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IL SITO DEI MUSEI DELLA CITTÀ DI RIMIN

2. Analisi interna 1 Il nome del dominio

2.10. Ottimizzazione della pagina

Gran parte dalle analisi diagnostiche svolte dai vari siti si concentrano sulla struttura della home page del sito e su come possa essere ottimizzata. Sono emersi fattori positivi, come la totale assenza di animazioni flash, ma anche molto negativi come i lunghi tempi di caricamento necessari per poter accedere alla pagina.

2.10.1. Animazioni Flash

Il sito del museo non contiene né animazioni flash, né frame. Questo è un fattore molto positivo, entrambi gli elementi possono causare grossi problemi alla pagina Web che li contiene,

principalmente perché i motori di ricerca non sono in grado di scansionarne e indicizzarne i contenuti. Questo succede perché ogni frame è una pagina a parte, quindi richiede tempi di caricamento maggiori, oltre all’uso di un raccoglitore dei vari frame (frame set) che porta ad ulteriori complicazioni. Se si ha necessità di inserire dei frame all’interno di una webpage allora si consiglia l’utilizzo di un <NoFrames> tag.

2.10.2. Percentuale testo/codice

Woorank ha rilevato che nella homepage del sito del museo comunale la percentuale di testo rispetto al codice HTML è del 4.59%. I punteggi ideali in questo campo dovrebbero essere compresi tra un minimo di 25% e un massimo di 70%. Per percentuali inferiori, come nel caso del sito del museo, allora sarebbe il caso di inserire più text content, rispetto alla parte codificata. In caso di punteggi superiori al 70%, allora gli sviluppatori del sito rischiano di far passare la pagina come spam, agli occhi dei motori di ricerca. Come linea generale però si può sostenere che, fintanto che non si esageri e i contenuti espressi siano rilevanti, più testo è contenuto dalla pagina, meglio è.

2.10.3. Dimensioni della pagina

Per quanto riguarda le dimensioni della pagina, la media diffusa all’interno del World Wide Web è di circa 320KB, mentre la homepage dei musei riminesi è di 420.2 KB. Questo significa che la pagina necessita di essere alleggerita, principalmente per evitare i lunghi tempi di caricamento; bisognerebbe almeno scendere sotto la soglia dei 300 KB. I due principali fattori che incidono in questo caso potrebbero essere le dimensioni delle immagini e i file JavaScript. Nel prossimo paragrafo si approfondisce l’aspetto relativo alle immagini, per quanto riguarda JavaScript invece, si tratta di “un linguaggio di scripting orientato agli oggetti, comunemente usato nei siti web. Può essere adoperato in concomitanza con altre tecnologie come Ajax e Silverlight”142. Più

semplicemente, si tratta di un linguaggio che consente ai siti Web di essere più interattivi e possedere contenuti unici. Il sito fortunatamente possiede pochi contenuti JavaScript, ad ogni modo le normali precauzioni da prendere sono l’utilizzo di file JS esterni alla pagina, sfruttare il tag <noscript> in grado di fornire del testo alternativo ai motori di ricerca e infine utilizzare la funzione google.load le librerie JavaScript o Ajax necessarie. Se c’è necessità di comprimere i file JavaScript, due programmi utili sono Closure Compiler e YUI Compressor, entrambi gratuiti e consentono di scegliere la tipologia di compressione preferita. Sia WooRank che SEOAutomatic hanno rilevato i tempi di caricamento del sito come troppo lunghi. In seguito ad un page speed test

effettuato tramite lo strumento d’analisi Pingdom.com, di cui si sono riportati i risultati in figura, si è visto che i tempi di caricamento sono dell’ordine di 3.43 secondi.

