Impatto delle rimesse sui paesi di destinazione
2.2 Impatto locale a livello microeconomico
I flussi di denaro mandati come rimesse nei paesi di origine rappresentano il perno che lega migranti e le proprie famiglie. Questo tassello attorno al quale ruota la vita del migrante, diventa fondamentale per l’intera famiglia. Vari modelli studiano gli effetti di questo fenomeno attraverso diverse teorie esplicative. Una delle più recenti è la New Economics of Labor Migration (NELM). Questa teoria che studia anche le determinanti delle rimesse, pone la famiglia al centro di ogni decisione riguardante il fenomeno della migrazione e il suo scopo. La migrazione diventa solo una strategia per massimizzare il reddito della famiglia attraverso le rimesse e soprattutto, hanno la funzione di svolgere come risorsa “anti-rischio” connessa a qualsiasi incertezza del futuro, quindi una forma assicurativa contro ogni tipo di imprevisto che può nascere per le esigenze della famiglia. Attraverso questo modello le rimesse prendono una notevole importanza, in quanto comporta una tendenza del loro impiego in investimenti produttivi che dovrebbe favorire la solidità economico-finanziaria della famiglia collegando cosi direttamente le migrazioni e lo sviluppo locale (Barsotti, 2004). Per questo motivo gli effetti rilevati a livello micro sono per la maggior parte positivi, con un incremento del benessere generale degli individui riceventi. Contribuiscono alla diminuzione della povertà degli individui. L’impatto più evidente a livello micro in termini di benessere è l’aumento di reddito per le famiglie di origine. Ma non solo, oltre alla forma assicurativa, le rimesse diventano un reddito che può essere risparmiato, investito oppure consumato. Quindi fondamentale diventa anche il modo in cui sono utilizzate queste risorse.
Ricerche empiriche dimostrano che una buona parte delle rimesse sono spese dai migranti in beni di consumazione ( dal cibo al vestiario). Le spese per il consumo dei beni primari impiegano circa un terzo dei flussi di rimesse (Banca Mondiale). Per i più poveri aumenta il consumo dei beni primari, per i meno poveri invece aumenta il consumo dei beni secondari più indirizzata verso l’acquisto dei mezzi di trasporto o elettrodomestici. Tuttavia, un’altra buona parte
54 viene destinata agli investimenti che accrescono il capitale umano e psicologico (per esempio in educazione, lavori domestici o attività di business) quindi impieghi dei flussi di rimesse che aiutano alla costruzione dello sviluppo e del benessere sociale oltre che economico. Ad esempio l’istruzione è un importante espediente che contribuisce alla crescita economica in quanto collabora a creare il tipo di capitale umano che spesso è necessario per uno sviluppo accelerato. Soprattutto nei paesi più poveri come quelli africani, le rimesse contribuiscono a garantire l’educazione primaria, invece nelle zone più rurali aiutano la diffusione dell’educazione secondaria. Al secondo posto come spesa di utilizzo delle rimesse sono gli investimenti nell’istruzione (15%). Vari sondaggi rilevano come per molti migranti provenienti dai PVS lo scopo principale delle rimesse dichiarato è il sussidio per la continuazione degli studi secondari dei figli e il loro mantenimento durante il periodo universitario.
Le rimesse hanno anche un ruolo importantissimo per il sistema sanitario nei paesi riceventi. La dove il sistema pubblico sanitario è inefficiente, le rimesse mirano a colmare le mancanze. Per esempio Lopez-Cordova (2006) in un suo studio effettuato su Messico, associa le rimesse con la riduzione della morte infantile. Anche Mckenzie e Hildenbrandt (2005) propongono uno studio sulle zone rurali del Messico, dove trovano le famiglie sostenute dalle rimesse con un tasso più basso di nascite sotto peso e di mortalità infantile. Il contributo alla letteratura riguardo alle rimesse degli autori sopra nominati è stato molto importante in quanto non solo analizzano il fenomeno, ma offrono delle prove concrete riguardo all’importanza della migrazione, che non solo aiuta le famiglie riceventi, ma attraverso le rimesse sociali apre una visione più ampia portando delle conoscenze riguardo alle cure e la provvidenza per la salute.
Un’altra voce di spesa rilevata con una percentuale di circa 13% sono i lavori domestici. Investire nelle proprie case porta benessere e conforto ai migranti. Ma non solo, varie ricerche rilevano questo investimento come uno dei fattori che più mettono in atto il circolo virtuoso nei paesi di origine. Investire nei lavori domestici innesca tutto un insieme di fattori che aumentano la domanda
55 aggregata, mettendo in moto la produzione locale, dalla fornitura di materiali necessari ai lavori domestici, alle imprese di costruzione specializzate, aumentando anche l’offerta di lavoro. Infatti, è uno dei settori più funzionanti in tutti i paesi a basso reddito. Assieme ai lavori domestici c’è anche una percentuale (10% circa) dei flussi di rimesse dedicata ai risparmi per futuri imprevisti e come forma di autoassicurazione. Alcune ricerche della Banca Mondiale trovano l’utilizzo come risparmi delle rimesse per la maggior parte degli emigrati provenienti dai Paesi in via di Sviluppo, ma non dalle zone poverissime. Il fatto di essere originario da una zona rurale o urbana, cambia molto le prospettive dei migranti come anche gli effetti prodotti dalle loro rimesse.
Un altro modo di impiego dei flussi di rimesse sono gli investimenti in nuove attività imprenditoriali, agricole o dei servizi. Gli investimenti in queste attività dipendono dalle zone di origine del migrante e dal paese di appartenenza. Nonostante la percentuale destinata a questo tipo di spesa, non è altissima, gli investimenti in nuovi business sono un impiego delle rimesse in aumento sempre di più nei PVS soprattutto in imprese di piccole-medie dimensioni talvolta collegando i paesi di residenza dei migranti con quelli di origine. Quindi nascono delle collaborazioni tra imprese locali dei PVS con imprese dei PS contribuendo cosi allo sviluppo globale.
56 Figura 2.1: Modello di spesa delle rimesse in termini di consumi famigliari
Fonte: Elaborazione SU.PA dati (2007) Banca Mondiale.
Gli effetti in termini di spesa delle rimesse elencate sopra (figura 2.1), descrivono una situazione generale sommata dai risultati di più ricerche empiriche. Ma è ovvio che esse cambiano a seconda dei paesi analizzati. Le decisioni di spesa dei flussi di rimesse delle famiglie sono razionali, ovverossia tengono conto delle condizioni e quindi dei vincoli dell’ambiente economico e sociale locale. Per questo anche gli effetti saranno ben diversi. Nelle zone rurali dei paesi più poveri (ad esempio paesi dell’Africa Sub-Sahariana) la maggior parte delle rimesse è destinata all’acquisto di beni primari oppure di miglioramento agricolo, mentre nei paesi a basso-medio reddito ( ad esempio paesi del Messico o dell’Asia) le rimesse sono destinate più verso beni durevoli, investimenti nel alloggio, acquisto loti agricoli e non, o in piccole attività produttive (Mazzali, Stocchiero, Zupi, 2002).
Il motivo per cui lo studio degli effetti locali delle rimesse sono cosi importanti è perché rappresentano una fonte pura per lo sviluppo molto più affidabile e meno volatile rispetto a tutti gli altri aiuti finanziari allo sviluppo. Il loro impatto influisce significativamente sulle economie riceventi e soprattutto sulle famiglie direttamente interessate aumentando l’indice di sviluppo globale almeno nel breve periodo.
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