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1.6 Proteomica salivare

1.6.2 IgA ed altre proteine

Oltre all’amilasi salivare, sono presenti nella saliva altre proteine che variano in risposta allo stress, come per esempio le immunoglobuline IgA.

Le IgA sono un tipo di anticorpi che come le altre classi di immunoglobuline vengono prodotte dai linfociti B e più precisamente dalle plasmacellule. Possono essere sintetizzate in forma monomerica e dimerica e svolgono importanti funzioni immunitarie a livello delle mucose oltre che nell’immunità neonatale. Una IgA in forma monometrica è costituita come tutte le immunoglobuline, da una coppia di catene pesanti(H) ed una di catene

32 leggere (L). Le catene leggere, di tipo  e , sono uguali in tutte le immunoglobuline e contengono ognuna due domini, uno variabile (VL) ed uno costante (CL). Le catene pesanti sono di tipo α, contengono un dominio variabile (VH o Vα) e tre domini costanti (CH1/2/3). Le catene α, inoltre, possono essere di due diversi sottotipi, α1 e α2. Pertanto, si distinguono due possibili sottoclassi di IgA, le IgA1 e le IgA2, con struttura e funzioni analoghe.

Le IgA possono anche essere in forma dimerica, ed è questa la forma con cui si presentano più frequentemente soprattutto nelle secrezioni. In questo caso, due monomeri IgA vengono collegati mediante ponti disolfuro che si formano a livello delle estremità carbossi- terminali delle catene α. Inoltre, per stabilizzare il complesso, ad esso viene addizionato un polipeptide di 15 kDa che prende il nome di catena J (join chain). In particolare, le IgA presenti nella saliva (IgA secretorie o sIgA) sono in forma dimerica e presentano una componente polipeptidica addizionale detta componente secretoria (SC) responsabile della resistenza alla proteolisi dell’immunoglobulina. (Figura 8)

33 Quindi la composizione molecolare delle IgA salivari è (IgA)2-J-SC, ed il suo peso molecolare è circa 2,5 volte maggiore delle IgA presenti nel siero in forma monomerica. [91,92,93] La funzione principale delle sIgA è quella di opporsi all’ingresso di agenti patogeni e di blocco della loro infettività in particolare assicurando l’immunità antivirale. Infatti, il legame dell’sIgA al capside virale abolisce la capacità del virus stesso di penetrare ed infettare in modo produttivo le cellule [94,95]

Numerosi studi hanno dimostrato che i livelli di sIgA presenti nella saliva, sono soggetti a variazioni in risposta a fattori dietetici, fisici e psichici; questa variabilità rende le sIgA salivare un possibile marker biologico per valutare le variazioni della risposta immunitaria in risposta a diversi stimoli. Un importante fattore da considerare per determinare la concentrazione delle sIgA è il flusso salivare, il quale è controllato da una varietà di fattori, come l’ingestione di cibo, la stimolazione sensoriale, l’uso di farmaci, il fumo, il posizionamento del corpo, il grado di idratazione [96,97] e lo stress.

In studi che hanno coinvolto persone anziane, è stato osservato che il cambiamento più grave per i meccanismi di difesa del cavo orale è l’iposalivazione [98,99], mentre le concentrazioni assolute delle sIgA non mostravano variazioni significative. Considerando il flusso salivare e le concentrazioni di sIgA, è possibile postulare il tasso di secrezione, cioè la quantità totale di sIgA presenti nel cavo orale. Questa valutazione si ottiene moltiplicando la concentrazione assoluta delle sIgA con la velocità di flusso salivare. Anche l’attività fisica agisce sui livelli salivari di sIgA. Infatti, è stato osservato che l’attività intensa di atleti in vista di competizioni abbassa la concentrazione di sIgA e il tasso di secrezione nella saliva. [100,101]

Una scoperta interessante è stata che la stimolazione del flusso salivare può contrastare il basso tasso di secrezione basale delle slgA. Questa conclusione deriva da uno studio condotto su un giovane studente universitario, che dall’anamnesi mostrava frequenti infezioni del tratto respiratorio superiore. È stato riscontrato un basso livello di sIgA, un flusso salivare ed un tasso di secrezione inferiore rispetto a studenti della stessa età e che svolgevano un’attività simile. A seguito della stimolazione del flusso salivare mediante

34 acido citrico, è stato ripristinato il livello normale di sIgA. [102] Questo esperimento ha dimostrato la correlazione tra flusso salivare e livelli di sIgA.

I livelli delle sIgA salivari hanno anche acquisito importanza per valutare la risposta allo stress, in quanto sono soggetti a variazioni in seguito ad eventi desiderabili od indesiderabili, a problemi quotidiani e prestazioni cognitive. [103] Una riduzione significativa dei livelli di sIgA è stata riscontrata durante un esame, mentre nei giorni precedenti è stato riscontrato un incremento di tali livelli. [104,105] Ciò significa che le circostanze di esami accademici sono condizioni stressanti che causano cambiamenti nelle funzioni del sistema immunitario. Il risultato di questa osservazione è coerente con precedenti studi che hanno dimostrato che lo stress da esame in studenti di medicina sani potrebbe portare a ridurre i parametri del sistema immunitario con una diminuzione della sua attività ed una minore capacità di controllare l'espressione di virus latenti come il virus Epstein-Barr (EBV) ed il virus Herpes Simplex di tipo 1 (HSV-1).[106]

In un altro studio, sono stati osservati aumenti dei livelli di sIgA e cortisolo salivare dopo un esame basato sul calcolo aritmetico mentale. Tuttavia, l'aumento delle sIgA era transitorio mentre la riduzione delle sIgA nei 20 minuti successivi allo stress era significativamente correlata con l'aumento del cortisolo salivare. Inoltre, studi precedenti su animali da laboratorio hanno dimostrato la relazione tra cortisolo e livelli di sIgA dopo una situazione stressante.[107] È stato riportato che il livello basale di sIgA e di cortisolo potrebbe predire gli esiti, legati allo stress, sulla salute. A seguito di una sessione d’esame, studenti con livelli basali di sIgA bassi ed alti livelli di cortisolo hanno mostrato esiti sulla salute peggiori rispetto a studenti con alti livelli basali di sIgA e bassi livelli di cortisolo. In effetti, il rilascio eccessivo di cortisolo, come detto in precedenza, può sopprimere la funzione immunitaria ed avere effetti negativi sulla salute, ed è quindi necessario valutare i livelli di entrambi per avere un’indicazione più precisa.

In futuro, può essere utile valutare gli effetti di stimoli olfattivi e gustativi sul flusso salivare e conseguentemente anche sui livelli delle sIgA salivari. In conclusione, l’analisi delle sIgA salivari, così come di altri parametri, è un ottimo strumento per valutare la risposta allo

35 stress da performance. Va inoltre precisato che l’esame delle componenti salivari, incluse le sIgA, presenta diversi vantaggi rispetto all’esame dei parametri ematici:

• l’esame è privo di rischio per i soggetti in studio

• la saliva viene facilmente raccolta senza necessità di personale qualificato • è possibile effettuare più prelievi durante la giornata

• anche i bambini possono essere facilmente testati.

• è possibile osservare immediatamente l’effetto grazie alla breve emivita delle sIgA • la sintesi delle sIgA è alta ed è correlata direttamente con l’agente causale

• la sintesi è, inoltre, dipendente dalle cellule T • i risultati sono correlabili per tutte le mucose

Capitolo 2

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