Come indicato dall’art.24 c.4 del DPR 120/2017:
“[…] il proponente o l'esecutore effettua il campionamento dei terreni, nell'area interessata dai lavori, per la loro caratterizzazione al fine di accertarne la non contaminazione ai fini dell'utilizzo allo stato naturale, in conformità con quanto pianificato in fase di autorizzazione.”
Le indagini di caratterizzazione sono state condotte in accordo al “Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti” predisposto ai sensi dell’art. 24 c. 3 del DPR 120/2017, nell’ambito dell’istanza di VIA per il progetto in esame.
Tali indagini sono state effettuate dalla società incaricata Geocima S.A.S. nei mesi di ottobre e novembre 2020.
Si riportano di seguito i dettagli esecutivi relativi alla parte di caratterizzazione ambientale dei terreni.
2.1 Ubicazione dei sondaggi
La caratterizzazione ambientale dell’area di inserimento dell’impianto agro-fotovoltaico e relative opere connesse, è stata ottenuta mediante l’esecuzione di indagini geognostiche a carotaggio continuo.
▪ n. 13 sondaggi a carotaggio continuo denominati SA1, SA2, SA3, SA4, SA5, SA6, SA7, SA8, SA9, SA10, SA11, SA12, SA13 e ubicati in corrispondenza delle aree interessate dall’installazione delle power station e cabine edifici ausiliari. In relazione alle contenute tipologie di operazioni di scavo necessarie per la realizzazione dell’opera, i sondaggi sono stati spinti ad una profondità massima di 1,5 m da p.c.
▪ n. 3 sondaggi a carotaggio continuo, denominati SA14, SA15 e SA16, spinti anch’essi alla profondità massima di 1,5 m da p.c., ad eccezione del sondaggio SA16, spinto ad una profondità massima di 5,0 m da p.c. in quanto ubicato in prossimità del limite NE del sito, interessato dalle operazioni di scavo per livellamento terreno di maggiore profondità
L’ubicazione di tali sondaggi è mostrata nelle figure seguenti.
Figura 6-Planimetria con ubicazione dei punti di sondaggio ambientale- area impianto fotovoltaico
Figura 7- Planimetria con ubicazione dei punti di sondaggio- area Impianto di Utenza
I sondaggi da SA1 a SA13 sono stati effettuati mediante l’impiego di una perforatrice Perforatrice idraulica MAIT, modello GEA, disposta di centralina integrata, ed una perforatrice idraulica F.lli Mori, modello M21, disposta di centralina separata, operante a rotazione ed avanzamento oleodinamico
La perforazione è stata realizzata adottando la tecnica della “conservazione del nucleo” (carotaggio continuo), con carotiere semplice a “mezzaluna”, aventi diametro esterno pari 101,6 mm e diametro interno pari a 88,8 mm con lunghezza di 1,5/3,0 metri; tutte le manovre sono state eseguite a secco, con l’ausilio di aste di perforazione di diametro 76 mm, lunghezza di 1,5 metri.
Nei tratti superficiali dove erano presenti depositi alluvionali costituiti da ciottoli e blocchi arenitici, a causa della loro tenacità, è stata utilizzata un’asta elicoidale avente diametro esterno pari a 150 mm.
Per i sondaggi relativi all’area dell’Impianto di Utenza, la stabilizzazione delle pareti del foro è stata ottenuta mediante l’uso di tubazione di rivestimento di acciaio di spessore standard, diametro 127 mm.
La trivellazione è stata effettuata a rotazione con avanzamento in foro a “secco”. Il taglio dei terrei è avvenuto munendo il carotiere alla punta di una carota alla punta di una corona dentata con n. 14 punte “widia”
ottagonali del tipo TC5 e/o TC7 e con picchi in “widia” per l’asta elicoidale.
Le aste prolungo sono della lunghezza di 1,5 m e sono provviste di filettatura tronco-conica alle estremità con attacco maschio – femmina del diametro del 76 mm.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulle indagini ambientali effettuate a cura della Società incaricata, riportata in Allegato 1 al presente documento.
2.2 Modalità di formazione dei campioni
Durante la perforazione, le carote o il “cutting” estratto è stato riposto e quotato in apposite cassette catalogatrici in PVC scompartate.
Per ogni sondaggio sono stati prelevati i seguenti campioni:
▪ per i sondaggi dell’area dell’impianto fotovoltaico, spinti fino a 1,5 m di profondità, sono stati prelevati n. 2 campioni rappresentativi di ciascun metro di profondità e di ciascun orizzonte stratigrafico identificato (v. Allegato 1);
▪ per i sondaggi dell’area dell’Impianto di Utenza, sono stati prelevati n. 2 campioni rappresentativi di ciascun metro di profondità per ciascuno dei sondaggi spinti fino a 1,5m di profondità e sono stati prelevati n. 3 campioni dal sondaggio SA16 (spinto fino a 5 me di profondità) rispettivamente alle seguenti quote: da metri 0,00 a metri 1,00 da p.c., da metri 2,00 a metri 3,00 da p.c. e da metri 4,00 a metri 5,00 da p.c.. Per ogni campione da sottoporre ad analisi chimica sono state prelevate due aliquote, al fine di fornire una rappresentatività media dell’orizzonte individuato.
Durante la perforazione del sondaggio ambientale SA16 è stato inoltre prelevato n.1 campione indisturbato (denominato C1) alla profondità di 2,0 m da p.c.
In accordo alle disposizioni di cui all’Allegato 4 del DPR 120/2017, i campioni da sottoporre alle analisi chimiche sono stati ottenuti privando il campione stesso della frazione maggiore di 2 cm (scartata in campo).
Come si evince dalle stratigrafie riportate in Allegato 1 al presente documento, i terreni investigati non risultano caratterizzati dalla presenza di materiali di riporto.
2.3 Parametri di riferimento per la verifica dei requisiti di qualità ambientale
In accordo alle disposizioni di cui all’Allegato 4 del DPR 120/2017, le determinazioni analitiche sono state condotte sull’aliquota di granulometria inferiore a 2 mm. La concentrazione del campione è stata determinata riferendosi alla totalità dei materiali secchi, comprensiva anche dello scheletro campionato (frazione compresa tra 2 cm e 2 mm).
Le analisi sono state effettuate sul set minimo di controllo previsto dallo stesso Allegato 4 al DPR 120/17 (Procedure di caratterizzazione chimico-fisiche e accertamento delle qualità ambientali), riportato di seguito:
▪ Arsenico
▪ Cadmio
▪ Cobalto
▪ Nichel
▪ Piombo
▪ Rame
▪ Zinco
▪ Mercurio
▪ Idrocarburi C>12
▪ Cromo totale
▪ Cromo VI
▪ Amianto
Si riportano in Allegato 1 i rapporti di prova contenenti i risultati delle indagini effettuate.
Per tutti i punti di indagine i parametri analitici ricercati risultano non superare i valori soglia relativamente, sia alla colonna A che alla colonna B della tabella 1 all.5 parte IV del D.Lgs. 152/2006.
I terreni analizzati risultano pertanto idonei al riutilizzo in sito, allo stato naturale, in accordo all’art. 23 comma 1 del DPR 120/2017.