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Indagine: ricorso all'intervento degli artisti nelle istituzioni

10. Documentazione: rapporto con gli artisti

10.4 Indagine: ricorso all'intervento degli artisti nelle istituzioni

Anche per saggiare la diffusione del ricorso all'intervento dell'artista in problemi conservativi su opere già musealizzate, ho realizzato una indagine nel 2007 per conto dell’Associazione Amici di Cesare Brandi. Obbiettivo della ricerca è stato quello di mappare e valutare il grado

di sensibilità al problema della conservazione e del restauro dell’arte contemporanea, da parte di istituzioni italiane per il contemporaneo a gestione pubblica, privata, mista. Un’ indagine analoga era stata condotta a nome dell’Istituto Centrale per il Restauro, nel 2000, da Andrea Carini, oggi restauratore della Soprintendenza di Brera, inviando via fax un questionario sintetico a 208 enti: dalle 51 risposte ottenute all’epoca si rileva come fossero più numerosi rispetto al 2007 gli enti che dichiaravano di non effettuare conservazione programmata, e di non effettuare affatto interventi di restauro. Altro risultato notevole dell’indagine del 2000 è la netta prevalenza del ricorso all’intervento degli artisti all’interno delle istituzioni private. Lo stesso questionario è stato utilizzato nell'indagine, che, a sette anni di distanza, si è rivolta ad un panorama italiano mutato. L’istituzione della DARC nel 2001, poi PARC, oggi soppressa, l’apertura del primo spazio espositivo del MAXXI a Roma, nel 2003, il MACRO dal 2002, come l’apertura di musei d’arte contemporanea al Sud, il MAN di Nuoro nella nuova sede dal 2004, il PAN e il MADRE a Napoli dal 2005, il MUSMA di Matera dal 2006, l’attivazione della Triennale di Torino (2005), le fondazioni private come la Merz a Torino (2005) o la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che dal 2002 ha uno spazio attivo a Torino, sono sommari esempi macroscopici che testimoniano come in 7 anni l’investimento sull’arte contemporanea in Italia si sia intensificato.

In questo caso un questionario è stato posto alle istituzioni: anticipando le conclusioni si può dire che il quadro che si presenta indica una sensibilità alta al problema della conservazione del contemporaneo, ed una casistica varia di soluzioni proposte che testimonia come il problema sia non solo sentito ma anche affrontato. Anche le realtà che non hanno risposto, come la GAM di Torino, o il Museo del Castello di Rivoli, hanno esperienze consolidate in materia.

L’indagine è stata condotta, via posta elettronica, dal gennaio 2007 a metà marzo 2007.

Il campione è costituito da 200 enti, selezionati, con collezioni permanenti dal novecento ad oggi, comprendenti quelli interpellati nel 2000, emendati dagli enti chiusi, e nuove istituzioni. Le risposte pervenute sono circa 40.

I 22 enti pubblici che hanno risposto al questionario sono: Civico Museo d’arte contemporanea di Milano (PAC), la GNAM di Roma, il MAXXI di Roma, l’Istituto per i beni artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna, il MART di Trento e Rovereto, la Galleria civica di Modena, il Museo Morandi di Bologna, la raccolta Manzù di Ardea, il Museo Guttuso a Bagheria, il Palazzo delle Papesse – centro Arte Contemporanea di Siena, il Museo

d’arte contemporanea di Villa Croce a Genova, il CAMeC di LA Spezia, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze, i Musei Civici di Cagliari.

Gli enti pubblici che si riferiscono a realtà municipali minori sono: la Galleria Regionale d’arte contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), ), la GAM di Gallarate, il civico museo d’arte moderna e contemporanea “Castello di Masnago” a Varese, il Museo galleria del Premio Suzzara a Suzzara (Mantova), la collezione “Cesare da Sesto” a Sesto Calende (Varese), la Galleria d’arte moderna Aroldo Bonzagni di Cento (Ferrara), il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta (Lucca), AM international di Bivongi (Reggio Calabria), il Museo della scultura di Villa Glori a Roma.

I 13 enti privati che hanno risposto, fondazioni e musei, sono: il MUSMA di Matera, la Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri di Città di Castello, il Museo Marino Marini di Firenze, il KustMeranoArte di Merano, l’Ateliersulmare –Fiumara d’Arte di Antonio Presti in Sicilia, la Fondazione De Chirico a Roma, la Fondazione Merz di Torino, il MUSEUM – Laboratorio per l’arte contemporanea di Bagheria, il Museo Casabianca di Malo, Venezia, del collezionista Giobatta Meneguzzo, il Museo Palazzo Ricci della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, il Museo Coevo di Catanzaro, l’Associazione Arte e spiritualità di Brescia, la Galleria d’arte comunale “Pro Civitate Christiana” ad Assisi.

Enti misti sono: la Fondazione Museion di Bolzano, il Museo civico di arte moderna e contemporanea del comune di Mombercelli, Operabosco Museo di Calcata.

Il campione, costituito dai soli enti che hanno inviato risposta al questionario, è omogeneo dal punto di vista delle collezioni, tutte permanenti monografiche o collettive di opere d’arte del XX e XXI secolo, tranne la GNAM le cui collezioni partono dal 1783.

I risultati più rilevanti ai fini di questa ricerca sono quelli che riguardano la consulenza richiesta agli artisti: da un lato, tranne la GNAM di Roma e due istituti privati, Fiumara d'arte in Sicilia e il Museo Casabianca di Malo (Vicenza) che hanno un laboratorio di restauro interno, il ricorso a restauratori esterni è prevalente, dall'altro l'intervento diretto degli autori e di altri artisti è considerato una risposta conservativa, come avviene nel caso del Palazzo delle Papesse a Siena, come ente pubblico, e di KunstMerano Arte e Museum Bagheria come fondazioni private. Il grado di collaborazione con gli artisti è ovviamente diversificato, dall'intervento di “restauro” sulla propria opera (che nessun ente ha dichiarato), alla consulenza (Museum Bagheria e Casabianca), alla documentazione, come nel progetto di interviste con gli artisti del Museo del Novecento di Milano, curato da Marina Pugliese.

Enti pubblici: 22 Enti pubblici (%) Enti privati: 12 Enti privati (%)

effettuano

interventi di restauro: 15 68 10 83

non effettuano interventi di restauro: 5 23 3 25 effettuano manutenzione programmata: 14 64 7 58 non effettuano manutenzione programmata: 6 27 3 25 hanno rapporti continuativi con restauratori esterni: 9 41 6 50 attivano consulenze esterne mirate: 12 55 6 50 coinvolgono gli autori o altri artisti: 11 50 7 58 hanno un laboratorio di restauro interno: 1 5 2 17 Con fondi pubblici: 14 64 1 8

Con fondi misti: 3 14 1 8

Con fondi privati: 0 0 4 33 Che non hanno fondi: 6 27 4 33

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