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Implementazione della scheda di valutazione

III. Rifiuti in ingresso e performance di recupero

3.4 L’analisi dei rifiuti in ingresso

3.4.1 Implementazione della scheda di valutazione

La scheda di valutazione descritta nel precedente paragrafo è stata compilata per un periodo di circa un mese e mezzo dai due palisti (ciascuno nel proprio turno) per tutti i conferimenti in ingresso, dal 10 0ttobre al 30 Novembre 2017.

Per valutare la coerenza di valutazione, per i primi giorni di implementazione è stata fatta compilare, sui medesimi conferimenti, una scheda ciascuno. Confrontando le risposte nelle schede compilate da ciascun palista per il medesimo rifiuto in ingresso, esse sono risultate molto coerenti tra loro e talvolta perfettamente identiche. Per ciascuna compilazione sono state chieste argomentazioni a supporto delle risposte, e anche queste son risultate coerenti. In tal modo si è garantita una omogeneità e coerenza nella logica di valutazione del rifiuto. A questo punto, dopo la prima settimana di affiancamento per accertare la correttezza nella compilazione e la coerenza nella valutazione, i due dipendenti hanno proseguito in completa autonomia ciascuno nel proprio turno, mattutino o pomeridiano.

Da segnalare che, aver coinvolto i dipendenti dal principio - non calando semplicemente una procedura/compito dall’alto, ma chiedendo previamente loro dei pareri su un’eventuale logica di valutazione e condividendo con loro i motivi e i possibili vantaggi di un’indagine sui rifiuti in ingresso - ha portato i due dipendenti a compilare con attenzione ed interesse le schede, che sono state puntualmente consegnate e spesso corredate di note particolarmente delucidanti.

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A titolo di esempio nella figura 3.2 sono riportate le immagini di alcuni conferimenti in ingresso all’impianto di Guidonia, oggetto di valutazione. Sono facilmente riscontrabili le differenze: le foto in alto mostrano un rifiuto costituito in larga parte da materiale propriamente stradale recuperabile; la foto in basso a sinistra mostra un rifiuto costituito soprattutto da foglie e materiale organico che pur essendo materiali propriamente stradali costituiranno un flusso di scarto del processo; la foto in basso a destra mostra un rifiuto dove la frazione inerte è quasi assente mentre è elevata la presenza di fogliame e di rifiuti misti non propriamente stradali derivanti da fenomeni incivili di littering.

3.4.1.1 Elaborazione dei dati raccolti

I dati provenienti dalle schede sono stati raccolti ed elaborati in un file Excel appositamente predisposto. La raccolta e l’analisi dei dati hanno permesso: (a) la creazione di uno storico dei

conferimenti, suddivisi per produttore/Comune di provenienza (figura 3.3); (b) il monitoraggio del risultato previsionale globale di recupero attraverso un foglio di riepilogo

su base mensile (figura 3.4).

Figura 3.3: File in Excel per la raccolta ed elaborazione delle schede di valutazione del rifiuto in ingresso linea 1: foglio “Storico dei conferimenti del produttore”

40 Figura 3.4: File in Excel per la raccolta ed elaborazione delle schede di valutazione del rifiuto in

ingresso linea 1: “Foglio di riepilogo mensile”

Per quanto riguarda i singoli conferimenti (sub a), l’analisi della serie ha posto in evidenza che la qualità del rifiuto in termini di percentuale presunta recuperabile varia molto tra un Comune e l’altro, mentre si mantiene abbastanza costante nel tempo per i conferimenti provenienti dallo stesso produttore. Ad esempio il rifiuto proveniente dalla città di Anonima-A ha delle percentuali di recupero molto basse che si aggirano tra lo 0 % e il 20%. Mentre il rifiuto proveniente da Anonima-B è valutato sempre come medio-buono con percentuali presunte di recupero che vanno dal 50% al 70% delle tonnellate in ingresso.

Un generale peggioramento - in media del 5% - per tutti i conferimenti si è osservato tra Ottobre e Novembre, soprattutto a causa dell’aumento della frazione organica grossolana (foglie) dovuta alla stagione autunnale.

