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G) Margini di flessibilità delle indicazioni dell’ambito di riqualificazione e casi in cui le stesse possono essere soggette ad aggiornamento, variazione parziale o variazione di

7. INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI

L’allegato I Parte Seconda del D.Lgs 152/2006 “Codice dell’ambiente” e ss.mm.ii. individua puntualmente i criteri per stabilire se lo specifico Programma, oggetto di approvazione possa avere effetti significativi sull’ambiente e fornisce un elenco di informazioni da inserire nel documento di screening.

In particolare l’art. 12 del Codice dell’ambiente così recita:

Verifica di assoggettabilità

1. Nel caso di piani e programmi di cui all'articolo 6, commi 3 e 3-bis, l'autorità procedente trasmette all'autorità competente, su supporto informatico ovvero, nei casi di particolare difficoltà di ordine tecnico, anche su supporto cartaceo, un rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o programma, facendo riferimento ai criteri dell'allegato I del presente decreto.

2. L'autorità competente in collaborazione con l'autorità procedente, individua i soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmette loro il documento preliminare per acquisirne il parere. Il parere è inviato entro trenta giorni all'autorità competente ed all'autorità procedente.

3. Salvo quanto diversamente concordato dall'autorità competente con l'autorità procedente, l'autorità competente, sulla base degli elementi di cui all'allegato I del presente decreto e tenuto conto delle osservazioni pervenute, verifica se il piano o programma possa avere impatti significativi sull'ambiente.

4. L'autorità competente, sentita l'autorità procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al comma 1, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e, se del caso, definendo le necessarie prescrizioni.

5. Il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, è pubblicato integralmente nel sito web dell’autorità competente.

6. La verifica di assoggettabilità a VAS ovvero la VAS relative a modifiche a piani e programmi ovvero a strumenti attuativi di piani o programmi già sottoposti positivamente alla verifica di assoggettabilità di cui all'articolo 12 o alla VAS di cui agli articoli da 12 a 17, si limita ai soli effetti significativi sull'ambiente che non siano stati precedentemente considerati dagli strumenti normativamente sovraordinati.

Di seguito si esaminano i vari aspetti delle modifiche illustrate in questa sede verificando come

le loro caratteristiche concorrano a definire escludibile dal procedimento di VAS la Variante al P.U.C. di Alassio.

a. Caratteristiche del Piano o programma

Ruolo delle previsioni in quanto quadro di riferimento per altri progetti

L’intervento proposto dalla Variante riguarda la ridefinizione dell’Indice di Utilizzazione Territoriale (Iut) della zona TE3 dell’Ambito Agricolo Aa3.

L’intervento proposto dalla Variante non costituisce quadro di riferimento per altri progetti.

Influenza delle previsioni su altri piani e programmi

La Variante ha come obiettivo la necessità di apportare modifiche puntuali alle previsioni del P.U.C. in particolar modo all’Indice di Utilizzazione Territoriale (Iut) della zona TE3 in modo tale da consentire un modesto incremento della SLA totale consentita nella zona ed attuare l’intervento previsto (insediamento residenziale turistico interno di presidio ambientale appunto) nell’ottica di riqualificazione dell’ambito agricolo e di realizzazione del presidio ambientale in base ai criteri di cui all’art.36 comma 1 della LUR.

Il contenuto della Variante presenta portata locale e si escludono ricadute sui piani ed i programmi di rango sovraordinato.

Pertinenza delle previsioni in relazione alle esigenze di sviluppo sostenibile

La presente proposta di Variante permette di realizzare un intervento progettuale di recupero di un ambito agricolo allo stato attuale fortemente degradato. Il progetto punta a recuperare e mantenere gli spazi coltivati, a promuovere lo sviluppo dell’attività agricola, in una nuova concezione qualificata dell’agricoltura secondo la quale questa è sede, non solo della produzione di beni agricoli ed alimentari, ma di una ben più ampia offerta di opportunità e servizi territoriali e sociali. Tutto ciò è utile a preservare le componenti naturali e colturali del paesaggio promuovendo il presidio ambientale e la sostenibilità degli interventi, conservando la risorsa “paesaggio rurale” per un’integrazione tra produzione agricola e turismo puntando al rafforzamento dell’accoglienza rurale anche attraverso lo sviluppo ed il consolidamento di tipologie come l’agriturismo e promuovendo le strutture per la ricerca, la formazione e l’informazione legata all’agricoltura: il progetto delle Serre (da quella Didattica, a quella Produttiva, a quelle Ricettive), il recupero della Casa Levi e annessa Dependance come sede dell’Azienda Agrituristica nasce proprio nell’ottica di conservazione e sviluppo sostenibile del territorio in oggetto.

