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IV – Le opere di presa dell’acqua fluente I L’energia idroelettrica e le altre fonti di produzione Un‟ulteriore tipologia di sgrigliatore adottabile per l‟impianto in oggetto, proposto da tante

Le opere di presa dell’acqua fluente

66 IV – Le opere di presa dell’acqua fluente I L’energia idroelettrica e le altre fonti di produzione Un‟ulteriore tipologia di sgrigliatore adottabile per l‟impianto in oggetto, proposto da tante

delle aziende interpellate, è del tipo oleodinamico a barre verticali. Esso è costituito da una griglia che blocca i detriti, come quella presentata nella prima soluzione, e da un automati- smo con un attuatore oleodinamico provvisto di una benna che si impegna sulla griglia per pulirla saltuariamente, mantenendosi all‟asciutto quando non in funzione. In sostanza cor- risponde al primo tipo di sgrigliatore adottato sull‟impianto “Para 1”, di cui nel capitolo precedente si è largamente disquisito, il quale per la caratteristica dei fiumi romagnoli non presenta le corrette proprietà. Le immagini successive mostrano l‟evoluzione nella scelta sul “Para 1”, a sinistra con lo sgrigliatore oleodinamico poi sostituito con uno a nastro, raf- figurato nella foto di destra.

Figura 4.9 - L'evoluzione sull'impianto "Para 1"

Dalle foto è possibile capire alcuni dei perché della scelta di uno sgrigliatore a nastro, ed i motivi possono essere così raggruppati:

- minore efficienza delle barre verticali rispetto la rete mobile, che si traduce in un fil- traggio insufficiente dell‟acqua fluviale;

- viste le dimensioni molto elevate della luce della vasca (nell‟impianto di Fiumana sa- ranno pari al triplo di quelle visibili nelle immagini sopra), sono richiesti un attuatore ed una benna di considerevoli dimensioni, i quali fanno lievitare il prezzo fino a tre volte rispetto il costo di uno sgrigliatore a nastro;

- manutenzione e ricambi, sempre a motivo delle dimensioni consistenti, risultano es- sere molto dispendiosi;

- ingombro verticale e impatto visivo molto più contenuti per la soluzione a rete mobi- le, e questa particolarità risulta essere molto gradita in un centro abitato come quello di Fiumana;

- il peso dell‟organo meccanico e del sistema oleodinamico avrebbero richiesto una base di sostegno molto robusta, costringendo a coprire la vasca di captazione con una trave di cemento armato molto estesa e resistente, mentre lo sgrigliatore a nastro ri- chiede unicamente dei sostegni laterali ed il peso è molto contenuto.

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4.3

Lo smaltimento dello sgrigliato

Le normative vigenti fanno espresso divieto di rigettare lo sgrigliato nel fiume, dato che una volta che esso arriva a contatto con lo sgrigliatore diventa automaticamente un rifiuto e come tale deve esser trattato. Si è per questo studiato un cassone capace di contenere la giusta quantità di ramagli, foglie, tronchi e quant‟altro venga rimosso dai due sgrigliatori, e che consenta di ridurre al minimo i viaggi necessariamente da compiere alla discarica. Un‟idea in merito del sottoscritto, poi personalmente portata avanti, è stata prendere accor- di con Hera per la gestione dei rifiuti, e verificare la presenza di incentivi qualora essi si fossero autotrasportati a spese dell‟azienda alla discarica. In tale caso non è possibile fare uno studio di fattibilità poiché la gestione dei rifiuti è un aspetto obbligatoriamente da prendere in considerazione soprattutto in un centro abitato, ciò che si deve provare a fare è rimetterci il meno possibile, confrontando varie soluzioni.

L‟idea si può così riassumere: se un privato o un ente della provincia di Forlì-Cesena tra- sporta i propri rifiuti già differenziati ad una discarica, riceve uno sconto sulla tassa di i- giene ambientale di 0,05 euro per ogni chilogrammo consegnato. Logicamente si ragiona a peso e non a volume, poiché gli automezzi per la pulizia dei cassonetti hanno una portata in fatto di peso, mentre il volume viene ridotto grazie a compressioni meccaniche. Sulla base di questo fatto, ed essendo presente una discarica a Predappio, a circa 6 chilometri di distanza dall‟impianto idroelettrico, il sottoscritto ha contattato l‟Hera e richiesto se fossero presenti o meno incentivi. Operativamente, il cassone per la raccolta dello sgrigliato deve avere una capacità tale da evitare il proprio riempimento in un arco di tempo troppo breve, al contempo non può esser sovradimensionato a motivo degli ingombri e dell‟investimento iniziale.

In tale caso, per norme igieniche e per non permettere al rifiuto di marcire ed emanare cat- tivi odori, si impone un limite minimo di viaggi quantificato in due al mese per i periodi autunnale e primaverile, in uno al mese per il periodo invernale ed in un unico viaggio alla fine del periodo estivo. Secondo stime eseguite sulla base di vari sopralluoghi in diversi frangenti annuali e grazie all‟esperienza raccolta con altri impianti, si è calcolato che in due settimane autunnali si accatasta una quantità di rifiuto nella misura massima di 2 metri cubi a settimana, corrispondenti a circa 4 quintali. Per considerare un certo fattore di sicu- rezza ed evitare fuoriuscite di sgrigliato, il volume capacitivo del cassone atto alla raccolta dello sgrigliato è posto a 5 metri cubi.

Sulla base di questi dati e sull‟ingombro presentato da tali rifiuti, si è scelto di noleggiare giornalmente un autocarro provvisto di gru e cassone aperto di portata pari a 40 quintali. Nel prezzo di noleggio è compresa una distanza di 100 chilometri massimi percorsi, più che sufficienti a coprire il tragitto autonoleggio – impianto – discarica – autonoleggio. I dati sui quali si sono basate le considerazioni economiche sono i seguenti:

 massima entità di rifiuto catturato dal fiume: 2 [m3/settimana];

 peso specifico medio del rifiuto: 200 [kg/m3];

 massima quantità di rifiuto con incentivi economici: 3 [m3/conferimento];

 beneficio economico: 0,05 [€/kg];

 costo del trasporto, comprensivo di noleggio dell‟autocarro

con gru ed operatore, ivato: 100 [€/giorno];

 costo del cassone: 3.000 [€];

 rata dell‟ammortamento in 20 anni: 150 [€/anno];

Considerando la quantità massima di rifiuto differenziato passibile di incentivi economici, i quali sono intesi unicamente come “aiuto” al costo totale di smaltimento, ed il fatto che il costo per ogni singolo trasporto è racchiuso completamente nel noleggio dell‟autocarro e

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