Per quanto riguarda il risultato previsionale globale di recupero mensile (sub b) - ottenuto come media ponderata delle percentuali di recupero (evinte dalle schede) di ciascun conferimento del mese per le rispettive tonnellate - esso è stato confrontato col risultato

effettivo di recupero mensile, calcolato a consuntivo attraverso la ricostruzione della dinamica

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Per il mese di Ottobre il risultato di recupero globale previsto sulla base dell’elaborazione dei dati delle schede si è discostato di un +5% dal risultato effettivo a consuntivo. Tuttavia si deve considerare che il risultato effettivo si riferisce all’intero mese mentre le schede sono state introdotte il 10 ottobre, per cui i conferimenti in ingresso prima di tale data non sono rientrati nel calcolo del risultato previsionale ed un discostamento del 5% è ritenuto accettabile.

Per il mese di novembre il risultato di recupero globale calcolato a consuntivo del 37%, è risultato nel range previsto dalle schede che stimavano un recupero tra il 37% e 40%.

Quindi, nonostante il modello di valutazione proposto sia basato considerazioni visive a monte, aventi un certo margine di soggettività, tuttavia forniscono una base informativa attendibile cui poter far riferimento. Il check con esito positivo col risultato effettivo a consuntivo avvalora il funzionamento e l’affidabilità del modello.

3.4.1.2 Vantaggi e limiti

I vantaggi del modello basato sulla compilazione delle schede di valutazione dei rifiuti in ingresso, sono legati principalmente all’ottenimento di una base informativa sui rifiuti trattati, utilizzabile:

- per selezionare i rifiuti in ingresso/clienti, migliorando la qualità del rifiuto trattato e aumentando la percentuale effettiva di recupero dell’impianto in un’ottica di circular economy;

- per associare a ciascun produttore un giusto prezzo che consenta di coprire tutti i costi legati soprattutto, come visto, allo smaltimento degli scarti;

- per applicare quindi prezzi più alti a chi conferisce un rifiuto peggiore, e prezzi più bassi a chi conferisce un rifiuto di migliore qualità in applicazione del principio “chi inquina paga”;

Inoltre l’indagine conoscitiva svolta tramite le schede potrebbe essere propedeutica ad un ulteriore ampliamento/sviluppo futuro dello studio. In particolare, avendo davanti un orizzonte temporale più ampio, si potrebbe cercare di collegare la percentuale di recupero media associata al Comune produttore, alle caratteristiche sociali, economiche e geomorfologiche del territorio di provenienza. Ad esempio variabili come densità abitativa, presenza/assenza di aree commerciali, luoghi di movida, potrebbero spiegare la presenza o meno, nel rifiuto da spazzamento, di rifiuti misti non propriamente stradali derivanti da fenomeni di littering. Si tratterebbe quindi di collegare non solo qualità del rifiuto al produttore ma risalire alle cause

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determinanti ed eventualmente progettare ad hoc con le amministrazioni pubbliche interventi quali campagne di informazione e sensibilizzazione per prevenire a monte la generazione del rifiuto non propriamente stradale.

Il principale limite del modello risiede invece essenzialmente nel fatto che la valutazione dei rifiuti in ingresso è di tipo visivo per cui può risentire di una certa soggettività e sicuramente non sarà mai di tipo puntuale. Tale limite può essere attenuato “correggendo il tiro” mese dopo mese attraverso il confronto del risultato di recupero globale previsto dalle schede e il

risultato calcolato a consuntivo tramite la dinamica dei flussi complessivi in uscita effettivi,

rendendo ad esempio più severa la valutazione dei conferimenti in termini di assegnazione della percentuale di frazione recuperabile presunta qualora il risultato effettivo calcolato a fine mese sia peggiore di quello ottenuto mediando i risultati parziali evinti dalle schede. Bisogna in ogni caso sempre accertarsi che i due palisti adottino la stessa logica di valutazione e che questa sia coerente per ogni conferimento.

Partendo quindi dal presupposto che probabilmente non si avrà mai una corrispondenza puntuale tra risultato effettivo calcolato a consuntivo e risultato di recupero mensile previsto sulla base dell’elaborazione delle schede, tuttavia bisogna ricordare che non è questo il fine ultimo del modello proposto: esso non serve a prevedere in modo puntuale la percentuale di recupero totale mensile quanto invece ad assegnare un punteggio in termini di recuperabilità a

ciascun conferimento e, in tale ottica, il confronto con la percentuale di recupero totale a

consuntivo dell’intero mese serve solo come check per accertarsi che la logica di valutazione combaci quanto più possibile con la realtà. In futuro potrebbe essere progettata una metodologia di analisi sul rifiuto in ingresso basata su prove di laboratorio studiate ah hoc, per rendere il modello più scientificamente basato e quindi svincolato da margini di soggettività.

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