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IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA E SEMAFORICI Art. 1 Riferimento a norme tecniche, leggi e regolamenti

TITOLO XI – CRITERI MINIMI AMBIENTALI OPERE STRADALI

CAPO 1. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA E SEMAFORICI Art. 1 Riferimento a norme tecniche, leggi e regolamenti

Gli impianti e i relativi componenti devono rispettare, ove di pertinenza, le prescrizioni contenute nelle seguenti norme di riferimento, comprese eventuali varianti, aggiornamenti ed estensioni emanate successivamente dagli organismi di normazione citati.

LEGGI

- Legge 1 marzo 1968 n. 186: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici;

- Legge 9 gennaio 1991 n.10: Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e s.m.i.;

- D.Lgs. 30 aprile 1992 n.285: Nuovo codice della strada e s.m.i.;

- DPR 495/1992: “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada” e s.m.i.;

- D. Lgs. 360/93: Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada, approvato con D. Lgs. 30 aprile 1992 n.285;

- D.M. 12 aprile 1995, Supp. Ordinario n.77 al G.U. n.146 del 24/06/1995: Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico;

- DPR 503/96: Norme su eliminazione delle barriere architettoniche;

- D.M. 5.11. 2001: Norme funzionali e geometriche per la costruzione, il controllo e il collaudo delle strade, dei relativi impianti e servizi;

- D.P.R. 462/01: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi;

- Legge 1 giugno 2002 n.120: Ratifica ed esecuzione del protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l’11 dicembre 1997;

- D.Lgs. 25 luglio 2005 n.151: Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti;

- D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81: Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- D.Lgs. 3 agosto 2009 n.106: disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- Decreto 22 febbraio 2011: Attuazione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della Pubblica Amministrazione per l’acquisto dei seguenti prodotti: tessili, arredi per ufficio, illuminazione pubblica e apparecchiature informatiche.

- Legge Regione Lombardia n.31/2015: Misure di efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso;

NORME

- Norma CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici;

- Norma CEI 11-4: “Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne”;

- Norma CEI 11-17: “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo”;

- Norma CEI 23-20: Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici o similari;

- Norma CEI 34: apparecchiature di alimentazioni ed apparecchi d’illuminazione generale;

- Norma CEI 34-12: portalampade eterogenei – prescrizioni particolari connettori per moduli LED;

- Norma CEI 34-33: apparecchi di illuminazione. Apparecchi per l’illuminazione stradale;

- Norma CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a. e a 1500 V in corrente continua;

- Norma CEI 70-3: gradi di protezione contro gli urti (codice IK);

- Norma CEI 70-1: gradi di protezione degli involucri (codice IP);

- Norma CEI 76-10-2: sicurezza fotobiologica delle lampade e dei sistemi di lampada – guida ai requisiti costruttivi relativi alla sicurezza da radiazione ottica con laser;

- Norma CEI EN 11356: “Caratterizzazione fotometrica degli apparecchi di illuminazione”;

- Norma CEI EN 13032-1: “Luce e illuminazione – Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione – Parte 1: Misurazione e formato di file”;

- Norma CEI EN 55015: “Limiti e metodi di misura delle caratteristiche di radio disturbo degli apparecchi di illuminazione elettrici e degli

apparecchi analoghi”;

- Norma CEI EN 60598-1: “Apparecchi di illuminazione – Parte 1: Prescrizioni generali e prove”;

- Norma CEI EN 60598-2-3: “Apparecchi di illuminazione – Parte 2: Prescrizioni particolari – Sez.3 – apparecchi di illuminazione stradale”;

- Norma CEI EN 60825-1: “Sicurezza degli apparecchi laser – Parte I: classificazione delle apparecchiature e guida per l’utilizzatore”;

- Norma CEI EN 61347-1: “Unità di alimentazione di lampada – prescrizioni generali e di sicurezza”;

- Norma CEI EN 61347-2-13: “Unità di alimentazione di lampada – prescrizioni particolari per unità di alimentazione elettroniche alimentate in corrente continua o in corrente alternata per moduli LED”;

- Norma CEI EN 61547: “Apparecchiature per l’illuminazione generale – Prescrizioni di immunità EMC”;

- Norma CEI EN 62031: “Moduli LED per illuminazione generale - Specifiche di sicurezza”;