I lunghi tempi di caricamento costituiscono spesso il principale motivo per cui la maggioranza degli utenti abbandona il sito web dopo poco. Proprio per questo motivo Google fornisce uno strumento online che mostra ai web developers come riuscire ad accelerare i propri siti, chiamato Page Speed Online143. Spesso le tempistiche di caricamento possono dipendere dal server, o da altri problemi di rete, ma anche da una cattiva ottimizzazione del codice. Esistono poi degli strumenti di website monitoring che consentono di monitorare il proprio server e di ricevere segnalazioni tramite SMS quando i tempi sono troppo lunghi, come per esempio monitor.us o siteuptime.com. Ad ogni modo, il server utilizzato dal sito del museo non impiega cached pages. L’utilizzo della cache (HTTP caching), permette un caricamento rapido delle singole pagine in seguito ad una prima visita. Sostanzialmente si tratta di una memoria temporanea, che salva alcuni dati automaticamente, in modo da facilitarne il recupero su richiesta. Applicandola ad un server proxy riesce a ridurne il carico di richieste, contribuendo al miglioramento delle prestazioni del sistema. Ad esempio si risparmia sulla larghezza di banda e si velocizzano i tempi di caricamento, anche mostrando versioni statiche delle proprie pagine dinamiche.

L’analisi svolta su Search Commander ha portato alcuni risultati in merito al peso della pagina. La dimensione del codice HTML non compresso è di 51.55 KB. Questo peso non include i file JavaScript esterni, le immagini e i file CSS. Un valore ottimale dovrebbe essere sotto i 25KB per cui, una riduzione del peso è necessaria. Per quanto riguarda lo status di compressione HTML, le pagine compresse chiaramente caricano più velocemente; il sito del museo fa uso di Gzip144, un’applicazione che consente di ridurre il peso di JavaScript e CSS. La percentuale di compressione esercitata dalla pagina web è del 13%, per cui il risultato è considerato come positivo.

Vi sono alcune note positive rilevate dalla diagnosi della pagina web, ovvero anzitutto non sono

143 http://code.google.com/speed/page-speed

utilizzate tabelle nidificate all’interno del sito; questo è un bene poiché più le pagine sono articolate, maggiori sono i tempi di riproduzione del layout da parte del browser, che prima di poter caricare l’intera pagina deve aspettare di essere arrivato in fondo alla tabella. Per quanto riguarda l’analisi dei file CSS (Cascading Style Sheets), essi costituiscono un linguaggio impiegato dagli sviluppatori di siti Web per definire la formattazione di documenti HTML, XHTML e XML, ovvero l’aspetto che le pagine avranno agli occhi dei visitatori. La homepage del sito dei musei di rimini contiene pochi CSS, il che ne riduce la pesantezza, ma se un sito ne avesse in quantità maggiori esistono programmi come CSS Optimizer o Clean CSS, che consentono di comprimerli. Uno dei file presenti, giudicato positivo da WooRank, è il “print-friendly CSS”. Questo speciale foglio di stile consente all’utente di stampare in maniera diretta le pagine del sito, automaticamente modificandone il design. In questo modo non vengono riprodotti banner di interfaccia o immagini, consentendo sia di evitare stampe di elementi che prendono spazio inutilmente, sia di risparmiare inchiostro della stampante. Uno dei file CSS utilizzati, giudicato negativo da WooRank, è “inline styles”. Si tratta di file CSS che sono applicati ad ogni singolo elemento utilizzando l’attributo “style”. Il lato negativo del loro uso è che devono essere ripetuti per ogni frase, per cui se per esempio si desidera che tutti i paragrafi componenti una pagina abbiano lo stesso font “Arial”, allora bisogna aggiungere un inline style per ogni <p> tag del documento (il tag che ne influenza il carattere). Questo costituisce sia un lavoro in più per il webmaster, sia tempi di caricamento maggiori per l’utente che deve caricare la pagina.

Altra feature giudicata positiva dai siti di analisi SEO è la presenza di breadcrumbs nelle pagine, che consentono al visitatore di sapere costantemente la sua posizione rispetto alle pagine del sito.

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