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IMPIANTI ELETTRICI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA VERIFICHE E COLLAUDI

TITOLO XI – CRITERI MINIMI AMBIENTALI OPERE STRADALI

CAPO 5. IMPIANTI ELETTRICI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA VERIFICHE E COLLAUDI

Art. 31 Manutenzione delle opere fino al collaudo

Sino a che non sia intervenuto, con esito favorevole, il collaudo definitivo delle opere, la manutenzione delle stesse, ordinaria e straordinaria, dovrà essere fatta a cura e spese dell’Appaltatore.

Per tutto il periodo intercorrente fra l’esecuzione ed il collaudo l’Appaltatore è quindi garante delle opere e delle forniture eseguite obbligandosi a sostituire i materiali che si mostrassero non rispondenti alle prescrizioni contrattuali ed a riparare tutti i guasti e le degradazioni che dovessero verificarsi anche in conseguenza dell’uso, purché corretto, delle opere. In tale periodo la manutenzione dovrà essere eseguita nel modo più tempestivo, anche in presenza di traffico e senza interruzione dello stesso, con le dovute cautele e segnalazioni di sicurezza ed in ogni caso, sotto pena d’intervento d’ufficio, nei termini prescritti dal Direttore dei Lavori.

Per cause stagionali o per altre cause potrà essere concesso all’Appaltatore di procedere ad interventi di carattere provvisorio, salvo a provvedere alle riparazioni definitive, a regola d’arte, appena possibile.

Art. 32 Verifiche e prove in corso d’opera

Le verifiche e le prove preliminari sotto elencate saranno effettuate durante l’esecuzione delle opere e prima della stesura dei verbali di ultimazione dei lavori.

a. Verifica preliminare intesa ad accertare che la fornitura dei materiali e delle apparecchiature costituenti gli impianti siano quantitativamente corrispondenti agli accordi contrattuali.

b. Verifiche e prove intese ad accertare:

- lo stato di isolamento dei circuiti - la continuità elettrica dei circuiti

- il grado di isolamento e le sezioni dei conduttori

- l’efficienza dei comandi e delle protezioni nelle condizioni di massimo carico previsto - l’efficienza delle connessioni di terra, se previsto

c. Prove di funzionamento di tutte le apparecchiature installate intese ad accertare che non ve ne siano alcune non funzionanti o funzionanti in modo anomalo.

Le modalità delle prove e delle verifiche preliminari saranno stabilite dal Direttore dei Lavori e/o dal Collaudatore in corso d’opera e di essa verrà redatto un regolare verbale da allegare agli atti del collaudo finale.

Resta inteso che in esito favorevole delle verifiche e prove preliminari non esime la ditta aggiudicataria dall’essere responsabile degli impianti fino al termine del periodo di garanzia.

Art. 33 Collaudo tecnico

Le modalità delle operazioni di collaudo, sono quelle richieste dalle Normative vigenti e cioè:

Norme CEI 64-14 “Guida alle Verifiche degli impianti elettrici”

Norme CEI 64-8 sez. 714 “Impianti d’illuminazione situati all’esterno”

Legge n° 186 del 01.03.1968

Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" e s.m.i..

Tabella di unificazione CEI-UNEL Norme illuminotecniche

UNI 11248:2016 “Selezione delle categorie illuminotecniche”

UNI EN 13201-2:“Requisiti illuminotecnici per strade a traffico veicolare”

UNI EN 13201-3 “Calcolo delle prestazioni”

UNI EN 13201-4: “Metodi di misurazione delle prestazioni illuminotecniche”

È comunque facoltà del collaudatore effettuare, oltre a quanto sopra, tutte le prove e le verifiche ritenute necessarie all’accertamento della buona esecuzione e della funzionalità delle opere.

Art. 34 Modalità tecniche del collaudo ESAME A VISTA

Deve essere eseguita una ispezione visiva per accertarsi che gli impianti siano realizzati nel rispetto delle norme generali, delle norme degli impianti di terra e delle norme particolari riferendosi all’impianto installato.

Detto controllo deve accertare che il materiale elettrico, che costituisce l’impianto fisso, sia conforme alle relative norme, sia scelto correttamente ed installato in modo conforme alle prescrizioni normative e non presenti danni visibili che possano compromettere la sicurezza.