- Norma CEI EN 62348: “Alimentatori elettronici alimentati in corrente continua e alternata per moduli LED – prescrizioni di prestazione”;

- Norma CEI EN 62471:2009-2: “Sicurezza foto-biologica delle lampade e sistemi di lampade”;

- Norma EN 13201/1: “Illuminazione stradale – Parte 1: Selezione delle classi di illuminazione”;

- Norma EN 13201/2: “Illuminazione stradale - Parte 2: Requisiti prestazionali”;

- Norma EN 13201/3: “Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni”;

- Norma EN 13201/4: “Illuminazione stradale - Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche”;

- Norma UNI 10819: “Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso”.

(solo per le definizioni, poiché superata dalla Legge Regionale 17/2000 per quanto riguarda i contenuti);

- Norma UNI 11248: “Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche”;

- Norma UNI 10671: “Misurazione dei dati fotometrici e presentazione dei risultati”;

- Norma UNI 11431: “Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori di flusso luminoso”;

- Norma UNI EN 12665: “Luce e illuminazione - Termini fondamentali e criteri per i requisiti illuminotecnici”;

PALI

- UNI EN 10025 parte 1 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 1: Condizioni tecniche generali di fornitura”

- UNI EN 10025 parte 2 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 2: Condizioni tecniche di fornitura di acciai non legati per impieghi strutturali”

- UNI EN 10025 parte 3 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 3: Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali saldabili a grano fine allo stato normalizzato/normalizzato laminato”

- UNI EN 10025 parte 4 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 4: Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali saldabili a grano fine ottenuti mediante laminazione termo meccanica”

- UNI EN 10025 parte 5 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 5: Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali con resistenza migliorata alla corrosione atmosferica”

- UNI EN 10025 parte 6 04/2005 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 6: Condizioni tecniche di fornitura per prodotti piani di acciaio per impieghi strutturali ad alto limite di snervamento, bonificati”

- UNI EN 10051 10/2000 “Lamiere e nastri laminati a caldo in continuo, non rivestiti, di acciai legati e non legati” - Tolleranze dimensionali e di forma”

- UNI EN 10219-1 11/2006 Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati e a grano fine per strutture saldate - Parte 1: Condizioni tecniche di fornitura

- UNI EN 10219-2 11/2006 Profilati cavi formati a freddo di acciai non legati e a grano fine per strutture saldate - Parte 2: Tolleranze, dimensioni e caratteristiche del profilo

- ISO 4200 “Tubi lisci di acciaio saldati e senza saldatura. Prospetti generali delle dimensioni e delle masse …...”

- D.M. 16-1-1996 “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”

- UNI EN 40 parte 1:1992 “Termini e definizioni”

- UNI EN 40 parte 2:2004 “Requisiti generali e dimensioni”

- UNI EN 40 parte 3-1:2001 “Progettazione e verifica - Specifica dei carichi caratteristici”

- UNI EN 40 parte 3-2:2001 “Progettazione e verifica - Verifica tramite prova”

- UNI EN 40 parte 3-3:2004 “Progettazione e verifica - Verifica mediante calcolo”

- UNI EN 40 parte 4:2006 “Requisiti per pali per illuminazione di calcestruzzo armato e precompresso”

- UNI EN 40 parte 5:2003 “Requisiti per pali per illuminazione pubblica di acciaio”

- UNI EN 40 parte 6:2004 “Requisiti per pali per illuminazione pubblica di alluminio”

IMPIANTO SEMAFORICO

- CEI EN 50556: Road Traffic Signal Systems;

- EN 12368: Traffic control equipment Signal heads;

- EN 12675: Traffic signal controllers Functional safety requirements;

- CEI 214-7: Road traffic signal systems - Requirements for acoustic signal devices;

- CEI 214-9: impianti semaforici;

- D. Lgs. 285/92: Nuovo codice della strada;

- UNI EN 12675:2017 - Regolatori semaforici - Requisiti di sicurezza funzionale - UNI EN 12368:2015 - Attrezzatura per il controllo del traffico - Lanterne semaforiche

- UNI/TR 11390:2010 - Attrezzature per il controllo del traffico - Lanterne semaforiche – Requisiti minimi - CEI-UNEL 62620 - Lampade ad incandescenza per semafori stradali a tensione di rete.

