteristichemeccaniche radiali, longitudinali e trasversali .Assorbimentodipo- tenza.Aderenza su asciutto e bagnato, fatica, abrasione. Valutazioniin laborato rioe su strada.
Sistemi antivibranti:vibrazioni meccaniche libere e forzate insistemiche utilizzano elastomeri . Teniche di misura e comportamento dei vari materiali. Esempidi applicazione degli antivibranti.
Manufatti in gomma per autoveicoli: cinghie di trasmissione, tubi, guarnizioni,giunzioni, ecc.
ESERCITAZIONI
Esercizi di calcolo e applicazione degli argomenti trattati nelle lezioni. LABORATORI
Valutazione di alcune proprietà meccaniche; curvedinamometriche,durezza, resilien za.
Visite ad impianti di produzione di pneumatici e di articoli ingomma ealaboratori di prove sui pneumatici.
MECCANICA 395
TEST ICO NSIG LIATI
F.R. Eirich,Science and Technology of Rubber, AcademicPress, New York, 1978.
C.M. Blow, Rubber Technology and Manufacture, Butter Worths,Londra, 1975.
Enciclopedia Internazionale diChimica, Edizioni PEM, 1972, vol. V, pago425-484.
396 MECCANICA
INI04 COSTRUZIONI AUTOMOBILISTICHE
Prof. Alber toMORELLI
III ANNO
l°PERIODO DIDATTI CO INDIRIZZO: Auto mobilistico
DIP.di Energetica Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
56 28
4 2
Lab.
-
Scopo delcorsoèl'introduzioneallaconoscenza dei principalitemi di tecnica auto- mobilistica.
Il corsosi svolgerà conlezioni, esercitazioni, visitedi istruzio ne.
Nozioni propedeutiche:Meccanica razionale, Disegno meccanico.
PROGRAMMA
Defin izion edi autoveicolo e sue categorie. Organiessenziali e loro «inter facce».Sistemi di riferimento.
La ruota con pneumatico. Suecaratteristich edideformazione,derivaescor rime nto .Effetti della campanatura e della convergenza.Aderen zaruotasuolo .Coeffi cienti di aderenzaglo- bale, locale e elementare. Descrizionedelle pressioni nell'ormadi conta tt o. Resisten zadel ro- tolamento. Cerchi e mozzi. .
Sospensioni: a centri virt uali e non,a ruotedipenden ti e non. Comportamentocinematico
.trasversale e longitudinale.Comportamento dinamico .Snodi di strisciarnentoe didefor ma-
zione. Ammortizzatori.
Sterzo.Sterzaturacinematic a e dinamica. Cinema tismi di accoppiamento delleruote e di co- mando centralizzato. Scatole diguida .
Carrozzeria. Forma delveicolo.Comportamentoaerodinam ico.Resistenza aerodinamica; effetti
.del vento laterale; flussiinterni, imbratt a mentodelle superfici traspare nti.Corpiideali.Coda
tronca«spoilers» e«dams»,Tipidistrutturaporta nte,a telaiosepara bile enon.Carichiesterni, fattori di carico a resiste nzaea fatica.
Trasmissione del moto alle ruote.Campoideale di potenzadispon ibile. Schemidi trasmissione.
Frizione;cambio, sincronizzatore, rinvio fisso , differenziale.
Freni a disco e a ganasce. Servofreno. Correttore di frenata.
Configurazioni più diffuse nelle automobilie nei veicoli industriali e comme rcia li.
Cenni sul comportamento di marcia esullasta bilità direzion ale.
ESERCITAZIONI
Disegno di un nodo diunascoccaeparticolaridiunacarr ozzeria. Disegno e calcoli di massi- ma diuna sos pensione. Calcolodello sforzosullo sterzo.
TESTI CONSIGLIATI
A.Morelli,Costruzioni autom obilistiche, Isedi, Mondadori.
C. Deutsch ,Dynamiquedes vhéhicules routiers.Données de base, Ed.Onser, Parigi, 1970.
MECCANICA 397 INS07 COSTRUZIONI BIOMECCANICHE
Prof. Pasquale Mario CALDERALE IVANNO
2°PERIODO DIDATTICO I D1RIZZO: Bioingegneria
DIP.diMeccanica Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
60 40
4 4
Lab.
lO
IIcorso ha lo scopo di fornire agli allievile più importanti applicazioni della mecca- nicastrutturale alla macchina umana,con particolare riferimento alle parti di sosti- tuzione. Vengono trattati di anno in anno argomenti particolari riguardanti le costruzioni biomeccaniche.
