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3.5 Principali effetti del fenomeno migratorio e delle rimesse in Moldova

3.5.1 Impatto macroeconomico in termini di PIL

L’impatto positivo macroeconomico delle rimesse è un dibattito ancora molto acceso. Molti studi della letteratura negano un effetto positivo, soprattutto a livello di crescita economica del paese. Nonostante fino ad ora non esiste un punto d’accordo su questo argomento, la crescita economica del paese è uno degli effetti maggiori a livello macroeconomico dei trasferimenti delle rimesse. Glytsos58 è uno dei pochi studiosi che sostiene gli effetti positivi delle rimesse sull’economia

58 Nicholas P. Glytsos, “The contribution of remittances to growth: A dynamic approach and

95 di un paese. Secondo Glytsos le rimesse contribuiscono a innescare quel circolo virtuoso che porta poi alla crescita economica del paese.

Nel caso di Moldova, le rimesse influenzano le attività economiche attraverso il mercato del lavoro riducendo l’offerta di lavoro e di conseguenza l’aumento dei salari. Le rimesse influenzano il reddito disponibile direttamente, attraverso i risparmi, gli investimenti (inclusi istruzione e altri servizi sociali) e i consumi (figura 3.3.).

Figura 3.3. Effetto delle rimesse sul PIL

Fonte: Elaborazione dati del Report CARIM- East, 2013

Questo a sua volta influenza le tasse aumentando le entrate per lo Stato e favorisce la domanda interna. Purtroppo Moldova non ha le capacità produttive adatte per soddisfare la crescente domanda aggregata. L’enorme aumento delle importazioni è stato trainato soprattutto dal boom dell’aumento dei consumi aggregati. Un’analisi della situazione del paese rivela che le rimesse dei lavoratori migranti finanziano gran parte del deficit commerciale con una correlazione positiva tra rimesse e importazioni.

Le rimesse dei lavoratori hanno cominciato a crescere a ritmi veloci dopo la crisi del 1998. Da allora, nonostante una ripresa dell’economia nazionale, il flusso migratorio si è intensificato sempre di più raggiungendo 590,000 persone (NBS). Questo numero costituisce più del 30% della popolazione economicamente attiva. Secondo la NBM, le rimesse rappresentano il 30% del PIL negli ultimi anni.

RIMESSE

degli emigrati Consumi

Effetti multipli Investimenti •Capitale Umano •Capitele Fisico Risparmi Istituzioni Finanziarie AUMENTO PIL INVESTIMENTI

96 I trasferimenti di rimesse sono diventati la più importante fonte di entrata della valuta estera in Moldova. Ovviamente, livelli cosi alti di rimesse hanno anche delle enormi conseguenze macroeconomiche. Le rimesse dei lavoratori hanno svolto un ruolo significativo nel promuovere la crescita economica negli anni attraverso il loro effetto sul consumo. In effetti, la crescita del PIL è determinata soprattutto dall’aumento dei consumi. Ovviamente non è una crescita sostenibile, perché non stimola gli investimenti e il potenziale del PIL. Inoltre i flussi di rimesse hanno aumentato il reddito delle famiglie, che ha portato a elevati tassi dei consumi. Secondo il sondaggio CBS-AXA59, in media, le rimesse costituiscono il 65% del reddito per il 41% delle famiglie riceventi rimesse con almeno un famigliare emigrato, e tra il 35-65% per altre 25% delle famiglie destinatarie. La maggior parte delle rimesse è utilizzata per soddisfare le esigenze di consumo generale, mentre il restante è utilizzato per acquistare case e/o terreni. Concludendo in linea con la maggior parte degli studi, nel breve periodo, le rimesse hanno un effetto benefico sulla crescita economica, grazie al circolo virtuoso dei consumi. Studi empirici come per esempio su Messico o Pakistan, alcuni dei maggiori destinatari delle rimesse, suggeriscono che i moltiplicatori delle rimesse sono abbastanza elevati, specialmente in Messico. Dato che la Moldova è un paese con alti flussi di rimesse, soprattutto in termini di PIL ci si aspettano le stesse conclusioni di moltiplicatori efficaci affinché risollevino l’economia moldava. Il tasso di povertà è diminuito drasticamente negli ultimi dieci anni, quindi se nel breve periodo si approccia l’idea che le rimesse alleviano la povertà attraverso l’aumento delle attività economiche, l’effetto moltiplicativo si annulla nel lungo periodo (CARIM Report).

Molti studi si sono fatti al riguardo, ma non è semplice capire fino a che punto possono influire i flussi di rimesse l’economia del paese. Uno studio simile

59 CBS-AXA è un sondaggio condotto dal Centro di Sociologia Investigativa e Marcheting nel

2006-2008 in collaborazione con l’IOM su 4000 famiglie moldave includendo sia famiglie con emigrati che non e analizzando ogni aspetto e caratteristica di queste. È uno dei sondaggi più approfonditi in termini di caratteristiche dei migranti e delle famiglie riceventi basato su dati della Banca Nazionale Moldava e la BNS.

97 lo svolge la CASE60 sui paesi della CIS riguardo agli effetti della migrazione e delle rimesse, basato sui modelli CGE. Su questi modelli è stata studiata anche l’economia moldava cercando di simulare Moldova nel 2004 senza rimesse. Per questo studio è stata utilizzata una matrice di contabilità sociale, includendo dati di contabilità nazionale, sondaggi sui bilanci famigliari, sulle forze lavoro e altre informazioni pertinenti. Come risultato di questa ricerca empirica risulta che le migrazioni e le rimesse hanno una reale influenza sulla crescita del PIL, in assenza delle quali non avrebbe raggiunto lo stesso livello attuale. Inoltre le rimesse sono fonte di stabilità per i tassi di cambio e come fonte di valuta estera. L’unico settore la cui produzione sarebbe cresciuta in modo significativo in assenza della migrazione e dei flussi di rimesse è quello della industria leggera e la sua importazione.

Un altro studio sulla Moldova e altri paesi che utilizza il modello dell’equilibrio generale computabile standard (EGC) è stato condotto da Atamanov et al. (2008). La loro conclusione è che l’effetto di una perdita in termini di PIL reale dovuto alla riduzione delle rimesse e alla diminuzione delle migrazioni ha un impatto maggiore nei piccoli paesi rispetto a quelli più grandi. Infatti, Moldova rispetto agli altri paesi analizzati risulta con una percentuale più alta di questo effetto (Moldova 10.9% contro Ucraina 7.1%).