Obiettivo del RES è quello di disciplinare le trasformazioni edilizie secondo criteri di compatibilità ambientale, eco-efficienza energetica, comfort abitativo e salubrità degli ambienti interni, incentivando il risparmio e l’uso razionale delle risorse primarie, la riduzione dei consumi energetici, l’utilizzo di energie rinnovabili e tutelando la salute dei cittadini.
I seguenti requisiti previsti da tale regolamento, nello specifico campo di applicazione relativo agli interventi di ristrutturazione edilizia e/o ampliamento, sono stati esaminati e valutati in fase di progettazione di massima degli edifici e loro funzioni, tralasciando approfondimenti e soluzioni tecnologiche di dettaglio o specifiche per gli impianti previsti.
Parte Prima – analisi del sito di intervento
Analisi del sito (art.7 RES)
L’analisi degli elementi ambientali e climatici del sito consente, mediante l’uso razionale delle risorse, il soddisfacimento delle esigenze di benessere in regime invernale ed estivo, l’igiene e la salute, ed il contenimento dei consumi energetici.
La scelta progettuale connessa con l’edilizia bio-sostenibile tiene presente. nella fase iniziale di progettazione, delle “caratteristiche del sito”, per favorire l’integrazione dell’edificio nel contesto ambientale ed utilizzare nel migliore dei modi le risorse disponibili.
Per tale analisi sono stati valutati ed analizzati i seguenti parametri: • Dati climatici ed analisi degli elementi ambientali;
• Topografia del luogo
Valori riferiti e adattati alla geografia di intervento, che tengono conto e possono influenzare il microclima: coordinate geografiche, piano quotato dell’area di intervento, morfologia del terreno e suo orientamento, ostruzioni alla radiazione solare ed al vento;
• Acqua e vegetazione
Identificazione di corsi d’acqua e/o masse arboree o aree verdi, nel sito e immediato intorno, per eventuali utilizzi a scopo di mitigazione del microclima e ombreggiamento estivo e irraggiamento invernale;
• Forma urbana
Elementi in rapporto con il tracciato delle ombre portate, il tipo di forma urbana, la densità edilizia presente, l’altezza degli edifici circostanti e il tipo di tessuto urbano; • Disponibilità di luce naturale
Per una valutazione dei livelli di illuminamento naturale del sito è opportuno valutare la luce naturale in relazione all’orientamento, visibilità del cielo, presenza di terrapieni o colline, edifici prossimi, presenza di masse arboree sempreverde o foglia caduca, azimut ed altezza del sole e orientamento del sito;
• Fonti energetiche o rinnovabili
La valutazione considera l’utilizzo di fonti energetiche sfruttabili e rinnovabili presenti nell’area per una copertura elettrica e termica, parziale o totale, del fabbisogno energetico dell’organismo edilizio progettato; nel caso specifico viene valutata la possibilità di sfruttamento dell’energia solare (termico/fotovoltaico) e sfruttamento della geotermia a bassa e media entalpia;
• Contesto acustico
Sono state localizzate le principali sorgenti di rumore (arteria ferroviarie e stradale) reperendo informazioni in merito alla classe acustica dell’area di intervento e alla localizzazione e descrizione sorgenti di rumore e dei ricettori sensibili di rumore; • Sorgenti di campi elettromagnetici
È stata valutata la presenza a distanze inferiori previste dalla normativa di eventuali conduttori in tensione (linee elettriche, cabine di trasformazione etc.) o di ripetitori per telefonia mobile, radio o televisione;
• Inquinamento dell’aria
Con riferimento ai dati forniti da ARPAT (Dipartimento provinciale di Firenze), con le centraline di Montelupo ed Empoli, si rileva che i bassi valori portino a concludere la non sussistenza di problematiche legate alla qualità dell’aria in tale zona;
• Fattori geologici
A seguito della analisi della caratterizzazione geologica, litologia ed idrogeologica riferita all’area in oggetto, la progettazione, non entrando nei dettagli, ha tenuto di conto dei seguenti fattori:
2. Pericolosità idraulica: l’area ricade tra quelle classificate “3b di fondovalle protette da opere idrauliche” con pericolosità medio alta, dalle cartografie del PGRA risulta classificata come “ P2 area a pericolosità media”;
3. Pericolosità sismica: La pericolosità sismica del comune di Montelupo è classificata come “Zona sismica 3”;
• Realtà territoriali specifiche
In fase di rilievo dell’ area sono emersi elementi territoriali di origine antropica che in fase esecutiva dovranno essere presi in considerazione.