Le quattro Serre previste, che richiamano le tradizionali serre liguri, sono inserite in un innovativo progetto agricolo “sostenibile” nel segno della salvaguardia e del mantenimento delle coltivazioni tradizionali e del consumo energetico con molteplici valenze: paesaggistica per il recupero di un’ampia area di tipico paesaggio ligure e il ripristino delle strutture agrarie antiche; sociale perché ci si prefigge di recuperare e aprire al pubblico una zona totalmente abbandonata, aumentando il presidio sul territorio che ridurrà i problemi di rischio idrogeologico

ed incendio; culturale con eventi didattici legati sia alla presenza del parco ornamentale di Villa della Pergola che alle specie ortofrutticole coltivate sul territorio; a zero consumo energetico legato alla produzione di energie rinnovabili con pannelli fotovoltaici, piccole pale eoliche e strutture progettate con grande attenzione al fabbisogno energetico.

Queste sono le linee guida del Progetto che si pone l’obiettivo di declinare la serra tradizionale in qualcosa di innovativo e a basso consumo, in cui si possa coltivare, cenare, dormire, realizzare esperimenti, organizzare incontri con Scuole e Università, creando un’offerta culturale – turistica nuova e strettamente legata alla natura.

L’edificio Serra, inoltre, è concepito come un sistema autosufficiente in termini energetici che minimizza la richiesta di risorse naturali ed energetiche, le quali sono coperte da energie rinnovabili (quelle prodotte dai pannelli fotovoltaici) e mira a realizzare un complesso il più possibile autosufficiente (obiettivo Carbon Neutral, Net Zero Energy NZEB).

Principali problemi ambientali pertinenti alle previsioni

L’area interessata dalla Variante si situa in un contesto agricolo; la portata delle modifiche sarà tale da non determinare variazioni negative sulle matrici ambientali che interessano l’ambito di appartenenza, al contrario consentirà di apportare migliorie qualitative al territorio che in questo modo sarà recuperato (oltre che ai fini agricoli anche ai fini turistici), presidiato e valorizzato.

Fondamentale diventa il mantenimento e la ristrutturazione dei muretti a secco quali peculiarità del paesaggio agrario ligure: i terrazzamenti hanno grande valore storico e grande importanza per la difesa del suolo e permettono di perseguire l’obiettivo di riqualificare e bonificare, con interventi di sistemazione paesistico-ambientale, le aree degradate per la presenza di fenomeni di dissesto.

Rilevanza delle previsioni in relazione alla normativa ambientale comunitaria

La variazione normativa proposta dalla Variante non contrasta con indirizzi, direttive e prescrizioni di strumentazioni regionali e provinciali in materia territoriale e paesaggistica le quali derivano i propri elementi di governo dalle normative di settore elaborate a scala europea.

Inoltre le previsioni non interferiscono con i siti di interesse comunitario o Zone di Protezione Speciale che risultano assenti sul territorio comunale di Alassio.

b. Caratteristiche degli effetti e delle aree interessate dalla Variante Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti indotti dalle previsioni

Per valutare i potenziali impatti generati dalla Variante sugli aspetti ambientali del territorio comunale si devono valutare le azioni che gli interventi legittimati da tale Variante proposta possano generare sulle diverse componenti ambientali potenzialmente suscettibili d’impatto.

Cambiamenti climatici

Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano non comportano variazioni nelle superfici destinate all’assorbimento di CO2, né nell’ utilizzo di energia, né nelle emissioni di gas serra.

Aria

Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano non comportano variazioni delle emissioni inquinanti, né nelle concentrazioni degli inquinanti atmosferici, né variazione della qualità dell’aria.

Acqua

Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano non determinano una variazione significativa negli utilizzi delle risorse idriche anzi le vasche di recupero delle acque piovane a progetto consentono un uso più razionale della risorsa acqua che viene utilizzata sia ai fini irrigui che di presidio del territorio come riserva idrica per spegnere eventuali e potenziali incendi. Il Piano può comportare modificazioni alla portata dei corpi idrici superficiali (Rio Boccari): migliorando il sistema di regimazione delle acque meteoriche, attraverso il recupero ed il potenziamento dei canali e delle caditoie esistenti ed incrementando il numero delle vasche di accumulo (recuperando quelle già presenti in situ e realizzandone di nuove) il sistema ne trae beneficio.

Nel Rio Boccari andrà a scaricare il troppo pieno del sistema di raccolta delle acque piovane delle vasche. La Variante al piano non determina interventi che interferiscano con le risorse idriche sotterranee né la contaminazione, anche locale, di corpi idrici.

Depurazione delle acque usate derivanti dal maggior carico insediativo del progetto

Atteso che la città di Alassio è dotata di impianto di trattamento primario di filtrazione delle acque nere e non di depuratore, il sito viene dotato di una centrale di depurazione di tipo modulare per il trattamento e depurazione dei reflui prodotti dai 70 abitanti equivalenti. In allegato il dimensionamento della centrale di depurazione fatta dall’ing. Carlo Richero

Suolo e sottosuolo

Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano che comportano l’utilizzo del suolo ai fini agricoli e turistici, non implicano la contaminazione del terreno in quanto la tipologia di agricoltura proposta è essenzialmente di “tipo biologico” quindi basata su un metodo di coltivazione che ammette esclusivamente l’impiego di sostanze naturali escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi), che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. Inoltre, in quest’ottica, è impedito anche il degrado del suolo in termini di desertificazione, perdita di sostanze organiche, salinizzazione, ecc.. Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano non vanno ad incidere negativamente sul rischio idrogeologico anzi il recupero del territorio ai fini agricoli consente un miglioramento della stabilità dei pendii attraverso il restauro dei terrazzamenti e dei muri di fascia.

