• Non ci sono risultati.

PARTE I................................................................................................................................ 9

1.1 Quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento

1.1.3 Scenario regionale

1.1.3.5 Piano degli Investimenti

1.1.3.5.1 Impatti

Dallo Studio sugli impatti derivanti dall’attuazione del Piano degli investimenti, realizzato da Prometeia17 e riferito al periodo dell’attuale Legislatura regionale, 2020-2024, emerge un quadro di sviluppo potenzialmente molto interessante.

L’incidenza delle spese del Piano risulta in aumento rispetto a quanto riportato nella NADEFR 2022 per effetto di due fattori: da un lato l’aumento delle risorse del Piano e dall’altro lo scenario più cauto di crescita dell’economia nel 2022-2024.

Per valutare in termini relativi gli effetti del Piano sull’economia regionale, è stato utilizzato uno scenario tendenziale, ovvero la previsione di quello che potrebbe essere il sentiero di crescita dell’economia emiliano-romagnola in assenza del Piano degli investimenti. Lo scenario tendenziale ha costituito pertanto il benchmark rispetto al quale sono stati valutati gli effetti potenzialmente derivanti dall’attuazione del Piano. Inoltre, si è provveduto a deflazionare le spese previste in modo da tenere conto della dinamica dei prezzi per il periodo 2020-2024. Gli aggregati monetari sono di conseguenza espressi in valori concatenati anno base 2015.

Sono stati utilizzati i deflatori degli investimenti fissi lordi e delle spese per consumi correnti delle AAPP dello scenario benchmark. Le previsioni sui deflatori incorporano gli effetti della attuale situazione internazionale (guerra in Ucraina, lockdown in Cina, difficoltà nei trasporti marittimi, ecc.) e quindi i risultati dell’analisi di impatto includono gli effetti di un aumento dei prezzi significativo, che assorbe in larga parte l’incremento delle risorse finanziarie del Piano.

Nella Tab. 29 si riportano gli effetti delle spese del Piano in termini assoluti (milioni di € a valori concatenati base 2015 e migliaia di unità di lavoro) ed in termini relativi. Tenendo conto degli effetti diretti e indiretti, i 15,9 miliardi di euro di spese del Piano determinano un incremento della produzione di 24,3 miliardi con un moltiplicatore della spesa del 153%. Se si considerano anche gli effetti indotti (moltiplicatore dei consumi) l’incremento della produzione raggiunge i 36,6 miliardi e il moltiplicatore della spesa il 231%. I moltiplicatori della spesa sono relativamente elevati in quanto, come già segnalato, è elevata la domanda rivolta al settore delle costruzioni e opere pubbliche che viene soddisfatta quasi completamente dalla produzione regionale.

17 “L’impatto economico del Piano degli investimenti 2020–2024 della Regione Emilia-Romagna”, Prometeia, 1° giugno 2022.

Tab. 29 IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2020-202 : L’ANALISI DI IM ATTO

N.B: Milioni di € a valori concatenati base 2015; migliaia di unità di lavoro; valori %.

Fonte: Prometeia, Modello RSUT Emilia-Romagna

L’impatto del Piano sul valore aggiunto (il valore aggiunto è il 45% della produzione) è più contenuto ma è comunque significativo con un moltiplicatore della spesa che raggiunge il 106%

(considerando anche gli effetti indotti).

Infine, l’impatto occupazionale è pari a 156.800 unità di lavoro considerando gli effetti diretti e indiretti e a 248.500 unità se si considerano anche gli effetti indotti.

Gli effetti del Piano sono particolarmente intensi per due fattori: l’elevato livello delle risorse impegnate (18 miliardi di euro pari al 2,3% del PIL regionale cumulato del 2020-2024) e la concentrazione delle spese in settori che hanno un significativo potenziale produttivo in regione (edilizia, macchine, mezzi di trasporto, ecc.).

Nella Tab. 30 sono riportati gli effetti cumulati sulla produzione18 per i settori che evidenziano un impatto totale superiore o uguale alla media.

Il settore delle costruzioni è quello che riceve l’impatto più forte dal Piano, risultato che deriva dal fatto che 10,5 miliardi di euro di spesa (58,3% del totale) sono stati attribuiti ai Lavori di costruzione ed opere di edilizia civile. Nelle costruzioni l’impatto iniziale del Piano porterebbe ad un incremento cumulato della produzione pari al 46,3% dei livelli produttivi del 2018 (Tab.

30). Tenendo conto anche degli effetti di attivazione indiretta l’impatto sul settore delle costruzioni raggiunge il 63,4% dei livelli di partenza. Gli effetti indotti derivanti dall’incremento dei consumi delle famiglie hanno un rilievo marginale in quanto il settore è scarsamente attivato dai consumi (lavori di riparazione, ecc.).19

18 Data la natura lineare del modello IO, il ranking settoriale riferito a valore aggiunto ed unità di lavoro si discosta solo marginalmente da quello riferito alla produzione.