Nello specifico, a seguito delle funzioni originarie della struttura, per l’alimentazione dei forni, sono presenti serbatoi e cisterne interrate di gasolio, per i quali è necessario lo smaltimento e la bonifica del sito, oltre al primo strato di terreno contaminato.
Non sono presenti depositi di oli minerali, apparecchi, impianti e fluidi contenenti policlorobifenili, sostanze provenienti da cicli di produzione dei rifiuti potenzialmente pericolosi, discariche o stoccaggio di materiali non autorizzate, fanghi e residui speciali pericolosi.
Inoltre nell’area di pertinenza e nell’immediato intorno non sono presenti impianti di gestione dei rifiuti, aziende a rischio rilevante, strutture viarie di grande comunicazione o insediamenti che possono influenzare le caratteristiche del sito mediante ricadute delle emissioni in atmosfera.
Parte Seconda –Norme e requisiti relativi alle prestazioni del contesto
Prestazioni del contesto (art.8 RES)
Le soluzioni hanno garantito un rapporto equilibrato tra le opere dei vari progetti ed i caratteri naturali, insediativi e funzionali dell’ambiente circostante, concorrendo al riconoscimento e/o/ incremento del valore del paesaggio urbano.
Per tali prestazioni sono tate valutati ed approfonditi i seguenti fattori:
• Rilievo descrittivo dei caratteri naturali, antropici e storici della struttura e del sistema paesaggistico;
• Descrizione delle regole compositive e spaziali dei materiali conseguenti tecnologie costruttive dell’intervento;
• Indicazione della distribuzione funzionale del progetto;
Orientamento degli edifici (art.9 RES)
L’orientamento dell’edificio risulta condizionato dalla forma del lotto e dal mantenimento di strutture esistenti. Non potendo intervenire sugli strumenti di verifica come fattori morfologici e/o tipologici e funzionali dell’intervento, studio del tragitto solare, verifica delle ombre portate, solamente i parametri riferiti alle opere in ampliamento sono stati valutati come nel rispetto delle caratteristiche peculiari del territorio, in riferimento a vincoli di ordine urbanistico, igienico, funzionale e normativo, nell’ottica delle destinazioni di uso ipotizzate.
Riduzione dell’esposizione a inquinamento atmosferico (art.10 RES)
Le destinazioni di uso ipotizzate, a seguito dell’analisi dei dati climatici, sono inserite in un contesto idoneo e compatibile, con inserimento di opere di mitigazione dell’inquinamento; in particolare la progettazione ha valutato:
• Massima riduzione del traffico veicolare;
• Massima estensione delle zone pedonali o ciclabili;
• Mantenimento di distanza tra sedi viarie ed aree destinate ad usi ricreativi;
• Disposizione delle aree a parcheggio e strade interne, per minimizzare l’interazione con gli spazi esterni fruibili e le parti abitabili, e per la riduzione dell’inquinamento; • Utilizzo di aree perimetrali del sito come protezione dall’inquinamento;
• Schermatura dei flussi d’aria che possano trasportare sostanze inquinanti a seguito della presenza della ferrovia.
Riduzione all’esposizione ai campi magnetici ad alta frequenza (art.11 RES)
Analizzando il sito, non sono presenti nel raggio di 100 metri sorgenti produttive di campi elettromagnetici ad alta frequenza (compresa tra 100kHz e 300GHz).
Riduzione all’esposizione dei campi magnetici a bassa frequenza (art.12 RES)
Non sono presenti sorgenti produttive di campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF) 50Hz.
Riduzione all’esposizione dell’inquinamento acustico – clima acustico (art. 13 RES)
Viste le categorie di edifici inserite nella progettazione, si è tenuto conto della principale sorgente di rumore rappresentata dalla linea ferroviaria e si interviene in tal senso con opere strutturali di mitigazione (barriere fonoassorbenti).
Riduzione all’esposizione dell’inquinamento acustico – impatto acustico (art. 14 RES) Tenendo presente il tipo di insediamento, la classificazione del sito e in alcuni casi la presenza eventuale di ricettori sensibili, la progettazione terrà conto delle normative di legge.
