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per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

Nel documento SENATO DELLA REPUBBLICA GIUNTE E COMMISSIONI (pagine 137-141)

MARTEDIÁ 13 GIUGNO 2000 Presidenza del Vice Presidente

Mauro PAISSAN indi del Presidente eletto

Mario LANDOLFI

La seduta inizia alle ore 13,30.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta prece-dente).

SULLA PUBBLICITAÁ DEI LAVORI

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, avverte che, ai sensi del-l'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicitaÁ della seduta saraÁ assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema au-diovisivo a circuito chiuso.

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, ricorda che la Commissione eÁ convocata per eleggere il suo Presidente, in sostituzione del deputato Francesco Storace, cessato dal mandato parlamentare il 30 maggio scorso.

Ai sensi dell'articolo 5 del regolamento interno, l'elezione ha luogo con la maggioranza dei tre quinti dei componenti la Commissione, pari a 24 voti;

dopo il secondo scrutinio eÁ sufficiente la maggioranza assoluta dei compo-nenti, pari a 21 voti. Qualora nessun candidato raggiunga tale maggio-ranza, si procederaÁ al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato il maggior numero di voti.

Invita i segretari della Commissione, il senatore Guido Cesare De Guidi ed il deputato Marco Follini, a procedere alla chiama dei commis-sari.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti . . . 26 Schede bianche. . . 9 Schede nulle . . . 0 Hanno riportato voti: . . . Landolfi 17 Avverte che, non essendo stata raggiunta la maggioranza dei tre quinti dei componenti la Commissione, eÁ necessaria una seconda vota-zione, che avraÁ luogo immediatamente.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti . . . 32 Schede bianche. . . 12 Schede nulle . . . 0 Hanno riportato voti: . . . Landolfi 18 Semenzato 2 Avverte che, non essendo stata raggiunta, anche in questa occasione, la maggioranza dei tre quinti dei componenti la Commissione, eÁ necessa-ria una terza votazione, che avraÁ luogo immediatamente.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti . . . 31 Schede bianche. . . 9 Schede nulle . . . 0 Hanno riportato voti: . . . Landolfi 18 Semenzato 2 Follini 1

Ragno 1

Poiche nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta dei componenti la Commissione, eÁ necessaria una quarta votazione, di ballot-taggio, che avraÁ luogo immediatamente, tra il deputato Landolfi ed il se-natore Semenzato, che hanno riportato il maggior numero di voti nella vo-tazione precedente.

(Segue la votazione e lo spoglio delle schede)

Il deputato Mauro PAISSAN, Presidente, comunica il risultato della Proclama quindi eletto Presidente della Commissione il deputato Ma-rio Landolfi. Nell'augurare buon lavoro al neo-presidente, sottolinea la va-lenza positiva della lettera con la quale i gruppi dell'opposizione si sono rivolti ai gruppi di maggioranza in relazione alla scelta del presidente, nonche della risposta della maggioranza stessa.

Cede quindi il seggio al presidente eletto.

Il deputato Mario LANDOLFI, Presidente, nel ringraziare i gruppi della Casa delle libertaÁ per averlo unanimemente designato alla presidenza della Commissione, sottolinea il significato politico dell'atteggiamento delle forze di maggioranza, che hanno consentito il buon esito di tale in-dicazione.

Saluta inoltre il senatore Massimo Baldini, Vicepresidente della Commissione, ricordando l'utile lavoro da lui svolto nei mesi in cui ha di fatto sostituito il Presidente Francesco Storace.

Sottolinea di essere perfettamente consapevole che la scelta di ricon-fermare la presidenza della Commissione ad un esponente della minoranza non eÁ stata ne facile ne scontata: ne eÁ prova la circostanza che non tutti, all'interno del centro-sinistra, hanno condiviso tale soluzione. EÁ, questo, un atteggiamento che egli rispetta, ma che merita una precisazione: l'ele-zione di un esponente della minoranza non rappresenta una concessione graziosa, ma ribadisce l'esigenza di un rapporto improntato al rispetto della incontestabile funzione di garanzia che la Commissione esercita.

Si eÁ di fronte ad un atto politico di notevole significato, rispetto al quale egli assume l'impegno di esaltare tale funzione di garanzia, scevro da ogni spirito di fazione, e nello stesso tempo consapevole del suo ruolo, che non eÁ notarile, e che non puoÁ ± nell'interesse della Commissione stessa ± es-sere sottoposto a tutela.

Anche coloro che sono stati i piuÁ severi censori della precedente pre-sidenza dovrebbero del resto tener conto che, al di laÁ dei momenti di con-fronto aspro e serrato, pure fisiologici in ogni sana democrazia, gli atti piuÁ importanti e qualificanti della Commissione (cita per tutti l'indirizzo gene-rale in materia di pluralismo) sono stati approvati all'unanimitaÁ, o a lar-ghissima maggioranza. Uno spirito «bipartisan», che va ascritto a merito dell'intera Commissione, ma soprattutto di chi la presiedeva.

Esigenza di imparzialitaÁ, dunque, ma anche consapevolezza della fun-zione della Commissione. L'arco delle sue competenze, la sua particolare natura, il ruolo di interlocutore obbligato della concessionaria del servizio

pubblico radiotelevisivo alla vigilia di grandi trasformazioni (basti pensare alla liquidazione dell'IRI), la fase di incontenibile sviluppo del sistema complessivo dei media, la sfibrante incertezza del quadro politico istitu-zionale, sono tutti elementi che impongono di esaltare la funzione di sti-molo e proposta della Commissione.

Queste considerazioni introducono alla programmazione dei lavori della Commissione: l'Ufficio di presidenza stabiliraÁ le prioritaÁ del suo in-tervento, una volta licenziati il parere sul Contratto di servizio, ed il prov-vedimento attuativo della legge n. 28/2000. Tra esse rientreranno l'esame delle relazioni bimestrali, che rappresentano lo strumento attraverso il quale la Commissione verifica l'osservanza, da parte della RAI, dei suoi atti di indirizzo, e che da circa un anno non sono esaminate dalla Com-missione. SaraÁ altresõÁ utile ± ritiene ± occuparsi sin d'ora delle prossime elezioni politiche, in relazione alle quali la normativa sulla «par condicio»

pone la Commissione di fronte a un bivio: o regolamentare tutto in mate-ria pedissequa ed acritica, oppure tener presenti l'autonomia e la profes-sionalitaÁ degli operatori dell'informazione pubblica. In quest'ultimo caso, potrebbe essere utile un lavoro istruttorio basato sulle esperienze dei servizi pubblici radiotelevisivi di altri Paesi, e sullo stato d'attuazione delle «carte deontologiche». EÁ necessario, a suo avviso, restituire centra-litaÁ alla professione giornalistica, e non deresponsabilizzarla con interventi normativi che entrino sin troppo minuziosamente nella sfera di autonomia di tale professione.

Nel rendersi conto che le stringate considerazioni possibili in questa sede non esauriscono il programma di tutto cioÁ che ci si puoÁ aspettare dalla Commissione parlamentare di vigilanza, fa presente che quello che personalmente chiede eÁ di essere giudicato nei fatti, al di laÁ di ogni pur legittimo pregiudizio politico.

Si riserva, infine, di convocare l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi per domani, mercoledõÁ 14 giugno, alle ore 14.

La seduta termina alle ore 14,30.

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA

Nel documento SENATO DELLA REPUBBLICA GIUNTE E COMMISSIONI (pagine 137-141)