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Metodologia di costruzione degli indici di borsa

7. Indice S&P 500

Lo S&P 500, anche chiamato SPX, è un indice borsistico americano. Più precisamente, e come suggerito dal suo nome, dà conto delle 500 più grandi società quotate in Borsa negli Stati Uniti. Il suo nome deriva, inoltre, da quello della Standard & Poor’s, una delle tre più grandi agenzie di rating americane.

Figura 7: composizione percentuale per nazioni dell'Euro Stoxx 50.

56 L’indice S&P 500 è stato creato nel 1950 ed è oggi l’indice più rappresentativo del mercato borsistico americano, migliore anche del Dow Jones 30. Esso è composto da un gran numero di società (cinquecento appunto) e tiene conto della capitalizzazione borsistica di ciascuna di queste aziende.

7.1 Composizione dello S&P 500

Tra tutti i titoli quotati sulla borsa di Ney York, i più importanti sono senza dubbio i titoli Google e Apple che sono delle componenti essenziali dell’indice S&P 500. Queste aziende sono fortemente ponderate, ma non perturbano l’indice S&P 500 come potrebbero invece fare con il Dow Jones e questo perché l’S&P 500 ha una composizione molto più vasta.

A questo punto sono elencati i settori commerciali e produttivi percentualmente più rilevanti nel calcolo di quest’indice (vedi figura 7):

− Settore IT 28%

− Prodotti e servizi industriali 20%

− Settore sanitario 14%

− Telecomunicazioni 11%

− Servizi finanziari 10%

− Beni di consumo 10%

− Materie prime ed energia 4,5%

Figura 8: composizione percentuale dello S&P 500.

57

− Mercato immobiliare 2,5%

7.2 Calcolo e capitalizzazione dello S&P 500

Per entrare in questo indice è necessario che la capitalizzazione borsistica di un’azienda faccia parte delle 500 più importanti degli Stati Uniti, ma anche altri criteri sono valutati nel quadro dell’ammissione di aziende nello S&P 500.

Infatti, l’azienda deve avere una capitalizzazione minima di quattro miliardi di dollari, nonché una quantità sufficiente di azioni detenute da membri del pubblico. Per quanto riguarda la liquidità, il volume minimo di transazioni è di duecentocinquantamila al mese perché un’azienda possa essere valutata.

Un’azienda che entra nell’indice S&P 500 deve essere classificata in maniera chiara in un settore di attività commerciale o produttivo ed essere iscritta e quotata alla Borsa di New York o al NASDAQ da un tempo sufficiente.

Infine, ultima condizione per entrare nella composizione dello S&P 500 è la validità finanziaria dell’azienda. Non a caso, ogni volta che un’azienda fa il suo ingresso in questo indice si constata una crescita della quotazione dei suoi titoli borsistici. Ciò è dovuto al fatto che i responsabili dei fondi indicizzati procedono in genere all’acquisto dei titoli di tale azienda per replicare lo S&P 500. Di conseguenza, è interessante servirsi di questa specificità per prendere posizione all’acquisto su dei titoli che fanno il loro ingresso nella composizione di questo indice.

Il metodo utilizzato per la ponderazione di questo indice non è lo stesso che è impiegato per l’indice Dow Jones. Con lo S&P 500 il peso delle aziende è ponderato a partire dalla loro capitalizzazione borsistica generale.

Grazie a questa specificità l’indice borsistico S&P 500 rende meglio conto della dimensione e del valore globale di un’azienda, visto che non si limita a prendere in considerazione unicamente il prezzo del singolo titolo. Va anche notato che la tecnica di ponderazione per capitalizzazione di questo indice è una tecnica flottante, nel senso che non tiene conto dell’insieme delle azioni disponibili al commercio tra investitori istituzionali e privati. Non tiene quindi assolutamente conto delle azioni detenute dalle aziende stesse o dai governi.

