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Commento traduttologico

4. Microstrategie 1 Morfologia

4.1.1 Il trattamento dei verb

Date le profonde differenze che ci sono tra i sistemi verbali della lingua di partenza e della lingua di arrivo, si sono riscontrate alcune difficoltà nella traduzione dei verbi. I verbi italiani infatti specificano il loro modo, tempo, aspetto e la persona a cui si riferiscono. Il cinese invece esprime tutte queste informazioni in maniera diversa: il verbo rimane invariato e per definire il tempo fa uso di avverbi o particelle modali. Per queste ragioni la frase cinese risulta più compatta, infatti una delle difficoltà nella resa in lingua italiana è stata proprio quella di trovare una soluzione adeguata e il più concisa possibile per ogni caso specifico, in modo che sia adatta alla lunghezza, o meglio alla brevità, dei sottotitoli. Quindi il modo che è stato utilizzato per la maggior parte dei

cartoni animati analizzati è l'indicativo.

Un esempio tratto da Le filastrocche di Youbao:

池塘的水满了雨也停了 Il lago è pieno e non piove più

Il sottotitolo, in una sua resa più completa “L'acqua del lago è piena fino al limite e ha smesso di piovere”, sarebbe stato troppo lungo; inoltre, data la sua presenza in una filastrocca si è preferito usare l'indicativo presente perché si presta alla brevità del sottotitolo e perché così si sono mantenuti il ritmo e la rima con gli altri sottotitoli.

Un esempio tratto da Il nuovo racconto di Shajiabang:

等我想到怎么对付再说

Ne riparliamo quando decido come sistemarti

Anche in questo caso si può notare come sia stato privilegiato l'uso dell'indicativo presente piuttosto che l'indicativo futuro: “Ne riparleremo solo quando avrò pensato a come sistemarti”. Anche questa scelta è stata fatta per questioni di brevità, inoltre, sebbene la frase sia passata attraverso i processi di condensazione e di semplificazione del tempo verbale, ha comunque mantenuto il suo significato.

Altri esempi sono tratti da L'asilo di Mimi:

米米第一天来到幼儿园

Il primo giorno in cui Mimi arrivò all'asilo

米米发现 Mimi scoprì

小狐狸欢欢指着蓝气球

Huanhuan, il volpacchiotto, indicò i palloncini.

In questi casi è la voce fuori campo che narra quello che è successo ai protagonisti del cartone animato. Per una questione di brevità, si è preferito usare il passato remoto piuttosto che il passato prossimo: nel primo caso “è arrivata”, nel secondo “ha scoperto”, nell'ultimo “ha indicato”. Inoltre, la scelta del passato remoto è stata ritenuta più adatta allo scopo di raccontare eventi che sono già successi e vengono solamente accompagnati dalle immagini.

Il passato remoto è stato utilizzato anche nei sottotitoli in cui si parla di eventi storici, come ne Il nuovo racconto di Shajiabang:

杀害沙家浜百姓5000余人

Assassinarono più di 5.000 civili del villaggio di Shajiabang.

奸淫妇女5500余人

Violentarono più di 5.500 donne. 烧毁房屋3万多处

Bruciarono più di 30.000 abitazioni.

Dagli esempi qui di seguito, tratti in ordine cronologico da Il nuovo racconto di

Shajiabang e Il diario di lavoro di Banalotto:

你胡说

Dice sciocchezze! 叔叔 你在拍电视剧吗 Signore, ma girate un film? 难道他们是鬼魂不成 Dici che sono dei fantasmi? 快点 姐姐 他们就要追上来了 快 Svelta, sorella! Ci prendono! Veloce! 不好 又上来一个日本兵

No! Arriva un altro giapponese! 你们这是做什么 想造反吗 Cosa fanno? Vogliono ribellarsi?

Si può notare come le traduzioni complete sarebbero state rispettivamente: “Sta dicendo”, “state girando”, “Stai forse dicendo”, “Ci stanno prendendo”, “Sta arrivando” e “Cosa stanno facendo”. La scelta di usare l'indicativo presente al posto della perifrasi gerundivale con valore

progressivo anche in questi casi è stata dettata dalla capacità di sintesi dell'indicativo, che ha dato la possibilità di mantenere il significato della frase e la brevità del sottotitolo, inoltre ha sottolineato il ritmo veloce del dialogo originale.

Nel caso seguente, invece, tratto da Il diario di lavoro di Banalotto, si è dovuti ricorrere alla condensazione e alla semplificazione di alcune voci verbali:

咳嗽一声 他都被吓得半死

Lo spaventa a morte solo con un colpo di tosse.

“Anche solo quando tossisce, lui viene spaventato a morte” questa sarebbe stata la traduzione della frase più vicina alla lingua di partenza, ma sarebbe risultata troppo lunga e di difficile comprensione. Quindi si è deciso di eliminare un verbo e di rendere il verbo “spaventare” con accezione passiva in cinese, data dalla particella bei 被, con il verbo alla forma attiva in italiano, mantenendo lo stesso significato nella lingua di arrivo e rendendo il sottotitolo più breve e di più semplice comprensione.

Questi esempi successivi, tratti da Il nuovo racconto di Shajiabang:

被外出巡视的新四军战士

I soldati della Nuova Quarta Armata usciti in perlustrazione,

噢 都被皇军拿到炮楼里去了

Mmm, è già nel fortino dell'esercito imperiale.

Mostrano altri due modi in cui sono state semplificate le forme passive dei verbi in cinese. La prima frase sarebbe stata troppo lunga: “I soldati della Nuova Quarta Armata che sono stati mandati in perlustrazione”. Grazie all'uso del participio passato “usciti”, il sottotitolo ha mantenuto lo stesso significato ed è molto più breve. Il secondo esempio poteva essere tradotto con “Mmm, è già stato messo nel fortino dall'esercito imperiale”. Anche in questo caso si è deciso di sostituire l'accezione passiva del verbo cinese, data dalla particella bei被, con l'ausilio dell'indicativo presente sempre per mantenere la brevità del sottotitolo.

Il participio passato è stato usato anche per semplificare e rendere più brevi frasi come:

阿U的背影好伟岸

躲避了日军探照灯的新四军伤病员 Quest'ultimi, elusi i riflettori giapponesi,

Il primo esempio è stato tratto da A U. Si può notare come è stato usato il participio passato per rendere più breve una frase che sarebbe stata resa con “Guardando A U di schiena, sembra che sia alto e robusto”, non sarebbe stata adatta alla brevità del sottotitolo e alla rapidità del dialogo. Il secondo esempio, invece, è tratto da Il nuovo racconto di Shajiabang e indica come il participio passato sia stato impiegato per semplificare la frase: “Quest'ultimi, dopo aver eluso i riflettori dei giapponesi”. L'impiego di questo tempo verbale ha dato la possibilità di mantenere la brevità e il significato della frase di partenza.