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Eurispes: Italia 2012, cresce la sfiducia
È un quadro preoccupante quello tracciato dal Rapporto Eurispes 2012 sulla situazione-Paese.
"Il Paese vive un generale senso di depressione che attraversa tutte le classi sociali" ha spiegato Gian Maria Fara, Presidente Eurispes, alla presentazione a Roma "i poveri, perché vedono allontanarsi la possibilità di migliorare la loro situazione; i ceti medi, perché hanno paura di una progressiva proletarizzazione; i ricchi, perché si sentono criminalizzati e hanno persino timore di
mostrare il solo status".
Al generale e progressivamente più ampio senso di sfiducia verso le istituzioni si accompagna un calo delle disponibilità di consumo dei cittadini con conseguenti ripercussioni nell'industria e nei servizi.
Il netto peggioramento delle condizioni economiche nazionali nel 2011 è stato avvertito dal 67% degli italiani, il dato più basso della serie storica Eurispes (dal 2004) con un forte aumento, +15.2%, rispetto alla percezione del 2010.
Il dato è ancora più allarmante per lo stato delle famiglie, i tre quarti del campione (74.8%) testimoniano un peggioramento della propria condizione economica. Sono soprattutto gli anziani a risentirne, l'81.5% rispetto al
74.8% del 2010.
Scende il potere d'acquisto, il 73.6% degli italiani ne ha avvertito una perdita nel corso del 2011, che ha portato a tagliare le spese per regali e per viaggi o vacanze (dal 70% del campione nel 2010 al 72.2% nel 2011).
Solo terzo del campione si attende una stabilità a fronte di un 56.6% che pronostica un peggioramento e a un 6.1% che crede a una ripresa della situazione economica. Ripresa che cinque anni fa era prevista, per l'anno successivo da un terzo del campione.
Qual è l'exit strategy possibile? Ripartire dagli asset principali del Paese, come il Made in Italy, con il "coraggio di rompere il patto"
della società con l'evasione, che conta il 35% del Pil ufficiale, afferma Fara.
L'evasione fiscale - fa notare l'Eurispes - non chiama in causa solo i grandi evasori ma una parte molto rilevante della popolazione
italiana che quotidianamente contribuisce a alimentare il sommerso.
Per rendere efficaci, quindi, le diverse ricette lanciate del Governo-Monti - sembra essere il monito dell'Eurispes - ci vuole il
contributo e l'impegno di tutti gli italiani .
Per l'Eurispes l'evasione fiscale ed il sommerso sono certamente opera dei grandi evasori, ma anche della connivenza quotidiana di milioni di italiani che producono o alimentano essi stessi il sommerso.
Daniele Di Giovanni (29/01/2012)
UNWTO: estate 2012, 415 milioni di turisti in viaggio
Sono 415 milioni i turisti che dovrebbero animare la stagione estiva nel mondo, stando alle ultime stime dell’UNWTO World Tourism Barometer, resi noti a luglio.
Il punto di riferimento delle rilevazioni diffuse dall’Organizzazione Mondiale per il Turismo è rappresentato dall’andamento delle prenotazioni aeree, monitorate attraverso un nuovo strumento di business intelligence integrato per la prima volta nel Barometer. Il Forwardkeys, infatti, segnala un incremento delle prenotazioni nel periodo maggio-agosto 2012 pari al 5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il trend di crescita è più marcato negli spostamenti limitati all’interno di una medesima regione (+7%), mentre le prenotazioni per viaggi di più lontana gittata si sono incrementati in misura minore (+4%). Segno, probabilmente, delle difficoltà economiche che non hanno abbandonato buona parte dei Paesi sviluppati, specialmente in Europa.
I primi quattro mesi dell’anno, invece, hanno fatto registrare un aumento più considerevole delle prenotazioni aeree, pari al 7%. In generale, il primo quadrimestre del 2012 si è chiuso con risultati confortanti per il turismo internazionale. Gli arrivi turistici nel mondo hanno raggiunto quota 285 milioni, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Le aree a più forte crescita sono state proprio quelle che lo scorso anno avevano sofferto di più: l’Asia, il Pacifico e l’Africa sono cresciute ben dell’8% in termini di arrivi. Il Giappone, dopo il terremoto, torna a attrarre visitatori (+40% rispetto ai primi 5 mesi del 2011) e a contribuire all’incoming negli altri Paesi. Anche il Nord Africa riprende a crescere (+11%) con un forte recupero specialmente della Tunisia (+48%). Segnali più timidi arrivano anche dal Medio Oriente (+1%), con l’Egitto, però, a far registrare incrementi più significativi rispetto al resto dell’area (+29%).