IIcorso comprende lezioni,esercitazioni teoriche e sperimentali, eventuali visite di istruzione.
Nozionipropedeutiche:Scienzadelle costruzioni.
PROGRAMMA
Vengono trattate le caratteristiche meccaniche dei tessutibiologici con particolare riferimento alla composizione e alla resistenza dell'osso,alla resistenza dei legami articolari,alle proprie- tà tribologiche delle cartilagini articolari. Problemimeccanici relativiall'impianto di prote si articolari, con particolare riferimento alle articola zioniportanti (anca , ginocchio, caviglia).
Tecnichedi rilevazionee misuradei datimeccanici riguardantiil corpo umano: apparatimec- canici (esoscheletri), apparati fotografici e televisiviper la rilevazione della geometria degli artidurante varieattività. Valutazionedelle forzeagentinei muscoliesulle articola zionime- diantemetodi teorici esperimentali. Arti artificiali sia superiore che inferiorie relativiproble- mifunzionali e strutturali, problemi dell'accoppiamentocon il corpo umanoe del loro comando.
Biomeccanicaodontoiatrica.Costruzioni biomeccaniche speciali:valvole cardiache,pancreas artificiale, organi artificiali ecc..
ESERCITAZIO NI
Costruzioni biomeccaniche speciali:organi artificiali, impiantisticaospedaliera.
LABO RATO RI
Vengono svolteesercitazionipratichefacenti usodi esosch eletrimeccan icie piattaforma di- narnometrica ,simulatore per articolazioniartificialiportanti,rilevament odeformazionime- diante fotoelasticità.
398 MECCANICA
IN468 DISEGNO
Pro f. Gualtiero RUSSO 1ST.diTecnologiaMeccanica I ANNO
IOe 20 PERIODO DIDATTICO Corso di Laurea:ING.MECCANICA
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale(ore)
Lez. Es.
30 120
I 4
Lab.
Il corso è diretto a fornire le nozioniteoricheed applicativedi rappresenta zione gra- fica e la conoscenza delle norme fondamentali per l'esecuzione e l'interpretazion e di disegni e progetti di elementi che interessano l'ingegneria. Viene dato particolare rilievo alla normazione nazionale ed internazionale. Il corso è propedeuticoagliin- segnamenti di disegno sviluppatinegli anni seguenti nei vari indirizz i.
Il corso si svolgerà con lezioni ed esercitazioni .
Nozioni propedeutiche: i contenuti dei corsi di Geometria piana e solida.
PROG RAMMA
Caratteristiche del disegno. Strumentie mezzi tecnici.Condizionamentiformalinella norma- tiva nazionaleed internaziona le.
Tecnica operativadi rappresentazione nelsistema Europeo ed Americano; assonometrie ge- neriche ed unificate, proiezioniortogonali, ausiliarie esezioni, viste esplo se.
Quotatura e sistemi di quotatura: convenzioni, caratteristiche,funzionalità.
Tecnologie di base:cenni suisistemi diproduzione emergenti.
Dimensioni nominali e tolleranze dimensionali;normativanazionale edinte rnazi ona le per i diversi accoppiamenti.
Collegamenti smontabili: filettatura, convenzioni e caratteristichegeometriche efunzion ali;
bulloneria, rosette ed elementi di sicurezza.
Collegamenti fissi: chiodature e saldature.
Finitura superficialee rugosità.
Stu dio di composizionee scomposizione di complessivi.
Scelta degli elementi unificati nella progettazione di nodi stru tt ur ali e di semplici insiemi.
Elementi di C.A.D. (Disegno assistito dalcalcolato re).
ESERC ITAZION I'
Disegno a mano liberae con attrezzi di elementi meccanici.Rilievodalvero.Rappresentazio- nedi complessivie relativiparticolari. Impostazione di graficie diagrammi .
TESTI CONSIGLIATI
Maifreni, Il disegno meccanico, vol. I e 2, Paravia ,Torino(ultima edizione ).
Chevalier, Manuale del disegno, vol. unico, SEI, Torino.
Straneo- Consorti,Il Disegnotecnico, vol.unico, Principato , Milan o (ultimaedizio ne).
