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Industria Alimentare

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* Incluse bevande e tabacco.

1A prezzi base.

2In complesso, ai prodotti ed altri contributi alla produzione.

Fonte: stime su dati ISTAT.

(mio. euro) Produzione totale1 Valore aggiunto1 Contributi produzione2 99.500 26.631 991 VA dell'industria alimentare in % su VA del totale industria

VA dell'agricolturag 0,1 86,2 UL (000) Occupati totali di cui dipendenti 491,2 442,7

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totale produzione industriale (-0,8%). L’industria del tabacco ha fatto regi- strare un notevole incremento (7,3%). Il valore aggiunto complessivo, ai prezzi di base, ha superato i 26.600 milioni di euro, con un incremento, in valore, del 5,9% sul 2002. L’incidenza del VA dell’industria alimentare sul VA dell’industria in senso stretto (atti- vità estrattive e manifatturiere) e del- l’agricoltura è pari, nel 2003, rispetti- vamente al 10,1% ed all’86,2%. A livello di singolo comparto si sono verificati aumenti delle quantità pro- dotte: per il riso lavorato (6,2%), il lattiero–caseario (2,9%) e la macella- zione di bestiame e carni (2,2%). In flessione la produzione di ortofruttico- li (-2,8%), la fabbricazione di oli e grassi, vegetali e animali (-3,5%), lo zucchero (-35,0), il vino (-2,7%) ed i mangimi (-2,9%). La quota di fattu- rato esportato ha raggiunto il 14% cir- ca, mentre l’industria europea esporta in media il 18% del proprio fatturato, con una punta del 22% nel caso della Francia.

Fatturato dell’industria alimentare per settori (mio. euro), 2003

1Di cui, I’Infanzia e dietetici 1.165 milioni di euro, bevande gassate 1.700, caffè 2.000, acque minerali 3.000. 2Incluse le cooperative e le filiere corte (agricoltori - produttori).

Fonte: stime Federalimentare, maggio 2004.

Altri comparti1

Lattiero-caseario Dolciario

Conserve animali (salumi) Vino2 Carni bovine Mangimistico Avicolo Pasta Conserve vegetali Olio di oliva e di semi Molitorio Surgelati Birra Zucchero Succhi di frutta Riso Ittici

TOTALE 103.000 mio. euro (%)

33.606 13.500 10.050 7.165 5.200 5.300 4.300 4.600 3.170 3.500 2.900 2.700 1.905 1.680 860 923 800 841 32,7 13,1 9,8 7,0 5,0 5,1 4,2 4,5 3,1 3,4 2,8 2,6 1,8 1,6 0,8 0,9 0,8 0,8

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Nella Unione Europea, l’agroindustria rappresenta uno dei settori di punta sotto l’aspetto dell’occupazione e del valore aggiunto. La Gran Bretagna ha contribuito al valore aggiunto comuni- tario con il 22,2% del totale nel 2000, seguita dalla Germania (19,8%), dalla

Francia (15,1%) e dalla Spagna (10,1%). L’Italia non rappresenta che l’8,7%, anche a motivo di una sottosti- ma del contributo delle piccole fabbri- che locali. Il settore del tabacco nella UE ha generato nel 2000 un valore aggiunto di circa 7,8 miliardi di euro

Produzione in Italia per comparti (in quantità) Var. 2003/02 % Lavorazione granaglie1 0,5 Pasta -1,8 Riso lavorato 6,2 Biscotti e panificazione 0,0 Lavorazione ortofrutticoli2 -2,8

Oli e grassi vegetali e animali -3,5 Macellazione bestiame e lav.ne carni 2,2 Lattiero-caseario3 2,9 Produzione zucchero -35,0 Dolciario 7,2 Condimenti e spezie 7,0 Vino4 -2,7 Birra 7,4

Acque minerali e bibite analcoliche 9,1

Mangimi -2,9

TOTALE 1,3

1Incluse semole di grano duro e prodotti amidacei. 2Inclusi succhi di frutta e ortaggi (var. -8,6%). 3Inclusa fabbricazione gelati (var. -2,6%). 4Da uva non autoprodotta.