Quanto al calcolo dell’indice S&P 500, è utilizzato un divisore che è determinato da Standard

& Poor’s. Si tratta di addizionare l’insieme delle capitalizzazioni borsistiche di tutte e cinquecento le società che lo compongono e di dividerne il risultato per tale divisore.

Lo S&P 500 è un indice di tipo value weighted ed è calcolato analogamente al FTSE MIB.

58 8. Indice SSE Composite

Il SSEC è il principale indice azionario della borsa di Shanghai, uno dei mercati finanziari più rilevanti non solo per l’Asia ma anche a livello mondiale.

Proprio per l’influenza che questo indice riesce ad esercitare, oltre alla qualità delle società contenute al suo interno, investitori da tutto il mondo guardano con grande interesse al suo andamento.

La Borsa più popolare per le azioni cinesi è la Borsa di Shanghai, che ha una capitalizzazione di mercato di oltre 4 trilioni di dollari, tale da renderla una delle prime cinque grandi Borse del pianeta.

La Borsa di Shanghai ha aperto i battenti per la prima volta nel 1866. Anche se non è ancora completamente aperta agli investitori stranieri, la Borsa della megalopoli cinese rimane un indicatore estremamente importante della salute economica del paese con più di mille società quotate.

8.1 Composizione dell’SSEC

La suddivisione settoriale delle imprese quotate nel SSE Composite aggiornata al 31 agosto 2020 è la seguente (vedi figura 8):

− Servizi finanziari 31,5%

Figura 9: composizione percentuale dell'SSEC.

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− Beni di consumo 20%

− Prodotti e servizi industriali 16%

− Materie prime ed energia 16%

− Settore medico-clinico 7%

− Settore IT 6%

− Telecomunicazioni 2,5%

− Altro 1%

8.2 Calcolo e capitalizzazione dell’SSE Composite

La Borsa di Shanghai (SSEC) è inoltre, e soprattutto, un’organizzazione senza scopo di lucro gestita dalla China Securities Regulatory Commission (CRSC) ed è possibile investire sul mercato cinese tramite essa. Per quanto riguarda gli attivi che sono scambiati sulla Borsa di Shanghai, sono ovviamente disponibili delle azioni, ma anche dei fondi e delle obbligazioni.

Per entrare in questo mercato borsistico, la società emittente deve essere in attività e deve realizzare degli utili da almeno tre anni.

La Borsa di Shanghai riunisce due tipi di società quotate con due classi di azioni che vi vengono quotate: le azioni ordinarie e le azioni privilegiate. Le azioni ordinarie sono dei titoli quotati in yuan e, per essere sottoposte a un investimento straniero, devono seguire un programma specifico chiamato QFIL, mentre le azioni privilegiate sono quotate in dollari statunitensi e sono, quindi, aperte agli investimenti stranieri.

Molti investitori continuano a confondere la Borsa di Shanghai con la Borsa di Hong-Kong, ma va notato che le due piazze finanziarie presentano delle differenze importanti. La Borsa di Hong-Kong, che è presentata a seguire, è attualmente la Borsa di titoli più importante del paese e in essa sono negoziate delle azioni H emesse da società cinesi direttamente quotate su questa Borsa in dollari di Hong-Kong. Un tempo questi valori erano riservati ai soli investitori stranieri, ma sono ormai accessibili anche ai residenti.

Ritornando alla Borsa di Shanghai, la maggior parte della sua capitalizzazione borsistica è composta di società che un tempo erano sotto il controllo dello Stato quali le più grandi banche commerciali o le grandi compagnie di assicurazioni.

Anche il SSE Composite è un indice di tipo cap-weighted ed è calcolato come segue:

𝐼𝑡 = 𝐵 ∗𝑇𝑜𝑡𝑎𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑘𝑒𝑡 𝑐𝑎𝑝𝑡 𝐷

60 Dove:

− D = Divisore

− Total market capt = capitalizzazione totale di mercato al tempo t

− B = Base Value