MECCANICA 399
IN119 DISEG O MECCANICO
Prof. Emilio CHIRONE 1ST.diTecnologiaMeccanica Il ANNO
IOPERIODO DIDATTICO
Corsodi Laurea:ING.MECCANICA
Impegno didattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
30 110
Lab.
L'insegnamentoha loscop o di fornire agliallieviifondamenti del disegnotecnico, intesocom e linguaggio,nonché le prime indicazioni sul proporzionamento di ele- menti e di gruppi meccanici. Viene dato particolare rilievo alla normazione nazio- nale ed internazionale.
Nozioni propedeutiche: Disegno.
PROG RAMMA
Le fasi delprogetto meccanico:l'influenza del calcolo,della lavorazionemeccanicae dell'u- nificazione sul disegno dei pezzi meccanici.
Rugosità delle superfici, misurae unificazione, relazioni con le tolleranze.
Tolleranze di lavorazione: dimensionalie geometriche di forma e di posizione;catene di tolle- ranze e loro calcolo.
Assie alberi: raccordiesmussi; generalità sulfissaggio diun organ omeccanico su di un albero. Chiavette, linguette, accoppiamenti scanalti, tipi ,particolarità , unificazione, quotatura.
Spine e perni;spine elastiche; chiavett e trasversa li.
Cuscinett i ast risciament o e loro lubrificazione.
Cuscinetti idrostatici.
Cuscinetti pneumostatici.
Cuscinett i magnetostatici.
Cuscinetti a rotolamento; tipi, particolarità ed unificazione. Montaggio e scelta dei cuscinett ia rotolamento.
La lubrificazione e la protezione dei cuscinettia rotolamento;anellidatenutae tenute a labirinto.
Dispositiviantisvitamento; rosette a piastrine, rosette elastiche, coppiglie e dadi speciali.
Cenni su ruote di frizione; catene, cinghie piane e trapezoidali.
Ruote dentate; generalità e parametri fondamentali; ruote dentate cilindriche esterneed inter- ne; coppia rocchetto-dentiera; ruote dentate coniche.
Coppiavite senza fine-ruota elicoidale.
Le molle; tipi principali e particolarità .
La chiodat ura; generalità, tipi di chiodi e digiunti chiodati ed unificazion i.
La saldatura; generalità e principali procediment itecnologici. ESERC ITAZ ION I
Le esercitazioniconsisto no nellostudio, nellaelaboraionee nel disegno digruppi meccanic i dicomplessità viavia crescent ee sempre diversineivarianni.Agli allievi sonofo rn itischemi ditali gruppi meccanici cheservono per ildisegnodei complessivi deigruppi stessi;successi- vamentevengono disegnatii particolari dei gruppi,corredatiditutte le indicazion inecessarie per la loro costruzione.
TESTI CONSIGLIATI
E. Chevalier :E. Chirone -V. Vullo, Manuale del disegnotecnico, SEI, Torino, 1976.
E. Chirone - V. Vullo, Cuscinettia strisciamento, Ed. Levrotto& Bella, Torino, 1979.
400 MECCANICA
IN127 ECONOMIA E TECNICA AZIENDALE
Prof. Nicola DELLE PIANE (locorso) 1ST.diTrasportie OrganizzazioneIndustriale Prof. Antonino CARIDI (20 corso)
VANNO
2°PERIODO DIDATTICO
Impegnodidattico Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
4 4
Lab.
Il corso presentaiprincipi e le applicazioni dell'economia aziendale e delle tecniche aziendali nel quadro delle decisioni relative sia alla gestione operativa che alla evo- luzione ed allo sviluppo dell'impresa. I temi generali trattati sono: obiettivi,decisio- ni,strategie aziendali, la previsione e la programmazione. Il controllo del processo produttivo ed il controllo economico di gestione.
Il corso si svolge con lezioni ed esercitazioni.
Nel corso sono trattate in fase propedeutica nozioni di matematica finanziaria,di statistica e di ricerca operativa (programmazione lineare, tecniche reticolari, teoria delle code, metodi di simulazione).
PROGRAMMA
Parte la. L'impresa;le strategie e gli obiettivi. Le decisioni aziendali e la loro integrazione sia nell'ottica gestionale che in quelle di evoluzionee sviluppodell'impresa.Elementi dima- croeconomia e microeconomia.Metodi di analisi economica per la scelta fra alternative.
