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CONDIZIONI PERSONALI (DICHIARATE E/O INDIVIDUATE)

Condizioni economiche nel paese di origine fortemente disagiate e/o basso livello o assenza di istruzione;

Contesto familiare problematico e/o disagiato ad es. famiglia numerosa, oppure totale assenza di legami familiari;

Provenienza da paesi particolarmente esposti al fenomeno della tratta (e in particolare da alcune aree del paese) alla luce delle COI;

Precarie condizioni di salute.

VIAGGIO ED ESPERIENZE NEI PAESI DI TRANSITO (DICHIARATE E/O INDIVIDUATE)

Donna o minore che ha affrontato il viaggio da sola/o;

Persona vulnerabile o minore sola/o, accompagnata/o da una persona poco conosciuta o con cui ha un rapporto non chiaro;

Presenza di un benefattore o sponsor alla partenza;

Tragitto che presenta caratteristiche tipiche delle rotte utilizzate dalle organizzazioni criminali dedite alla tratta;

Scarsa conoscenza dei dettagli del viaggio (il tragitto, le modalità, le tappe);

Passaggi da persona a persona (riferisce di persone che compaiono e scompaiono lungo il viaggio alle quali viene affidato/a senza pagare niente);

Esperienze di sfruttamento nel/i paese/i di transito;

Affrancamento da una precedente situazione di sfruttamento in modalità poco chiare;

Mancato pagamento del viaggio;

Necessità di ripagare un debito contratto per il viaggio;

Richieste ulteriori di denaro rispetto a quanto già pagato;

Sottrazione dei documenti d’identità nel paese di transito o di destinazione.

CONDIZIONI ATTUALI IN ITALIA (DICHIARATE E/O INDIVIDUATE)

Fuoriuscita dal sistema di accoglienza;

Assenza di una dimora fissa o ospitalità presso un amico/a di cui la persona riferisce poco o, ancora, dimora in una zona conosciuta per il fenomeno della prostituzione, sfruttamento lavorativo o altro tipo di sfruttamento;

Assenza di passaporto al momento della presentazione della domanda sebbene dal modello C3 risulti che il viaggio sia stato effettuato in aereo;

Presenza irregolare in Italia da molto tempo senza aver mai svolto attività lavorativa;

Totale assenza di conoscenza della lingua e del territorio nonostante la permanenza in Italia da molti anni

Identificazioni sul territorio successive all’ingresso effettuate nel corso di controlli di polizia che potrebbero condurre a presumere l’attività prostitutiva in strada;

Segnalazioni della struttura di accoglienza che ospita la persona richiedente relative a comportamenti anomali, che possono far ritenere che la stessa sia controllata, subisca minacce o pressioni, o che addirittura sia indotta in una situazione di sfruttamento;

Ricorrente assistenza di consulenti/intermediari in relazione a pratiche amministrative afferenti l’assunzione o la gestione di rapporti di lavoro di medesime categorie di richiedenti .

Responsabile designato della protezione delle persone minorenni

Anche se la responsabilità di salvaguardare i minorenni e promuovere il loro benessere è di tutti, la responsabilità ultima è del direttore della struttura di accoglienza per i minorenni stranieri non accompagnati.

Tutte le strutture dovrebbero nominare un responsabile della salvaguardia dei minorenni, responsabile della consulenza, del sostegno e dell'assistenza nell'attuazione delle rispettive politiche di salvaguardia dei minorenni.

Il funzionario designato per la salvaguardia dei minorenni di ogni struttura è inoltre responsabile di ricevere segnalazioni in materia di protezione dei minori e di adottare le misure necessarie.

Tutte le strutture di accoglienza dovrebbero anche nominare un!altra persona appropriata. Questo vice responsabile per la salvaguardia dei minorenni è la persona responsabile a ricevere segnalazioni e prendere le misure necessarie in assenza del responsabile della protezione dei minori o qualora le segnalazioni riguardino quest'ultimo.