“E’ estremamente incoraggiante assistere al ritorno della domanda di turismo verso paesi come Giappone, Egitto e Tunisia” è il commento del Segretario Generale dell’UNWTO, Taleb Rifai “si tratta di destinazioni che sono di nuovo pronte a riaccogliere i milioni di turisti che le scelgono ogni anno”.
Ma anche i mercati turistici più maturi come quello americano e europeo hanno iniziato il 2012 sotto auspici di crescita. Bene, in particolare, l’America che registra una crescita superiore al tasso medio globale (+6%), seguita dall’Europa, i cui trend espansivi tengono (+4%) nonostante la fase economica difficile.
Le migliori performance – con aumenti a due cifre dell’incoming dai Paesi emergenti– le fanno registrare i paesi del Centro e Est Europa, con una crescita media degli arrivi dell’8%, rispetto ai primi 5 mesi del 2011. A seguire il Nord Europa e l’Europa occidentale (+6%), con incrementi particolarmente significativi per la Germania (+10%), il Regno Unito e la Francia (+6%). Fanalino di coda, invece, l’Europa meridionale e mediterranea (+0.2%), un dato in forte contrasto rispetto alle performance del 2011.
Secondo l’UNWTO, questi dati sull’andamento globale del turismo nei primi cinque mesi del 2012 confermano le previsioni di una crescita complessiva dei flussi internazionali tra il 3 e il 4% a fine anno.
“Il turismo” secondo Rafai “si conferma uno dei motori del rilancio dell’economia globale. Anche l’ultimo G20, che si è tenuto in Messico, l’ha finalmente riconosciuto a chiare lettere, includendo lo sviluppo del turismo sostenibile nel documento finale della Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite di Rio”.
Turismo, prenotazione delle vacanze via Internet, dati in aumento
L’estate italiana è sempre più a portata di Internet. Lo sanno molto bene i turisti europei che, quasi in un caso su tre, acquistano pacchetti di vacanza nel BelPaese direttamente sul web. Ma lo stanno rapidamente imparando anche gli italiani, visto che un milione e 300mila nostri connazionali hanno prenotato la propria vacanza estiva via Internet, magari mentre "chattavano" su un social network come Facebook. Una cifra non da poco, considerando che, su un totale di 24,5 milioni di italiani che hanno intenzione di prendere un periodo di ferie tra luglio ed agosto, solo il 28% ha già prenotato e di questi, appunto, un quinto lo ha fatto on-line. E’ quanto rilevano i dati Unioncamere-Isnart per l’Osservatorio Nazionale del Turismo.
"Il ruolo di Internet – ha osservato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - è sempre più centrale nel turismo, sia come strumento di intermediazione diretta e indiretta per le imprese che come leva aggiuntiva promozionale e pubblicitaria. E’ una grande opportunità che va sfruttata e ancor più fortemente integrata con gli altri canali tradizionali, perché è la frontiera su cui una massa enorme di giovani consumatori si muove già. E dove in futuro, sempre di più, si giocherà l’attrattività del nostro sistema turistico, uno "scrigno" pieno di tesori che ci rende unici al mondo e che dobbiamo assolutamente valorizzare".
I dati sono emblematici:
-l’85% degli operatori offre alla propria clientela la possibilità di prenotare tramite il web, utilizzando e-mail, siti di proprietà o grandi portali;
-il 61,2% delle imprese è abilitata a ricevere prenotazioni direttamente on line;
-il 32,1% degli operatori si serve di agenzie di viaggio on line;
-il 19,8% delle imprese è presente su social network, Facebook in testa, sul quale sono presenti il 44,8% degli Ostelli della gioventù, il 43,6% dei villaggi ed oltre il 30% degli alberghi a 4 e 5 stelle.
Nel I trimestre 2010, il 34,5% della clientela delle strutture ricettive italiane ha prenotato via rete, quota che sale al 41,3% per i soggiorni in città. Le prenotazioni sono avvenute tramite il contatto diretto con la struttura attraverso il sito web (12,5%), l’invio di e-mail (15,6%) e l’utilizzo dei grandi portali di settore (6,4%).