Tra i controlli a vista devono essere effettuati i controlli relativi a:

• Verifica delle tavole di progetto, dei disegni planimetrici in corrispondenza di quanto installato secondo le Norme CEI 64-8 e 64-8 sez. 714 e secondo quanto di progetto;

• Controllo dell’idoneità dello stato degli isolanti degli involucri e dalla loro integrità e sono risultati adeguati;

• Verifica a campione dell’esistenza di contrassegni, marchi e certificazione materiali;

VERIFICA DEL TIPO E DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI DELL'IMPIANTO, DELL'APPOSIZIONE DEI CONTRASSEGNI DI IDENTIFICAZIONE

Si deve verificare che tutti i componenti dei circuiti messi in opera nell’impianto utilizzatore siano del tipo adatto alle condizioni di posa e alle caratteristiche dell’ambiente, nonché correttamente dimensionati in relazione ai carichi reali in funzionamento contemporaneo, o in mancanza di questi, in relazione a quelli convenzionali.

Per cavi e conduttori si deve controllare che il dimensionamento sia fatto in base alle portate indicate nelle tabelle CEI-UNEL, inoltre, si deve verificare che i componenti siano dotati dei debiti contrassegni di identificazione, ove prescritti.

VERIFICA DELLA SFILABILITÀ

Si deve estrarre uno o più cavi dal tratto di tubo o condotto compreso tra due scatole o cassette successive e controllare che questa operazione non abbia provocato danneggiamenti agli stessi.

La verifica va eseguita su tratti di tubo o condotto per una lunghezza pari complessivamente ad una percentuale tra l’1% ed i 5% della lunghezza totale.

A questa verifica si aggiungono, per gli impianti elettrici negli edifici prefabbricati e costruzioni modulari, anche quelle relative al rapporto tra il diametro interno del tubo o condotto e quello del cerchio circoscritto al fascio di cavi in questi contenuto, ed al dimensionamento dei tubi o condotti.

MISURA DELLA RESISTENZA DI ISOLAMENTO

Si deve eseguire con l’impiego di un ohmmetro la cui tensione continua sia circa 125V nel caso di misura su parti di impianto di categoria 0, oppure su parti di impianto alimentate a bassissima tensione di sicurezza; circa 500V in caso di misura su parti di impianto di 1° categoria.

La misura si deve effettuare tra l’impianto ed il circuito di terra, e fra ogni coppia di conduttori tra loro.

Durante la misura gli apparecchi utilizzatori devono essere disinseriti; la misura è relativa ad ogni circuito intendendosi per tale la parte di impianto elettrico protetto dallo stesso dispositivo di protezione.

MISURA DELLA CADUTA DI TENSIONE

La misura della caduta di tensione deve essere eseguita tra il punto iniziale dell’impianto ed il punto scelto per la prova; si inseriscono un voltmetro nel punto iniziale ed un altro nel secondo punto ( i due strumenti devono avere la stessa classe di precisione).

Devono essere alimentati tutti gli apparecchi utilizzatori che possono funzionare contemporaneamente: nel caso di apparecchiature con assorbimento di corrente istantaneo si fa riferimento al carico convenzionale scelto come base per la determinazione delle sezioni delle condutture. Le letture dei due voltmetri si devono eseguire contemporaneamente e si deve procedere poi alla determinazione della caduta di tensione percentuale.

INVOLUCRI

• si devono verificare che le parti attive collocate all’interno di custodie aventi un grado di protezione non inferiore a IPXXB (non accessibile al dito di prova).

• Le superfici separatrici orizzontali delle custodie hanno un grado di protezione minimo non inferiore IPXXD (non accessibile al dito di prova).

• Verifica delle idonee esecuzioni delle protezioni delle palificazioni in prossimità dell’incastro con il plinto.

• Verifica delle tavole progettuali che siano state aggiornate come da Capitolato Speciale d’Appalto.

PROVE STRUMENTALI

Le verifiche strumentali dovranno essere effettuate con strumento omologato per le verifiche di Legge, con lo scopo di sincerarsi che tutte le apparecchiature o gli elementi che costituiscono la sicurezza siano efficienti:

• Verifica del valore della resistenza di terra (solo per il Quadro);

• Verifica del livello d’isolamento dell’impianto;

• Verifica dell’efficienza dello scatto degli interruttori automatici differenziali;

• Verifica della continuità del conduttore PE Verifica della misura della resistenza di terra Scopo della prova:

accertare che il valore della resistenza di terra sia adeguato alle esigenze d’interruzione della corrente di guasto di terra.