PRESCRIZIONI

Dovranno inoltre essere rispettare prescrizioni e indicazioni degli Enti preposti:

- Le prescrizioni e indicazioni del Gestore dell’impianto di pubblica illuminazione;

- Le prescrizioni delle autorità locali;

- Le prescrizioni e indicazione dell’Ente Distributore e dell’Azienda Distributrice dell’energia elettrica per quanto di loro competenza nei punti di consegna;

- Le prescrizioni e indicazioni del Gestore della rete telefonica;

- Le prescrizioni e indicazioni del Gestore della rete idrica;

- Le prescrizioni e indicazioni del Gestore della rete del gas;

REGOLAMENTI COMUNALI

- Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale;

Ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica.

Il rispetto delle norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell’impianto sarà rispondente alle norme, ma altresì ogni singolo componente dell’impianto stesso.

In caso di emissione di nuove normative l’Appaltatore è tenuto a comunicarlo immediatamente alla Committente, dovrà adeguarsi, ed il costo supplementare verrà riconosciuto se la data di emissione della norma risulterà posteriore alla data della gara.

Dovranno essere pure rispettate le prescrizioni esposte nel capitolato, anche se sono previsti dei dimensionamenti in lieve misura eccedenti i limiti minimi consentiti dalle norme.

Art. 2 Qualità e provenienza dei materiali

1. Prescrizioni generali. Nella scelta dei materiali si prescrive che gli stessi rispondano alle rispettive Norme CEI (o dei Paesi UE) e quelli soggetti a marcatura, marchi, attestati, certificati o dichiarazione del costruttore che siano dotati di tali certificazioni. I materiali soggetti anche a tabelle CEI-UNEL (quali tubi protettivi, cavi, prese a spina ecc.) devono rispondere alle relative tabelle. È raccomandata, nella scelta dei materiali, la preferenza ai prodotti nazionali. Per tutti i materiali previsti nella realizzazione oggetto dell’Appalto dovrà essere prodotta idonea campionatura, che dovrà essere approvata dalla Stazione Appaltante e dalla Direzione Lavori.

2. Prove dei materiali. La Stazione Appaltante indicherà preventivamente eventuali prove da eseguirsi in fabbrica o presso laboratori specializzati da precisarsi, sui materiali da impiegarsi negli impianti oggetto dell'appalto.

Le spese inerenti a tali prove non faranno carico alla Stazione Appaltante, la quale si assumerà le sole spese per fare eventualmente assistere alle prove propri incaricati. Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati col Marchio Italiano di Qualità.

3. Accettazione. I materiali dei quali sono stati richiesti i campioni, non potranno essere posti in opera che dopo l'accettazione da parte della Stazione Appaltante. Questa dovrà dare il proprio responso entro sette giorni dalla presentazione dei campioni, in difetto di che il ritardo graverà sui termini di consegna delle opere.

Le parti si accorderanno per l'adozione, per i prezzi e per la consegna, qualora nel corso dei lavori, si dovessero usare materiali non contemplati nel contratto.

La ditta appaltatrice non dovrà porre in opera materiali sprovvisti della marcatura CE o rifiutati dalla Stazione Appaltante, provvedendo quindi ad allontanarli dal cantiere.

Art. 3 Verifiche iniziali e consegna

1. Verifiche iniziali e consegna degli impianti. Per la presa in consegna dell’opera, dopo l'ultimazione dei lavori e le verifiche di Legge, la ditta installatrice dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità dell’installazione a regola d’arte alla legge 186 del 1968 e la dichiarazione di conformità D.M. 37/08 dell’impianto semaforico e di segnalazione.

Se il collaudo definitivo degli impianti non ha ancora avuto luogo, la presa in consegna da parte della Stazione Appaltante dovrà essere preceduta da una verifica iniziale degli impianti, che abbia avuto esito favorevole.

Le verifiche iniziali dovranno accertare che gli impianti siano in condizione di poter funzionare normalmente, che sia stata rispettata la Norma CEI 64-8 ed in particolare la Parte 6 verifiche iniziali che riguardano Esami a vista e Prove.

Ad ultimazione della verifica, con la redazione della dichiarazione di conformità e con verbale della D.L., la Stazione Appaltante prenderà in consegna gli impianti.