Leggi tutto:
http://www.cantinedimarca.it/it/ultime/turismo-prenotazione-delle-vacanze-via-internet-dati-in-aumento-1493.html#ixzz25gI6PagO
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Un SNs è un servizio basato sull’uso del web che permette agli individui:
1. costruire un profilo pubblico (o semi pubblico) all’interno di un sistema 2. articolare una lista di altri utenti con i quali è connesso
Natura e nome delle connessioni cambiano con il sistema (piattaforma) Social Network Site o Social Networking Site
networking dà enfasi all’avvio attivo di relazioni, specialmente con persone che non si conoscono Il networking è possibile nei siti social ma non è l’attività principale né ciò che fa la differenza con altre forme di comunicazione mediate dal computer (CMC)
Quello che rende i SNSs unici non è il fatto che permettono di conoscere estranei ma piuttosto quello di articolare e rendere visibile una rete di relazioni
La maggior parte degli utenti che usa i SNSs rende visibili legami latenti e condivide qualche connessione precedente nata off line, ovvero molti non fanno "networking" per cercare di conoscere nuove persone ma invece stanno comunicando con persone con le quali sono già in contatto nella vita sociale e aumentano solo l’enfasi della relazione
Social Network Sites: Definizione
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Anche se i SNSs applicano una grande varietà di prestazioni tecniche nella sostanza sono un profilo visibile della persona che mostra una lista articolata di amici che usano lo stesso sistema
i Profili sono pagine uniche dove uno può dire chi è
Dopo l’adesione (iscrizione) un individuo è chiamato a rispondere a una serie di domande che generano il profilo:
FB permette agli utenti di aggiungere moduli (Applications) che incrementano la qualità del profilo
Social Network Sites
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La visibilità di un profilo viaria dal sistema usato e dalla discrezione dell’utente.
Per default, profili di siti come Friendster e Tribe.net erano navigati dai motori di ricerca, resi visibili a chiunque anche ai non iscritti al network
LinkedIn controlla quello che un visitatore può vedere in ragione se ha un account libero o a pagamento
MySpace permette agli utenti di scegliere se rendere il profilo pubblico o solo agli amici
Facebook per default gli utenti dello stesso "network" si possono vedere reciprocamente fincheé un utente non decide di togliere il permesso anche agli altri utenti del network
Sistemi diversi adottano Protocolli diversi
Dopo l’iscrizione un utente è pronto a identificare altri con cui avviare una relazione
"Friends" è il termine più ambiguo perché non sempre i contatti sono con amici
"Contacts"
"Fans"
La maggior parte dei SNSs richiedono la conferma di richiesta di amicizia Social Network Sites
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La visibilità pubblica dei contatti è una componente cruciale dei SNSs.
La lista di amici è un elenco di link al profilo di ciascuno degli amici e se questi sono visibili un utente può navigare diverse liste
Di solito le liste sono visibili a chi è autorizzato a vedere il profilo
Alcuni utenti di MySpace hanno hackerato il profilo per nascondere la lista di amici e LinkedIn consente agli utenti di negare la visibilità della loro rete
La maggior parte dei SNSs fornisce un meccanismo di messaggi sul profilo degli amici che di solito è sotto forma di “lascia un commento” o altro come scrivere sulla bacheca
In aggiunta c’è un sistema di messaggi web-mail e un sistema di chat
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Non tutti i SNs hanno avuto iniziato come tali
QQ (cinese) era un servizio di messaggeria istantanea LunarStorm come una comunità
Cyworld come forum di discussione in Corea
Skyrock (prima era Skyblog) era un servizio di blogging francese Classmates.com una lista di scuole
AsianAvenue, MiGente, e BlackPlanet sono stati prima comunità etniche prima di rilanciarsi nel 2005-2006 con i servizi di social network
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Oltre ai profili, amici, commenti, e messaggeria privata i SNs variano molto per caratteri e servizi photo-sharing
video-sharing blogging
instant messaging
Ci sono SNSs specifici per i telefoni mobili ma altri supportano interazioni più o meno limitate con i mobili (Facebook, MySpace, and Cyworld)
Molti sono geograficamente specifici o per gruppi linguistici
Orkut è stato lanciato negli Stati Uniti con una interfaccia solo in inglese ma presto è diventato di uso prevalente dai Brasiliani che parlano portoghese
Alcuni siti sono progettati specificamente etnia, religione, orientamento sessuale, politico o latra identità
Ci sono siti per cani (Dogster) e gatti (Catster) evidentemente profilati dai padroni Social Network Sites
