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LA PERSONA AL CENTRO

www.nuovorobbiani.it

Il Polo Sanitario Nuovo Robbiani, in via Inzani a Soresina, è una

struttura privata accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, che offre servizi qualificati e d’avanguardia. Personale, strumen-tazioni, tecnologie, mezzi diagnostici, metodiche di cura... il cen-tro dispone di tutto e, per la sua configurazione e sede logistica, è in grado di essere un punto d’appoggio per gli ospedali della zona.

Oltre alle stanze di degenza, può vantare un ‘reparto’ di dia-gnostica al top, sale operatorie e ambulatori di allergologia, car-diologia, chirurgia, chirurgia vascolare, diabetologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, gastroenterologia, ginecologia, neuro-logia, oculistica, odontoiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria e urologia.

L’

osteopatia è una professione sanitaria di primo contatto, esclusivamente manuale, basata su un approccio integrato e com-plementare alla medicina tradi-zionale, che la Legge n. 3/2018 riconosce in Italia come profes-sione sanitaria autonoma.

Attraverso un’attenta valuta-zione della persona basata su anamnesi e osservazione, l’osteo-pata passa alla ricerca tramite la palpazione percettiva della “di-sfunzione somatica”, espressione di alterazione e conseguenza di “insulti stressanti” – endogeni o esogeni – che si manifestano sul sistema muscolo scheletrico con dolore o riduzione di mobilità. Solo dopo aver escluso eventuali motivi di rimando ad un’osser-vazione medica specialistica, l’o-steopata, avvalendosi di tecniche specifiche, stimola il ripristino della mobilità fisiologica a livello dei diversi sistemi (circolatorio, respiratorio, fasciale, nervoso, muscolo-scheletrico, cranio-sa-crale) che attraverso un’attività si-nergica e coordinata, regolano il normale funzionamento dell’or-ganismo.

La “disfunzione so-matica” in osteopatia è definita come espressio-ne di compromissioespressio-ne una funzione oppure al-terazione di componenti correlate al sistema so-matico (corpo): strutture scheletriche, articolari, miofasciali, e relativi ele-menti vascolari, linfatici e neurali.

Essa viene considerata come uno dei principali

fattori che influenzano l’econo-mia del corpo e l’origine di mol-ti disturbi anche molto distanmol-ti dalla disfunzione primaria, la cui normalizzazione innesca il ripri-stino della normale mobilità e il recupero della funzione dell’in-tero sistema muscolo-scheletrico.

La letteratura scientifica ri-porta diversi lavori che attestano l’efficacia dell’osteopatia come disciplina autonoma, in quanto caratterizzata da un proprio ra-gionamento clinico, che permet-te di identificare la diagnosi e la pianificazione del miglior piano terapeutico per il paziente.

Cosa si può curare con le tec-niche osteopatiche?

Attraverso il trattamento ma-nipolativo si può ripristinare la funzionalità e lo stato di salute perduto per una serie di fattori, quali traumi o patologie che han-no causato l’insorgenza di una disfunzione. Ci si può approccia-re all’osteopatia anche a scopo preventivo o di mantenimento del proprio stato di salute. Il suo valore terapeutico, oltre ad essere testimoniato dai pazienti, è dimo-strato dalle evidenze della ricerca

scientifica.

Il TMO (trattamento mani-polativo osteopatico) garantisce buoni risultati di efficacia in un numero molto ampio di patolo-gie: di seguito solo alcuni esempi.

Il cosiddetto colpo della strega o lombalgia acuta, che si presen-ta spesso a causa di movimenti repentini e inconsulti, può essere risolto in poche sedute.

Il reflusso gastroesofageo, la sindrome del colon irritabile, la stitichezza, la coccigodinia (dolo-re al coccige), e una serie di alt(dolo-re disfunzioni somatiche legate alla sfera viscerale possono essere atte-nuate e sensibilmente migliorate.

La cefalea tensiva episodica, con una riduzione dell’intensità media degli attacchi e del numero di farmaci sintomatici assunti.

La disfonia, con una riduzione del dolore dei muscoli perilarin-gei e un’influenza positiva sulle condizioni di produzione vocale.

La menopausa e il post-meno-pausa. L’esaurimento della funzio-ne ovarica può comportare diversi disturbi, dalle vampate di calore, ai disturbi di sonno, memoria, atten-zione, irritabilità, artralgie, mialgie. In un secondo momen-to possono presentarsi sintomi legati all’atrofia genitourinaria da caren-za ormonale, come sec-chezza vaginale, brucio-ri, urgenza minzionale, dispareunia (dolore du-rante rapporto sessuale), riduzione della libido e ancora malattie croniche quali ipertensione, diabe-te, osteoporosi, che trova-no più facile terretrova-no nella

carenza estrogenica. Il TMO può essere un valido supporto.

Se confrontati con lo standard delle terapie mediche e con gli interventi placebo, gli studi evi-denziano risultati favorevoli per il TMO anche nella gestione della sindrome dell’intestino irritabile.

Ed ancora, dolore vertebrale ed alle estremità, sciatalgia, pareste-sie da ernia discale: il TMO aiuta a ridurre la rigidità e gli spasmi muscolari, aumenta mobilità in tutto il corpo, equilibrio coornazione, senso di benessere, di-minuendo stress, degenerazione

del rachide e condizioni artriti-che, accelerando guarigione dei tessuti.

Perché affidarsi all’osteopatia nella terza età?

È una fase difficile, durante la quale il corpo subisce delle tra-sformazioni e l’apparato muscolo scheletrico risente dei cambia-menti neuro-ormonali.

L’invecchiamento fisiologico del corpo umano e delle sue strut-ture fa sì che si innescano una se-rie di disfunzioni somatiche, che possono essere risolte attraverso le tecniche del TMO, che

permet-te di ritrovare un buono stato di salute e migliorare sensibilmente la qualità della vita.

Ridurre un mal di testa, eli-minare vertigini e capogiri che compromettono l’equilibrio, migliorare la ROM (Range of Motion) articolare, permettendo movimenti più ampi, sono alcuni esempi delle potenzialità dell’o-steopatia.

* dott. Ivano Baroni Osteopata D.O.m.R.O.I. c/o studio FLOW di Crema, in via Verdelli 5

PAROLA ALL’ESPERTO

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