Industria alimentare nell’UE, 2001

Produzione Occupati

Paesi numero Var. % 2001/91 numero Var. % 2001/91

Carni 3.672 -2,4 57.769 3,0

Frutta e ortaggi 1.933 21,7 30.317 -17,9

Oli e grassi 4.416 -6,4 16.216 -15,0

Lattiero-caseario 3.927 -9,5 54.936 -6,8

Granaglie 1.966 -26,7 12.310 -16,3

Alimenti per animali 607 8,8 9.097 -11,8

Panetteria e pasticceria 37.476 11,3 154.336 5,5

Zucchero 14 -6,7 4.360 -24,1

Paste alimentari 5.250 15,6 22.407 -4,6

Vino 1.994 -18,0 17.865 -18,2

Acque min. e analcolici 329 -26,7 11.475 -12,6

Altro 5.352 69,2 55.697 -6,5

TOTALE INDUSTRIA ALIMENTARE 66.936 8,1 446.785 -4,2

Fonte: elaborazioni su Censimento industria e servizi, ISTAT.

ed una occupazione di oltre 51.000 addetti. Nel 2003, rispetto al 2002, la produzione dell’industria alimentare e bevande nella UE è rimasta media- mente stabile, mentre l’occupazione ha registrato un leggero arretramento.

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Industria alimentare nell’ UE*, 2000

Produzione Valore aggiunto Occupati VA/occupato

milioni euro 000 unità 000 euro

Industrie di cui:

carne 111.798 21.524 604 35,6

lattiero - caseari 87.300 14.600 273 53,5

ortofrutta 34.214 8.493 187 45,4

pane, pasta e altro1 142.745 47.227 1.069 44,2

grassi 20.692 2.750 43 63,9

bevande 92.000 27.300 311 87,8

UE 102 31.596 7.825 766 10,2

UE 153 593.721 142.411 2.738 52,0

* Nel totale è esclusa l’industria del tabacco.

1Zucchero, marmellate, thè, caffè,alimenti dietetici e per l’infanzia.

2Cipro, Estonia, Ungheria, Lituania, Polonia, Rep. Slovacca, Slovenia; non sono disponibili dati per Rep. Ceca, Lettonia, Malta. 3UE 15, 2001.

La rete commerciale al dettaglio fisso, con attività prevalente nel settore ali- mentare, presentava, al 31 dicembre 2003, una consistenza di circa 191.000 esercizi, con una flessione dello 0,6% rispetto all’anno preceden- te.

Analizzando il comparto secondo la specializzazione merceologica, si evi-

denzia un andamento regressivo con- centrato soprattutto nelle categorie “carne e prodotti a base di carne” (-2,0%), “pane e pasticceria” (-2,1%) e “altri esercizi specializzati” (-4,9%). Quest’ultima categoria viene bilancia- ta dalla crescita degli esercizi non spe- cializzati a prevalenza alimentare (1,6%), categoria generica che inclu-

de, oltre alle grandi e medie superfici alimentari, la gran parte delle nuove aperture del settore. In aumento risul- tano gli esercizi commerciali specia- lizzati in vini, oli e bevande (+2,2%). A livello di ripartizione territoriale, si registrano tendenze diversificate tra il Centro-Nord, dove la consistenza del- la rete alimentare presenta una fles-

Distribuzione

Nord Centro Sud e isole Italia

numero % numero % numero % numero %

Frutta e verdura 8.578 12,6 4.775 14,3 9.626 10,8 22.979 12,1

Carne e a base di carne 11.396 16,8 6.370 19,1 20.629 23,1 38.395 20,1 Pesci e prodotti della pesca 1.538 2,3 1.395 4,2 5.107 5,7 8.040 4,2

Pane e pasticceria 6.080 8,9 2.062 6,2 4.840 5,4 12.982 6,8

Vini, oli e bevande 2.264 3,3 1.021 3,1 1.986 2,2 5.271 2,8

Altri alimentari 7.883 11,6 3.291 9,9 11.259 12,6 22.433 11,8

Alimentari non specializzati 30.208 44,5 14.372 43,2 35.917 40,2 80.497 42,2 IN COMPLESSO 67.947 100,0 33.286 100,0 89.364 100,0 190.597 100,0

% su Totale esercizi 23,8 23,4 28,8 25,8

DENSITÀ1 382 332 231 303

* Sedi ed unità locali.

1Abitanti/esercizio alimentare.

Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive.

Esercizi commerciali alimentari, 2003*

sione di circa l’1,5%, ed il Mezzogior- no, dove si ha un incremento dello 0,8%, concentrato soprattutto negli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare (5,9%).

Nel 2003 il valore delle vendite ali- mentari del commercio fisso al detta- glio è cresciuto del 4,6%, con una dif- ferenziazione tra le piccole superfici (+2,3%) e la grande distribuzione (+5,3%). Per il complesso della rete

alimentare, si registra una maggiore dinamica nel Nord (+5,0%).