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I SNSs sono progettati per essere il più largamente accessibili ma molti attraggono popolazioni omogenee che si separano per nazionalità, età, livello di educazione o altri fattori che segmentano la società, anche se l’intento iniziale dei progettisti era diverso
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I primi anni
Il primo SNS lanciato nel 1997 fu SixDegrees.com che permetteva di creare un profilo, elencare una lista di amici e in seguito di navigare le liste di amici
Servizi simili esistevano anche prima in siti di comunità AIM (AOL Istant messenger) e ICQ (I Seek You) anche se le liste non erano visibili agli altri
Classmates.com permetteva di associarsi ai colleghi di scuola e navigare la rete degli associati ma gli utenti non potevano creare un profilo
SixDegrees è stato il primo a combinare le due cose
SixDegrees si promuoveva come uno strumento di aiuto alle persone che si volevano connettere e scambiare messaggi
SixDegrees ha attratto milioni di utenti ma è fallito come business e nel 2000 ha chiuso L’inventore A. Weinreich disse che era avanti coi tempi
I primi utenti dicevano che non c’era molto da fare oltre che connettersi o che non erano interessati a conoscere estranei
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Anni 1997 - 2001
Crescita strumenti per comunità iniziano a offrire la possibilità di creare un profilo e pubblicare una lista di amici AsianAvenue, BlackPlanet, and MiGente
2001
Ryze.com lanciata nel 2001 come strumento di formazione di rete di business dapprima per i membri della comunità di affari e tecnologia di San Francisco
L’idea era di supportarsi senza farsi concorrenza questo si ritrova in Tribe.net, LinkedIn, Friendster
Ryze non è mai diventato popolare, Tribe.net è cresciuto come nicchia e LinkedIn è divenuto un servizio di collegamento professionale mentre Friendster è fallito per eccesso di crescita, mal funzionamento tecnico e derisione degli utenti che iniziarono a creare falsi profili che furono cancellati dal gestore
Il mix di cose andate a male fecero fallire il sito Dopo questo ci fu un vero boom di nascita di SNSs Social Network Sites
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Dal 2003 in avanti, si assiste a una crescita boom dei SNSs
Molti hanno la configurazione incentrata intorno al profilo a imitazione del successo di Friendster puntando a target demografici specifici o a target professionali LinkedIn, Visible Path, and Xing (formerly openBC)
Dogster, Passion-centric Care2, incontro di attivisti Couchsurfing, viaggiatori
MyChurch, social di chiese cristiane
Con li sviluppo del contentuo generato dall’utente (UGC - User-generated content) Flickr (photo sharing),
Last.FM (music listening habits) YouTube (video sharing)
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Espansione delle Comunità di Nicchia
Oltre alle comunità libere altri SNSs lanciano l’idea di supportare nicchie demografiche prima di espandersi a un’utenza più larga
Facebook è stato progettato solo per la nicchia dei collegi riservati all’upper class
Ha iniziato nel 2004 come un sito della comunità del collegio universitario di Harvard Per collegarsi l’utente doveva un harvard.edu indirizzo email
Poi Facebook ha iniziato a supportare altre scuole, ma dovevano avere l’indirizzo della scuola
Una social-community on line inizialmente molto chiusa e percepita dagli altri com una comunità intima e molto privata
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Dal settembre 2005, Facebook si espande agli studenti delle scuole superiori, reti di professionisti interni a imprese e poi a tutti
Il cambio alla libera iscrizione non significa che si può accedere a reti riservate e chiuse per esempio le reti di professionisti di un’impresa dovevano avere un indirizzo .com
L’accesso per gli studenti era soggetto alla supervisione dei tutor
Diversamente da altri SNSs, gli utenti di Facebook non possono rendere pubblico per tutti il loro profilo
Altra caratteristica di Facebook è la possibilità che hanno gli utenti di usare "Applications" per personalizzare il profilo e altro
Alcuni siti esplicitamente mirano a rimanere riservati per avere una comunità di pochi eletti aSmallWorld
comment |ˈkämˌent|nouna remark expressing an opinion or reaction : you asked for comments on the new proposals.• discussion, esp. of a critical nature, of an issue or event : the plans were not sent to the council for comment.• an indirect expression of the views of the creator of an artistic work : their second single is a comment on the commercial nature of raves.• an explanatory note in a book or other written text.• archaic a written explanation or commentary.• Computing a piece of specially tagged text placed within a program to help other users to understand it, which the computer ignores when running the program.
conversation |ˌkänvərˈsā sh ən|nounthe informal exchange of ideas by spoken words : the two men were deep in conversation.• an instance of this : she picked up the phone and held a conversation in French.
