• Non ci sono risultati.

Parte III – CASO DI STUDIO

Capitolo 7 – Allocazione efficiente delle risorse economiche ai rifugi del Club

7.3 Inquadramento territoriale dell’area di studio

La provincia di Sondrio si estende su un territorio di 3212 km2 e comprende 78

comuni, per una popolazione totale di circa 182˙000 abitanti e una densità abitativa pari a 57 abitanti/km2 (Treccani, 2015). Il territorio è prevalentemente montuoso,

solcato da valli che si estendono principalmente per via longitudinale; tra queste la principale è la Valtellina, circondata da altre valli che vi confluiscono (Valchiavenna, Bregaglia, Malenco, Viola, di Livigno, di San Giacomo, Valfurva, ecc.). La provincia contiene le più alte montagne della Lombardia, appartenenti alle Alpi Retiche e, seppur molto estesa, risulta essere la provincia meno densamente popolata della Lombardia, comprendendo comuni di pianura, al di sotto dei 200 m s.l.m. e comuni di alta montagna, come Livigno, situato a quasi 2000 m di quota.

113

Nell’antichità, la provincia fece parte della cosiddetta Gallia cisalpina e, prima di subire la dominazione romana, fu abitata da popolazioni celtiche. Con la caduta dell’impero romano, passò sotto il dominio dei Longobardi e poi dei Franchi, mentre nel XIV secolo fu parte del ducato di Milano sotto ai Visconti e agli Sforza. Si trovano ancora numerosi resti di questi periodi storici, sotto forma di borghi e castelli. A partire dal 1500 la provincia venne annessa al Canton Grigioni; gli scontri tra cattolici valtellinesi e svizzeri protestanti portarono nel 1620 al cosiddetto ‘Sacro Macello’, durante il quale furono uccisi più di 400 protestanti. Seguì il dominio di Napoleone e l’annessione al regno lombardo-veneto da parte degli austriaci, mentre nel 1861 l’intera provincia entrò a far parte del Regno d’Italia.

È da sempre via di transito e di commercio, in particolare nelle zone dell’Alta Valtellina e della Valchiavenna, varchi d’accesso ai valichi d’Oltralpe. Attualmente, la principale attività commerciale e fonte di reddito all’interno della provincia è il turismo, mentre le attività industriali presenti (tessili, metalmeccaniche, edili) sono scarsamente competitive. L’agricoltura (specialmente viti e alberi da frutto) e l’allevamento sono ancora importanti e legati a tipiche produzioni alimentari; notevole è anche la produzione di energia idroelettrica.

La provincia di Sondrio, nel complesso, si compone di un territorio dove la natura ha ancora il suo dominio, arricchito dalla storia e cultura delle popolazioni locali. Si contano ancora circa 170 apparati glaciali, distribuiti soprattutto sul gruppo montuoso del Bernina-Disgrazia o dell’Ortles-Cevedale; in Valfurva è presente, inoltre, il ghiacciaio dei Forni, il più esteso delle Alpi Italiane. La presenza dei ghiacciai ha dato origine a numerosi specchi d’acqua (se ne contano più di 250) e ai due fiumi principali, il Mera e l’Adda.

La vegetazione della provincia ha subito notevoli modificazioni, a causa dell’intervento umano; in particolare, la vegetazione dei fondovalle è stata completamente eliminata per far posto ai coltivi. Da qui fino a circa 700-800 m s.l.m., sui versanti esposti a sud si dovrebbero trovare boschi di latifoglie (carpino nero, quercia, ecc.), ma la vegetazione spontanea è stata ridotta a ceduo o è stata sostituita dalla coltivazione della vite e del melo. Al di sopra dei 700 m, prevalgono boschi di castagno o faggete, mentre al di sopra dei 1400 m, si trovano conifere come pino silvestre, abete bianco o larice. Più in alto, infine, compaiono le brughiere e i pascoli alpini.

Analizzando il territorio più nel dettaglio, la prima valle che si incontra lasciando alle spalle la pianura e il lago di Como è la Valchiavenna, attraversata dai fiumi Mera e Lirio, e al cui centro si trova la storica città di Chiavenna. Salendo lungo la valle si incontrano importanti centri sciistici ed escursionistici come Campodolcino e Madesimo.

Spostandosi verso est, invece si trova la cosiddetta bassa Valtellina, parte più a ovest dell’ampia valle, interamente attraversata dal fiume Adda. Essa è relativamente vicina a Milano e alle località di pianura, ed è il paradiso dello sci e

114

alpinismo invernale. In questa valle è possibile addentrarsi nella natura attraverso diversi percorsi, come il Sentiero Roma in Valmasimo, percorso che aggira tutta la valle, rimanendo a quote superiori ai 2000 m. Continuando verso est, si incontrano altre vallate di grande interesse storico e culturale, nonché punti di partenza per escursioni a quote più o meno elevate. Tra queste non si può non citare la Valmalenco, con il Museo Etnografico-Naturalistico, e la Val Madre, con il suo ambiente incontaminato.