Parte 2a•La pianificazione e programmazione della gestionedell'impresa. Principi etecniche di analisi previsionale.Pianificazione e programmazione delle vendite, della produzione,de- gli approvvigionamenti, dei trasporti, delle risorse finanziarie correnti, e lorointegrazio ne nel piano di gestione aziendale.Metodi di programmazione operativa: scheduling, routing, di- spatching, controllo avanzamento:il diagramma di Gantt; il Pert. Metodi diprogrammazio- ne delle giacenze e di calcolo dei lotti economici. Lo studio del ciclo di lavorazione,dei metodi e dei tempi di lavorzione e le tecniche statistiche di campionamento del lavoro.
Parte 3a. Controllo di gestione. Il controllo statistico della qualità; lecarte dicontrollo per variabili, per attributi; ipiani di campionamento. Il controllo quantativo; l'adeguamento del piano di gestione; metodi dicontrollo delle giacenze anche con modelli probabilistici. Il con- trollo economico;metodi di contabilità industriale: il costo di fabbricazione a costi reali e a costi standard; l'analisi del valore; i budget. Sistemi di informazione per la programmazio- ne ed il controllo della gestione. Sistemi di elaborazione dei dati.
Parte 4a•La pianificazione dell'evoluzione e dello sviluppo dell'impresa.Si esaminano le de- cisioni dell'impresa relative all'evoluzione ed allo sviluppodei prodotti e mercati,dellestrut- ture distributive e di vendita, di produzione,di approvvigionamentoe finanziarie. Questaparte tratta in particolare dell'individuazione, valutazione e scelta degliinvestimenti in relazione ai piani di evoluzione e di sviluppo.
Parte 5a•Sintesidella posizione economico-finanziaridell'impresae prospett ive. Il bilancio:
gli indici caratteristici.
ESERCITAZIONI
Analisi previsionale.Programmazione lineare applicata ai piani integrati di gestione ed alla programmazione della produzione. Gestione delle scorte.Dimensionamento di servizicon metodi di simulazione. Tempi e metodi di lavorazione;abbinamento macchine;campionamento sta- tistico del lavoro. Controllostatico di qualità. Scelta fra alternative,anche di investimen to ; il flusso di cassa scontato. Il bilancio: lo statopatrimoniale,ilconto economico,ilflussodei fondi, gli indici caratteristici.
MECCANICA 401
TESTI CO NSIGLIATI
A. Caridi, Tecnicheorganizzati ve edecisionaliperlagestio ne aziendale,Ed. Levrott o& Bel- la, Torino , 1982.
A.Caridi,Esercitazionidi economiaetecnicaaziendale, Clut, Tor ino.
N. Dellepiane,Metodi di analisieconomica per la preparazionedel pianointegratodi gestio- neaziendale,G. GiappicheIli, Torino, 1978.
N. Dellepiane,Documenti economico finanziaridi sintesidella gestioneaziendale,seconda edizione rivedu ta, G. GiappicheIli,Torino, 1978.
N. Dellepiane,Metodi Bay esianidi analisieconomica , Ed . Levro to & Bella ,Torino , 1983.
N.Dellepiane,Decisioni di investim ent oedecisionidi finanz iame nto, G.Giappichelli,Tori- no, 1983.
402 MECCANICA
IN 132 ELEMENTI DI ELETTRONICA
Prof. Marco GIORDANA D1P.diElettr onica III ANNO
lOPERIODO DIDATnCO INDIRIZZO:Metrologico -
Automazione -
Costruzionimeccaniche- Bioingegneria -
Turbomacchine - Ferroviario- Fisicotecnico- Tecnologico
Impegno didatti co Annuale (ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
SO 30
6 2
Lab.
4
Il corso è indirizzato principalmente alle applicazioni dei dispositi vi,dei componen- ti elettronici e dei sistemi elettronici compresiicalcolatori (mini e micro computer) con particolare attenzione alle applicazioni in ambiente industriale. Obiettivo rile- vante del corso è quello di far acquisire, all'allievo ingegnre meccanico, le metodo- logie impiegate nel campo dell'elettronica, in modo tale da essere in grado di comprendere le prestazioni e le possibilità offerte dall'elettronica applicata.
Il corso è articolato principalmente su lezioni di carattere informativoe descrittivo e su esercitazioni di calcolo di amplificatori.
Nozioni propedeutiche: buona conoscenza dell'elettrotecnica dibase.
PROGRAMMA
Richiami di elettrotecnica:Elettrotecnica dibase. Analisi di reti nel dominio della freq uenza . Calcolo simbolico. Analisi ditransitori.
