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Orientamento scuola/lavoro

Nel documento QUEEN: grande successo (pagine 34-34)

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he connessione esiste tra le parole cinghiale, incinta e cen-gia? Derivano tutte dal verbo cingere (“avvolgere intorno al corpo”): il cinghiale è chiamato così per la cinghia di setole bianco-giallognole che ha intorno al collo, una donna incinta non può portare la cintura (dal latino in negazione cinciam), e la parola cengia, ovvero la sporgenza orizzontale su una parete rocciosa, deriva da cingulam, una striscia di pelle o altro usata per legare. Ci sono altri 36 termini legati al verbo cingere, e tutti insieme formano una “famiglia di parole”. Questa famiglia, e tutte le altre possibili, si trovano sul Repertorio italiano di famiglie

di parole, di prossima pubblicazione, redatto da decine di

lingui-sti sotto la direzione di Paolo D’Achille e Michele Colombo. Ed è stato proprio quest’ultimo, apprezzato docente di Storia della lingua italiana presso l’Università Cattolica di Milano e di Brescia, a spiegare nei giorni scorsi agli insegnanti di Lette-re dei corsi liceali dell’Artistico, di Scienze Umane e del corso Socio-economico del Munari, l’utilizzo di questo innovativo vocabolario. Ovvero di uno strumento assai utile per amplia-re efficacemente il lessico degli studenti. Un argomento di viva attualità, viste le numerose ricerche che attestano, purtroppo, il continuo impoverimento del patrimonio lessicale utilizzato dai ragazzi d’oggi. Troppo poco abituati ormai a leggere e a scrivere testi significativi, inondati da migliaia di sms e di immagini che ogni giorno appaiono sulla Rete, portatori di un linguaggio col-loquiale sempre più sintetico e approssimativo, i giovani stanno progressivamente ed esponenzialmente perdendo l’uso delle pa-role. Il ruolo della scuola per contrastare questo fenomeno, che rischia di diplomare ogni anno migliaia di analfabeti funzionali, è dunque decisivo. Ma che possono fare i docenti di Lettere? “Insegnare l’apprendimento delle parole in maniera del tutto diversa da quella tradizionale”, ha detto il prof. Colombo. E ha spiegato come, se si dice a uno studente il significato di un termi-ne a lui sconosciuto, la definiziotermi-ne sarà da lui presto dimenticata Se invece si utilizzano i nessi insiti nelle cosiddette famiglie di parole, ecco che sarà molto probabile che tale rimozione non av-venga, proprio perché avrà utilizzato delle “sinapsi linguistiche” molto più significative. Si parte da un termine e lo si collega ad altri che appartengono alla sua famiglia semantica, dimostran-do come una parola, il cui significato è apparentemente lontano da un’altra, abbia invece una radice comune. Non solo, o so-prattutto, fonetica, ma proprio di contenuto. A questo punto lo studente si ricorderà più facilmente del legame di senso, perché è così che funziona la memoria.

È intenzione dei docenti di Lettere del Munari utilizzare il

Re-pertorio italiano di famiglie di parole per dare vita a una

sperimenta-zione linguistica basata proprio su questo innovativo dizionario, attraverso innovative esercitazioni grammaticali.

di MARA ZANOTTI

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n progetto colorato di rosso, blu, verde…

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I piccoli frutti, gustosi e dalle molteplici

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proprietà salutistiche, sono stati al centro di un progetto biennale condotto presso l’Isti-tuto Agrario Stanga di Crema e presentato, sabato 9 febbraio in un’affollata aula magna della scuola di viale Santa Maria, dalla di-rigente Scolastica Maria Grazia Nolli, dai docenti Ilaria Andreoni, Attilio Maccoppi, Basilio Monaci, Francesco Scalise, ma, so-prattutto, dai protagonisti, studenti delle attuali seconde e terze che, volontariamente, hanno scelto di trascorrere diversi pomeriggi a scuola per la realizzazione del “Progetto piccoli frutti”. La dirigente ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto che si inse-risce in un progetto Pon che puntava all’in-clusione in quanto ha coinvolto i ragazzi in attività specifiche, facendoli lavorare insie-me in gruppo e avendo tra gli obiettivi anche aspetti del problem solving e di acquisizione di problem solvingproblem solving

competenze digitali così come chiesto da di-rettive europee.

Andreoni ha introdotto la presentazione dell’e-book (da tutti accessibile e realizzato dagli studenti, utile per conoscere ogni pas-saggio del progetto) mentre Scalise ha

sotto-lineato come il lavoro sia stato svolto ottima-mente partendo dalle lezioni teoriche in aula per poi proseguire nella ‘palestra didattica’ dell’azienda Gallotta. Gli studenti hanno quindi esposto i passaggi del progetto, con l’ausilio dell’e-book da loro realizzato: dal-la scelta dei piccoli frutti (mirtillo, dal-lampone, more ma anche la bacca di goji, un ‘frutto’ dalle innumerevoli proprietà terapeutiche). Ne è emerso come questo prodotti, legati so-prattutto alla coltivazione montana, stiano conoscendo un interesse commerciale molto elevato tanto da portare diversi agricoltori della pianura a creare le condizioni ideali per la loro piantumazione e crescita anche nel nostro clima. L’agricoltura capace di

rinno-varsi e di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori è, del resto, il futuro di questo settore come ha dimostrato Claudio Broc-chieri, gestore dell’azienda agraria ‘Antica Fornace’ nei prassi di Soresina, che, inter-venuto sabato, ha portato la testimonianza della scelta da lui effettuata qualche anno fa: convertire l’allevamento di maiali ereditato dal padre, in un’azienda agraria che cura un frutteto biologico (albicocche, ciliege, pe-sche, mele, pere etc…) con riscontri soddisfa-centi. Di grande interesse anche l’intervento del prof. Maccoppi che ha evidenziato come il gusto, ma anche la vista, dei piccoli frutti possano essere un’autentica gioia.

Gli studenti, esponendo sia in italiano che in inglese, hanno ricordato le caratteristiche organolettiche dei piccoli frutti offrendone poi alcuni all’assaggio: davvero squisiti!

Il progetto si inserisce in una tendenza or-mai consolidata presso lo Stanga Crema che arricchisce l’offerta formativa con progetti legati al programma della scuola: viticoltura, produzione di salse, farine gialle e bianche, bustine del prestigioso zafferano e molto altro. Alle porte un’altra iniziativa: la birra artigianale. Naturalmente ognuna di queste iniziative si realizza nel pieno rispetto della legislazione inerente.

Nel documento QUEEN: grande successo (pagine 34-34)

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