Infatti per la protezione contro i contatti indiretti le Norme stabiliscono che l’impianto di terra deve essere dimensionato affinché la sua resistenza di terra Rt sia tale da soddisfare la condizione

Ra Ia <= 50V per sistemi TT in oggetto, dove:

Ra = è il valore della resistenza globale dell’impianto di terra (ohm) Ia = è il valore della corrente d’intervento degli organi di protezione (A) 50V = è il valore della tensione di contatto limite (V).

Modalità della prova :

La misura della resistenza di terra deve essere effettuata sempre nelle condizioni di ordinario funzionamento del sistema disperdente.

Questa misura, non assicurandoci la possibilità di usare picchetti ausiliari, viene eseguita con sistema a due fili, collegando lo strumento al nodo principale di terra e con il conduttore di neutro.

Dalla verifica eseguita si potrà affermare che l’esito della prova in oggetto e positivo e la relazione prescritta dalle Norme CEI 64.8 art. 413.4.1.2 sia soddisfatta ai fini della protezione da contatti indiretti.

Verifica del tempo di scatto degli interruttori differenziali Scopo della prova:

Effettuare la verifica funzionale degli interruttori automatici differenziali ed accertare eventuali anomalie d’intervento dovute a difetti di fabbricazione del dispositivo, deterioramento di quelli esistenti, oppure installazione errata, errori di collegamento e situazioni circuitali particolari.

Modalità della prova:

Si esegue un collegamento tra conduttori attivi a valle del dispositivi differenziale e le masse.

La corrente differenziale Id alla quale il dispositivo differenziale funziona non deve essere superiore alla corrente differenziale nominale Idn.

Per le misure viene prodotto un impulso pari alla corrente d’intervento nominale Idn, ad ogni misura l’interruttore deve intervenire nel caso di collegamento di protezione corretta.

I tempi d’intervento massimi ammessi in funzione alla correte di prova sono i seguenti:

Idn deve intervenire entro i 0,3 S 2 Idn deve intervenire entro i 0,15 S 5 Idn deve intervenire entro i 0,04 S

Delle prove eseguite si dovrà consegnare una dettagliata relazione.

Conformità della prova:

Dalla misura effettuata si potrà affermare che l’esito della prova in oggetto sia positivo ed in generale i tempi d’intervento siano rispettati assicurando la giusta protezione da contatti indiretti ed associata all’impianto di terra, ottemperando la relazione

Ra Ia <= 50V dove:

Ra = è il valore della resistenza globale dell’impianto di terra (ohm) Ia = è il valore della corrente d’intervento degli organi di protezione (A) 50V = è il valore della tensione di contatto limite (V).

ai fini della protezione da contatti indiretti secondo le Norme CEI 64.8 art. 413.4.1.2 per sistemi TT.

Prova di continuità del conduttore PE dove presente Scopo della prova:

Accertare la continuità dei conduttori di protezione (PE) dei conduttori equipotenziali principali (EQP) e secondari (EQS) nel sistema TT in oggetto.

La prova di continuità deve essere verificata tra i seguenti elementi:

- poli di terra delle prese a spina e collettore di terra

- masse estranee principali (tubi acqua, gas ecc.) e collettore di terra - masse estranee supplementari fra loro e verso il morsetto di terra Verifica dell’esatto coordinamento da C.to - C.to e sovraccarico

Si dovrà verificare che tutte le condizioni affinché siano state rispettate le condizioni delle Norme CEI 64-8 ai fini della protezione da C.to - C.to e sovraccarico.

Protezione da sovraccarico:

Si dovrà ottemperare la seguente relazione

Ib <= In <= Iz e If <= 1,45 x Iz dove:

Ib = corrente d’impiego della conduttura Iz = portata del conduttore

In = corrente nominale del dispositivo di protezione

If = corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione Protezione da Cto-Cto (Norme CEI 64.8 art. 444.3):

Per una corretta installazione a protezione da Cto-Cto si dovrà verificare la seguente condizione:

(i2t) < K2 S2 dove:

(i2t) = energia specifica lasciata passare dall’interruttore durante il Cto-Cto (integrale di Joule) K = è il fattore che dipende dal tipo di condutture (Cu o Al) e dal tipo d’isolamento

S = la sezione di fase del conduttore Verifica del livello d’isolamento Scopo della prova :

Verificare che la resistenza d’isolamento dell’impianto sia conforme a quanto previsto dalle Norme CEI 64-8/

534.2.7 in accordo con il capitolo 6 della CEI 64-8 art. 61.3.3 La misura d’isolamento deve essere condotta tra ogni conduttore attivo e la terra (durante questa prova tutti i conduttori attivi possono essere connessi tra di loro).

