• Non ci sono risultati.

Il legame tra user online e visitatore museale

LA VALUTAZIONE DELL’INVESTIMENTO

3. Il legame tra user online e visitatore museale

Nel momento in cui un utente effettua l’accesso ad un sito museale si aspetta di trovare determinate informazioni, immediatamente e senza difficoltà:

1. un percorso chiaro di massimo 2-3 clic dalla homepage per raggiungere dettagli logistici quali localizzazione, orari d’apertura e costi d’accesso

2. informative chiare riguardo eventi e mostre, sempre facilmente raggiungibili, evitando agli utenti di rimanere bloccati su grovigli di link interni;

3. servizi di prenotazione online;

4. rappresentazione della collezione museale online, con una buona qualità d’immagine;

Queste sembrano informazioni e dettagli scontati, soprattutto alla luce di nuove tecnologie e nuove possibilità di presentazione di un sito, però è sconcertante quanto numerosi siti museali non contengano percorsi chiari per raggiungerle, e la difficoltà di navigazione sembra quasi presagire quella che sarà poi la difficoltà di visita o di identificazione di un percorso di visita all’interno delle sale. Tutto il resto è un surplus, ma queste info devono essere subito reperibili. A questo proposito il sito dei Musei della Città di Rimini, presenta queste informazioni, anche se sono necessari svariati clic per raggiungere le pagine, divise in maniera estremamente schematica. Per quanto riguarda invece servizi aggiuntivi, sul sito non sono presenti molti contenuti. Tra i più importanti si segnala il collegamento al catalogo della collezione, che è interamente affidato a quello dell’IBC di Bologna. Sembra che i reperti archeologici non siano ancora stati inseriti, mentre i dipinti e le tele della pinacoteca risultano tutti catalogati online. Ma perché sono importanti questi servizi aggiuntivi? La loro rilevanza sta nella capacità di attirare l’utente prima e dopo della visita museale. Un conto è che un turista in procinto di visitare la città di Rimini scelga di interessarsi alla proposta culturale della città e quindi cerchi e visualizzi il website dei musei; ma un altro è se in seguito alla visita l’utente scelga comunque di rimanere in contatto con la struttura, magari registrandosi alla newsletter o inserendo il sito tra i preferiti. L’obiettivo più importante da conseguire da parte dello

staff, a parere di chi scrive, dovrebbe essere quello di spingere gli utenti a visitare il sito in maniera continuativa, anche dopo l’averne visualizzato la collezione. Ciò sarebbe interessante, e utile, perché consentirebbe agli utenti di rimanere aggiornati sulle novità e di usufruire di contenuti unici e visibili solo online. Ad esempio, nel blog del museo Tate Modern di Londra, alla domanda posta agli utenti del sito da un membro dello staff: “cosa desiderate dal sito di un museo?” alcuni utenti hanno espresso curiosità per le scene “dietro le quinte” delle varie installazioni151. Ovvero

desidererebbero che venissero mostrati i momenti antecedenti all’inaugurazione e poi successivi alla chiusura, finanche ai lavori di “preservation” delle opere. Insomma, informazioni uniche e impossibili da reperire alternativamente. Questo andrebbe chiaramente oltre le normali funzioni di un sito web, è quasi se i nuovi siti ottimizzati di alcuni musei diventassero delle destinazioni essi stessi, con tutti i contenuti esclusivi presenti e i supporti alla ricerca. Nel 2000 era necessario essere presenti sul web per fare in modo di essere rintracciabili tramite Google, ma adesso il web sta cambiando in un ambiente informativo socialmente contestualizzato, ed è importante quindi essere rintracciabili, mediante i social network dei singoli utenti. Attualmente si effettua l’accesso a Internet per ottenere delle informazioni ed è questo il motivo che ha spinto i musei a fornirsi di siti web. La prima motivazione è quella di fornire informazioni logistiche basilari di cui si è già scritto, sono quelle informazioni che si raccolgono durante la preparazione di un viaggio, la seconda riguarda fornire qualcosa in più ai proprio utenti. I dipartimenti di marketing hanno realizzato che una grande percentuale di persone utilizza i search engine per trovare cose interessanti da fare nel tempo libero e questo è un settore in cui le istituzioni museali devono riuscire gradualmente ad inserirsi.

Quanto scritto finora costituisce l’aspetto più culturale e educativo del legame che caratterizza la realtà museale e il visitatore del website, ma è chiaro che essere in possesso di un buon website non possa fare altro che aumentare la popolarità e l’interesse per la struttura vera e propria. La modalità migliore e diretta per evidenziare questa relazione sarebbe quella di fornire all’utente che ha visitato il museo un questionario, chiedendo in che modo sia venuto a conoscenza della struttura e in particolare se ha visitato il sito internet per:

 visualizzare orari e altre informazioni logistiche;  vedere le mostre attualmente presenti;

 visualizzare determinati pezzi di collezione a cui si è interessati;

Si potrebbe effettuare un sondaggio contenente queste richieste direttamente all’uscita del museo, o sulla pagina Facebook ufficiale dei Musei della Città di Rimini, o sul website. Sulla homepage si

potrebbe creare un banner interattivo tramite cui l’utente può segnalare se, in seguito alla visualizzazione del sito, sarebbe interessato a visitare il museo o se ha già effettuato visite precedenti e, in questo caso, per quale motivo stia visualizzando nuovamente la pagina internet. Le risposte a questi quesiti sono essenziali per poter coltivare sempre più il legame con i visitatori, prima durante e dopo la visita. Un'altra interessante modalità per approfondire il legame tra sito e museo potrebbe essere quella di offrire dei coupon di buono sconto o sul biglietto d’ingresso o, ancora meglio, sul merchandise venduto all’interno del bookshop. Se poi si pensa ad un potenziale negozio online, le possibilità sono ancora maggiori.

Documenti correlati