2. S ULL ’ IPOTESI DI RAZIONALITÀ ECONOMICA …
2.6 Imitazione e influenza sociale: quando le nostre azioni sono condizionate dagli altri
sono condizionate dagli altri.
Accanto all’incidenza delle componenti emotive esiste difatti una seconda componente istintiva e innata dalla quale derivano o possono derivare condotte non necessariamente ottimizzanti o razionali, ma sicuramente soddisfacenti tenuto conto dei vincoli sotto i quali spesso si è tenuti ad operare. L’imitazione è una pratica che potremmo definire primaria o addirittura congenita; un’attività tipica nei neonati e diffusa tra gli adulti che, a differenza dei primi,talvolta la espletano in maniera assolutamente cosciente.
contribuirono ad allargare il novero di “memorabili” discorsi che Greenspan collezionò durante tutti di suoi 19 mandati consecutivi.
44
D’altra parte l’Economia, in qualità di scienza sociale, non può fare a meno di pensare alla decisione come “decisione in presenza di altri – reali o potenziali – soggetti”. È vero, la Teoria dei giochi ha tra le proprie finalità quella di analizzare gli esiti di decisioni individuali in situazioni di interazione tra più soggetti, è altrettanto vero però che, sia che si tratti di interazioni non cooperative sia che si tratti di interazioni cooperative, la teoria di Neumann, Morgenstern e Nash non va oltre il tentativo di descrivere matematicamente tutti i risultati conseguibili dai giocatori in funzione delle strategie adottate. Sebbene l’esito in funzione del comportamento sia l’argomento principe in “Theory of games and Economic Behavior”, in esso l’interazione sociale non è vista come una variabile esplicativa, uno strumento per mezzo del quale comprendere fatti economici, bensì come un vincolo sotto il quale massimizzare il pay-off atteso.
I neuroeconomisti, dal canto loro invece, non mancano di sottolineare l’importanza delle informazioni implicite nell’osservazione del comportamento altrui, tanto che il ruolo delle componenti di natura relazionale è stato ampiamente considerato in quella che è definita come Teoria della mente di Premack e Woodruff (1978) anche nota come TOMM, acronimo di Theory of Mind Mechanism.
I sostenitori della TOMM ritengono che la condotta deviante24 sia causata da tre componenti fondamentali e includono oltre la variabile biologica e la variabile psicologica anche quella sociale.
In termini scientifici l’interazione sociale ha un significato ben più ampio, che va oltre il concetto socio-cognitivo di influenza sociale. Le interazioni tra individui causano fenomeni emergenti spesso imprevedibili, in grado di influenzare il comportamento
45
complessivo del sistema. Si tratta di un concetto del quale ci occuperemo più avanti. Per il momento è sufficiente comprendere che gli impulsi cognitivi non sono soltanto di natura organica e intrinsecamente generati, ma sono altresì il risultato dell’influsso e del condizionamento della sfera sociale.
Quello dell’imitazione è un fenomeno particolarmente rilevante nelle dinamiche di comportamento che affonda le sue radici nella cosiddetta “psicologia delle folle” di Le Bon (1895), Tarde (1901) secondo le cui teorie la folla attraverso il meccanismo della suggestione è riconosciuta come causa della perdita della razionalità da parte dell’individuo il quale adotta comportamenti immediati in risposta a stimoli sociali, modificando quindi il suo comportamento in funzione del comportamento di un altro individuo che funge da modello25.
Uno dei primi ad approfondire il tema dell’influenza sociale fu lo psicologo polacco Solomon Asch, che nel 1950 analizzò – e dimostrò – con un esperimento quanto il giudizio individuale fosse influenzato dalla società. Nonostante fossero sicuri dell’esattezza di molte risposte, più del 50% dei soggetti sottoposti ad esperimento concordavano con le risposte – errate – date dagli altri partecipanti, naturalmente conniventi per ragioni scientifiche. Ignari di aver fatto da cavie, alla fine dell’esperimento espressero il loro disagio per essersi lasciati influenzare perché insicuri del loro comportamento diverso dagli altri.
25 È il principio del modellamento che spinge l’individuo all’emulazione di un comportamento adottato
46
L’influenza sociale si produce, infatti, attraverso meccanismi diversi che contraddistinguono circostanze diverse. Una prima distinzione considera l’influenza normativa maggiormente rilevante dell’influenza informativa. La prima è esercitata nei confronti di chi è normativamente legato ad un gruppo; attraverso una pressione socio-emotiva (apprezzamento, obbedienza) l’individuo è spinto a rispondere in modo conforme alle attese degli altri membri che a livello personale si traduce in conformismo, compiacenza e condiscendenza. La seconda è esercitata invece su un individuo isolato che considera le informazioni provenienti da un altro come evidenza della realtà.
Significativi sono i due processi attraverso i quali passa l’influenza sociale: il processo di confronto, nel quale i soggetti si limitano a comparare le reazioni degli altri con le proprie e a uniformarsi alla maggioranza, e il processo di validazione, dove l’individuo si concentra sui contenuti e analizza la specifica circostanza.
Quindi a seconda del contesto di riferimento e della natura del processo gli effetti dell’influenza sociale si manifestano in due modi essenzialmente: attraverso l’imitazione o attraverso il confronto.
Nel primo caso l’individuo allinea il proprio comportamento con quello degli altri e non è escluso che, di fronte ad un parere difforme dal suo, l’individuo si convinca dell’utilità del parere del gruppo e muti il proprio punto di vista. Più è grande il gruppo più è possibile e veloce l’influenza di opinione sul singolo individuo, cosicché un allineamento di grandi dimensioni (allineamento di massa) darà luogo ad un contagio sociale.
Con il confronto, invece, l’individuo cerca il consenso degli altri ad una propria opinione. Ciò si manifesta frequentemente in situazioni di incertezza, nel momento
47
in cui la corrispondenza di opinioni rende l’individuo più sicuro delle proprie. Tanto più complesse sono le circostanze, maggiore sarà l’influenza esercitata ancor di più se derivante da individui non troppo dissimili o, alternativamente, dotati di maggiore capacità di giudizio.