Natura e biodiversità

Gli interventi legittimati dalla variante non modificano lo stato di conservazione degli habitat.

Gli interventi legittimati dalla Variante non modificano/influenzano l’areale di distribuzione di specie animali selvatiche.

Gli interventi legittimati dalla variante non incidono sulla connettività tra ecosistemi naturali.

Paesaggio e beni culturali

La Variante al Piano consente, attraverso l’aumento del valore dell’Indice di Utilizzazione Territoriale (Iut), un modesto incremento della S.L.A ammissibile dalla LR 10-2012 SUAP. In tal modo è permessa la realizzazione di tutti i volumi previsti a progetto a servizio dell’attività agrituristica. Essi si inseriscono nell’ambiente circostante con un bassissimo impatto visivo: i volumi seminterrati (quelli adibiti cioè a magazzini, ricovero attrezzi, autorimessa) sono ricavati nei terrazzamenti esistenti, sfruttano la conformazione naturale del sito e riprendono l’andamento dei muri di fascia. La finitura esterna in pietra locale faccia vista ripropone la finitura materica e cromatica esistente nel contesto; la copertura a verde dei volumi, inoltre, completa la mimesi naturale degli stessi.

Le quattro Serre previste a progetto sono gli unici nuovi volumi emergenti del sito (in quanto la Casa Levi e l’annessa Dependance, interessate da un progetto di restauro essenzialmente conservativo, sono volumi preesistenti); esse riprendono, innovandole concettualmente, le tradizionali serre tipiche del paesaggio agricolo ligure: sono concepite come volumi leggeri in legno e vetro, che interferiscono in maniera quasi impercettibile con il contesto. La differenza tra le Serre a progetto ed una serra tradizionale tipica del paesaggio collinare della Riviera Ligure risiede nella struttura molto più raffinata e nell’approccio al consumo energetico che ha come obiettivo la realizzazione di un complesso autosufficiente in termini energetici ed idrici (Carbon Neutral, Net Zero Energy). L’involucro vetrato è dotato di sistemi di apertura e schermatura in modo tale da permetterne l’utilizzo durante le mezze stagioni minimizzando la richiesta di risorse energetiche che comunque, grazie all’alto grado di isolamento previsto per le superfici vetrate, non è molto elevata anche durante l’estate e l’inverno. Sistemi di tende a rullo esterne schermano dal sole ed in alcuni spazi tende interne servono per oscurare l’ambiente o per favorire l’assorbimento acustico. Lo sviluppo del progetto ambientale ed impiantistico è basato su un’analisi dinamica del comportamento delle Serre lungo durante tutto l’anno e nelle 24 ore del giorno, andando a valutare le variazioni di temperatura e umidità relativa, al fine di creare un complesso che risponda in maniera ottimale alle condizioni climatiche ed ambientali.

Scopo è quello di trovare soluzioni per un mutuo beneficio tra uomo e natura in considerazione dei cambiamenti climatici come l’aumento delle temperature e dell’irraggiamento e l’impatto sul contesto dell’aumento di piovosità in termini di regime idrografico del suolo e del sottosuolo.

Popolazione

Gli interventi legittimati dalla variante non comportano interferenze con la distribuzione insediativa.

Salute umana

Gli interventi legittimati dalla Variante al Piano non prevedono azioni che possono comportare rischi per la salute umana, né nell’emissione di radiazioni elettromagnetiche. Tale Variante non

aumenta l’esposizione della popolazione al rumore.

Natura transfrontaliera degli effetti

Le modifiche introdotte con la Variante hanno portata esclusivamente locale e pertanto è da escludere ogni possibilità di ricadute ambientali a livello transnazionale.

Rischi per la salute umana o per l’ambiente

Non essendo previsto l’inserimento di funzioni pericolose l’attuazione delle previsioni della Variante non determina rischi di nessun genere a carico della popolazione e dell’ambiente.

Valore e vulnerabilità delle aree interessate dalle previsioni

La previsione della Variante al Piano ha effetto su un’area agricola dotata delle urbanizzazioni necessarie in quanto già insediata. Il progetto di cui alla presente istanza, infatti, si inserisce in un più ampio e generale intervento di potenziamento del complesso turistico di Villa della Pergola e dei suoi giardini. A sud ovest confina inoltre con il sito oggetto di P.C. n. 33/2016 appartenente alla stessa proprietà (progetto in corso di realizzazione); rappresenta, dunque, il completamento del settore esistente. La viabilità presente era già stata realizzata e le presenti previsioni non ne variano in alcun modo le dimensioni ed il tracciato.

Effetti su ambiti protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale

L’intervento non interessa siti d’interesse Comunitario o Zone di Protezione Speciale della rete Natura 2000. Non sono interessate direttamente aree boscate.

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