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Il contesto e il Public Understanding of Science

II. Richard Dawkins e Il gene egoista

2.4 Il contesto e il Public Understanding of Science

Nei libri divulgativi di Dawkins emerge chiaramente una stretta correlazione tra la scienza e la sua popolarizzazione. I due elementi sembrano essere inscindibili per gli obiettivi che lo stesso Dawkins si era prefissato : la scienza e la sua divulgazione non possono essere separate l'una dall'altra. Tale fine sembra essere stato raggiunto. Il gene egoista, oltre a rappresentare un significativo successo della letteratura scientifica della seconda metà degli anni 70, ha contribuito ad incentivare ed estendere il dibattito sull'evoluzione e sul comportamento sociale. Il lavoro di Dawkins costituisce una delle espressioni più dirette di quel clima culturale britannico affermatosi nel periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale e prolungatosi fino ai nostri giorni. Il suo impegno si colloca in quello che viene definito il Public Understanding of Science (PUS). Di quest'ultimo Dawkins è stato, inoltre, un diretto portavoce ricoprendo per primo la cattedra omonima all'Università di Oxford per circa un decennio, dal 1995 alla fine del 2008.

La cattedra, nata nello stesso 1995, fu fondata grazie ad una donazione del professor Charles Simonyi, che ricopriva un importante ruolo nell'Istituto di Matematica dell'Università di Oxford, ma era anche attivamente impegnato nel Dipartimento per la Formazione Continua. Come si legge dal Manifesto scritto da Simonyi59, con la collaborazione di Dawkins, l'obiettivo è quello di contribuire

alla comprensione della scienza da parte di un vasto pubblico, oltrepassando i

59 Charles Simonyi's manifesto, http://www.simonyi.ox.ac.uk/aims/charles-simonyis- manifesto.

limiti dell'ambito accademico. Secondo Simonyi colui che ricopre tale cattedra dovrebbe essere uno scienziato che si è distinto nel proprio campo di ricerca, ma dovrebbe avere anche un particolare talento e interesse nella comunicazione della scienza ad un pubblico di non specialisti. L'incarico è, infatti, quasi del tutto esente da impegni amministrativi nei confronti dell'Università, in quanto gran parte dell'impegno deve essere rivolto verso l'educazione scientifica. Quest'ultima può avvenire, inoltre, attraverso l'utilizzo di una grande varietà di mezzi di comunicazione affinchè la conoscenza possa raggiungere un numero più vasto possibile di persone. In questo senso i libri di Dawkins, le sue apparizioni televisive e il suo interesse nel divulgare la conoscenza scientifica ben si adattavano al progetto ideato da Simonyi.

Una conoscenza realmente 'pubblica' della scienza può essere ottenuta ampliando il più possibile il numero di fruitori, senza, per questo, escludere coloro che potrebbero svolgere un ruolo di opposizione nel dibattito. L'obiettivo della cattedra, quindi, sembra essere quello di evitare gli estremismi. Si dovrebbe cercare di trasmettere la conoscenza scientifica sia ad un pubblico vasto sia tutelando la partecipazione di specialisti che siano in grado di fornire una prospettiva personale all'interno della discussione. Il tentativo è di creare uno spazio di dibattito aperto su entrambi i fronti.

La conoscenza che dovrebbe essere favorita riguarda, in particolar modo, la condivisione di un sentimento di empatia nei confronti degli scienziati. Insegnare a cogliere l'ordine e la bellezza che governano la natura e il mondo che ci circonda rappresenta una delle conquiste più importanti. La conoscenza è intesa, in questo

senso, quale spirito di curiosità nel comprendere i meccanismi che regolano ciò che ci circonda.

A tal proposito, per comprensione della 'scienza' non si intende soltanto la conoscenza matematica e delle scienze naturali, ma anche quella relativa alla storia e alla filosofia della scienza. L'impegno dovrebbe essere, quindi, rivolto all'acquisizione di nozioni relative ad un vasto ambito di conoscenza scientifica : dalla genetica, alla computer science, alla cosmologia, alla linguistica. Dunque è essenziale «considerare la profonda e vitale dipendenza tra la società nel suo complesso e il mondo scientifico»60.

Il gene egoista, seppur pubblicato una ventina di anni prima della fondazione della cattedra, costituisce un esempio calzante nel tentativo di divulgazione della conoscenza. A partire dagli anni 90, l'intento che ha sempre animato la scrittura di Dawkins verrà, quindi, rafforzato dal suo ruolo. Il suo impegno trova una chiara formulazione nella prefazione de L'orologiaio cieco dove è esposto il duplice intento del libro61, valido anche per gli altri suoi scritti. Da una parte egli cerca di

trasmettere al lettore la propria meraviglia nei confronti della vita naturale e dei meccanismi che la regolano, ma, dall'altra, cerca di spiegare la soluzione di quello che sembra essere un enigma esponendo i principi della teoria darwiniana. Il coinvolgimento dei lettori non specialisti appare, quindi, un difficile, ma allo stesso tempo arricchente compito.