Sistema di referral

Ogni struttura di accoglienza per minorenni stranieri non accompagnati dovrebbe disporre di un sistema di referral ben definito e pronto ad essere attivato. Questo deve includere una persona di riferimento della scuola o istituto frequentato dal minorenne, un mediatore culturale, un medico, lo psicologo, l’assistente sociale che ha in carico il minorenne, il tutore volontario, l’avvocato, ecc.

INTERVENTO

Ci si riferisce in questo contesto ad un intervento che include tutte le azioni messe in atto per contrastare un rischio accertato o una violazione dei diritti della persona minorenne nell'immediato e al fine di ristabilire condizioni di benessere adeguate e di protezione e sicurezza.

Se si interviene in caso di danno, occorre attivare tutte le procedure designate e il rispettivo sistema di riferimento per rispondere ai bisogni immediati della persona minorenne ma, aiutandolo anche ad emanciparsi dall'abuso. In questo modo l!obiettivo è di interrompere il ciclo di violenza e rientrare all!interno del ciclo di protezione.

Segnalazione e interventi per la protezione di soggetti minorenni a rischio

Tutte le strutture di accoglienza per minorenni stranieri non accompagnati devono avere procedure specifiche in atto per rispondere efficacemente alle segnalazioni in materia di protezione dei minorenni. Tutti coloro che attuano all’interno delle strutture devono mantenere un atteggiamento di apertura e trasparenza, comprensione e sostegno reciproci per consentire di sollevare o discutere qualsiasi problema o preoccupazione in modo chiaro.

Segnalazione

Vi sono molte ragioni per cui una preoccupazione può sorgere riguardo al benessere di un minorenne.

Chiunque sia coinvolto nelle attività delle strutture di accoglienza può identificare un abuso o avere ragionevoli motivi di preoccupazione - dipendenti, collaboratori, partner, volontari, tutore volontario e / o pari. Se qualcuno ha ragionevoli motivi di preoccupazione, anche se si tratta di un sospetto, è sua responsabilità portare questo fatto all'attenzione del Responsabile della Salvaguardia di Minorenni immediatamente, il più presto possibile, senza mettere il minorenne in ulteriore pericolo.

Di seguito, il Responsabile della Salvaguardia di Minorenni dovrà - con l!aiuto della persona che ha sollevato la segnalazione - compilare il Rapporto di Salvaguardia e Benessere del Minorenne, che tutte le strutture di accoglienza devono includere nella loro Politica di Salvaguardia e Benessere di Minorenni.

Se le preoccupazioni coinvolgono il responsabile designato per la protezione della persona minorenne, la persona che ha ragionevoli motivi di preoccupazione deve portare questo fatto all'attenzione del Vice Responsabile della Salvaguardia di Minorenni immediatamente, o il più presto possibile, senza mettere il minorenne in ulteriore pericolo.

Risposta

Le strutture di accoglienza per minorenni si impegnano ad agire in modo trasparente ed etico riguardo a qualsiasi preoccupazione sollevata, discutendo e assicurando supporto sia alla persona che solleva la preoccupazione sia a quella/e oggetto della preoccupazione.

Non appena una preoccupazione viene portata all'attenzione del Responsabile del Salvaguardia di Minorenni (o del Vice Responsabile), questo deve attivare immediatamente le procedure di risposta pertinenti, poiché l'inazione può mettere il minorenne in ulteriore pericolo.

Il Sistema di Referral deve essere prontamente attivato per far sì che la questione sia investigata dalle autorità competenti il prima possibile e che il minorenne riceva immediatamente tutto il supporto di cui ha bisogno, evitando ulteriore trauma.

Provvedimenti in caso di comportamenti illeciti

Ogni struttura di accoglienza per minorenni stranieri non accompagnati dovrebbe determinare le conseguenze di una violazione della politica di salvaguardia dei minorenni della propria organizzazione. Tuttavia, se viene alla luce che qualcuno associato alla struttura di accoglienza commette atti in relazione a minorenni - sia all'interno che all'esterno del contesto di lavoro - che sono illegali, violano gravemente i diritti dell'infanzia, o contravvengono i principi e gli standard contenuti in questo documento, l'organizzazione dovrà adottare immediatamente un'azione disciplinare e qualsiasi altra azione che possa essere appropriata alle circostanze.

RESPONSABILITÀ

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