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Capitolo I: a-am, ib, ú-a, a-ur 4

I.4. Il personale a-ur 4

Il termine a-ur4 è presente nei testi lessicali e amministrativi di Ebla dell'archivio L.2769.

Le prime interpretazioni del termine propongono una traduzione quale "Wasser-Sammler", "Zisterne"111. D’Agostino112, invece, ritiene che il significato di a-ur4 derivi dal verbo ur4, ""tosare"

e "raccogliere""113, col quale lo mette in relazione: "ci chiediamo se il nostro a-ur4/URx non sia da

mettere in relazione con il lessema ur4/URx che si ritrova relativamente spesso nei testi di Ebla e che è stato considerato anch’esso come nome di professione […] ribadiamo che una tale intepretazione infatti appare possibile anche per le attestazioni del termine a-ur4/URx nei testi da noi citati. In questo caso l’aggiunta della a- non avrebbe alcuna influenza semantica".

Proprio sulla base del significato "raccogliere" del termine ur4, Mander114 traduce il passo MEE 10

38 v. VII 7ˈ – 9ˈ: AN.ŠÈ.GÚ 32 na-se11 / a-ur4 / Ì-marki come segue: "sum: 32 persons (who) rallied

(at the city of) ʾImar".

Astour115, invece, propone che il termine indichi delle persone specializzate "who were perhaps in charge of water for irrigation".

Bonechi, infine, ha confermato che, "La différence sémantique entre les deux termes est donc déterminée par a «eau». Les a-ur4 seraient ainsi les personnes capables de «recueillir l’eau», soit des

experts en hydraulique"116.

I.4.1. Liste lessicali

[85] MEE 15 22 r. III 6: a-ur4

[86] MEE 15 25 v. IV 6ˈ: a-ur4

[87] VE 631: a-ur4 (A; B; AN senza glossa)

Le liste lessicali sumeriche di tipo éš-bar-kin5 e la lista lessicale bilingue attestano il termine a-ur4,

, tuttavia senza glossa.

111 Entrambe le traduzioni proposte in Butz 1987, p. 345. 112 D’Agostino 1990, p. 13.

113 Si veda la nota 16.

114 Mander 1990, p. 188, propone questa traduzione anche nei passi MEE 10 39 r. IV 3 – 5 e v. III 9 – IV 3. 115 Astour 1992, p. 52. Ibid. nota 318: "A-ur

4 appears as VE 631, again without its Eblaic equivalent, among terms

connected with water".

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I.4.2. Il personale a-ur4 nei testi amministrativi dell’archivio L.2769

[88] ARET III 285 r. IIˈ 1ˈ – 2ˈ: …] 74 é a-"ur4" / SA.ZAxki

[89] ARET III 310 r. II' 1' – 3': …] é / a-"ur4"-sù / Ù-ra-ba-nuki [90] ARET III 310 r. III' 2' – 4': …] a-ur4-sù / 3 [x(-x)] / SA.ZAxki

[91] ARET III 456 r. II 1' – 2': …] kú / a-"ur4" a-"ur4"

[92] ARET III 460 v. VI 1’ – 7’: …] Ìr-[x-x] / al6-tuš / a-"ur4" a-"ur4" / da-mu da-mu / in / 2

šu / Ti-ša-li-im

[93] MEE 10 38117 v. V 8 – VII 12ˈ: Da-rí-su / ˹En˺-na-NI / A-ḫa / In-na-tum / A-a-gú-˹su˺ / Ma-ʾà-ù / Gú-ma-du / Ba-wa-rúm // [I-zi-gú-du]118 / Ib-rí-ru12-nu / Šum-a-ḫu / Du-bí-šum

/ Ma-sar / Ḫa-ba-da / La-a / Si-ir-da-mu / A-UR-NI / Da-NE / Šè-ba-rúm / ˹Si˺-da-NI / Du-bù-i-šar / Ma-AMAR / I-ti-ib / I-ti-na-im / EN-E / En-na-NI[-II] // […] / [x]-ba-x- NE-NI / En-na-NI-III / Wa-at-ra-IM / Ma-ga-da / En-gi-iš / AN.ŠÈ.GÚ 32 na-se11 / a-ur4

/ Ì-marki / lú nu-du-du / si-in / A-la-gaki

[94] MEE 10 39 r. IV 3 – 5: 11 é-duru5ki 2 na-se11 / a-ur4 / Ì-ma-arki

[95] MEE 10 39 v. III 9 – IV 3: 4 é-duru5ki […] / […] na-se11 nu-du / a-ur4 / Ì-ma-arki [96] TM.75.G.1410119 r. III 15 e IV 1: 1 ugula še / 1 a-"ur4" / A-rí-muki

[97] TM.75.G.1410120 r. VIII 13: 1 engar 4 a-"ur

4" / 50 […]

[98] TM.75.G.1410121 v. III 7 – 9: 1 engar 3 a-"ur4" / 1 li gána / Ib-suki [99] TM.75.G.1451122 v. VI 11: 2 ma-na kù:babbar / a-ur

4! a-ur4!

