Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
3.3 Il ri-accertamento dei residui attivi e pass
Questo paragrafo tratterà dei residui attivi che si formano nella gestione delle entrat e e dei residui passivi nella gestione della spesa. Per quanto riguarda la
gestione
delle entrate
di esercizio gli stanziamenti assestati di competenza ammontano a 23,8 miliardi nel corso della gestione 2016 sono stati accertati quasi completamente.Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
Come possiamo vedere dalla tabella, la capacità di realizzo annuale è stata del 98%, sono state dunque registrate maggiori entrate per circa 190 milioni sul bilancio
universale e minori entrate sul bilancio vincolato per 800 milioni. Analizzando il bilancio universale ci nota che la capacità di realizzo è stata del 110%, le entrate maggiori riguardano il titolo 1 e sono imputabili a:
Recupero fiscale relativo alla tassa automobilistica primadel passaggio al concessionario, 9 milioni;
Addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche, 14 milioni; Imposta regionale sulle attività produttive, 27 milioni;
Altre infrazioni a norme tributarie a recupero dei diritti di notifica, 54 milioni; Regolarizzazione agevolata tassa automobilistica, 83 milioni.
Queste maggiori entrate sono state in parte tutte incassate. Le minori entrate sulla gestione vincolata si riferiscono principalmente alla programmazione comunitaria 2014/2020, ciò è stato compensato da unaspesa minore e da una rimodulazione degli stanziamenti sull’esercizio 2017.
Residui attivi della competenza: il principio della programmazione di bilancio7
stabilisce che possono costituire avanzo vincolato all’esercizio successivo esclusivamente le somme incassate e non impegnate nel corso dell’esercizio. Questo principio di fatto garantisce che tutti i residui attivi registrati sul bilancio vincolato reggono in modo univoco la spesa. La gestione sanitaria accentrata, GSA, e i recuperi di somme costituiscono delle eccezioni strutturali al principio appenadescritto.
Lo stock di residui attivi che strutturalmente si forma a bilancio regionale viene sintetizzato a tre fenomeni:
1. La GSAche derogaal titolo I del d.lgs. 118/2011 e il cui circuito di incasso delle somme (isolando l’operazione delle anticipazioni di cassa mensili in pdg) si chiude a distanza di alcuni esercizi dall’anno d’imposta del tributo;
2. Entrate accertate a rendicontazione, somme accertate per sostenere la spesa che saranno incassate solo dopo l’avvenuta rendicontazione;
3. Entrate accertate per recupero somme non dovute.
Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
Come possiamo vedere dalla tabella i residui attivi imputati alla GSAammontano a 6, 3 miliardi mentre quelli non imputabili alla GSA a circa 367 milioni (dove 351 milioni si riferiscono all’addizionale regionale IRPEF non sanitaria e all’IRAP). Il bilancio regionale ha chiuso con uno stock di residui attivi di circa 16 milioni sul bilancio autonomo e 217 milioni sul bilancio vincolato, in entrambi i casi esigibili al 31122016.
Gestione residui anni precedenti: la gestione residua 2016 chiude con uno stock di residui attivi, provenienti da anni precedenti, pari a 10,7 miliardi con uno smaltimento del 37%rispetto ai residui iniziali al 1/01 2016. Complessivamente ne sono stati incassati 6 miliardi e ne sono stati stralciati per insussistenza circa 240 milioni.
Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
Analizzando l’anzianità dei residui emergono dei residui di vecchia data, precedenti al 2013, rappresentano delle percentuali comprese tra 0,5%al 3%rispetto al totale. La consistenza negli anni 2014 e 2015 è imputabile alle regolazioni sanitarie ancora da formalizzare da parte del MEF per gli anni d’imposta 2014 e 2015. Ciò viene illustrato nella seguente tabella.
Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
La maggior parte dei residui attivi degli anni precedenti dipende dal GSA che sono circa 10,1 milioni.
Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
A seguito della ricognizione di merito delle ragioni del residuo7 , le fattispecie che
giustificano il mantenimento riguardano principalmente: Contenziosi e recuperi di somme;
Le entrate con spese a rendicontazione;
In alcuni casi il mancato riscontro finanziario da parte del soggetto istituzionale creditore, UE.
Residui attivi dalle manovre fiscali la situazione dei residui attivi derivanti dalle manovre fiscali regionali al 31122016 è sintetizzata nella tabella seguente.
Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
Per la verifica del grado di realizzazione dei residui attivi, come previsto dal principio di competenza finanziario, le manovrefiscali sono state
La manovra fiscale sull’IRAP
1.