19 Nei conti nazionali la costruzione di nuove abitazioni residenziali è registrata negli investimenti e non nei consumi.

Unità di lavoro (occupati per milione di €) 5,0 9,9 15,6

Produzione (%) 3,7% 7,6% 11,4%

Valore aggiunto (%) 3,3% 7,1% 11,6%

Unità di lavoro (occupati per milione di €) 3,8% 7,5% 11,9%

Valori assoluti

Moltiplicatori effetti / spesa

Effetto cumulato % sull'anno base (2018)

Tab. 30 IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2020-2024: GLI EFFETTI CUMULATI % SULL’ANNO BASE (201 )

NB: Valori %.

Fonte: Prometeia, Modello RSUT Emilia-Romagna

Il secondo settore in ordine di importanza è quello delle Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi e analisi tecniche che è attivato direttamente dalle spese del Piano relative ai Lavori di costruzione ed opere di edilizia civile ed indirettamente dalle imprese che operano nel settore delle costruzioni ed in altri settori e che acquistano servizi tecnici. L’effetto iniziale è già significativo (11,7% del livello base 2018) e l’effetto diretto ed indiretto arriva al 19,4%. Gli effetti indotti sono modesti per i motivi sopra indicati.

Altri settori (Ricerca scientifica e sviluppo, Programmazione ecc., Fabbricazione di altri mezzi di trasporto, Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, Fabbricazione di autoveicoli ecc.) presentano una distribuzione degli effetti del Piano analoga a quella delle Attività degli studi di architettura e d’ingegneria, ovvero effetti iniziali significativi (compresi tra il 3% ed il 6%), effetti diretti ed indiretti importanti (compresi tra il 9% ed il 16%) ed effetti indotti modesti per la scarsa attivazione dei consumi delle famiglie.

Tutti i settori fin qui analizzati evidenziano, per quanto riguarda l’impatto del Piano, una struttura simile: attivazione iniziale significativa da parte del Piano, forti effetti diretti ed indiretti derivanti dall’integrazione con altri settori ed effetti indotti relativamente modesti in quanto la produzione questi settori è solo marginalmente assorbita dai consumi delle famiglie.

Branche d'attività (NACE) Effetti iniziali Effetti diretti e indiretti

Effetti diretti, indiretti e

indotti

Costruzioni 46,3% 63,4% 64,9%

Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi e analisi

tecniche 11,7% 19,4% 22,3%

Ricerca scientifica e sviluppo 4,9% 15,1% 15,7%

Attività legali e contabilità; attività di sedi centrali; consulenza

gestionale 0,7% 10,7% 14,3%

Altre attività professionali, scientifiche e tecniche; servizi veterinari 1,0% 10,0% 14,0%

Programmazione, consulenza informatica e attività connesse;

attività dei servizi d’informazione 4,6% 11,3% 13,8%

Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 6,6% 12,1% 13,6%

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 4,2% 9,2% 13,1%

Attività di noleggio e leasing 1,3% 9,2% 12,7%

Servizi di investigazione e vigilanza; attività di servizi per edifici e per paesaggio; attività amministrative e di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

0,3% 8,7% 12,5%

Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione, escluse le

assicurazioni sociali obbligatorie 0,1% 3,3% 12,2%

Attività immobiliari 1,0% 2,6% 12,2%

Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i

mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio 1,3% 9,1% 12,0%

Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature 3,6% 10,6% 11,9%

Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e di servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze

0,0% 0,0% 11,7%

Servizi di alloggio; attività di servizi di ristorazione 0,1% 2,0% 11,7%

Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 4,1% 9,1% 11,6%

TOTALE 3,7% 7,6% 11,4%

Produzione

Un secondo gruppo di settori (Attività legali e contabilità ecc.; Altre attività professionali, scientifiche e tecniche ecc.; Attività di noleggio e leasing; Servizi di investigazione e vigilanza ecc.) presentano una situazione diversa in quanto hanno effetti iniziali del tutto modesti (nell’intorno dell’1%), effetti diretti ed indiretti robusti (tra il 9% e il 12%) derivanti dagli acquisti di altre imprese ed effetti indotti significativi ma meno rilevanti.

Il terzo gruppo di settori (Assicurazioni, ecc.; Attività immobiliari; Industria del legno ecc.; Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico ecc.; Servizi di alloggio;

attività di servizi di ristorazione) è caratterizzato dalla rilevanza degli effetti indotti in quanto è attivato in prevalenza dalla domanda delle famiglie.

La distribuzione degli effetti del Piano sui settori che sono maggiormente attivati evidenzia come il Piano non impatti solo sui settori ai quali è rivolta la spesa iniziale, ma anche sul sistema produttivo regionale attraverso gli scambi tra le imprese (effetti diretti ed indiretti) e per effetto dell’incremento indotto dei consumi delle famiglie.