2. Collaudo definitivo degli impianti. Il collaudo definitivo deve iniziarsi entro il termine stabilito dal Capitolato d'appalto.

Il collaudo definitivo dovrà accertare che gli impianti ed i lavori, per quanto riguarda i materiali impiegati, l'esecuzione e la funzionalità, siano in tutto corrispondenti a quanto precisato nel Capitolato speciale d'appalto, tenuto conto di eventuali modifiche concordate in sede di aggiudicazione dell'appalto stesso.

Art. 4 MATERIALI PER IMPIANTI ELETTRICI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE

I materiali inerenti a questa sezione dovranno corrispondere a quanto descritto in seguito e a quanto descritto dalle specifiche tecniche allegate o alle prescrizioni date dalla DD.LL. in corso d’opera.

Art. 5 PALI IN ACCIAIO

I pali per illuminazione pubblica devono essere conformi alle norme UNI-EN 40.

È previsto l’impiego di pali d’acciaio di qualità almeno pari a quello Fe 360 grado B o migliore, secondo norma CNR-UNI 7070/82, a sezione circolare e forma conica (forma A2 - norma UNI-EN 40/2) saldati longitudinalmente secondo norma CNR-UNI 10011/85.

Tutte le caratteristiche dimensionali ed i particolari costruttivi sono indicati nel disegno allegato “particolari”.

In corrispondenza dei punto di incastro del palo nel blocco di fondazione dovrà essere riportato un collare di rinforzo della. lunghezza di 50 cm, dello spessore identico a quello del palo stesso e saldato alle due estremità a filo continuo in acciaio.

Per il fissaggio dei bracci o dei codoli dovranno essere previste sulla sommità dei pali due serie di tre fori cadauna sfalsati tra di loro di 120° con dadi riportati in acciaio INOX M10 x 1 saldati prima della zincatura.

Le due serie di fori dovranno essere poste rispettivamente a 5 cm ed a 35 cm dalla sommità del palo. Il bloccaggio dei bracci o dei codoli per apparecchi a cima palo dovrà avvenire tramite grani in acciaio INOX M10 x l temprati ad induzione. Sia i dadi sia i grani suddetti dovranno essere in acciaio INOX dei tipo XI2 Cr13 secondo la Norma UNI 6900/71.

Nei pali dovranno essere praticate numero due aperture:

- un foro ad asola, per il passaggio dei conduttori, posizionato con il bordo inferiore a 500 mm dal previsto livello del suolo;

- una finestrella d’ispezione;

Tale finestrella dovrà essere posizionata con l’asse orizzontale parallelo ai piano verticale passante per l’asse longitudinale del braccio o dell’apparecchio di illuminazione a cima-palo e collocata dalla parte, opposta al senso di transito del traffico veicolare, con il bordo inferiore ad almeno 600 mm al di sopra del livello del suolo. La chiusura della finestrella d’ispezione dovrà avvenire mediante un portello realizzato in lamiera zincata a filo palo con bloccaggio mediante chiave triangolare oppure, solo nel caso sussistano difficoltà di collocazione della morsettiera e previo benestare dei Direttore dei Lavori, con portello in rilievo, adatto al contenimento di detta morsettiera, sempre con bloccaggio mediante chiave triangolare.

Il portello deve comunque essere montato in modo da soddisfare il grado minimo di protezione interna IP 33 secondo Norma CEI 70-1. La finestrella d’ispezione dovrà consentire l’accesso all’alloggiamento elettrico che dovrà essere munito di un dispositivo di fissaggio (guida metallica) destinato a sostenere la morsettiera

di connessione in classe II.

Per la protezione di tutte le parti in acciaio (pali, portello, guida d’attacco, braccio e codoli) è richiesta la zincatura a caldo secondo la Norma CEI.

Il percorso dei cavi nei blocchi e nell’asola inferiore dei pali sino alla morsettiera di connessione, dovrà essere protetto tramite uno o più tubi in PVC flessibile serie pesante diametro 50 mm, posato all’atto della collocazione dei pali stessi entro i fori predisposti nei blocchi di fondazione medesimi. Per il sostegno degli apparecchi di illuminazione su mensola o a cima-palo dovranno essere impiegati bracci in acciaio o codoli zincati a caldo secondo Norma UNI-EN 40/4.

a) Particolarità costruttive

I pali devono essere con marcatura CE.