Componenti attivi e non lineari. Concetto di modello elettrico. Diodi.Transistori.Diodi con- trollati. Circuiti a larga scala diintegrazione (esempi).
Amplificatori: Classificazione ed impiego.Concetto di reazione positivae negativa.Amplifi- catori operazionali.Oscillatori.
Circuiti non lineari: Applicazioni di transistori ed amplificatori operazionali fuori Iinearità.
Acquisizione dati: Rappresentazione numerica di grandezze analogiche. Definizione di con- versione analogico/digitalee digitale/analogico.Cenni all'algebra diBoole.Esempidicircui- ti logici combinatori e sequenziali. ConvertitoriA/D- D/A.Esempiocompletodi un sistema di acquisizione dati.
Elaboratore elettronico: Cennisulla struttura di una macchina numerica. Descrizionediuna unità centrale integrata. Cennisui linguaggi di programmazione .Cennisuisistemi operativi.
Strumenti di misura: Tester. Voltmetri digitali. Oscilloscopio.
ESERCITAZIONI
Calcolo funzioni di trasferimento in modulo e fase per circuiti a transistori, diagrammi di Bode, progetto di amplificatori operazionali, progetto dicircuiti logici elementari.
LABORATORI
Èprevista una esercitazione in un laboratorio di misure elettroniche.
TESTI CONSIGLIATI
J. Milman, Microelectronics, McGraw Hill, Kogakusha,Tokyo , 1979.
MECCANICA 403 IN482 ELETTROTECNICA
DIP. di Automatica e Informatic a Prof. Edoardo BARBISIO (locorso)
Prof. Ernesto ARRI (20 corso) IlANNO(*)
2° PERIODO DIDATTICO
Impegno didatt ico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
88 30
6 2
Lab.
Il corsosipropone di fornire allostudente le nozionibasilari dielettrotecnica genera- le per una corretta utilizzazion edi macchineed impianti. A tale fine, dopo aver ap- profondito lo studio delle reti di bipoli in regimestazionario ,sinusoidalequasi-sta- zionario, transitorio e dei campi di corrente,elettrico, magnetico, vengono trattati iproblemi di dimensionamentodei bipoli elementari, delle linee monofasie trifasi, degli impianti di messa a terra e l'analisi del funzionamentodelle principali macchine elettriche (trasformatori, macchine asincrone, macchine a collettoreper corrente continua).
Il corsosisvolgeràcon lezioniteoriche,esercitazioni conesemp i numerici e comple- menti alle lezioni, ore destinate a chiarimentiindividuali.
Nozionipropedeutiche: AnalisiI e II, Fisica I e II.
PROGRAMMA
Circuitiin regimestaz ionarioe sinusoidale quasi stazio nar io: potenza istantanea; potenzaat- tiva ,reattiva,apparente;cennisuglistrumenti di misur a .Concettodibipolo ediretedibipo- li; bipoli lineari e non lineari; bipolo equivalent ead unarete accessibilea due dei suoi morsetti. Metodi d'analisi delle reti deibipoli normaliinrgimestazi onario ecomunque variabile.Feno- menitransitori elementari.
Sistemi trifasi:analisi delle retie metodi dimisur a sui sistemisimmetrici equilibrati. Rifa- samento.
Richiami sui campielettrici, magnetici e di corrente:loroapplicazione allo studio delleresi- stenze, capacità,induttanze autoe mutue negliapparecchidi usopiù comune. Energie imma - gazzinate. Forze e coppiedi origine elettromagnetica.Trasformatori :lorofunzioni e utilità negli impianti; deduzione del circuito equivalente;funzionamento in condizioni normali,a vuoto e incorto circuito ;perditee rendimento;principali caratteristiche cost ruttive; datidi targa. Parallelo ditrasformatori.
Motoriasincroni:loro importanza nell'industr iameccanic a; formecost ruttiv e;principio di funzionamento sotto l'aspetto sia intuitivo sia ana litico; caratteristiche meccaniche;perdite erendimento. Principalicomandiperl'avviam ento,l'in versione di marcia ,la variazione di velocità. Dati di targa.
Macchine concollett o re: dinamo e motori per corrente cont inuaconvari tipi di eccitazione;
varie caratteristiche meccanicheed elettriche. Variepossibilità di coma ndo e regolazion e.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioniintegrano le lezioni con particolar eattenzion ea problemi applicati videllateoria a bipolie macchinediusocorrent e civileed industriale.