Residui 2016 – anno d’imposta 2016
, € 29.948.000,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’Irap relativa all’ anno d’imposta 2016 pari ad € 49.383.000,00 importo inferiorea quello stimato dal Dipartimento delle Finanze nella nota del 30 novembre 2016, prot. n. 4617/ 2016 pari a € 49.598.000,00. Importo parzialmente incassato durante l’esercizio 2017, in corso di contabilizzazione.2.
Residui 2016 – anno d’imposta 2015
, € 194.000,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’Irap relativa all’ anno d’imposta 2015 pari ad € 60.002.000,00, importo inferiore a quello stimato dal Dipartimento delle Finanze nella nota del 30 novembre 2016, prot. n. 4617/2016 pari a € 61.556.000,00. Importo interamente incassato durante l’esercizio 2017, in corso di contabilizzazione.3.
Residui 2016 – anno d’imposta 2012
, € 5.461.280,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’Irap relativa all’ anno d’imposta 2012 a seguito della consuntivazione dei gettiti comunicatadal Dipartimento delle Finanze con la nota del 28 novembre2014, prot. n. 5145/2014 – in attesa di erogazione del saldo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Manovra fiscale sull’addizionale regionale all’IRPEF
1.
Residui anno 2016 – anno d’imposta 2016
, € 316.750.000,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’add. Irpef relativa all’anno d’imposta 2016 di pari importo. Tale ammontare non è superiore a quello stimato dal Dipartimento delle Finanze nella nota del 12 dicembre 2016, prot. n. 4617/2016 pari ad € 326.132.000,00.2.
Residui anno 2016 – anno d’imposta 2015
, € 170.562.000,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’add. Irpef relativa all’anno d’imposta 2015 pari a € 303.673.000,00. Tale ammontare non è superiore a quello stimato dal Dipartimento delle Finanze nella nota del 12 dicembre 2016, prot. n. 4617/2016 pari ad € 324.677.000,00. Importo interamente incassato durante l’esercizio 2017, in corso di contabilizzazione.3.
Residui anno 2016 – anno d’imposta 2014
, € 4.478.104,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento del saldo della manovrafiscale sull’ add. Irpef relativa all’anno d’imposta 2014 a seguito della consuntivazione dei gettiti comunicata dal Dipartimento delle Finanze con la nota del 12 dicembre 2016, prot. n.4617/ 2016. Importo parzialmente incassato durante l’esercizio 2017, in corso di contabilizzazione.4.
Residuo anno 2016 – anno d’imposta 2012
, € 5.658.000,00 residuo attivo scaturito dall’accertamento della manovra fiscale sull’add. Irpef relativa all’anno d’imposta 2012 a seguito della consuntivazione dei gettiti comunicata dal Dipartimento delle Finanze con la nota del28 novembre 2014, prot. n. 5145/2014 – in attesa di erogazione del saldo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come abbiamo analizzato la gestione delle entrate e i relativi residui attivi, lo stesso sarà fatto per la
gestione della spesa
e i relativi residui passivi. Nell’esercizio 2016 gli stanziamenti assestati di competenza della spesa ammontavo a 26,4 miliardi. La capacità complessiva dell’impegno è stata del 93%, analizzando soltanto la competenza 2016 riferita al bilancio universale è stata prossima al 100%.Fonte: legge di rendiconto n.44, del 30 dicembre 2016, Regione Lombardia
L’equilibrio di bilancio a cui le regioni devono “tendere” al 31/ 12 di ciascun esercizio inibisce di fatto l’utilizzo (FPV) della quota di avanzo vincolato (re-iscrizioni). Infatti la spesa sugli avanzi è considerata in termini di contabilità nazionale e comunitaria come componente peggiorativa dei saldi dell’equilibrio nazionale. Per queste
motivazioni la spesa sostenuta su stanziamenti di bilancio costituiti da avanzo vincolato iniziale è stata nel corso della gestione 2016 frenata. La quota non impegnata, rispetto agli stanziamenti, rappresenta “economie di stanziamento”7 .
La capacità dell’impegno nel bilancio armonizzato va letta tenendo in considerazione i seguenti aspetti gestionali:
Le somme della sanità vincolata vanno impegnate nelle stesso esercizio in cui avviene l’assegnazione;
Il riaccertamento ordinario dei residui al 31/12 non avviene sempre generando l’accantonamento al FPV di spesa ma può comportare la reimputazione della spesa assegnata attraverso la reimputazione contestuale dell’entrata7 .
La capacità di pagamento di competenza7 si è assestata all’86%, l’alto valore dell’
indice testimonia il fatto che anche per il 2016 la Regione Lombardia è riuscita a dare attuazione al principio della competenza finanziaria potenziata.
I residui passivi di competenza: il rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata viene verificato attraverso la determinazione: