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Innovazione e servizi in informatica

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI CAGLIARI (pagine 47-55)

Il master si prefigge di dare risposta alla crescente esigenza, segnalata anche recentemente da Confindustria Sardegna e dall’API Sarda, di figure professionali che possano inserirsi nel settore delle

piccole e medie imprese ICT, ivi incluse start up e aziende ad alta propensione innovativa, attraverso la proposta di un percorso formativo di qualificazione dello studente laureato in Informatica e in Ingegneria elettronica, finalizzato a rafforzarne e perfezionarne le competenze in settori di avanguardia del mondo ICT.

Il master sarà realizzato con il contributo finanziario e la collaborazione di Sardegna Ricerche e con il

supporto di UnitelSardegna per la progettazione, erogazione e manutenzione dei servizi informatici, d’informazione, tecnici e pubblicitari.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 3.1.2. “Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) prevede:

- 216 ore di didattica frontale - 27 CFU;

- 750 ore di tirocinio presso aziende del settore - 30 CFU;

- relazione finale - 3 CFU;

- 534 ore di studio individuale.

4 - Management socio sanitario

Il master è rivolto a tutti i dirigenti operanti nel Servizio Sanitario Nazionale, medici e non, di strutture pubbliche e private, che in virtù del loro ruolo svolgano quotidianamente attività di gestione di risorse umane ed economiche, e a coloro che ambiscano ad una prospettiva di carriera nell’ambito di tali ruoli, con l’obiettivo di fornire, attraverso il percorso formativo proposto, nuove conoscenze e competenze di tipo gestionale e manageriale rese indispensabili dalle rilevanti modifiche subite dal modello del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia in seguito agli interventi legislativi dell’ultimo ventennio.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 2.4 “Specialisti della salute”, 2.4.1 “Medici”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU), prevede:

- 225 ore di didattica frontale (organizzata in sette moduli) - 45 CFU;

- 200 ore di tirocinio presso le Direzioni Sanitarie, Amministrative, le Unità Operative di Controllo di Gestione, Qualità e Appropriatezza, Risk Management delle aziende sanitarie partner del progetto – 8 CFU;

- 175 ore per project work - 7 CFU;

- 900 ore di studio individuale.

5 - Perizia e consulenza psicologica in ambito civile e penale

La proposta nasce come risposta alla crescente domanda, a livello regionale e nazionale, di professionalizzazione nel settore, proveniente non solo dal mondo della psicologia, ma anche dal settore dell’avvocatura forense e dalla magistratura. Obiettivo del corso è la formazione di professionisti con elevate competenze per l’effettuazione di perizie e consulenze, nonché la realizzazione di interventi di supporto e trattamento nei confronti di soggetti coinvolti in un procedimento civile o penale, autori di azioni devianti o criminali o vittime di tali azioni.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 2.5.3.3 “Specialisti in scienze psicologiche e psicoterapeutiche”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) è articolato in:

- 397,5 ore complessive di didattica - 53 CFU (didattica frontale - 33 CFU; seminari, laboratori, esercitazioni - 20 CFU);

- 125 ore di tirocinio presso studi professionali, enti e strutture - 5 CFU;

- 15 ore per relazione finale - 2 CFU;

- 962,5 ore di studio individuale.

6 - Psicopatologia dell’apprendimento

Il master, giunto alla sua terza edizione, intende formare esperti nell’ambito della Psicopatologia dell’Apprendimento, attraverso un percorso finalizzato all’acquisizione delle abilità di diagnosi dei Disturbi Specifici di Apprendimento e delle difficoltà scolastiche, nonché delle competenze specifiche necessarie per l’implementazione e l’attuazione di trattamenti riabilitativi individualizzati e piani di intervento da realizzare in contesto scolastico.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 2.5.3.3 “Specialisti in scienze psicologiche e psicoterapeutiche”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) è articolato in:

- 200 ore di didattica frontale - 22 CFU;

- 40 ore di esercitazioni pratiche e sperimentali di laboratorio - 18 CFU;

- 400 ore di tirocinio/project work - 16 CFU;

- 20 ore per prova finale - 4 CFU;

- 840 ore di studio individuale.

Il tirocinio formativo, da svolgersi presso scuole o enti che si occupano di interventi psicopedagogici, può essere sostituito, per gli operatori e i docenti in servizio nell’anno scolastico 2013/2014, con un project work mirato da realizzare presso la sede di lavoro, su un tema concordato con il Consiglio del master.

7 - Politiche per lo sviluppo locale

Il master si propone di creare figure professionali in grado di progettare politiche pubbliche, di analizzarle e di valutarne l’efficienza e l’efficacia e destinate a operare nella pubblica amministrazione come nuovi occupati oppure come personale già occupato, ma riqualificato, anche allo scopo di accedere a posizioni di maggior livello o di transitare da ruoli precari ad impieghi a tempo indeterminato, oppure in società o uffici di consulenza per le amministrazioni pubbliche e le imprese coinvolte nella realizzazione di politiche pubbliche a livello locale. Le vicissitudini dell’amministrazione pubblica regionale e l’evoluzione della struttura amministrativa del Paese lasciano infatti intravedere la possibilità di significative trasformazioni del ruolo e delle funzioni delle amministrazioni locali, in particolare delle province di cui si prospetta l’abolizione, e dei comuni che dovrebbero subentrargli in gran parte dei compiti e affrontare nuove e complesse questioni, con la conseguente necessità di qualificazione di aspiranti funzionari comunali o di riqualificazione di funzionari già in servizio.

Il master si rivolge a giovani laureati e a funzionari già impiegati presso pubbliche amministrazioni della Sardegna centrale e del Nuorese, dove si svolgeranno le attività formative e dove mancano opportunità di questo genere, ragione per cui il Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna Centrale contribuirà alla realizzazione, anche con uno stanziamento a copertura quasi integrale dei costi del corso.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 2.5.3 “Specialisti in scienze sociali”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) è articolato in:

- 216 ore di didattica frontale - 36 CFU;

- 36 ore di laboratori - 6 CFU;

- 54 ore di seminari - 9 CFU;

- 90 ore di tirocinio presso amministrazioni comunali e provinciali della Sardegna e società di consulenza- 3 CFU;

- 36 ore per tesi finale - 6 CFU;

- 1068 ore di studio individuale.

8 - Relazioni industriali nel lavoro privato e pubblico

Obiettivo del master in è la formazione di esperti nei campi delle relazioni sindacali, del mercato del lavoro e della gestione del personale nelle aziende private e nelle pubbliche amministrazioni, con possibilità di inserimento lavorativo in organizzazioni sindacali e datoriali, in uffici delle relazioni industriali o della gestione/amministrazione delle risorse umane all'interno delle imprese, e in uffici del personale nella Pubblica Amministrazione.

L'Agenzia Regionale per il lavoro partecipa alla realizzazione del master con un contributo annuo di € 30.000,00.

Classificazione ISTAT della figura professionale: 2.5.2.2 “Esperti legali in imprese o enti pubblici”; 2.5.3.2.1

“Esperti nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni sociali”; 3.3.1.5 “Tecnici dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi “.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) prevede:

- 270 ore di didattica frontale e in modalità e-learning (almeno il 25% delle ore complessive) - 41 CFU;

- 24 ore di attività seminariali, visite guidate, testimonianze degli attori sociali, partecipazione a convegni, lavori di gruppo - 4 CFU;

- 3 mesi di tirocinio presso aziende ed enti pubblici - 9 CFU;

- prova finale - 6 CFU;

- studio individuale.

9 - Salute mentale e medicina di base con percorsi specifici su:

-l’active aging e la qualità della vita nell’anziano -la salute mentale della donna

-la salute mentale e le cure primarie

Il master, che è un rinnovo con modifica della sola denominazione del corso proposto negli a.a. 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011, con la denominazione Salute mentale per la medicina di base, si propone la formazione alle cure in salute mentale di professionisti che operano nella rete delle cure primarie o di base o professionisti in cerca di occupazione che intendono migliorare il loro bagaglio in vista di un possibile inserimento lavorativo. Il corso si svolge in modalità mista, attività didattica online più stage residenziale, che lo rende particolarmente accessibile a coloro che già svolgono un’attività lavorativa. Saranno inoltre organizzati 4 incontri tematici, non obbligatori, che consentiranno l’acquisizione di CFU (1 per ogni incontro), computabili per il raggiungimento dei 10 previsti per lo stage. Il periodo di stage, della durata di 2 mesi, potrà essere svolto presso l’Azienda Mista Ospedaliero Universitaria di Cagliari o i Centri con i quali sono stati stipulati accordi (Dipartimenti di Salute Mentale ASL 2,3,4,5,6,7,8; Università di Valona; Università di Casablanca; Tunisi; Buenos Aires; Cooperativa CTR Cagliari).

Classificazione ISTAT della figura professionale: 3.2.1 “Tecnici della salute”.