Gli a-ur4 sono un gruppo di lavoratori la cui attività è connessa all’approvviginamento dell’acqua.

Che si tratti di un gruppo di lavoratori è dimostrato da alcuni elementi. Prima di tutto gli a-ur4 non

sono quasi mai indicati dai nomi personali ma da numerali, sono poi raggruppati in più é-duru5ki123,

ovvero squadre di lavoro, generalmente costituite da 20 elementi, come registrato nel passo [94], in cui gli a-ur4 sono raggruppati in 11 squadre é-duru5ki più due persone (na-se11).

117 Per questa attestazione è stata seguita a traslitterazione proposta in Archi 1990a, p. 34 num.75, la quale differisce in

alcune letture di NP rispetto alla pubblicazione in MEE 10.

118 NP ricostruito in Archi 1990a, p. 34.

119 D’Agostino 1991, p. 158. Si veda anche Milano 1996, nota 11 p. 137. 120 D’Agostino 1991, p. 158.

121 D’Agostino 1991, p. 158. 122 Bonechi 1997b, p. 533. 123 Milano 1990b.

48 Solamente il passo [93] elenca i nomi personali di ben 32 a-ur4, dei quali, come osservato da

Bonechi124, solamente i nomi Du-bí-šum ed En-na-NI coincidono con i nomi dei funzionari ur 4, ma

essendo nomi frequentemente attestati nei documenti eblaiti risulta evidente che si tratti di due casi di omonimia. Gli a-ur4 sono, infatti, un gruppo di lavoratori le cui attività nulla hanno a che vedere

con i compiti svolti dai funzionari ur4.

Svolgono il loro lavoro presso toponimi che sono abbastanza chiaramente individuabili in aree quali l’Eufrate o in aree di steppa attorno a Ebla. I centri attestati nei presenti passi sono SA.ZAxki125 ([88],

[90]), Ù-ra-ba-nuki126 ([89]), la cui collocazione non è nota, Ì-ma-arki ([94-95]), A-rí-muki127 ([96]), un centro localizzato nella regione dell’Eufrate, vicino a Ì-marki, e infine Ib-suki128 ([98]), un centro nella regione eblaita, forse a sud-ovest di Ebla verso l’area dell’Oronte.

Come si può notare, si tratta di centri posizionati in aree fluviali o steppiche, entrambe zone in cui dei lavoratori addetti alla raccolta dell’acqua erano necessari. Infatti, nei documenti eblaiti sono noti numerosi termini appartenenti al lessico idrografico129, molti dei quali attestano attività di controllo e gestione dell’acqua necessariamente svolta da un personale predisposto allo scopo130, nell’area tra Ebla e Na-gàrki e specialmente nella regione di Ì-marki, lungo le rive dell’Eufrate.

Se nelle aree fluviali l’acqua era ovviamente più reperibile e veniva deviata in canali per l’irrigazione delle terre, nelle aree steppiche l’acqua era reperita attraverso lo scavo di pozzi e conseguenti canalizzazioni. Nei testi di Ebla molte aree sono registrate in connessione con termini quali a-tuku131 "riserva d’acqua" e PAP.A132 "corso d’acqua, wadi". Questo perché l’acqua, nelle aree della steppa,

era un bene estremamente prezioso e in molti centri vi erano delle costruzioni idrauliche per il reprimento e mantenimento dell’acqua sotterranea133, opere che necessitavano di personale addetto

alla loro costruzione e al loro mantenimento.

124 Bonechi 1997b, p. 535. 125 Si veda qui la nota 65.

126 Bonechi 1993, p. 303 alla voce Uduban. 127 Bonechi 1993, p. 51.

128 Bonechi 1993, p. 193. 129 Bonechi 2000.

130 Si fa qui riferimento ai termini kam

4-mu e da-mu, entrambi indagati in Fronzaroli 1998a, il secondo dei quali è

registrato nella qui presente attestazione [92]. Per altri termini tecnici connessi alla gestione dell’acqua vedi Bonechi 2000, p. 99.

131 "/ḥawāʾu mī/, "una riserva d’acqua (il possesso dell’acqua)", ar. ḥawā (y), "possedere, contenere", ḥawiyya, "piccola

riserva d’acqua".", si veda Conti 1990, p. 170.

132 "In the bilingual lexical list, the gloss wa-mu-um (VE 623, A, B, C; var. wa-mu, D), left until now without an

etymological link, is the Eblaic equivalent of the Sumerogram PAP.A. In an administrative text, where PAP.A determines the place name Ib-al6ki, the Sumerogram has been read as pa5 «canal» (ARET I 5 obv. XI 15-XII 1).

