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Il sistema di certificazione pubblica delle competen-

3. La mappatura attraverso l’espediente dei sistemi di qualifi-

3.3. Il sistema di certificazione pubblica delle competen-

rappresentato dal sistema della certificazione pubblica delle competenze introdotto in Italia dalla riforma Fornero e dal d.lgs.

n. 13/2013 (22) che ha l’obiettivo di validare e certificare le com-petenze che i cittadini hanno acquisito durante i percorsi di ap-prendimento formali e informali (al lavoro, nella vita quotidiana, nel tempo libero, a scuola). Nel nostro paese questo sistema non è completamente funzionante per una serie di ragioni che non è possibile affrontare e disaminare in questa sede ma, si ricorda qui che tra i vari strumenti avviati e attivi c’è l’Atlante del lavoro e delle qualificazioni, come già anticipato poco sopra, che è un portale informativo organizzato sulla base delle sequenze de-scrittive della classificazione dei settori economico-professionali e dei livelli del quadro nazionale delle qualificazioni. Lo strumen-to non è altro che un database costituistrumen-to da tre principali sezioni:

(22) «Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e infor-mali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazio-ne delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92».

1) Atlante lavoro, che descrive i contenuti del lavoro in 24 setto-ri economico professionali seguendo uno schema che individua per ciascun settore i processi di lavoro, le sequenze di processo, le aree di attività (ADA) e le attività specifiche; 2) Atlante e pro-fessioni, che raccoglie le professioni regolamentate (direttiva 2005/36/CE e successive integrazioni), il repertorio delle pro-fessioni dell’apprendistato (costituito da tutti i profili presenti nei contratti collettivi nazionali di lavoro relativi all’apprendistato professionalizzante), le qualificazioni regionali abilitanti e le pro-fessioni non organizzate in ordini e collegi; 3) Atlante e qualifi-cazioni, che raccoglie in una stessa cornice le qualificazioni rila-sciate nei diversi ambiti del sistema di apprendimento perma-nente: scuola, istruzione e formazione professionale, formazione superiore e formazione professionale regionale.

Al momento la sezione dedicata alle professioni non organizzate in ordini e collegi non è aggiornata ed è vacante.

Date le sezioni ancora in aggiornamento per individuare i profili della salute e sicurezza previsti e descritti in questo portale è sta-ta quessta-ta volsta-ta consulsta-tasta-ta la sezione “Atlante lavoro” partendo dai rami principali, costituiti dai settori economico professionali (SEP), poi sono stati identificati all’interno di essi i principali processi di lavoro a loro volta suddivisi in sequenze di processo e aree di attività (ADA). Nel dettaglio il percorso di individua-zione è stato avviato procedendo per la via “ricerca le ADA con i codici Istat CP2011”, poi sono stati selezionati i 5 livelli che ci hanno permesso di individuare quattro aree di attività (ADA) nelle quali sono ravvisabili figure professionali che si occupano di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:

ADA.19.01.20 Prevenzione sanitaria nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; le unità professionali associate all’area sono: 2.4.1.7.2 Specialisti in medicina sociale e del lavoro e 3.2.1.5.1 Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Per tali figure è previsto anche un elenco di attività: esecuzione del controllo e della vigilanza sull’igiene e sulla sicurezza ambientale dei

luoghi pubblici e di lavoro; esecuzione del controllo e vigi-lanza sulla sicurezza degli impianti e la rispondenza delle strutture e degli ambienti con le attività implicate; esecuzio-ne del controllo e vigilanza sull’igieesecuzio-ne, la qualità e la sicurez-za degli alimenti, delle bevande, dei prodotti cosmetici e per l’igiene personale, sull’igiene e la sanità pubblica veterinaria;

svolgimento di indagini e inchieste in collaborazione con l’autorità giudiziaria (es. infortuni e malattie professionali, incidenti sanitari, ecc.); individuazione e/o valutazione dei rischi sanitari; realizzazione di formazione/informazione ai lavoratori in tema di sicurezza sul luogo di lavoro; esecuzio-ne di rilievi o misurazioni strumentali (es. fonometrici, lu-xometrici, microclimatici, vibrometrici, ecc.); controllo delle autorizzazioni e della regolarità dell’esercizio delle attività;

realizzazione di relazioni e verbalizzazioni alle autorità com-petenti con proposte di soluzioni operative per migliorare la qualità degli ambienti.

ADA.24.03.07 Gestione e organizzazione della sicurezza nei luoghi di lavoro, a cui sono collegati 3.1.8.1.0 Tecnici della sicurezza de-gli impianti e 3.1.8.2.0 Tecnici della sicurezza sul lavoro; anche in questo caso sono previste delle attività riferite all’ADA: ela-borazione del piano della sicurezza e del piano di emergenza ed evacuazione; elaborazione delle planimetrie di orienta-mento; predisposizione della segnaletica da seguire in caso di emergenza; realizzazione periodica di ispezioni agli im-pianti e dotazioni di sicurezza e aggiornamento dei relativi registri; coordinamento e realizzazione di attività di simula-zione d’emergenza; individuasimula-zione delle norme e disposi-zioni in materia di sicurezza; individuazione dei soggetti del sistema di prevenzione e gestione delle emergenze; coordi-namento degli addetti alla sicurezza; comunicazione, forma-zione e consultaforma-zione dei lavoratori.

ADA.24.03.08 Gestione e organizzazione della sicurezza ambienta-le che ha come unità professionaambienta-le di riferimento 3.1.8.2.0

Tecnici della sicurezza sul lavoro; le attività connesse con quest’ADA sono: definizione degli obiettivi in materia di si-curezza ambientale e implementazione del piano di verifiche ispettive interno; monitoraggio dell’osservanza delle norme e disposizioni in materia di sicurezza e ambiente; valutazione periodica dei dati di monitoraggio ambientale e implementa-zione di piani correttivi/preventivi; realizzaimplementa-zione delle anali-si degli incidenti, individuazione delle cause e archiviazione della documentazione di riferimento; pianificazione di cam-pagne di sensibilizzazione e interventi di formazione e in-formazione; individuazione delle norme volontarie e non in materia di sicurezza e ambiente.

ADA.25.235.868 Individuazione e valutazione dei rischi negli am-bienti di lavoro connessa ai 3.1.8.2.0 Tecnici della sicurezza sul la-voro. Le attività dell’ADA sono: individuazione dei pericoli reali e potenziali sui luoghi di lavoro; valutazione dei rischi specifici presenti negli ambienti di lavoro del comparto compresi i rischi ergonomici e di natura psicosociale; indivi-duazione delle misure di prevenzione e protezione presenti negli specifici comparti, compresi i DPI, in riferimento alla particolare natura del rischio e dell’attività lavorativa; indivi-duazione di soluzioni tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per ogni tipologia di rischio.