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Il reference temporale

Nel documento ELEMENTI DI IDROGRAFIA (pagine 35-39)

Un accenno finale nel capitolo merita il reference frame temporale, che come si è già sottolineato caratterizza tutte le misure idrografiche.

Il tempo è tradizionalmente legato ai movimenti della Terra, di per sé però non sufficientemente stabili per poter rappresentare un riferimento adeguato per tutte le operazioni idrografiche.

Per ovviare a tale inconveniente, il tempo che si utilizza è legato a transizioni atomiche, più stabili e realizzabili attraverso orologi atomici. Un network di orologi sparsi per il mondo, gestito dal BIPM; materializzano il tempo atomico internazionale (TAI, temps atomique international). Al fine di allineare il tempo atomico a quello della Terra, fino a due volte l’anno lo IERS può emanare un bollettino che avvisa gli utenti di far saltare al TAI un secondo intero (leap second). Questo tempo atomico corretto di un numero di secondi interi per venire incontro ai movimenti della Terra è denominato UTC, ed oggi appare essere il tempo più solido da utilizzare per le misure idrografiche17.

L’UTC è misurato e disponibile in uscita dai GNSS utilizzati per scopi idrografici; il segnale di clock (chiamato PPS) sincronizza gli orologi dei vari strumenti a UTC. Le considerazioni fatte nel precedente capitolo riguardo gli errori sulla posizione determinata da sistemi

17 La risoluzione numero 7/2009 contenuta nella pubblicazione M-3 dell’IHO prescrive di usarlo in tutte le pubblicazioni nautiche.

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satellitari sono valide anche per la misura di tempo. In particolare, un degrado dell’incertezza sulla posizione si estende anche alla misura di tempo, rendendola più incerta.

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Le regole

Le misure idrografiche riguardano le caratteristiche dei fondali marini e della zona costiera, riferite ad un frame determinato nello spazio e nel tempo. Affinché le misure siano rappresentative devono essere raccolte secondo determinate regole comuni, attraverso cui i dati possano essere associati ad un certo standard di qualità e quindi scambiati e utilizzati per diverse esigenze.

A livello nazionale e internazionale si sono consolidati tre livelli per l’emanazione e la gestione delle regole da applicare in idrografia.

Il primo livello è quello internazionale. Lo standard è l’ossatura delle regole idrografiche ed oggi è rappresentato dalla pubblicazione dell’IHO S-44 “IHO Standards for Hydrographic Surveys” Ed. 2008.

Il secondo livello, nazionale, recepisce lo standard internazionale e lo applica rendendolo operativo a livello nazionale. Può eventualmente integrare lo standard internazionale, dando delle indicazioni più particolareggiate e restrittive.

Il terzo livello include tutto il materiale residuale, sia esso costituito da buone pratiche, linee guida, manuali operativi ecc. In pratica questo livello serve ad applicare gli standard e renderli utilizzabili nella pratica idrografica.

Gli standard idrografici sono per molti aspetti gerarchicamente organizzati tra loro, anche se si assiste alla tendenza presente anche in altri contesti di una governance multilivello in cui le varie organizzazioni nazionali e internazionali si coordinano e emanano regole comuni che comunque si applicano al medesimo contesto. Da questo punto di vista la definizione stessa di idrografia indica la via futura. Il contesto legato alla sicurezza della navigazione appare ormai essere superato, mentre considerare la raccolta dei dati secondo le regole di qualità imposte dall’autorevolezza del BIPM appare invece una via da percorrere. Sotto tali regole la misura va integrata in banche dati e gestita da una governance che miri alla creazione di MSDI.

La pubblicazione IHO-C17, Spatial Data Infrastructures "The Marine Dimension", riporta quanto ad oggi va oltre la definizione di idrografia e guarda al futuro dell’intero comparto:

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“Hydrography has a vital role in MSDI in providing core "reference" data (such as bathymetry, maritime boundaries, coast line and geographic areas and names). After all, Hydrography is the branch of applied science which deals with the measurement and description of the physical features of oceans, seas, coastal areas, lakes and rivers, as well as with the prediction of their change over time. It does this firstly for the purpose of safety of navigation but also plays a crucial role in the support, through its data and information resources, of all other marine activities, including economic development, security and defense, scientific research, and environmental protection”.

Sotto questa idea, il concept “Map once, use many times” appare oggi un driver capace di indicare come raccogliere le misure idrografiche per poi renderle disponibili per i più svariati utilizzi. Non guardare quindi più alle applicazioni ma alle misure in sé, raggiungendo il massimo risultato in termini di rappresentatività e incertezza della misura.

Nella realtà, però, seppure le misure in mare siano costose perché richiedono conoscenze e strumentazione dedicate, la situazione attuale vede la presenza di pochi dati perlopiù eterogenei e difficilmente utilizzabili per diverse applicazioni, in quanto gli stessi sono stati raccolti orientandosi al loro utilizzo.

Esistono però anche fattori che se opportunamente presi in considerazione permettono di orientare soprattutto le future acquisizioni verso un livello di migliore costo-efficacia. In particolare oggi a bordo della stessa piattaforma sono installabili contemporaneamente diversi sensori e sullo stresso sensore si possono registrare più parametri ambientali che poi diventano di fatto diverse misure. L’acquisizione in parallelo ha ormai da un punto di vista tecnologico superato quella in serie. È inoltre innegabile che alla tradizionale misura acustica operata in acqua si sia affiancata quella elettromagnetica che sfrutta un sensore che opera fuori dall’acqua.

Le opposte tendenze in sostanza sono quelle ambientali di difficoltà ad operare in mare ma al contempo le opportunità che la tecnologia offre. La sintesi dovrebbe essere quella di organizzare campagne di acquisizione condividendo obiettivi e strumentazione per raccogliere una molteplicità di dati.

Di seguito si delineeranno i contenuti essenziali dello standard idrografico IHO, di alcuni standard nazionali soprattutto nei loro contenuti peculiari ed integrativi allo standard internazionale ed infine le linee guida ritenute più utili e aggiornate.

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Nel documento ELEMENTI DI IDROGRAFIA (pagine 35-39)

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