I pali devono essere protetti alla base dalla corrosione con l'applicazione di una fasciatura con guaina in polietilene termo-restringente della lunghezza di 500 mm applicata nella mezzeria dell'incastro nella fondazione.

b) Posa dei pali

L’orientamento del palo dovrà essere realizzato in modo tale che sia sempre garantito il più agevole accesso all'asola porta morsettiera.

c) Identificazione dei pali

Ogni palo deve essere numerato attraverso l’applicazione di una targhetta identificativa realizzata secondo le modalità da concordarsi con la D.L. e/o con l’Ente Gestore

Detta numerazione deve essere univoca all’interno di ciascuna via ed il criterio di numerazione dovrà seguire la progressione dei numeri civici.

Art. 6 APPARECCHI ILLUMINANTI

È previsto l’esclusivo utilizzo di un’armatura stradale con tecnologia a LED, dotata di diodi in classe 1 (EN60825-1), con classificazione RG0 di cui alla Norma CEI EN 62471, tale caratteristica garantisce che i LED possono essere guardati ad occhio nudo senza che la retina subisca danni.

Gli APPARECCHI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE STRADALE avere le seguenti caratteristiche:

CARATTERISTICHE ELETTRICHE

Classe di isolamento: II.

Alimentatore elettronico ad alta efficienza in classe di isolamento II, corredato di test di compatibilità elettromagnetica (EMC) che garantisca il funzionamento con altri apparecchi elettronici, dotato di protezione termica, protezione contro il corto circuito e protezione contro le sovratensioni.

Corrente LED: 350/525/700mA.

Fattore di potenza: >0.9

Vita gruppo ottico (Ta= 25°C) 525mA: >70.000hr B20L80;

Risparmio energetico con dimmerazione automatica con profilo programmabile;

Predisposizione per comando da sistema DALI;

Alimentazione: 220÷240V - 50/60Hz ( standard)

Alimentazione: 120÷277V - 50/60Hz (con presenza di riduttori centralizzati a monte) CARATTERISTICHE ILLUMINOTECNICHE

Ottiche asimmetriche e simmetriche “dedicate” per illuminazione stradale urbana, ciclopedonale, strade particolarmente larghe e/o particolarmente strette, parcheggi, aree verdi.

Temperatura di colore: 3000K.

CRI ≥ 70.

Classe di sicurezza fotobiologica: RG0 (CEI EN 62471:2009-2).

Classificazione fotometrica: Full cut-off.

Efficienza minima sorgente LED: 130lm/W @ 700mA, Tj=85°C, 4000K.

Efficienza apparecchio con Ta 25° lm/W ≥98

Sovratensioni: tenuta all’impulso con armatura in classe II ≥6kV.

CARATTERISTICHE MECCANICHE

Telaio e copertura in lega di alluminio pressofuso.

Dissipatore in alluminio pressofuso e/o altro materiale più performante

Guarnizione di tenuta in poliuretano.

Gruppo ottico, modulo LED e piastra di cablaggio estraibili in campo.

Passacavo a tenuta stagna.

Attacco testa-palo o braccio in lega di alluminio pressofuso UNI EN 1706 Ø33÷Ø76 mm

Possibile inclinazione testa-palo: 0°, +5°, +10°, +15°, +20°.

Possibile inclinazione braccio: 0°, -5°, -10°, -15°, -20°.

Gancio di chiusura in alluminio e molla in acciaio inox.

Grado di protezione minimo IP55.

Resistenza termica e meccanica IK08.

NORME DI RIFERIMENTO

EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3.

Marcatura CE.

Compatibile con la normativa UNI EN 10819 (Inquinamento luminoso).

Gli APPARECCHI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE ATTRAVERSAMENTI CICLOPEDONALI SEMAFORIZZATI avere le seguenti caratteristiche:

CARATTERISTICHE ELETTRICHE

Classe di isolamento: II.

Alimentatore elettronico ad alta efficienza in classe di isolamento II, corredato di test di compatibilità elettromagnetica (EMC) che garantisca il funzionamento con altri apparecchi elettronici, dotato di protezione termica, protezione contro il corto circuito e protezione contro le sovratensioni.