Riduzione effetto “isola di calore” e controllo del microclima esterno (art. 15 RES)
La diminuzione dell’effetto “isola di calore” nello spazio edificato, per esigenze di raffrescamento estivo e riscaldamento invernale degli edifici, ha portato alla progettazione di spazi esterni alberati o protetti da pensiline, alla realizzazione di aree verdi e permeabili, di ombreggiature negli spazi di sosta delle auto e non ultimo alla considerazione dell’albedo dei diversi materiali di finitura esterna.
Impiego delle risorse idriche (art. 16 RES)
Al fine di preservare la risorsa idrica viene incentivato il recupero delle acque meteoriche e reflue per i possibili usi domestici.
Nei progetti specifici, valutando i dati climatici e le superfici captanti, è stato dimensionato il bilancio idrico derivante da un sistema di raccolta e accumulo per un utilizzo domestico o meno.
Gestione delle acque reflue domestiche (art. 17 RES)
Le acque superficiali meteoriche presenti nell’area, come specificato all’art. 16, per quelle eccedenti la capacità di raccolta, come quelle reflue, saranno immesse nella fognatura pubblica presente.
Riutilizzo e riciclabilità dei materiali edili (art. 18 RES)
Il recupero e riciclo di materiali edili derivanti da operazioni di disassemblaggio o demolizione potranno essere in parte riutilizzati in sito, o trasportati alle discariche per il loro riciclaggio.
Recupero delle strutture (art. 19 RES)
Negli studi progettuali è stato privilegiato, per quanto possibile, l’estensione del “ciclo di vita” dei materiali, il mantenimento delle risorse culturali del passato e la riduzione del consumo di altri materiali necessari alla costruzione dei nuovi edifici, contribuendo al recupero e mantenimento di strutture architettoniche di valore testimoniale storico.
Organizzazione del cantiere (art. 20 RES)
Il cantiere, nell’ottica di riduzione dei disagi e inconvenienti per le abitazioni circostanti, potrà essere organizzato nell’ambito del resede stesso della struttura, facendo attenzione a rispettare prestazioni specifiche come rumore, limitazione delle polveri, regimazione delle acque meteoriche di cantiere e di eventuali reflui di lavaggio materiali e mezzi di cantiere, limitazione dell’uso di prodotti chimici per disarmanti e lo stoccaggio di rifiuti di cantiere in appositi e idonei contenitori per la raccolta differenziata.
Gestione del verde (art. 21 RES)
La riduzione degli oneri per la gestione degli spazi verdi, a contenimento dei consumi, e l’eliminazione degli eventuali effetti sulla salute delle persone dovuti alla produzione di allergeni da parte degli organismi vegetali o loro ospiti, ha portato a scelte progettuale così indirizzate:
• Utilizzo di specie arboree, erbacee ed arbustive autoctone; • Piano di gestione ed irrigazione delle aree verdi;
• Utilizzo di specie vegetali con ridotta idro esigenza;
• Utilizzo di specie vegetali con resistenza alle fitopatologie;
Nello specifico caso, a seguito della presenza di aree scolastiche o a vocazione sanitaria, sono predilette specie vegetali con strategia riproduttiva prevalentemente entomofila.
Parte terza – Norme e requisiti relativi alle prestazioni dell’ edificio
Raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani (art. 22 RES)
In fase di progettazione sono stati individuati appositi spazi all’interno del lotto per facilitare la raccolta differenziata attivata nel comune di Montelupo Fiorentino.
Orientamento degli ambienti interni (art. 23 RES)
Le restrizioni dovute alla configurazione del lotto e le destinazioni progettuali tengono conto, per quanto possibile, di un corretto impiego dell’energia solare per l’illuminazione e per il comfort termico.
Sistemi di protezione dal sole (art. 24 RES)
Il mantenimento di strutture esistenti e la progettazione specifica del nuovo edificato, con tipologie costruttive ed opere di mitigazione di arredo e complemento, valuteranno il contenimento del surriscaldamento estivo degli edifici, riducendo l’irraggiamento solare
diretto all’interno dei locali, senza contrastare l’apporto energetico gratuito dovuto alla radiazione solare nel periodo invernale.
Sistemi isolamento termico dell’edificio (art. 25 RES)
Il fabbisogno energetico e la minimizzazione dei consumi energetici per climatizzazione invernale e raffrescamento estivo si avvarranno delle prestazioni dell’involucro edilizio, sia in caso di ristrutturazione che di quella realizzata ex novo.