Modalità della prova :

Le prove vanno eseguite ad impianto sezionato e con tutti gli utilizzatori collegati.

La tensione deve essere applicata per il tempo necessario a rendere stabile la lettura.

La prova ha un esito positivo quando nel caso in oggetto i valori realizzati non siano inferiori a 0,5 MΩ con tensione di prova di 500 V.

Verifica della caduta di tensione

In conformità alla Norma CEI 64-8 sez. 714 art. 714.525 si dovrà provvedere alla verifica del livello della caduta di tensione che dovrà essere sempre contenuto entro il limite del 5% di quello misurato ai morsetti di alimentazione.

Tale verifica verrà effettuata anche per gli impianti elettrici esistenti ai fini di completare i dati da inserire nel programma di gestione e Telecontrollo.

Art. 35 REQUISITI DI ACCETTAZIONE DI MATERIALI E COMPONENTI

Peraltro le Case costruttrici ed i modelli indicati vogliono solo costituire un punto di riferimento essendo libere le Imprese concorrenti di offrire altre marche, specificandone i nominativi nell'elenco marche da allegare all'offerta, equivalenti o superiori agli standard qualitativi prescritti.

Tutti i materiali dell'impianto devono essere della migliore qualità ben lavorati e corrispondere perfettamente al servizio cui sono destinati.

Le Case Costruttrici delle principali apparecchiature dovranno essere corrispondenti ai nominativi precisati nell'elenco allegato all'offerta.

Nel caso che per uno stesso tipo di apparecchiatura siano indicati più nominativi, di Case Costruttrici, la scelta tra questi sarà effettuata dalla D.L. a suo insindacabile giudizio.

Quanto sopra vale anche nel caso di omissione del nominativo della Casa Costruttrice proposta.

Nessuna modifica ai nominativi in parola potrà essere apportata se non previa richiesta scritta e motivata da parte dell'Appaltatore ed approvazione da parte della D.L.

L'Appaltatore pertanto dovrà installare solo le apparecchiature di quelle marche che, risultando incluse tra quelle indicate nello standard di qualità, meglio rispondono ai requisiti di progetto, rispettando nel modo più fedele possibile le condizioni ed i vincoli d'installazione prescritti nel progetto; nell'ambito della marca indicata, qualora esistano più apparecchiature che soddisfino le prescrizioni di capitolato, la scelta sarà di esclusiva competenza del progettista.

Eventuali altri nominativi potranno essere proposti, solo durante l'esecuzione, sempre però in alternativa ad una delle marche di specifica, restando completa facoltà del progettista e/o della D.L.

la possibilità di prenderli in considerazione e rimandando comunque l'approvazione definitiva in sede di campionatura da effettuare prime della messa in opera.

In tale ipotesi nel caso il progettista non ritenga, a suo insindacabile giudizio, la produzione proposta rispondente agli standard prescritti, l'Appaltatore sarà automaticamente tenuto, senza poter richiedere alcun maggior compenso a tale titolo, ad adottare le apparecchiature della marca specificata in elenco.

Art. 36 Disposizioni finali

Per quanto non previsto nel presente Capitolato, si fà espresso riferimento, in quanto applicabili, a tutte le disposizioni di legge in vigore.

L'impresa installatrice degli impianti è obbligata a rilasciare la dichiarazione di conformità illuminotecnica dell'impianto di pubblica illuminazione.

Le eventuali modifiche apportate in fase costruttiva devono essere conformi al presente progetto e approvate dalla DL.

L’impresa deve aggiornare la documentazione di progetto con documentazione as-built.

In fase di verifica finale degli impianti la documentazione sarà quella di progetto (se non vi sono state variazioni) o quella as-built se si sono avute modifiche.

La documentazione finale corrisponderà perfettamente all’impianto eseguito e sarà completa di ogni documentazione allegata.

PARTE QUARTA – PRESCRIZIONI PARTICOLARI