Il piano formativo (1500 ore - 60 CFU) prevede:

- 225 ore di didattica online - 9 CFU;

- 250 ore di attività interattiva online - 10 CFU;

- 250 ore di stage residenziale - 10 CFU;

- 225 ore per prova finale - 9 CFU;

- studio individuale - ricerche 24 CFU.

Allegati:

- schede proposte master;

- delibere Consiglio Dipartimenti proponenti;

- dispositivo del Nucleo di Valutazione del 25.7.2013;

- integrazioni e/o modifiche delle proposte o note dei Direttori dei master conseguenti ai rilievi del Nucleo di Valutazione

Il Rettore informa il Consiglio che, nel corso di un incontro con la Regione Autonoma della Sardegna, è stata comunicata l’ammissione a finanziamento delle seguenti sei proposte di master presentate in attuazione del Protocollo d’intesa tra gli Atenei sardi e la RAS - Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale - Servizio Coordinamento delle Attività Territoriali del Lavoro e Formazione sottoscritto il 23.12.2011, già approvate dagli Organi accademici:

MASTER LIVELLO DIPARTIMENTO PROPONENTE

1_La governance multilivello: le politiche pubbliche integrate

II Dipartimento di Giurisprudenza

2_Management delle imprese cooperative I Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

3_Management delle organizzazioni turistiche sostenibili

II Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

4_Progettazione Europea I Dipartimento di Scienze Economiche e

Aziendali

5_Rischio idraulico II Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura

6_Tecnologie dei controlli ambientali e dei luoghi di lavoro

I Dipartimento di Fisica

Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche

Inoltre la RAS ha proposto un master di nuova istituzione in “Strategie per uguaglianze di genere”, per il quale è in corso l’acquisizione della relativa documentazione. In relazione a questo master specifica che sarà necessario modificarne la denominazione in “Strategie per equità di genere” e che, considerata l’urgenza di concludere comunque l’iter entro i termini previsti, ha chiesto al Senato Accademico di conferirgli il mandato di proseguire nel percorso di istituzione dello stesso previa acquisizione del parere positivo del NdV.

L’importo massimo del finanziamento, per ciascuna proposta, è pari a € 100.000,00.

Rammenta che le proposte già approvate prevedevano un finanziamento regionale complessivo pari a € 130.000,00 e risorse aggiuntive per stages dei corsisti all’estero, queste ultime non più finanziabili dalla Regione. Pertanto, ai fini dell’istituzione e attivazione dei suddetti corsi, è stata comunicata ai soggetti proponenti la necessità di provvedere alla rimodulazione del piano finanziario originario, anche tenendo conto del fatto che la RAS ha richiesto la riduzione del numero minimo e massimo di partecipanti residenti in Sardegna da 15 a 13 e da 20 a 18, con un incremento di 2 unità per i non residenti, che passano da 5 a 7 (minimo 13, massimo 25 corsisti residenti in Sardegna, oppure 18 residenti e 7 non residenti. Il numero di 13 corsisti residenti è necessario per l’attivazione e il finanziamento del corso).

Il Senato Accademico ha espresso parere favorevole sull’istituzione dei master presentati, dando mandato al Rettore di procedere alla definizione dell’istituzione del master in “Strategie per equità di genere”, previa acquisizione del parere positivo del N.d.V..

Dopo breve discussione

Del. n. 142/13C IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

SENTITA la relazione del Rettore VISTO lo Statuto di Ateneo;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’istituzione e il funzionamento dei master;

VISTE le proposte di istituzione dei master per l’A.A. 2013/2014 e la documentazione allegata;;

PRESO ATTO

del parere espresso dal Nucleo di Valutazione nella riunione del 25.7.2013 (All. n. 10);

PRESO ATTO

Della delibera del Senato Accademico del 24.9.2013;

VISTA la presente istruzione

DELIBERA

- DI APPROVARE l’istituzione, per l’A.A. 2013/2014, dei seguenti master:

Bioedilizia ed efficienza energetica in deroga al Regolamento Master Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo

Innovazione e servizi in informatica in deroga al Regolamento Master Management socio sanitario

Perizia e consulenza psicologica in ambito civile e penale Psicopatologia dell’apprendimento

Politiche per lo sviluppo locale in deroga al Regolamento Master

Relazioni industriali nel lavoro privato e pubblico

Salute mentale e medicina di base con percorsi specifici su:

-l’active aging e la qualità della vita nell’anziano -la salute mentale della donna

-la salute mentale e le cure primarie

- DI DARE MANDATO al Rettore di procedere alla definizione dell’istituzione del master in “Strategie per equità di genere”, previa acquisizione del parere positivo del N.d.V..

- DI RIMANDARE l’istituzione del master di II livello in Intelligence Geospaziale (GeoINT) in attesa della delibera del/dei Consiglio/i proponenti.

Letto e approvato seduta stante

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE Dott. Aldo Urru Prof. Giovanni Melis

Modifica denominazione del Codice Deontologico in Codice Etico (prat. n. 128/13C)

Il Rettore sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la necessità di modificare la denominazione del Codice deontologico in Codice etico e di adeguare il medesimo alla nuova formulazione dell’articolo 13, comma 1, lett. v) dello Statuto, entrata in vigore dal 24 luglio scorso.

Ciò premesso, chiede al Consiglio di deliberare sulle modifiche di seguito proposte indicate in grassetto:

CODICE DEONTOLOGICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

CODICE ETICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

Preambolo

1. L’Università degli Studi di Cagliari, in quanto comunità consapevole della sua importante funzione sociale e formativa, esige da parte di tutti i suoi membri il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali e l’accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell’Istituzione che rappresenta. Adotta un codice deontologico concepito come una guida per tutti i suoi membri circa gli appropriati comportamenti nei confronti dell’Università.

Omissis

Preambolo

1. L’Università degli Studi di Cagliari, in quanto comunità consapevole della sua importante funzione sociale e formativa, esige da parte di tutti i suoi membri il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali e l’accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell’Istituzione che rappresenta. Adotta un codice etico concepito come una guida per tutti i suoi membri circa gli appropriati comportamenti nei confronti dell’Università.

2. Si ha conflitto di interessi, come tale deontologicamente censurabile, ogniqualvolta l’interesse privato di un membro dell’Università, a esclusione dello studente in quanto discente, contrasta, anche potenzialmente, con l’interesse, non solo economico, dell’Università. Tale conflitto può riguardare anche i rapporti esterni di lavoro con Enti di formazione e di ricerca .

Omissis

Articolo 5 - Conflitto di interessi 1. Omissis

2. Si ha conflitto di interessi, come tale eticamente censurabile, ogniqualvolta riguardare anche i rapporti esterni di lavoro con Enti di formazione e di ricerca.

Omissis Art. 6 - Rifiuto di ogni nepotismo e favoritismo

Omissis

4. L’accertamento dei casi di nepotismo e favoritismo da parte della Commissione deontologica impone la valutazione del contesto, al fine di bilanciare i diversi valori in gioco ed evitare arbitrarie discriminazioni di candidati obiettivamente meritevoli ed eccellenti.

Omissis Parte II

Disposizioni attuative

Art. 12 - Osservanza e violazione del codice deontologico Omissis

2. I membri dell’Università possono rivolgersi alla Commissione deontologica per chiarimenti sulla condotta appropriata cui attenersi in relazione a casi concreti di incerta soluzione, nonché segnalare alla commissione etica le condotte di dubbia conformità.

Articolo 6 - Rifiuto di ogni nepotismo e favoritismo

Omissis

4. L’accertamento dei casi di nepotismo e favoritismo da parte della Commissione etica impone la valutazione del contesto, al fine di bilanciare i diversi valori in gioco ed evitare arbitrarie discriminazioni di

Articolo 12 - Osservanza e violazione del codice etico Omissis

2. I membri dell’Università possono rivolgersi alla Commissione etica per chiarimenti sulla condotta

3. Il mancato rispetto del presente codice configura una violazione delle regole deontologiche dell’Università e, in quanto tale, può costituire motivo di determinazione di sanzioni disciplinari da parte degli organi competenti.

Art. 13 - Commissione deontologica

1. È istituita la Commissione deontologica con funzioni consultive, di ricerca e di controllo in merito all’attuazione e al rispetto delle norme del presente codice e delle prassi interpretative.

2. La Commissione favorisce, ove possibile, la composizione amichevole delle eventuali controversie;

segnala agli organi competenti i casi in cui sono state ravvisate violazioni del codice etico; può sottoporre al Senato Accademico proposte di revisione o di integrazione del presente codice.

3. E’composta da tre membri, anche esterni all’Università, nominati dal Rettore, su proposta del Senato Accademico; il più anziano, primus inter pares, svolge le funzioni di Presidente. Il Rettore, su proposta del Senato Accademico, nomina un componente supplente per casi di impedimento di uno dei componenti titolari;

qualora il supplente sostituisca il Presidente, le funzioni di presidenza saranno svolte dal componente più anziano non supplente.

4. Gli atti della Commissione devono essere motivati e coperti da riservatezza.

Omissis

appropriata cui attenersi in relazione a casi concreti di incerta soluzione, nonché segnalare alla commissione etica le condotte di dubbia conformità.

3. Il mancato rispetto del presente codice configura una violazione delle regole etiche dell’Università e, in quanto tale, qualora non ricada nelle competenze del collegio di disciplina, può costituire, su proposta del Rettore, motivo di determinazione di sanzioni da parte del Senato Accademico (cfr. art. 13 comma 1, lett. v) Statuto).

4. Tali sanzioni, così come previsto dall’articolo 13 comma 1, lett. v) dello Statuto di Ateneo, vanno dal richiamo scritto fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla decadenza e/o esclusione dagli organi accademici e/o dagli organi delle strutture dell’Ateneo o all’esclusione dall’assegnazione di fondi e contributi di Ateneo.

Articolo 13 - Commissione etica

1. È istituita la Commissione etica con funzioni consultive, di ricerca e di controllo in merito all’attuazione e al rispetto delle norme del presente codice e delle prassi interpretative.

2. La Commissione favorisce, ove possibile, la composizione amichevole delle eventuali controversie;

segnala al Rettore i casi in cui sono state ravvisate violazioni del codice etico, per i successivi provvedimenti di competenza (cfr. art. 20, comma 3 lett. b), Statuto); può sottoporre al Senato Accademico proposte di revisione o di integrazione del presente codice.

3. E’ composta da tre membri, anche esterni all’Università, nominati dal Rettore, su proposta del Senato Accademico, nel rispetto delle pari opportunità di genere (cfr. art. 20, comma 2, Statuto); il più anziano, primus inter pares, svolge le funzioni di Presidente. Il Rettore, su proposta del Senato Accademico, nomina un componente supplente per casi di impedimento di uno dei componenti titolari; qualora il supplente sostituisca il Presidente, le funzioni di presidenza saranno svolte dal componente più anziano non supplente.

4. Gli atti della Commissione devono essere motivati e l’accesso ad essi deve rispettare le norme vigenti relative agli atti amministrativi e al diritto alla riservatezza delle persone.

Omissis

Il Rettore fa presente che il Senato Accademico ha approvato le modifiche illustrate in premessa nella seduta del 24 settembre 2013

Dopo breve discussione

Del. n. 143/13C IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

UDITA la relazione del Rettore;

VISTO il Codice etico, emanato con D.R. n. 924 del 14/07/2009, e successivamente modificato con D.R. n. 345 del 29/03/2010;

VISTO il D.R. 462 del 07.06.2010 con il quale è stata modificata la denominazione del Codice etico in Codice deontologico;

VISTO il comma 1, lett. e) dell’articolo 2 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e successive modifiche;

VISTO lo Statuto d’Ateneo, in particolare l’articolo 20 “Commissione Etica” e la nuova formulazione dell’articolo 13 “Competenze e funzioni del Senato Accademico”, comma I, lett. v);

PRESO ATTO della necessità di procedere all’adeguamento del codice de quo alla normativa nazionale e alla modifica dello Statuto di cui sopra, entrata in vigore in data 24 Luglio 2013;

VISTE le modifiche proposte al regolamento in esame;

VISTA la delibera del S.A. del 24.09.2013;

CON VOTO espresso nelle forme di legge

DELIBERA

DI ESPRIMERE PARERE FAVOREVOLE sul cambio di denominazione del Codice Deontologico in Codice Etico e sulle ulteriori modifiche sottoposte all’esame del Senato Accademico.

Letto e approvato seduta stante.

Il Segretario Il Presidente Dott. Aldo Urru Prof. Giovanni Melis

Modifica Regolamento per il funzionamento del Centro Linguistico di Ateneo (prat. n. 124/13C)

Il Rettore ricorda ai presenti che il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, nelle sedute del 25 e 28 Giugno 2013, hanno rispettivamente approvato ed espresso parere favorevole alla modifica dello schema del regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento dei Centri di servizio dell'Ateneo. Lo schema di Regolamento originariamente emanato con D.R. 446 del 15 gennaio 2013 e stato quindi modificato con D.R. 995 del 15 luglio 2013, sulla base di quanto disposto dagli Organi Collegiali dell’Ateneo nelle sedute citate.

Si rende necessario quindi adeguare lo Statuto del C.L.A. al nuovo schema di regolamento.

A tal proposito si fa presente che nella seduta del 26 luglio 2013 il Consiglio del Centro Linguistico di Ateneo ha approvato le seguenti modifiche allo Statuto:

Testo vigente Proposte di modifica

TITOLO I

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI CAGLIARI (pagine 47-55)

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