Comfort termico (art. 26 RES)
La finalità di conseguire le condizioni di benessere termo-igrometrico è rimandata a dettagli e particolari di ordine impiantistico.
Prestazione dei serramenti (art. 27 RES)
Tali prestazioni potranno essere valutate nello specifico per concorrere all’isolamento termico e raggiungimento del confort termico della struttura.
Utilizzo di materiali eco sostenibili (art. 27 RES)
Nella scelta progettuale saranno valutati materiali e tecnologie per le costruzioni che rispondono a requisiti di bio ed eco sostenibilità, in particolare valutando il luogo di produzione dei medesimi per garantire il rispetto dei requisiti, effettuando la verifica dei parametri di radioattività dei prodotti e delle certificazioni dei prodotti sulla loro sostenibilità.
Isolamento acustico di facciata (art. 29 RES)
Per la riduzione della trasmissione di rumore proveniente da ambiente esterno (in particolare dovuto alla linea ferroviaria) potrà essere valutata la realizzazione di interventi rispettosi delle normative in materia.
Isolamento acustico delle partizioni interne (art. 30 RES)
La fase esecutiva della progettazione terrà conto delle prescrizioni previste dalle normative da applicare alle strutture di partizione tra unità abitative, o ambienti con caratteristiche specifiche.
Isolamento acustico di calpestio tra ambienti (art. 31 RES)
Come per l’art. 30 anche la riduzione al minimo delle trasmissioni di rumore prodotto dal calpestio sarà valutata in fase esecutiva.
Isolamento acustico dei sistemi tecnici (art. 32 RES)
Il disturbo dovuto a rumori derivanti da impianti e loro funzionamento continuo e/discontinuo dovrà ottemperare a quanto previsto dalle normative vigenti.
Prestazione acustica e tempi di riverbero (art. 33 RES)
In riferimento alle destinazioni presenti nelle strutture, data la presenza di locali con permanenza prolungata di persone, è incentivato il raggiungimento di valori idonei del tempo di riverbero, al momento obbligatori solo nella aule scolastiche.
Realizzazione di tetti verdi (art. 34 RES)
La scelta progettuale ha previsto coperture e terrazze verdi, ottenendo una elevata ritenzione idrica, un maggior isolamento termico, un incremento dell’inerzia termica delle strutture, la riduzione delle polveri sospese e dell’effetto “isola di calore”, oltre ad una migliore percezione visiva.
Sistemi di illuminazione naturale (art. 35 RES)
I progetti assicurano condizioni ambientali di benessere visivo e riduzione del ricorso a fonti di illuminazione artificiale, ottimizzando lo sfruttamento della luce naturale, anche in alcune scelte progettuali, utilizzando luce zenitale proveniente dalle coperture.
Sistemi di ventilazione naturale (art. 36 RES)
La progettazione garantisce l’aerazione naturale dei locali abitabili con superfici apribili rispettose dei rapporti previsti da normativa.
Inoltre viene garantita la ventilazione trasversale e contrapposta per ogni unità ambientale. Riduzioni di sostanze inquinanti (art. 37 RES)
Il controllo degli agenti inquinanti, in particolare le fibre artificiali e organiche e radon, prevede di adottare materiali e tecnologie appropriate, onde evitare il rilascio di fibre per l’ambiente. Per l’eventuale presenza di gas radon, rilevabile dalla mappatura regionale, la progettazione di tutte le strutture, a livello dell’intradosso del solaio di base al piano terreno, sarò realizzato su vespaio ventilato, con la posa in opera di una apposita membrana impermeabile al gas radon.
Gestione del rischio amianto (art. 38 RES)
A seguito della messa in sicurezza dell’edificio, alcune coperture presenti realizzate con materiali contenenti amianto risultano già rimosse e conferite agli appositi siti di smaltimento.
Parte quarta - Efficienza degli impianti
Sistemi di produzione di calore/raffrescamento ad alto rendimento (art. 39 RES)
Nello specifico caso di ristrutturazione e ampliamento saranno installati impianti di produzione di calore/raffrescamento ad alto rendimento, rimandando a progetti specifici. Regolazione locale della temperatura (art. 40 RES)
Al fine di conseguire il risparmio energetico, negli specifici progetti impiantistici si dovrà prevedere una regolazione locale delle temperature.
