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4.1 Relazione generale sulla struttura

4.1.6 Indagini specialistiche sul terreno

4.1.6.1 Caratterizzazione del suolo

Al fine della caratterizzazione del suolo e dell’individuazione della categoria da attribuire ad esso riguardo la classificazione sismica ai sensi del D.M. 17 Gennaio 2018, in tale fase preliminare è stata analizzata la raccolta della letteratura geologica esistente riferita alle caratteristiche

litologiche del terreno del comune di Rosignano Marittimo (LI). In riferimento al Piano Strutturale del comune di Rosignano Marittimo, tramite la Tavola G7

“Carta Litotecnica”, si vede che la zona d’interesse ricade in zona 5, costituita da “successioni sabbiose conglomeratiche addensate”.

Figura 73 – Carta litotecnica del piano strutturale del comune di Rosignano Marittimo

Analizzando invece la Tavola 1 della “Carta dell’acclività” e la Tavola 8 della “Carta della pericolosità geologica”, entrambe facenti parte del Piano Strutturale del comune di Rosignano Marittimo, si nota che:

1- La zona ha un’acclività minore del 5%, come deducibile dalla “Carta dell’acclività” di seguito riportata;

2- La struttura ricade in Zona 2 di pericolosità geologica molto bassa, definita da “parti stabili di territorio non caratterizzate da dissesto geomorfologico, dove affiorano litotipi con ottime caratteristiche litotecniche, con pendenze che consentono la stabilità dei versanti. Parti della pianura costiera costituite da terreni con elevate caratteristiche di resistenza meccanica, comunque da rilevarsi con analisi dirette in corrispondenza dell’area interessata da nuova realizzazione urbanistica”.

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Figura 74 – Carta di acclività del piano strutturale del comune di Rosignano Marittimo

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4.1.6.2 Indagini effettuate

In questa fase non è stato possibile effettuare ulteriori indagini specialistiche in situ sul terreno. Si riporta comunque i risultati di un’indagine, eseguita nell’Aprile del 2003, in occasione dell’istituzione, sul lato Nord di Via Fratelli Cairoli, della biblioteca comunale, in cui è stata eseguita una relazione geologico-tecnica.

Il geologo Massimo Melani ha accertato:

• la situazione geomorfologica della zona dove è ubicata la struttura; • la situazione geologica dell’area;

• la situazione idrogeologica;

• la determinazione dei parametri di resistenza del terreno di fondazione.

Situazione geomorfologica

L’area dove è localizzato il lotto in esame è ubicata nella parte centrale della pianura costiera di Rosignano Solvay, ad una quota intorno ai 18 metri s.l.m., all’interno di una zona densamente urbanizzata, con edifici anche di discreta dimensione e volumetria, privi di lesioni e/o indizi di instabilità morfologica in atto, a testimoniare il buon assetto raggiunto da questa porzione di territorio.

Anche dal punto di vista idrografico, la zona è distante da botri di una certa consistenza idraulica: quello più vicino è il botro Secco, che dista circa 50 metri dall’area oggetto d’intervento e che in questa parte di pianura non ha mai mostrato problemi di sofferenza idraulica.

Situazione geologica

Nell’area in esame sono ben rappresentate le sabbie più o meno dense di color giallo arancio, con intercalazioni di livelli di arenaria cementata ed orizzonti di argilla più o meno limosa,

specialmente nella parte inferiore della successione litologica. Lo spessore complessivo di questa formazione, in base a stratigrafie di pozzi per ricerche idriche

localizzate in aree limitrofe, raggiunge e supera i 10 metri. Al di sotto sono presenti argille di età Pleistocene, che costituiscono un substrato continuo di tutta la piana di Rosignano Solvay.

Situazione idrogeologica

La buona permeabilità delle formazioni affioranti e presenti in profondità, permeabili per porosità delle sabbie, consente il formarsi di una discreta falda superficiale. Tenuto conto della situazione orografica presente a monte della zona in esame e delle buone caratteristiche di permeabilità dell’acquifero, è stata incontrata una significativa falda sotterranea. Il livello della falda misurato a seguito di un periodo particolarmente piovoso si attesta ad una profondità di -2,00 metri dal piano campagna.

Determinazione dei parametri di resistenza del terreno

All’interno del lotto è stata eseguita una dettagliata campagna geognostica, condotta con penetrometro leggero modello Pagani. I terreni presenti nel lotto in esame sono costituiti nella parte più superficiale da un terreno vegetale: si tratta di un terreno agrario, a matrice limo-argillosa, che presenta generalmente spessori intorno a 1,00-1,30 metri. Questo orizzonte è caratterizzato da medie caratteristiche geotecniche e di portanza.

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Seguono delle sabbie addensate, talora con ciottoli e frammenti di materiale arenaceo: si tratta di litotipi incoerenti, dove la frazione argillosa e limosa, anche se presente, è sempre subordinata e secondaria. Infine, alla profondità di 3,40 metri dal p.c., è presente un orizzonte calcarenite, con ottime caratteristiche geotecniche e di portanza, praticamente incomprimibile.

La campagna geognostica condotta, integrata da precedenti prove e sondaggi condotti su aree limitrofe, ha messo in evidenza che al di sotto di questo suolo vegetale sono presenti litotipi, con buone caratteristiche geotecniche e di portanza, dove il numero dei colpi N, per decimetro di infissione del penetrometro utilizzato, tende bruscamente a salire per passare, intorno a 1,50 metri dal p.c., a valori di 15-25 colpi, tipici di sabbie ben addensate che sfumano a sabbie cementate. A varie profondità sono presenti orizzonti calcareniti, interposti a livelli sabbiosi, che hanno uno spessore talora di pochi decimetri e ottime caratteristiche geotecniche e di portanza, ma consistenza pressoché litoide. La presenza di tali orizzonti calcareniti funzionerà come una vera e propria platea naturale ed è in grado di assorbire la maggior parte del carico indotto dalla struttura in esame, limitando però l’entità di possibili cedimenti.

La natura geomorfologica del sito, la situazione litostratigrafia e litologica, nonché geomeccanica del sottosuolo, sono tutti elementi che fanno ritenere il fabbricato a scarsa incidenza sul terreno di fondazione. È possibile stimare, per le sabbie presenti in profondità frapposte ad orizzonti calcareniti, dotati di caratteristiche litoidi, che i parametri geomeccanici assumono valore nullo per quanto riguarda la

coesione, mentre l’angolo di attrito interno risulta variabile e compreso tra 28° e 30°. I terreni si presentano perennemente saturi a partire da 2,00 metri dal piano campagna e il peso di

volume è stimato in 1,85-1,90 t/m3.

4.1.6.3 Parametri geomeccanici del terreno adottati nei calcoli

Nei calcoli eseguiti per la valutazione di vulnerabilità statica e sismica delle fondazioni, data l’impossibilità di eseguire ulteriori prove in situ, viste le caratteristiche geomorfologiche dedotte dalle tavole del piano strutturale e stante la valutazione della relazione geologico-tecnica sopra descritta, sono stati adottati dei parametri geomeccanici plausibili per la tipologia di terreno appena descritta.

I parametri adottati sono:

• Natura del terreno: sabbie limose;

• Angolo di attrito interno o angolo di naturale declivio del terreno: φ’ = 30°; • Coesione drenata del terreno: c’ = 0;

• Peso di volume del terreno: γ = 19 kN/m3.

Dal punto di vista sismico, il terreno è classificato nella categoria di sottosuolo di tipo “C” e ha una topografia pianeggiante di tipo “T1”.

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