La grande distribuzione

Al 1° gennaio 2003 sono stati censiti 6.892 supermercati, contro 6.804 del- l’anno precedente (+1,3%). L’incre- mento, si è concentrato nel Nord (+4,0%), mentre nel Centro-Sud si è verificata una flessione (-1,7%). È

aumentata la superficie complessiva di vendita, che ha superato i 5,8 milioni di mq (+1,8%), con un totale di oltre 124.000 addetti (+2,4%). Si riscontra un incremento anche per gli ipermercati, che hanno raggiunto 381 unità (+6,1%), con una superficie complessiva di vendita di oltre 2,2 milioni di mq (+5,3%) e circa 66.300 addetti (+4,6%). Tale crescita si è però concentrata nel Nord, ove la con-

Unità operative Sup. di vendita1 Addetti1

Numero di unità Sup. di vendita

numero var. % mq var. % numero var. % per 100.000 mq/1.000

2003/02 2003/02 2003/02 abitanti abitanti

Nord 3.956 4,5 4.824.441 6,3 118.981 5,8 15,2 185,6

Centro 1.463 -1,5 1.534.765 -3,2 38.912 -0,4 13,2 138,7

Sud e isole 1.854 -2,0 1.714.046 -1,1 32.643 -1,7 9,0 83,1

TOTALE 7.273 1,5 8.073.252 2,7 190.536 3,1 12,6 139,9

* Supermercati ed ipermercati. Dati al 1° gennaio 2003.

1Superficie e addetti riferiti al complesso dei reparti, alimentare e non alimentare.

Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive.

Grande distribuzione alimentare per ripartizione territoriale, 2003*

sistenza è aumentata del 12,3%, la superficie del 9,9% e gli addetti dell’ 8,6% circa.

Nel 2003 le vendite nei supermercati sono aumentate, in valore, del 5,3% rispetto al 2002, quelle negli ipermer- cati del 3,9% e quelle negli hard disco- unt del 5,3%, contro il più modesto aumento (+2,3%) negli esercizi alimen- tari tradizionali (piccole superfici). Per la rete distributiva all’ingrosso, l’Osservatorio nazionale del commer- cio, al 31 dicembre 2003, ha rilevato circa 11.400 esercizi specializzati in materie prime agricole (cereali, semen- ti, fiori, ecc.) ed animali vivi; ad essi si aggiungono circa 47.700 esercizi con la specializzazione in frutta, altri prodotti alimentari e bevande. Crescente impor- tanza assumono, inoltre, gli interme- diari del commercio, che annoverano nell’alimentare, bevande e tabacco cir- ca 40.000 esercizi.

Commercio ambulante e forme speciali di vendita alimentare, 2003*

Tipologia Esercizi % % su tipologia

Ambulante fisso 32.693 73,7 35,8 Ambulante mobile 6.933 15,6 17,6 Per corrispondenza 3.033 6,8 48,9 Vendita a domicilio 598 1,3 11,2 Distributori automatici 1.135 2,6 55,2 TOTALE1 44.392 100,0 30,8

* Consistenze al 31/12/2003, sedi di impresa ed unità locali iscritte al registro delle imprese.

1Escluse le attività di vendita non specificate nel registro delle imprese.

Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive.

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Nel 2003 la spesa delle famiglie italia- ne per generi alimentari e bevande è stata di circa 121.000 milioni di euro, con un incremento in valore del 3,5%. Il livello complessivo dei consumi, a prezzi costanti, è cresciuto dello 0,8%. Si sono registrati aumenti soprattutto

per pane e prodotti a base di cereali (+2,3%), lattiero-caseari e uova (+1,6%), oli e grassi (+3,0%), acque minerali, bevande gassate e succhi (+2,0%), mentre gli ortaggi e patate sono rimasti pressoché stazionari (+0,2%). Sono diminuiti i consumi di

carne (-0,8%) e di frutta (-1,9%). La quota dei consumi alimentari in valore sulla spesa totale delle famiglie è scesa al 15,3 %, contro il 19,5% del 1993. La spesa per i servizi di ristorazione (mense, ristoranti e fast-food), secondo stime ISTAT, è stata nel 2003 di circa 57.500 milioni di euro, con un incre- mento del 3,5%, dovuto sostanzial- mente all’effetto prezzi, essendo rima- sta invariata la quantità. Tra il 1993 ed il 2003 l’incidenza di questa voce, in rapporto al valore dei consumi ali- mentari, è salita dal 34,8% al 47,4%, circa, mostrando un profondo cambia- mento nelle abitudini dei consumatori. Le categorie più rilevanti, in termini di spesa, sono la carne (26.000 milioni di euro), il pane e trasformati di cereali (21.200 milioni), i lattiero-caseari ed uova (16.400 milioni). Rispetto al 1993, diminuisce il peso della carne, ortaggi e patate, oli e grassi, vino ed altre bevande alcoliche, mentre aumenta per pane e prodotti a base di cereali, pesce, frutta, acque minerali e bevande analcoliche.

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