60 Charles Simonyi's manifesto, http://www.simonyi.ox.ac.uk/aims/charles-simonyis- manifesto.

Il Public Understanding of Science si configura, quindi, come un fenomeno che pervade l'intero mondo scientifico. Esso assume un duplice significato. In primo luogo indica quel campo di attività, esemplificato dalla cattedra ricoperta da Dawkins ad Oxford, che tenta di promuovere la conoscenza scientifica e di avvicinare il pubblico ad essa. In secondo luogo, si riferisce ad un vasto ambito di ricerca che, attraverso metodi empirici, cerca di analizzare la comprensione della scienza da un punto di vista sociale; tale fenomeno varia, quindi, in base al periodo storico e al contesto. Nel corso degli ultimi decenni, infatti, esso è stato studiato da psicologi sociali, come Martin W. Bauer della London School of Economics, che hanno cercato di individuare i processi che lo compongono e di delinearne lo sviluppo storico. La scienza ha acquisito una sempre maggiore centralità nel corso del XX secolo contribuendo a plasmare il nostro senso comune sul mondo. Comprendere il Public Understanding of Science significa, quindi, anche capire gli schemi culturali e sociali attraverso i quali interpretiamo la realtà62.

L'estensione concettuale del Public Understanding of Science non è stata messa in evidenza soltanto ultimamente. Si trova già una piena formulazione della sua portata nel rapporto sul Public Understanding of Science redatto dalla Royal Society nel 1985. Il documento sottolinea l'importanza di una maggiore vicinanza tra il mondo scientifico, e le conoscenze da esso prodotte, e ciascun cittadino. Dal documento si evince la stretta correlazione tra il ruolo di comunicatore di cui ciascun scienziato dovrebbe farsi carico e l'impatto che tale attività assume

all'interno della società. Il fulcro della discussione concerne, infatti, la formazione di ciascun individuo, ugualmente importante sia dal punto di vista dell'istruzione sia dal punto di vista politico. Ciascun individuo dovrebbe essere in grado di comprendere come e quanto la scienza e la tecnologia influiscono sulla sua quotidianità e sulla società in generale; solo in questo modo sarà in grado di esercitare, nel pieno diritto, la sua funzione di cittadino e prendere decisioni autonome sulle questioni, nazionali o locali, nel quale è coinvolto. Tale tipo di conoscenza non dovrebbe, quindi, essere riservata soltanto a chi ricopre incarichi di grande responsabilità, ma anche a coloro che svolgono un impiego non- specializzato e a partire già dalla formazione scolastica.

Il Public Understanding of Science coinvolge, di conseguenza, sia la dimensione privata e personale sia la dimensione pubblica di ciascun individuo. La conoscenza scientifica e tecnologica può, infatti, essere sfruttata non solo per scopi nazionali, per lo sviluppo dell'industria o l'aumento della prosperità nazionale, ma anche per prendere decisioni personali riguardanti la salute, lo stile di vita, la sicurezza e gli interessi. Da questo punto di vista, infatti, a ciascun individuo dovrebbe essere offerta la possibilità di conoscere non solo i progressi e i risultati raggiunti dalla scienza, ma anche le sue limitazioni e i possibili pericoli. La consapevolezza, insieme alla formazione, appaiono essere due obiettivi fondamentali da conquistare.

«La comprensione include non solo i fatti della scienza, ma anche il metodo e i suoi limiti così come il riconoscimento delle sue implicazioni pratiche e sociali»63.

Inoltre, la concezione della conoscenza che sottende il Public Understanding of Science si riferisce alla scienza essenzialmente come un continuum, tesi condivisa anche da Dawkins. Molto spesso ambiti quali la matematica, la medicina, la fisica e l'ingegneria vengono comunemente percepiti come separati dalla tecnologia e dagli strumenti utilizzati quotidianamente. Invece una maggiore comprensione della scienza permette di cogliere quel continuum di attività che dalle principali teorie scientifiche si estende verso i metodi di ricerca e l'applicazione pratica della conoscenza. La comprensione delle idee scientifiche, per di più, dovrebbe essere incrementata poiché alcune di esse, come la cosmologia o la teoria dell'evoluzione, hanno avuto una profonda influenza sul modo attraverso il quale concepiamo noi stessi e, perciò, fanno parte della nostra cultura. Se si ignorassero molti di questi concetti, si sarebbe esclusi dallo sviluppo e da gran parte della ricchezza del pensiero umano contemporaneo.

Secondo la prospettiva di Dawkins, questioni quali la nascita del nostro Pianeta, l'evoluzione di una natura così variegata come quella che ci circonda e la comparsa della specie umana possono essere spiegate soltanto attraverso il metodo scientifico, opponendosi a qualsiasi tipo di spiegazione religiosa. In particolare, l'unica spiegazione biologica possibile per spiegare la vita così come la conosciamo è il darwinismo; se nessun biologo dubita della sua validità, è necessario agire in modo che anche la maggior parte delle persone venga convinta. Il darwinismo, afferma Dawkins, è l'unico principio che ci consente di spiegare la realtà : se si rigetta il lamarckismo e la religione, l'unica opzione valida è la teoria di Darwin. L'intento di Dawkins di superare l'ignoranza nei confronti

della teoria dell'evoluzione fondata sulla selezione naturale avvalora ulteriormente l'obiettivo perseguito dalla Royal Society nella diffusione della conoscenza scientifica.

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