Circa a metà della valle, in una conca chiusa a nord dalle Alpi Retiche e a sud dalle Orobie, sorge il capoluogo, Sondrio, circondato da pendii su cui si estendono piantagioni a vigneto.

La Media Valtellina è caratterizzata da grandi differenza climatiche e fisiche, in particolare tra i due versanti che la racchiudono: quello retico è esposto a sud, ha un microclima caldo e secco ed è agricolo e terrazzato; il versante orobico, al contrario, è più boscoso ed è caratterizzato da tradizione silvo-pastorale e artigianale. Splendida città della Media Valtellina, centro di sport estivi e invernali è Aprica. La zona, oltre a offrire piste e impianti di risalita moderni, riveste grande interesse naturalistico, grazie alla torbiera della conca di Pian di Gembro, habitat di specie vegetali rare e piante carnivore.

Salendo nella valle, lungo il corso del fiume Adda, si incontrano i centri di Tirano e Grosio, ricchi di testimonianze storiche e tracce etnografiche. Poi le montagne si stringono e segnano l’ingresso nell’Alta Valtellina, i cui centri principali sono Bormio e Livigno, due città a totale vocazione turistica. L’alta valle è inoltre immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio.

115

Oltre al notissimo Parco Nazionale, l’intera provincia di Sondrio è ricchissima di aree protette ad alto pregio naturalistico e di simboli storico-culturali. Oltre alla già citata riserva naturale di Pian di Gembro, si trovano le riserve naturali del Paluaccio di Oga nel Bormiese, delle Piramidi di Postalesio e delle Marmitte dei Giganti in Valchiavenna, il parco regionale delle Orobie Valtellinesi, nonché una vasta rete di siti Natura 2000. La cultura alpina e le dominazioni passate hanno poi lasciato numerosissime testimonianze, dagli alpeggi alle architetture storiche, che rendono la provincia molto interessante dal punto di vista storico ed etnografico.

La vocazione turistica dell’intera provincia si rispecchia nell’alta densità di strutture ricettive, dagli alberghi, ai ristoranti, ai centri sportivi, dove è possibile praticare diverse attività estive o invernali, a contatto con la natura. Le montagne sono altamente frequentate in tutte le stagioni da una molteplicità di utenti, dalle famiglie in gita giornaliera lontano dalla città, agli alpinisti professionisti, che tentano le più famose salite alle vette. L’offerta ricettiva in quota si riflette quindi sulla presenza di una rete sentieristica diffusa e ben curata e sulla presenza di rifugi e bivacchi. Nella provincia si contano, infatti, più di 120 strutture ricettive, tra rifugi e bivacchi. Tra i più di 80 rifugi (figura 7.2), 33 appartengono al Club Alpino Italiano e sono elencati insieme alle loro principali caratteristiche in tabella 7.1. I rifugi di proprietà privata, o comunque diversa dal CAI, sono stati tenuti in considerazione nella valutazione degli aspetti territoriali ricettivi della zona; tuttavia, per essi non è stata svolta nessuna valutazione specifica, poiché su di essi il Club Alpino Italiano non ha alcun potere né responsabilità.

116

Rifugio Quota

(m s.l.m.) Sezione proprietaria Tipo di gestione

Allievi Bonacossa 2385 Milano Gestito Berni 2541 Brescia Gestito Bertacchi 2175 Vallespluga Gestito Bignami 2385 Milano Gestito Bosio Galli 2086 Desio Gestito Branca 2493 Milano Gestito Brasca 1304 Milano Gestito Caprari 2118 Sondrio Ritiro chiavi Carate Brianza 2636 Carate Brianza Gestito

Casati Guasti 3269 Milano Gestito Cederna Fratelli

Maffina 2583 Sondrio

Aperto in permanenza Chiavenna 2040 Chiavenna Gestito

De Dosso 2119 Sondrio Ritiro chiavi Marco e Rosa 3609 Sondrio Gestito

Del Grande

Camerini 2580 Sovico Gestito Donati 2504 Sondrio Ritiro chiavi

Falck 2005 Dervio Ritiro chiavi Federico in Dosdè 2133 Bormio Gestito

Gerli Porro 1965 Milano Gestito Gianetti Piacco 2534 Milano Gestito Gugiatti Sertorelli 2137 Sondrio Ritiro chiavi

Il Biondo 1322 Barzanò Ritiro chiavi Longoni 2450 Seregno Gestito Mambretti 2004 Sondrio Ritiro chiavi

Marinelli

Bombardieri 2813 Sondrio Gestito Omio 2100 Società Escursionisti

Milanesi (SEM) Gestito Piatti Castelli 2140 Como Ritiro chiavi

117

Pizzini Frattola 2706 Milano Gestito Ponti 2559 Milano Gestito Quinto Alpini

Bertarelli 2877 Milano Gestito Redasco 1976 Sondalo Ritiro chiavi Valtellina 1920 Aprica Gestito

Volta 2212 Como Ritiro chiavi

Documenti correlati