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Una brusca battuta d’arresto nello sviluppo industriale americano si ebbe durante gli anni della Grande Depressione.

La sproporzione tra crescita reale e speculazione borsistica, che induceva un aumento del valore delle azioni non sostenuto da un effettivo aumento della produzione e della vendita di beni e servizi, fu tra le principali cause del “crollo”

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della Borsa di Wall Street nell’ottobre del 1929, simbolo della Grande

Depressione americana. La caduta del valore delle azioni distrusse il capitale

azionario di molti risparmiatori i quali, nel clima di incertezza, da una parte ritirarono i loro depositi bancari negando liquidità al sistema industriale e dall’altra ridussero i consumi, con il conseguente aumento del tasso di disoccupazione: il paese cadde in una profonda crisi che investì tutti i campi dell’economia.

In generale, nel tentativo di risanare la situazione, il governo americano intervenne in questi anni in modo profondo sul sistema industriale. La strategia adottata dal Presidente F. D. Roosevelt (1932-1945) fu sostanzialmente quella di affidarsi a politiche di stampo keynesiano, finalizzate a ridurre la disoccupazione, aumentare i consumi e l’investimento privato attraverso l’incremento della domanda di opere pubbliche.

Tra gli interventi implementati da Roosevelt dal 1932 al 1938, che presero il nome di New Deal, fu centrale il National Industrial Recovery Act del 1933. Con questo atto il governo, oltre a promuovere lavori e appalti pubblici e sussidiare l’industria americana, alleggerì le imprese dalla normativa antitrust le quali crearono cartelli e monopoli di interesse nazionale (Dobbin, 1993). Un altro importante intervento di quegli anni fu il Buy American Act del 1933, il quale poneva dei limiti all’acquisto di prodotti esteri nelle commesse pubbliche, supportando quindi gran parte dell’industria nazionale.

Nel quadro del New Deal una posizione centrale fu occupata dalla

Reconstruction Finance Corporation (RFC), una banca nazionale di sviluppo

creata per indirizzare i mutui governativi a imprese e industrie che necessitavano di capitali. Questa fu inizialmente proposta nel 1932 dal presidente Hoover36 come provvedimento temporaneo finalizzato a supportare il settore privato fino a quando questo non si fosse ripreso. Al termine della legislatura di Hoover la RFC aveva erogato mutui per 1,6 miliardi di dollari a numerose istituzioni finanziarie e al settore ferroviario. Il presidente Roosevelt

36 La RFC fu proposta da Hoover in sostituzione alla War Finance Corporation (WFC), una

banca nazionale col compito di finanziare l’industria bellica, creata dal presidente Wilson nel 1918.

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riprese la RFC come elemento centrale della politica per la ripresa economica. Dal ’32 al ’35 la RFC distribuì in tutto circa altri 2 miliardi di dollari a imprese incapaci di ottenere credito dal settore privato.

Il New Deal si occupò inoltre di una sostanziale riforma del sistema bancario, che aveva mostrato in quegli anni importanti debolezze. Con i Banking Acts del 1933 e del 1935 furono definiti una serie di interventi per proteggere le banche. Nel 1933 venne creata la Federal Deposit Insurance Corporation, che separava le funzioni bancarie commerciali da quelle di investimento. Il Glass-Steagall

Act del 1933 pose in essere inoltre la Regulation Q, che imponeva alle banche

dei massimali sui tassi di interesse dei depositi a risparmio e di applicare un tasso di interesse pari a zero sui conti correnti, misure che sostanzialmente costituivano un permanente sussidio accordato dal governo a questo settore (Bingham R. D., Sharpe M.E., 1998).

In quegli anni fu riformato anche il sistema bancario federale – il Federal

Reserve System (o Fed). Fu creato in particolare un nuovo organo interno, il Federal Open Market Committee, al cui consiglio direttivo (il Board of Governors) fu affidato l’indirizzo della politica monetaria.

Anche il settore agricolo fu oggetto di intervento della politica industriale di Roosevelt degli anni ’30. Un importante provvedimento fu in questo ambito l’Agricultural Adjustement Act del 1933 che ebbe il fine principale di garantire ai produttori agricoli adeguati livelli di reddito. I prezzi “equi” dei prodotti agricoli, stabiliti dal Dipartimento dell’Agricoltura, furono mantenuti riducendo la produzione agricola o evitandone la commercializzazione. Dal 1933 al 1935 sostanzialmente si pianificò la produzione agricola. La superficie agricola nazionale venne suddivisa in base alla quota da destinare alla coltivazione di ciascun prodotto agricolo, secondo le necessità del paese. Gli agricoltori erano incentivati a collaborare ricevendo un sussidio per ritirarsi dalle produzioni in eccesso o per avviare la produzione in colture dove era avvertito il fabbisogno nazionale. Dal 1938 il Congresso richiese che la Commodity Credit

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Corporation, un’agenzia federale che si occupava di regolare i prezzi dei

prodotti agricoli, erogasse prestiti agli agricoltori accettando come garanzia i prodotti agricoli immagazzinati.37

Un’altra industria in cui il governo americano intervenne in modo decisivo durante gli anni ’30 fu quella del trasporto aereo. Questo settore si sviluppò negli Stati Uniti a partire dal servizio postale. Dal 1925 il Congresso autorizzò la privatizzazione del servizio di posta aerea e in breve tempo la distribuzione privata acquisì il ruolo principale. Inizialmente il governo pagava i privati in base alla quantità di posta trasportata per conto delle poste pubbliche. Nel 1930 il governo cambiò politica e incominciò a pagare i trasportatori privati non in base alla posta trasportata ma in base alla grandezza dell’aereo e al fatto che gli aerei possedessero anche posti per il trasporto di passeggeri. Questa modalità di pagamento fornì un incentivo allo sviluppo del servizio di trasporto passeggeri. In questo modo si verificò un incremento della domanda di nuovi e più grandi aerei, che favorì l’innovazione nel settore e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali (Bingham R. D., Sharpe M.E., 1998). Nel 1938 il Civil

Aeronautics Act costituì inoltre un sistema di regolazione economica che,

attraverso la Civil Aeronautics Board (CAB), promuoveva in modo più strutturato il trasporto aereo postale, commerciale e militare. Il CAB si occupò in particolare di regolare la competizione tra i privati, al fine di evitare la duplicazione dei servizi e un cattivo funzionamento del mercato. Il sistema prevedeva la separazione tra servizi operanti su linee principali e servizi operanti su linee locali. Dai primi anni ’40 alcune linee principali non necessitarono più di tariffe sussidiate e il CAB iniziò gradualmente a ridurre il proprio ruolo, i sussidi rimasero tuttavia per il servizio locale (Bingham R. D., Sharpe M.E., 1998).

37 Successivamente con il presidente Eisenhower (1953-1961) gli agricoltori vennero

ulteriormente sussidiati per ridurre la produzione e per compiere negli anni la rotazione delle produzioni sui diversi terreni (Bingham R. D., Sharpe M.E., 1998).

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