Corrente LED: 350/525/700mA.

Fattore di potenza: >0.9

Vita gruppo ottico (Ta= 25°C) 525mA: >70.000hr B20L80;

Risparmio energetico con dimmerazione automatica con profilo programmabile;

Predisposizione per comando da sistema DALI;

Alimentazione: 220÷240V - 50/60Hz ( standard)

Alimentazione: 120÷277V - 50/60Hz (con presenza di riduttori centralizzati a monte) CARATTERISTICHE ILLUMINOTECNICHE

Ottiche dedicate” per illuminazione attraversamenti pedonali

Temperatura di colore: 3000K.

CRI ≥ 70.

Classe di sicurezza fotobiologica: RG0 (CEI EN 62471:2009-2).

Classificazione fotometrica: Full cut-off.

Efficienza minima sorgente LED: 130lm/W @ 700mA, Tj=85°C, 4000K.

Efficienza apparecchio con Ta 25° lm/W ≥98

Sovratensioni: tenuta all’impulso con armatura in classe II ≥6kV.

CARATTERISTICHE MECCANICHE

Telaio e copertura in lega di alluminio pressofuso.

Dissipatore in alluminio pressofuso e/o altro materiale più performante

Guarnizione di tenuta in poliuretano.

Gruppo ottico, modulo LED e piastra di cablaggio estraibili in campo.

Passacavo a tenuta stagna.

Attacco testa-palo o braccio in lega di alluminio pressofuso UNI EN 1706 Ø33÷Ø76 mm

Possibile inclinazione testa-palo: 0°, +5°, +10°, +15°, +20°.

Possibile inclinazione braccio: 0°, -5°, -10°, -15°, -20°.

Gancio di chiusura in alluminio e molla in acciaio inox.

Grado di protezione minimo IP55.

Resistenza termica e meccanica IK08.

NORME DI RIFERIMENTO

EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471, EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3.

Marcatura CE.

Compatibile con la normativa UNI EN 10819 (Inquinamento luminoso).

Gli APPARECCHI ILLUMINANTI PER ILLUMINAZIONE ATTRAVERSAMENTI PEDONALI NON SEMAFORIZZATI avere le seguenti caratteristiche:

CARATTERISTICHE ELETTRICHE

Classe di isolamento: II.

Fattore di potenza: >0.9

CARATTERISTICHE ILLUMINOTECNICHE

Ottiche dedicate” per illuminazione attraversamenti pedonali

CRI ≥ 70.

Classe di sicurezza fotobiologica: RG0 (CEI EN 62471:2009-2).

NORME DI RIFERIMENTO

EN 13201.

Marcatura CE.

I nuovi apparecchi illuminanti a LED debbono prevedere:

I nuovi apparecchi illuminanti a LED sono conformi alla L.R. 31/15.

I nuovi apparecchi illuminanti a LED per illuminazione stradale e attraversamenti ciclopedonali hanno temperatura di colore pari a 3000°K.

PRODUTTORE

Gli apparecchi illuminanti debbono essere di primaria casa costruttrice e possedere tutte le caratteristiche tecniche ed illuminotecniche indicate nel relativo articolo dell’elenco prezzi unitari. Garanzia 5 anni.

Il Direttore Lavori, prima della posa in opera di qualsiasi materiale o l’esecuzione di una qualsiasi tipologia di lavoro, può richiedere la campionatura dei materiali di marche diverse (fino a n.3 per ciascun componente), e dei dettagli costruttivi e delle schede tecniche prima della messa in opera.

La scelta a parità di caratteristiche tecniche sarà a cura della DL in accordo con la Committenza.

Garanzia

L’offerente deve fornire garanzia totale, per tutti i prodotti, valida per almeno 5 anni a partire dalla data di consegna all’Amministrazione, relativa alle caratteristiche e specifiche tecniche ed alle funzioni degli apparecchi nelle condizioni di progetto, esclusi atti di vandalismo o danni accidentali o condizioni di

L’offerente deve fornire garanzia totale, per tutti i prodotti, valida per almeno 5 anni a partire dalla data di consegna all’Amministrazione, relativa alle caratteristiche e specifiche tecniche ed alle funzioni degli apparecchi nelle condizioni di progetto, esclusi atti di vandalismo o danni accidentali o condizioni di