Sistemi a bassa temperatura (art. 41 RES)
Al fine di conseguire il risparmio energetico, negli specifici progetti impiantistici si dovrà prevedere un sistema di riscaldamento di tipo radiante integrato ai pavimenti.
Impianti centralizzati di produzione del calore (art. 42 RES)
Nello studio progettuale sono individuati spazi per la localizzazione di generatori di calore centralizzati.
Illuminazione artificiale e riduzione inquinamento luminoso (art. 43 RES)
Il miglioramento del comfort visivo e la limitazione dell’inquinamento luminoso notturno saranno elementi da valutare in fase di progetto esecutivo.
Sistemi di ventilazione meccanica controllata (art. 44 RES)
Ad integrazione dei requisiti minimi di ventilazione naturale, saranno installati idonei impianti di ventilazione meccanica controllata, limitando la dispersione termica, il rumore e l’ingresso dall’esterno di agenti inquinanti.
Minimizzazione dell’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza (art. 45 RES)
Negli specifici progetti impiantistici si dovrà minimizzare l’esposizione della popolazione a campi magnetici a bassa frequenza indotti da quadri elettrici, montanti e dorsali di conduttori.
Riduzione del consumo di acqua potabile (art. 46 RES)
Nella fase esecutiva e di posa in opera di impianto saranno adottati gli accorgimenti tecnici per evitare sprechi qualitativi e quantitativi delle acque destinate ad usi domestici, in particolare per quelle potabili.
Indirizzi per la corretta localizzazione degli impianti (art. 47 RES)
La riduzione dell’impatto visivo, le molestie e gli effetti sulla salute saranno valutati in fase di progetto esecutivo impiantistico.
Parte Quinta – Utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili
Disposizioni comuni (art. 48 RES)
Riguardano la riduzione di anidride carbonica e di altre sostanze inquinanti e/o nocive per la salute, limitando i consumi energetici e incentivando l’impiego di fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento, raffrescamento, illuminazione e produzione di acqua calda.
I progetti, a livello di massima, sono predisposti per impianti atti alla produzione di energia termica e di energia elettrica necessarie al fabbisogno dell’intervento.
Impianti solari termici (art. 49 RES)
Sulle coperture esposte a sud- sud/ovest potranno eventualmente essere posizionati i pannelli solari termici, in modo da rispettare il fabbisogno di acqua calda sanitaria, localizzando correttamente l’impianto ed integrandolo nel contesto. L’inserimento è da valutare in fase di dettaglio.
Impianti solari fotovoltaici (art. 50 RES)
Le stesse coperture potranno contenere anche pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, sempre rispettando l’integrazione con il contesto.
Impianti a biomasse (art. 51 RES)
L’utilizzo di tale fonte di energia rinnovabile non è previsto, in quanto la progettazione prevede lo sfruttamento di energia geotermica a bassa entalpia.
Sfruttamento energia geotermica a bassa entalpia (art. 52 RES)
Come già avvenuto in occasione della recente realizzazione della scuola pubblica a Montelupo Fiorentino, la progettazione prevede di incrementare l’utilizzo di fonti
rinnovabili, per la produzione di acqua calda sanitaria, per riscaldamento o raffrescamento mediante lo sfruttamento dell’energia geotermica a bassa entalpia.
Impianti mini eolici (art. 53 RES)
L’utilizzo di tale fonte di energia rinnovabile non è previsto, in quanto i fattori climatici analizzati in riferimento alla topografia del luogo, alle frequenze e andamenti dei venti non sono favorevoli all’installazione di tali impianti.
Sistemi solari passivi (art. 54 RES)
La progettazione non prevede tale sistema per la riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento, in quanto l’architettura dei luoghi e le conformazioni plano volumetriche non soddisferebbero sistemi a “guadagno diretto” o “guadagno indiretto” nè tanto meno con sistemi di “serre bioclimatiche”.
Le cinquantaquattro prescrizioni appena esposte sono state affrontate in modo più o meno approfondito in tutte le soluzioni progettuali, a seconda del livello di dettaglio di ogni voce, dato che la progettazione si ferma ad un livello architettonico non esecutivo. Soltanto gli articoli che nelle alternative sono trasposti in modo sensibilmente differente sono stati selezionati come criteri per il procedimento dell’analisi multicriterio, come esposto in precedenza.