TESTI CONSIGLIATI
P.P. Civalleri,Elettrotecnica,Ed. Levro tto& Bella, Torino.
G.Fiorio, Problemidi elettrotecnica, Ed. Clut, Torino.
G.Fiorio-I. Gorini-A.R . Meo, Appuntidi elettrotecnica, Ed. Levrotto& Bella, Torino . G.Someda, Elementi dielettrotecnica generale, Ed. Patron, Pado va.
(*) Insegnamento
.
del triennio anticipato al biennio .404 MECCANICA
IN472 FISICA I
Prof. Aldo PASQU AREL LI DIP.diFisica
IANNO Impegno didattico Lez. Es. Lab.
2° PERIODO DIDATTICO Annuale (ore) 75 28 24
Corsodi Laurea:I G.MECCA lCA Settimanale (ore) 6 2 2
Com ecorso istituz ionale dell"anno,ilcorsoèinteso aillustrarei principifonda- mentali della meccanica
e
term odinam ica, eforn ire una base sufficientea compren- dere i problemi relativi,risolverei più semplici,epoter sviluppare nei corsisuccessivi le tecniche specifiche di soluzione dei più complessi.Il corso si svolgerà con lezioni ,esercitazioni, laboratori.
Nozioni propedeutiche:per la buona comprensione del corso si richiedela conoscenza di Analisi matematica I.
PROGRAMMA
Cennidi Metrologia: misurazionee incertezza di misura,sistemi di unità; valutazione dell'in- certezza in misurazioniindirette.
Interpretazione ed uso deivett ori in Fisica.
Cinemat icadel punto:velocità e accelerazione neimotirettilinei e curvilinei; moto relativo;
cambiamen to del sistemadi riferim ento.
Dinam ica del punto: leggi di Newton ; forza, massa , quan tità di moto, sistemi inerziali;
conservazione delle quantità di moto; forze di campo (gra vità eforze elastiche), vincolie attriti, forze inerziali; lavoro; teorema dell' energia cinetica ;campiconservativied energia potenziale.
Dinamica dei sistemi:centro di massa; conservazione dellaquanti tà dimoto,dell'e nergia e del momento angolare; moto nelsistema delcentro dimassa;urti; oggettiamassa varia bile;
dinam ica rotatoria deicoripi rigidi e momento d' inerz ia.
Staticadeicoripi rigidi; stat ica deifluidi.
Moto armonico;oscillazioni forzate e risonanza; cenni alle onde elastiche.
Dinamica dei fluidiperfetti; tensionesuperficiale.
Campogravitazionale e leggi del moto planetario.
Termometria :dilatazione termica; scale di temperatura; teor ia cinetica dei gas.
Calorimetria:conduzione delcalore; sistemitermodinamici; equazionedi stato dei gasperfet- ti e diVan der Waals; cambiamenti di stato.
Primo principio della termodinamicae problematicarelati va.
Secondo principiodella termodinamica:macchinetermiche; ciclo eteo rema di Carnot;teore- ma di Clausius;entropia.
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche asquadresul programma del corso.
LABORATORI
Esercitazioni a mezze squadrein laboratorio.Esperienze di cinematicaedinamicamediante l'impiego di rotaie a cuscino d'aria. Acquisizione ed elaborazionedati sperimentali(caduti dei gravie oscillazioni del pendolo)co n l'usodi computer (Appie II).
MECCANICA 405
TEST I CONSIG LIAT I
Nella scelta deitesti, fra quelli sott oelencati , glistudenti segua no leindic azioni dei docenti dei rispett ivi corsi:
Lovera- Minetti - Pasquarelli,Appunti di Fisica, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1977..
Lovera-Malvano-Minetti-Pasquarelli,Caloree termodinamica,Ed. Levrotto& Bella , To- rino, 1977.
Halliday -Resnick, Fisica, Parte Ia, Ambrosiana,Milano, 1978.
Alonso - Finn,Elementi di Fisica per l'Università, voI. I, Masson ,Milano, 1982.
Minetti - Pasquarelli, Esercizidi Fisica I, Ed. Levrotto& Bella,Torino, 1971.
M. Balkan ski-C. Sebenne,Fisica,Utet, Torino .
Rosati -Casali, Problemidi Fisica generale, Ambrosiana,Milano, 1983.