Il marketing tradizionale per le imprese è diventato uno strumento difficile da maneggiare e l’opinione pubblica sempre più spesso è scettica e ne diffida. Le imprese devono essere flessibili, organizzarsi a rete, cooperare e competere nello stesso tempo e comprendere che il vero motore dello sviluppo è l’acquisizione e la gestione di nuova conoscenza. Se a questo si aggiunge la facilità di comunicare permessa dall’informatica, si comprende bene come sia mutato non solo il quadro complessivo entro cui muoversi, ma addirittura la stessa quotidianità del fare. La fabbrica che non ha il contatto giornaliero col mondo muore.
Eppure, in questo grande divenire delle società attuali, che faceva intravedere la nascita di un disperso “consumatore individualista”, emergono forme prepotenti e nuove di socialità. Le nuove comunità sociali si chiamano tribù, social-network, club, che si identificano e si aggregano intorno a specifiche pratiche di consumo e magari con l’immagine di una determinata marca.L’impresa di fronte a questi mutamenti non è impotente solo se comprende che cosa fare. La via è quelladella pratica delle relazioni, della comunicazione costante con i clienti, che sono sempre più partner dell’impresa e committenti che scelgono e “progettano” i prodotti.
Se prima si presidiava la fabbrica, oggi occorre presidiare la comunicazione: il marketing non è più uno strumento per dominare i consumi di massa, ma un dialogo tra pari, un modo di creare rapporti di collaborazione tra imprese e consumatori.
Non ci sono ricette (Fabris), ma si deve comprendere che dal “marketing” si passerà presto al
“societing”. L’incontro con i clienti non sarà più strumentale, come in passato, ma servirà a stabilire un rapporto anche di servizio, rispettoso, sostanzialmente simmetrico, paritetico e rispettoso dei valori e delle nuove responsabilità sociali.
I vantaggi della conversazione
Le conversazioni sono interattive perché i contributi a una conversazione sono risposte in reazione a ciò che è stato precedentemente detto.
Le conversazioni sono spontanee perché procedono sempre in qualche misura in una direzione imprevedibile. Comunque la misura della spontaneità può essere limitata dalla cirocostanze, es.
talk show o dibattito.
Le conversazioni seguono regole di etichetta perché sono interazioni sociali, e quindi dipendono da convenzioni sociali.
Le conversazioni a volte sono la forma ideale di comunicazione, in ragione degli scopi che hanno i partecipanti. Il caso ideale si ha quando le due parti hanno lo stesso intento di scambiarsi informazioni, o quanto una parte desidera porre una domanda all’altra.
Se la permanenza o la possibilità di revisione delle informazioni scambiate sono importanti, la forma scritta è la migliore. Se il risparmio di tempo è l’obiettivo, la forma orale è preferibile.
L’era del Web 2.0
sapere osservare come ci vedono gli altri
ascoltare ciò che ci dicono anche i segnali molto deboli interagire partendo dalle istanze degli alltri
costruire con la partecipazione degli altri
L’attenzione si sposta dal ME al VOI e quindi al NOI
Le imprese e i consumatori hanno lo stesso potere di mercato e si pongono sullo stesso piano
L’attenzione di sposta dalla conoscenza fedeltà alla marca a quello di coinvolgimento con la marca
Il vero valore dell’azienda è quindi la sua reputazione e quindi della sua online reputation
La Coda Lunga
Qualche anno fa Chris Anderson, in un articolo apparso su Wired, definì quei nuovi modelli economici rappresentati da realtà digitali, come Amazon, iTunes, eBay, mercati a coda lunga.
Applicando il concetto di coda lunga all’editoria, in una rivista con un milione di lettori, la parte editoriale (quella maggiormente venduta) sta solo nella porzione rossa della curva, tutto il resto (porzione gialla) rappresenta la coda lunga in cui ci sono un milione di scrittori con un lettore
Applicando il concetto di coda lunga all’editoria, in una rivista con un milione di lettori, la parte editoriale (quella maggiormente venduta) sta solo nella porzione rossa della curva, tutto il resto (porzione gialla) rappresenta la coda lunga in cui ci sono un milione di scrittori con un lettore