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1)I PRINCIPI GUIDA DEL DIDRITTO DELL’AMBIENTE

IL PRINCIPIO DELL’INFIRMAZIONE AMBIENTALE

L’ultimo principio che contribuisce ad individuare gli elementi e i caratteri essenziali di una corretta ed efficace azione di tutela dell’ambiente esprime l’esigenza di quella che viene ormai indicata come “informazione ambientale”.

Questo principio nasce dalla consapevolezza dell’impossibilità di negare che tutti i soggetti (pubblici e privati) coinvolti nell’azione di tutela, o comunque interessati ai mutamenti degli equilibri ecologici, dispongono tempestivamente di informazioni che risultino continue, complete, obiettive, affidabili e comprensibili, in ordine ai fenomeni naturali, alle situazioni create dall’attività umana, ai problemi, ai pericoli, alle decisioni, alle scelte e alle strategie che concernono la tutela dell’ambiente.

Questa necessità di informazione si collega direttamente agli aspetti essenziali di un’efficace azione di tutela, costituendone il presupposto indispensabile.

La possibilità, per chi debba prendere decisioni, di disporre di dati tecnici e scientifici certi ed aggiornati per orientare il proprio comportamento e le proprie scelte; l’effettiva possibilità, per tutti i soggetti coinvolti, di partecipare efficacemente ai processi decisionali; la possibilità di effettuare una seria programmazione degli interventi e di verificarne i risultati; la possibilità, per i diversi soggetti ed organi competenti, di stabilire un reale e leale coordinamento di rispettivi ruoli nell’azione di tutela; infine, la stessa possibilità di evitare che le conseguenze dannose di determinate attività possano giungere allo stato di disastro irreparabile, per mancata o intempestiva conoscenza da parte di chi le subisce o delle autorità competenti ad intervenire.

Di fronte a simili obiettivi, occorre riconoscere che la necessità dell’informazione ambientale può essere ritenuta una diretta conseguenza dell’esigenza di fondare l’azione di tutela dell’ambiente sui principi dell’azione preventiva e di precauzione, nonché sul

principio del bilanciamento, almeno laddove la ponderazione dei diversi elementi debba avvenire sulla base di una corretta e completa rappresentazione dei dati scientifici e tecnici disponibili e delle situazioni concrete su cui le misure di tutela sono destinate ad incidere.

La definizione più articolata e completa di “informazione ambientale” è contenuta nell’articolo 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. n. 195 del 2005 in materia di accesso del pubblico all’informazione ambientale.

Ai fini di tale disciplina, l’informazione ambientale è definita come “qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica o in qualunque altra forma materiale concernente:

a) lo stato degli elementi dell’ambiente, quali l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, le zone costiere e marine, la diversità biologica e i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati e le interazioni tra questi elementi;

b) fattori quali le sostanze, l’energia, il rumore, le radiazioni o i rifiuti (anche radioattivi), le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell’ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell’ambiente, individuati alla lettera a);

c) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali ed ogni altro atto, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell’ambiente di cui alle lettere a) e b), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi;

d) le relazioni sull’attuazione della legislatura ambientale;

e) le analisi costi-benefici ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell’ambito delle misure e delle attività di cui alla lettera c);

f) lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici di interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell’ambiente di cui alla lettera a) o, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore di cui alle lettere b) e c).

La principale conseguenza che discende dal principio dell’informazione ambientale risiede nella necessità di configurare un complesso sistema di situazioni soggettive, tali da consentire il conseguimento dell’obiettivo fondamentale rappresentato dalla massima circolazione possibile di informazioni relative all’ambiente.

Sono due le esigenze principali alle quali risponde l’informazione ambientale:

- La necessità di dotare le amministrazioni pubbliche di adeguati apparati di conoscenze e dati su cui poter fondare la correttezza e l’efficacia delle scelte in merito alle strategie e alle misure di tutela.

- La necessità di fornire informazioni ai soggetti privati, o a collettività determinate, o al pubblico in generale, allo scopo di sviluppare le conoscenze, la partecipazione e la responsabilità favorendo una maggiore coscienza ambientale e una maggiore consapevolezza nei comportamenti di tutti.

Per conseguire tali finalità è indispensabile assicurare che le informazioni sul campo della tutela dell’ambiente presentino una serie di requisiti essenziali.

Si tratta di garantire anzitutto la correttezza e l’obiettività delle informazioni, ma è necessario anche assicurare la continuità dei flussi di informazione e la completezza dei dati forniti. Inoltre, non possiamo trascurare la possibilità di garantire la tempestività delle informazioni, soprattutto se i dati sono riferiti a situazioni di rischio o a veri e propri pericoli. A questi requisiti, relativi ai caratteri delle informazioni, si devono aggiungere alcune esigenze peculiari che l’attuazione di questo principio impone di soddisfare. Tra queste abbiamo:

• la necessità di dare soluzioni efficaci ai problemi organizzativi, attraverso la costruzione di veri sistemi informativi complessi che siano in grado di assicurare la massima informazione possibile;

• una particolare cura, da parte dei legislatori, nella definizione puntuale degli aspetti procedimentali che emergono nel concreto dispiegarsi delle diverse situazioni soggettive in tema di informazione ambientale;

• l’impossibilità di prescindere da un’attenta ponderazione di tutti gli interessi connessi alla salvaguardia di valori costituzionali.

IL PRINCIPIO DI CORRESPONSABILITA’ E IL PRINCIPIO DI