Actually, the fact that the spelling PAP.A should be the equivalent of pa5(PAP.E) is not certain. However, it is likely

that, in the context of ARET I 5, the Sumerogram refers to a watercourse, seeing that, in another administrative text, the same place name seems determined by A.TUKU «water reservoir» (for the possibility that Ib-al6ki lú PAP.A is

the equivalent of Ib-al6ki A.TUKU [ARET IV 24 obv. VII 6-7], see G. Conti, QuSem 17 [1990], p. 170 f.; about this

toponym in general and its location, ARES II, p. 296 ff.; RGTC 12/1, p. 187 f.).", vedi Fronzaroli 1998b, p. 83.

49 Alcuni testi registrano la presenza di pú a "pozzi d’acqua" presso numerosi piccoli centri attorno a Ebla134, necessari ovviamente per il fabbisogno di acqua per i centri stessi, per gli allevamenti nonché

per le coltivazioni. Lo scavo di pozzi per il reperimento dell’acqua richiedeva della manodopera organizzata che poteva essere raccolta esclusivamente dall’amministrazione eblaita, che quindi gestiva e controllava il processo di reperimento dell’acqua e quando l’acqua veniva trovata i messaggeri ne portavano notizia a corte135.

Purtroppo non è chiaro se gli a-ur4 si occupassero dei lavori di costruzione o mantenimento delle

opere idrauliche, oppure se, come il termine ur4 "raccogliere" suggerisce, fossero addetti alla prelievo

dell’acqua dei pozzi o dei canali, forse per essere trasportata, in appositi contenitori per liquidi136, in luoghi che ne avevano necessità.

In ogni caso, essendo l’acqua un bene molto prezioso, l’attività degli a-ur4 era gestita e controllata

dell’amministrazione eblaita nonché dall’amministrazione del regno indipendente Ì-marki, come sembra attestare il passo [92], nel quale alcuni lavoratori a-ur4 sono definiti "a-"ur4" a-"ur4" del da-

mu da-mu che è sotto il controllo" (in 2 šu) di Ti-ša-li-im, la regina di Ì-marki. Il termine da-mu significa "sangue", come glossato nella lista lessicale bilingue VE 970 = ušx (A, B. C), ed è

generalmente impiegato per indicare un legame con quanti condividono lo stesso sangue, non sempre implicando necessariamente un legame di parentela. In questa attestazione, tuttavia, la valenza del termine sembra indicare del personale organizzato, forse costituito da famiglie, le quali hanno una connessione e un legame diretti in questo caso con la famiglia reale di Ì-marki137, per la quale svolgono

delle attività di controllo soprattutto legate al sistema idrico e al personle a questo connesso, esattamente come gli a-ur4.

Infine, è forse possibile, solo per il passo [95], proporre l’interpretazione del termine a-ur4 non come

nome di funzione, ma piuttosto come verbo, secondo la seguente traduzione: 4 squadre é-duru5ki […]

n persone non sono andate a raccogliere acqua (presso) Ì-marki.

134 Biga 2003d, p. 185. Alcuni passi documentano la presenza di pozzi presso SA.ZA

xki, dal quale l’acqua defluiva,

attraverso delle condutture, verso altre aree del Quartiere Amministrativo, si veda Biga 2003d, p. 185. L’interpretazione di questi passi dipende, ovviamente, dall’ipotesi che SA.ZAxki corrisponda proprio al Quartiere

Amministrativo.

135 Biga 2003d, p. 183.

136 I reperti ceramici provenienti dagli scavi di Ebla documentano numerosi recipienti per liquidi, fra i quali alcune

tipologie erano specializzate per l’immagazzinamento e il trasporto dei solidi come dei liquidi, quali le giare, la tipologia cermica più largamente documentata nel Palazzo G, le giare ovoidali, tripodi o a base convessa, nonché calici, si veda Mazzoni 1994, pp. 251-254.

137 Per questa interpretazione si veda quanto detto in Fronzaroli 1998a, p. 112: "here the context requires da-mu da-mu

to indicate a social organisation which can detach its personnel at the request of the Eblaic administration. It must therefore be concluded that da-mu da-mu in these contexts should indicate the kinsmen, belonging to well-defined family groups, perhaps semi-nomad, who mantain preferential relations with the royal family." Per altre attestazioni di questo termine si veda sempre Fronzaroli 1998a.

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I.4.3. Indice dei nomi personali degli a-ur4

Tutti i nomi dei lavoratori a-ur4 presenti in questo indice sono registrati nel passo [93].

A-a-gú-˹su˺ A-ḫa A-UR-NI Ba-wa-rúm Da-NE Da-rí-su Du-bí-šum Du-bù-i-šar EN-E En-gi-iš ˹En˺-na-NI En-na-NI[-II] En-na-NI-III Gú-ma-du Ḫa-ba-da Ib-rí-ru12-nu In-na-tum I-ti-ib I-ti-na-im [I-zi-gú-du] La-a Ma-AMAR Ma-ʾà-ù Ma-ga-da Ma-sar ˹Si˺-da-NI Si-ir-da-mu Šè-ba-rúm Šum-a-ḫu Wa-at-ra-IM [x]-ba-x-NE-NI

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